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    Settore immobiliare USA, NAHB: ancora in calo a febbraio sentiment costruttori

    (Teleborsa) – Si deteriora ancora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A febbraio il dato si è attestato a 82 punti rispetto agli 83 punti del mese precedente e del consensus.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 1 punto a quota 90, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è sceso di due punti a 80 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è calato a 65 punti (-4 punti).L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “I costi dei materiali di costruzione residenziale sono aumentati del 21% su base annua ed hanno colpito duramente i nuovi acquirenti” – ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB – avvertendo che “i tassi di interesse più elevati nel 2022 ridurranno ulteriormente l’accessibilità economica delle abitazioni anche se la domanda rimane solida a causa della mancanza di scorte di rivendita”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industriali dicembre in linea con stime

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a dicembre. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento del 2,1% a 2.206,7 miliardi di dollari in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,5% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 10,5%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dello 0,7% su base mensile, attestandosi a 1.717,2 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 15,9% rispetto a dicembre 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,29. A dicembre 2020 era pari all’1,35. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale gennaio sopra attese

    (Teleborsa) – Rimbalzano la produzione industriale e manifatturiera negli Stati Uniti. Il dato della prima ha registrato a gennaio un incremento dell’1,4% dopo il -0,1% del mese precedente. Il dato è migliore delle attese degli analisti, che indicavano un aumento dello 0,4%. Su base annua si registra una salita del 3,1%.La produzione manifatturiera registra una crescita dello 0,2%, contro il +0,3% del consensus e dopo il -0,1% di dicembre (dato rivisto da -0,3%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è salita al 77,6% dal 76,6% del mese precedente. Le attese erano per un 76,8%. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import/export in aumento a gennaio

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i prezzi import-export USA a gennaio. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un -0,2% su mese dal +0,7% di novembre, rispetto al +0,3% atteso degli analisti.Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +10,9%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del +0,5% su mese. I prezzi export hanno riportato un incremento del 2,9% dopo il -1,6% del mese precedente (da un preliminare di -1,8%), superiore al consensus (+1,3%).Su anno il dato evidenzia un incremento del 15,1%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un +14,7%. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio in aumento oltre attese

    (Teleborsa) – Rimbalzano più delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di gennaio, si è registrato una variazione positiva del 3,8% a 626,8 miliardi di dollari, dopo il -2,5% del mese precedente (dato rivisto da -1,9%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è migliore delle attese degli analisti che indicavano un +2%. Su base annua si è registrato un aumento del 12,96% (+16,71% a dicembre).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +3,3% dopo il -2,8% di dicembre e contro attese per un +0,8%. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index febbraio sale a 3,1 punti

    (Teleborsa) – Aumenta, dopo il crollo del mese precedente, l’indice manifatturiero Empire State di New York, che si è portato a febbraio a +3,1 punti dai -0,7 punti di gennaio. Il dato è comunque di gran lunga peggiore delle stime degli analisti, che erano per un aumento più deciso fino a 12,2 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini migliora di 6,4 punti a quota +1,4, mentre quella sulle consegne aumenta a 2,9 punti (da 1 punto) e quella sulle scorte sale a 11,7 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi alla produzione crescono più delle attese a gennaio

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i prezzi alla produzione USA nel mese di gennaio 2022. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dell’1% su mese rispetto al +0,4% del mese precedente (rivisto da una lettura preliminare di +0,2%) e al +0,5% atteso dal consensus. Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 9,7%, sopra il consensus (+9,1%) e leggermente sotto il +9,8% del mese precedente (rivisto da una lettura preliminare di +9,7%).I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,8% su mese (+0,6% nella precedente rilevazione e +0,5% atteso), mentre su anno registrano un +8,3% dopo il +8,5% precedente (+7,9% atteso). LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan febbraio scende a 61,7 punti

    (Teleborsa) – Peggiora la fiducia dei consumatori americani a febbraio. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in calo a 61,7 punti rispetto ai 67,2 punti del mese di gennaio e risulta anche peggiore alle attese degli analisti che si attendevano una discesa più contenuta, ovvero fino a 67,5 punti. Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 68,5 punti dai 72 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è calato a 57,4 punti dai 64,1 precedenti.”Il sentiment ha continuato la sua discesa al ribasso, raggiungendo il livello peggiore in un decennio, scendendo di uno sbalorditivo 8,2% rispetto al mese scorso e del 19,7% dallo scorso febbraio – ha commentato l’economista Richard Curtin – I recenti ribassi sono stati guidati dall’indebolimento delle prospettive finanziarie personali, in gran parte dovuto all’aumento dell’inflazione, alla minore fiducia nelle politiche economiche del governo e alle prospettive economiche a lungo termine meno favorevoli dell’ultimo decennio”. LEGGI TUTTO