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    USA, spese costruzioni in aumento a gennaio

    (Teleborsa) – In aumento a gennaio le spese per costruzioni in USA. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.677,2 miliardi di dollari registrando una crescita dell’1,3% dopo il +0,8% di dicembre (dato rivisto da +0,2%) e contro il +0,2% stimato dagli analisti. Su base annua si è visto invece un incremento dell’8,2%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono salite dell’1,5% a 1.326,5 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono aumentate dell’1,3% a 829,3 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,6% a 350,7 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, Markit: settore manifatturiero febbraio sale a 57,5 punti

    (Teleborsa) – Sale l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit, confermando una crescita ancora solida del settore.Nel mese di febbraio, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 57,2 punti dai 55,5 del mese precedente, tuttavia inferiore ai 57,5 del consensus.L’indice si conferma sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione febbraio +0,9% mese +5,1% anno

    (Teleborsa) – Continua ad aumentare l’inflazione in Germania a febbraio 2022. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo dovrebbero segnare una variazione congiunturale pari a +0,9%, più pronunciata rispetto al +0,4% del mese precedente. Il dato è uguale alle attese degli analisti (+0,9%). Su base annuale, la variazione dei prezzi è aumentata al +5,1% dopo il +4,9% di gennaio e anche in questo caso è uguale alle previsioni del mercato. L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,9%, appena superiore alle attese (+0,8%) e uguale al mese precedente, mentre su anno segna una variazione di +5,5%, superiore al +5,4% atteso e contro il +5,1% del mese precedente.”Il tasso di inflazione rimane elevato nonostante gli effetti base causati dalla riduzione temporanea delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto e dal forte calo dei prezzi dei prodotti petroliferi nel 2020 non abbiano più avuto impatto da gennaio 2022 – commenta Destatis – Effetti legati al Covid-19 come i colli di bottiglia e gli aumenti significativi dei prezzi nelle fasi a monte del processo economico, nonché nei prezzi dei prodotti energetici, continuano ad avere un impatto. A questi effetti si sovrappongono le incertezze causate dall’attacco russo all’Ucraina”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, indice PMI manifattura febbraio a 52,7 punti

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone ha continuato a crescere nel mese di febbraio 2022. Il dato dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 52,7 punti, inferiore ai 55,4 punti di gennaio. Le stime degli analisti e della prima lettura erano per una discesa più contenuta, ovvero fino a 52,9 punti.L’indicatore si conferma comunque al di sopra della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. Il dato di febbraio rappresenta il tredicesimo miglioramento mensile consecutivo dello stato di salute del settore, sebbene il ritmo di espansione sia stato il più debole dallo scorso settembre.”La significativa interruzione della catena di approvvigionamento che ha smorzato la produzione e la domanda nell’ultimo periodo dell’indagine è stata attribuita a gravi carenze di materiale e ritardi nelle consegne – ha commentato Usamah Bhatti, economista presso IHS Markit – Di conseguenza, le pressioni sui prezzi di input si sono ulteriormente intensificate, con gli oneri medi dei costi in aumento al ritmo più rapido negli ultimi tredici anni e mezzo”. LEGGI TUTTO

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    USA, Indice FED di Dallas febbraio sale a 14 punti

    (Teleborsa) – In miglioramento l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di febbraio 2022, secondo i dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a 14 punti rispetto ai 2 del mese precedente.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è sceso a 14,5 da 16,5 punti. I nuovi ordini sono saliti di 3 punti a 23,1 punti, mentre il tasso di crescita dell’indice ordini è rimasto stabile a 12,6 punti.L’indice di utilizzo della capacità è invariato a 11,5 punti, mentre l’indice delle consegne è balzato di 15 punti a 23,5 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago febbraio scende a 53,6 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, ma resta in zona espansione. Nel mese di febbraio 2022, l’indice PMI Chicago si è attestato a 53,6 punti dai 65,2 punti del mese precedente. Il dato risulta tuttavia sotto le attese degli analisti, che erano per una discesa fino a 63 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio in aumento a gennaio

    (Teleborsa) – Aumentano i consumi in Giappone a gennaio. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono aumentate dell’1,6% su base annuale dopo il +1,2% di dicembre.Su base mensile le vendite sono aumentate dell’1,9% dopo il +1,2% registrato il mese precedente. Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +8,8% su anno ed un +3,8% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 6,7% tendenziale e dell’1,2% congiunturale. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan febbraio rivisto a 62,8 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di febbraio, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 62,8 punti dai 61,7 della lettura preliminare e del consensus, e contro i 67,2 di gennaio. Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 59,4 sopra i 57,4 stimati dagli analisti e dalla prima lettura, mentre quella sulla condizione attuale si posiziona a 68,2 punti al di sotto dei 68,5 dell’indicazione preliminare e degli analisti.”Sebbene il sentiment dei consumatori abbia registrato un leggero aumento nell’ultima metà di febbraio, è rimasto comunque al livello più basso dell’ultimo decennio e la perdita è ancora interamente dovuta a un calo del 12,9% tra le famiglie con un reddito pari o superiore a 100.000 dollari”, ha commentato Richard Curtin, Surveys of Consumers chief economist. “La discesa di febbraio è il risultato del calo inflazionistico delle finanze personali, di una consapevolezza quasi universale dell’aumento dei tassi di interesse, del calo della fiducia nelle politiche economiche del governo e delle prospettive a lungo termine più negative per l’economia nell’ultimo decennio”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO