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    Allarme Ocse su rischio rallentamento crescita

    (Teleborsa) – La crescita economica potrebbe rallentare nelle principali economie mondiali. A lanciare l’allarme è l’Ocse che ha diffuso il superindice di dicembre.Secondo l’organizzazione il forte rimbalzo della crescita dai minimi della crisi economica causata dal Covid-19 è sulla via del rallentamento, Italia inclusa. Tra i big dell’Ocse – sottolinea l’organismo – una “inflessione del ritmo di crescita è visibile negli ultimi ICA (Indicatori Compositi Avanzati) per il Canada, la Germania, l’Italia e il Regno Unito”. Per il Giappone e l’Eurozona nel suo insieme – continua l’organismo per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale – gli ICA indicano una crescita stabile, anche se il picco è stato anche in questo caso superato”.(Foto: © gilc | 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industriali in aumento a novembre

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a novembre. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dell’1,3% a 2.158,2 miliardi di dollari in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,3% del mese precedente (dato rivisto da un +1,2%). Su base annua si è registrato un aumento dell’8,7%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,7% su base mensile, attestandosi a 1.723,7 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 17,6% rispetto a ottobre 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,25. A novembre 2020 era pari all’1,35. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: si deteriora fiducia consumatori a gennaio

    (Teleborsa) – Peggiora la fiducia dei consumatori americani a gennaio. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in calo a 68,8 punti rispetto ai 70,6 punti del mese di dicembre e risulta anche peggiore alle attese degli analisti che si attendevano una discesa più contenuto, ovvero fino a 70 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 73,2 punti dai 74,2 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è calato a 65,9 punti dai 68,3 precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale dicembre -0,1% m/m, manifattura -0,3%

    (Teleborsa) – Rallenta il passo della produzione industriale e manifatturiera negli Stati Uniti. Il dato della prima ha registrato a dicembre un decremento dello 0,1% dopo il +0,7% del mese precedente (dato rivisto da +0,5%). Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un aumento dello 0,3%. Su base annua si registra una salita del 3,7%.La produzione manifatturiera registra una decrescita dello 0,3%, contro il +0,5% del consensus e dopo il +0,6% di novembre (dato rivisto da +0,7%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è limata leggermente al 76,5% dal 76,6% del mese precedente. Le attese erano per un 77%. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import dicembre -0,2% prezzi export -1,8%

    (Teleborsa) – Diminuiscono, contro attese per un leggero aumento, i prezzi import-export USA a dicembre. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un -0,2% su mese dal +0,7% di novembre, rispetto al +0,3% atteso degli analisti. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +10,4%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del +0,5% su mese. I prezzi export hanno riportato un decremento dell’1,8% su mese dopo il +0,8% del mese precedente (da un preliminare di +1%), inferiore al consensus (+0,3%). Su anno il dato evidenzia un incremento del 14,7%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un -2,1%. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio dicembre in calo dell'1,9%

    (Teleborsa) – Vendite al dettaglio in netto calo e sotto le attese negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre, si è registrato una variazione mensile negativa dell’1,9% a 626,8 miliardi di dollari, dopo il +0,2% del mese precedente (dato rivisto da +0,3%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un -0,1%. Su base annua si è registrato un aumento del 16,95% (+18,24% a novembre).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un -2,3% dopo il +0,1% di novembre e contro attese per un +0,2%. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione aumentano sopra attese

    (Teleborsa) – Salgono e più del previsto, le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 7 gennaio, i “claims” sono risultati pari a 230.000 unità, in aumento di 23 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 207.000. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che erano per richieste in calo fino a 200 mila. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 210.750 unità, in aumento di 6.250 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 31 dicembre, le richieste continuative di sussidio sono calate a 1.559.000, con un calo di 194 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (1.753.000). Il consensus indicava un aumento fino a 1.733.000. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione in crescita a dicembre

    (Teleborsa) – Crescono i prezzi alla produzione USA, nel mese di dicembre, seppur ad un ritmo più lento rispetto a quanto previsto dagli analisti. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,2% su mese rispetto al +1% del mese precedente e al +0,4% atteso dal consensus.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 9,7% leggermente sotto il consensus (+9,8%) e uguale al mese precedente. I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,5% su mese (+0,9% nella precedente rilevazione), mentre su anno registrano un +8,3% dopo il +7,7% precedente (+8% atteso).(Foto: Chones) LEGGI TUTTO