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    USA, a novembre spese personali +0,1% redditi +0,4%

    (Teleborsa) – Salgono appena meno delle attese le spese delle famiglie americane a novembre 2022, mentre i redditi aumentano leggermente oltre le previsioni. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono saliti dello 0,1% dopo il +0,9% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,8%) e si confrontano con il +0,2% stimato dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,4%, verso attese per +0,3%, e rispetto al +0,7% precedente.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,2% su mese (+0,3% il mese precedente e +0,3% le attese) e aumenta del 4,7% su anno in linea con le previsioni di consensus (+5% il mese precedente). LEGGI TUTTO

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    USA, superindice economico cala oltre attese a novembre

    (Teleborsa) – Scende oltre le attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 113,5 punti in calo dell’1% rispetto al mese precedente (quando il calo era stato dello 0,9%, rivisto da -0,8%) e rispetto al -0,4% atteso dagli analisti. La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,1% a 109,4 punti, mentre quella sulle aspettative future è cresciuta dello 0,2% a 116,4 punti. “Il LEI statunitense è diminuito bruscamente a novembre, continuando la discesa in atto per la maggior parte del 2022 dopo aver raggiunto il picco a febbraio” – ha affermato Ataman Ozyildirim, Senior Director Economics, presso The Conference Board -. “Solo i prezzi delle azioni hanno contribuito positivamente al LEI statunitense a novembre. Gli indicatori del mercato del lavoro, della produzione e degli alloggi si sono tutti indeboliti, riflettendo gravi venti contrari alla crescita economica. Lo spread dei tassi di interesse e le componenti dei nuovi ordini manifatturieri sono rimasti sostanzialmente invariati a novembre, confermando una mancanza di slancio della crescita economica nel breve termine”.(Foto: Brandon Mowinkel / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA: PIL 3° trimestre rivisto al rialzo, meglio delle attese

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo l’economia statunitense nel 3° trimestre del 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi la seconda lettura dei dati preliminari, il PIL americano è salito del 3,2% su base trimestrale, facendo meglio delle attese degli analisti che indicavano un recupero del 2,9% come nel trimestre precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione salgono meno del previsto

    (Teleborsa) – Salgono ma meno del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 17 dicembre 2022, i “claims” sono risultati pari a 216 mila unità, in aumento di 2.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 214.000 (rivisto da un preliminare 211.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti che erano per richieste pari a 222 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 221.750 unità, in calo di 3.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 228.000 (rivisto da un preliminare di 227.250). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 10 dicembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.672.000, in calo di 2.000 mila unità rispetto alle 1.678.000 unità della settimana precedente e pari alle 1.683.000 unità attese. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator ottobre rivisto a 98,6 punti

    (Teleborsa) – Restano deboli le condizioni economiche del Giappone nel mese di ottobre 2022. Il leading indicator è stato rivisto a 98,6 punti, rispetto ai 99 punti della stima preliminare, ma sopra i 98,2 punti di settembre.Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali cala a 99,6 punti dai 100,8 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future sale a 99,2 punti dai 99 punti precedenti.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, cresce la fiducia dei consumatori a dicembre

    (Teleborsa) – Aumenta la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un aumento dell’indice a 108,3 punti nel mese di dicembre rispetto ai 101,4 punti del mese di novembre (dato rivisto da 100,2 punti). Il dato è anche migliore delle attese degli analisti che erano per un indice in discesa fino a 100 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente si porta a 147,2 punti da 138,3 precedenti, mentre l’indice sulle attese è salito a 82,4 punti da 76,7 punti.Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori è basato su un campione rappresentativo di 5.000 famiglie americane ed è condotto per il Conference Board dal NFO WorldGroup. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, crolla vendita di case esistenti a novembre

    (Teleborsa) – Continuano a giungere segnali di peggioramento dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a novembre un calo del 7,7%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -5,9% riportato a ottobre. Sono state vendute 4,09 milioni di unità rispetto ai 4,43 milioni di ottobre ed ai 4,20 milioni di unità previste dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste mutui in aumento con tassi a minimo da settembre

    (Teleborsa) – Ancora in aumento le domande di mutuo negli Stati Uniti, dopo i forti cali di ottobre e novembre. Nella settimana al 16 dicembre, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una crescita dello 0,9%, dopo il +3,2% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito del 6%, mentre quello relativo alle nuove domande non registra variazioni significative.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi ancora, attestandosi al 6,34% dal 6,42% della settimana precedente.”La Federal Reserve ha alzato il suo obiettivo di tasso a breve termine la scorsa settimana, ma i tassi a più lungo termine, compresi i tassi ipotecari, sono diminuiti per la settimana, con il tasso a 30 anni che ha raggiunto il 6,34%, il livello più basso da settembre”, ha affermato Mike Fratantoni, SVP di MBA e Chief Economist.”Il volume delle domande di rifinanziamento è leggermente aumentato in risposta, ma era ancora circa l’85% inferiore ai livelli di un anno fa – ha aggiunto – Questo è un periodo dell’anno particolarmente lento per l’acquisto di case, quindi non sorprende che le domande di acquisto non si siano mosse molto in risposta ai tassi ipotecari più bassi”. LEGGI TUTTO