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    USA, richieste sussidi disoccupazione in lieve aumento come attese

    (Teleborsa) – Salgono in linea con le attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 24 dicembre 2022, i “claims” sono risultati pari a 225 mila unità, in aumento di 9.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 216.000. Il dato è perfettamente in linea con il consensus. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 221.000 unità, in calo di appena 250 unità rispetto al dato della settimana precedente di 221.250. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 17 dicembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.710.000, in aumento di 41.000 mila unità rispetto alle 1.669.000 unità della settimana precedente e sopra il 1.686.000 atteso. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, BCE: frena ancora massa monetaria a novembre

    (Teleborsa) – Frena più delle attese la massa monetaria M3 nell’Eurozona nel mese di novembre. Il tasso di crescita annualizzato dell’aggregato M3, rilevato mensilmente dalla Banca Centrale Europea (BCE), si attesta al 4,8% dal 5,1% del mese precedente e rispetto al +5% stimato dagli analisti. La crescita dei prestiti al settore privato, in particolare i prestiti alle famiglie, si attesta al 4,1% (dal 4,2% di ottobre), mentre quella dei prestiti alle imprese non finanziarie cala all’8,4% dall’8,9%. La massa monetaria M3 è un indicatore allargato che comprende altri due indicatori, M1 e M2. Il primo si compone del denaro circolante e dei depositi a vista. Il secondo risulta dalla somma di M1 e dei depositi a scadenza fissa. Sommando a M2 i pronti contro termine, i titoli del mercato monetario e quelli a scadenza fino a due anni, si ottiene l’aggregato M3, primo pilastro della politica monetaria della BCE. LEGGI TUTTO

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    Cambi, rublo su minimi da 8 mesi contro dollaro

    (Teleborsa) – Il rublo scende al minimo di 8 mesi rispetto al dollaro, scontando le aspettative che le sanzioni su petrolio e gas russi potrebbero pesare sull’export. Stamane la valuta si presenta debole e quota nei confronti del dollaro a 72,60, dopo aver toccato in precedenza il valore minimo di 72,67, dal 28 aprile.Secondo quanto reso noto dalla Rosstat, l’agenzia ufficiale di statistica di Mosca, la produzione industriale, nel mese di novembre, ha segnato un calo dell’1,8% annuo, in ulteriore miglioramento rispetto alla flessione del 2,6% di ottobre (e al -3,1% di settembre). Le stime degli analisti erano per una contrazione del 2,7%. Il ministero per lo Sviluppo economico di Mosca, ha annunciato che il PIL del Paese ha registrato una flessione del 4% annuo, sempre nel mese di novembre, dopo il -4,5% di ottobre e il -5% di settembre. LEGGI TUTTO

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    USA, FED Richmond: migliora settore manifatturiero a dicembre

    (Teleborsa) – Migliora nettamente a dicembre 2022 l’indice FED di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si riporta in territorio positivo a 1 punto dai -9 punti di novembre, risultando migliore rispetto alle aspettative di consensus (-10 punti).Il dato, pubblicato dal Distretto FED della capitale della Virginia, evidenzia un netto miglioramento della componente delle consegne che si porta a 5 punti dai -8 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a -12 da -2 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case in corso in ribasso a novembre

    (Teleborsa) – In ribasso le compravendite di abitazioni per le quali è stato siglato solo il compromesso. Nel mese di novembre 2022, negli USA l’indice pending home sales (vendite case in corso) pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR) è sceso del 4% a 73,9 punti dai 77 punti di ottobre (dato rivisto da un preliminare di 77,1), dopo il -4,6% del mese precedente.Il dato si mostra nettamente peggiore delle attese degli analisti che erano per un calo dello 0,8%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale novembre sopra attese

    (Teleborsa) – Rallenta meno delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a novembre. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un decremento mensile dello 0,1% dopo il -3,2% registrato a ottobre. Le stime degli analisti erano per un calo dello 0,3%.Le previsioni per i mesi a venire indicano per il mese di dicembre una ripresa del 2,8% ed una frenata per il mese di gennaio (-0,6%). Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -1,3% a novembre. La diminuzione mensile della produzione è accompagnata dal calo delle consegne (-0,5%) mentre le scorte salgono dello 0,3%. La ratio delle scorte è pari a +3,3%. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed: peggiora attività fabbriche nel distretto di Dallas

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di dicembre, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è sceso a -18,8 punti rispetto ai -14,4 del mese precedente ed ai -15 punti attesi dagli analisti. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è salito di 9 punti a quota 9,7 punti, mentre i nuovi ordini si sono portati a -9,2 punti. L’indice della capacità di utilizzo è risalito a 8,5 punti e l’indice delle consegne si è portato in territorio positivo posizionandosi a +1,9 punti. LEGGI TUTTO

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    Settore immobiliare USA, prezzi case ancora in frenata a ottobre

    (Teleborsa) – Frenano seppur meno delle aspettative i prezzi dell’immobiliare statunitense nel mese di ottobre. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato una variazione nulla mensile dopo il +0,1% del mese precedente.Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 9,8% rispetto al +11,1% del mese precedente.Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua dell’8,6% rispetto al +10,4% del mese precedente ed al +8,2% del consensus.Su base mensile si registra un calo dello 0,5%, rispetto al -1,3% del mese precedente e al -1,2% atteso dal mercato.L’indice destagionalizzato ha riportato una discesa dello 0,8% su base mensile, contro il -1,5% del mese precedente. LEGGI TUTTO