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    USA, inflazione dicembre +0,5% su mese e +7% su anno

    (Teleborsa) – Aumenta ancora, rispettando le attese, l’inflazione negli Stati Uniti a dicembre 2021. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, leggermente sopra il +0,4% del consensus e a un tasso inferiore del +0,8% di novembre. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 7%, superiore al +6,8% del mese precedente e uguale al +7% atteso dal mercato. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, appena superiore al consensus (+0,5%) e al mese precedente (+0,5%). Il dato tendenziale attesta un aumento del 5,5%, anche in questo caso superiore alle aspettative (+5,4%). Il mese prima si era registrato un +4,9%.Gli aumenti degli indici per le abitazioni e per le auto e gli autocarri usati sono stati i maggiori contributori all’aumento destagionalizzato dell’inflazione, sottolinea il BLS. Anche l’indice alimentare ha contribuito, anche se è aumentato meno che negli ultimi mesi, salendo dello 0,5% a dicembre rispetto al mese precedente. L’indice energetico è sceso a dicembre, chiudendo una lunga serie di rialzi: è sceso dello 0,4% poiché gli indici della benzina e del gas naturale sono entrambi diminuiti.L’indice energetico è aumentato del 29,3% negli ultimi 12 mesi con tutti i principali indici delle componenti energetiche in aumento. In particolare, l’indice della benzina è aumentato del 49,6% nell’ultimo anno. L’indice del gas naturale è aumentato del 24,1% negli ultimi 12 mesi e l’indice dell’elettricità è aumentato del 6,3%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, diminuisce surplus partite correnti novembre

    (Teleborsa) – Cala il surplus delle partite correnti del Giappone nel mese di novembre. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), l’avanzo delle partite correnti si è attestato a 897,3 miliardi di yen, rispetto ai 1.180,1 miliardi del mese precedente e si confronta con i 1.732,3 miliardi dello stesso mese del 2020. La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un deficit di 645,4 miliardi di yen, contro il passivo di 408,6 miliardi di ottobre ed i +442,8 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 7.445 miliardi di yen (+23,2%) e di una crescita delle importazioni a 7.877 miliardi (+44,9%). LEGGI TUTTO

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    OCSE, inflazione in ascesa al 5,.8% ai massimi dal 1996

    (Teleborsa) – L’inflazione nell’area OCSE continua a crescere, raggiungendo il 5,8% a novembre dal 5,2% registrato a ottobre. E’ quanto rileva l’OCSE, segnalando che l’accelerazione è stata favorita dal balzo dei prezzi dell’energia (+27,7%) e che il tasso si è portato al top dal 1996. Anche i prezzi alimentari hanno registrato un sostanzioso aumento del 5,5% dal 4.6% precedente, mentre se si escludono cibo ed energia, i prezzi sono saliti del 3,8% (precedente 3,5%). Nel complesso della Zona Euro, l’inflazione si è attestata al4,9% dal 4,1% precedente. Nel dettaglio, in Italia l’inflazione sale al 3,7% dal 3, in Francia al 2,8% dal 2,6% e in Germania al 5,2% dal 4,5%. In Regno Unito inflazione in aumento al 4,6% dal 3,8%. IInflazione in ascesa anche negli Stati Uniti al 4,3% e in Giappone allo 0,6% dallo 0,1%. LEGGI TUTTO

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    UE, surplus partite correnti in calo nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – Il saldo delle partite correnti dell’intera Unione Europea (EU-28) relativo al 3° trimestre del 2021 ha evidenziato un surplus di 72,1 miliardi di euro (2% del PIL), in calo rispetto all’avanzo di 103,1 miliardi (2,9% del PIL) registrato nel 2° trimestre. Lo comunica l’Ufficio statistico centrale della comunità europea (Eurostat), indicando che nel 3° trimestre del 2020 il saldo era positivo per 88,1 mld (2,6% del PIL).Separatamente, la BCE in quantificato il saldo cumulato delle partite correnti della Zona Euro alla fine del terzo trimestre in +333 miliardi di euro (2,8% del PIL dell’Area Euro), in aumento riaspetto ai 180 miliardi (1,6% del PIL) dell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso novembre sopra le attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di novembre, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dell’1,4% a 771,1 miliardi di dollari, superiore al +1,2% della stima preliminare. Il mese precedente si era registrato un +2,5%. Su base annua si registra una salita del 15,9%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,3% su base mensile a 630,8 miliardi di dollari, rispetto +2,5% precedente e al +1,5% stimato dagli analisti. Su anno si è registrato un incremento del 23,3%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,22 contro l’1,30 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    USA, +199 mila occupati a dicembre. Deluse le attese

    (Teleborsa) – Cresce meno delle attese il mercato del lavoro in USA a dicembre. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è calato al 3,9%, rispetto al 4,2% del mese precedente e al 4,1% del consensus, ma rimane al di sopra del 3,5% pre-pandemia (registrato nel febbraio 2020). Il numero di disoccupati è diminuito di 483.000 unità a 6,3 milioni. Nel corso dell’anno queste misure sono diminuite rispettivamente di 2,8 punti percentuali e di 4,5 milioni.Sono stati aggiunti 199 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a novembre erano state create 249 mila buste paga (dato rivisto da 210 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicava un aumento di 400 mila di posti di lavoro.Il dato è peggiore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 211 mila posti di lavoro contro previsioni di aumento di 365 mila posti e rispetto ai 270 mila rivisti di novembre. Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 26 mila unità, al di sotto del consensus di 35 mila, e confrontano con i 35 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 31,31 dollari, registrando un aumento dello 0,6% su mese e del 4,7% su anno dopo il +0,4% mensile e +5,1% tendenziale registrato a novembre. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, cala a dicembre fiducia economia

    (Teleborsa) – Peggiora la fiducia dell’economia di Eurolandia nel mese di dicembre. L’indice che misura il sentiment complessivo è sceso a 115,3 punti, rispetto ai 117,6 punti del mese precedente. La fiducia del complesso dell’Unione Europea diminuisce a 114,5 punti. Il dato è reso noto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN). Per quanto riguarda le componenti dell’indice per l’Eurozona, la fiducia dei consumatori peggiora a -8,3 da -6,8 punti. Il clima nell’industria sale a +14,9 punti, nei servizi peggiora a +11,2 così come nel commercio al dettaglio scivola a +1,1 punti e nell’ambito dei servizi finanziari scende a +23,3. Nelle costruzioni la fiducia si porta a +10,2 da +9 punti.L’indice sulle prospettive del lavoro (Employment expectations indicator, Eei) registra un miglioramento a 114 punti nell’eurozona ed a 114,2 nell’UE. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, ordini industria dicembre crescono più delle attese

    (Teleborsa) – Crescono oltre attese gli ordini dell’industria americana. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di ottobre gli ordini hanno evidenziato un incremento dell’1,6%, più del previsto (+1,5%), ad un ritmo superiore al +1,2% registrato nel mese precedente (dato rivisto da +1%).Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono saliti dello 0,8% dal +1,5% precedente, mentre al netto del settore difesa sono aumentati del 2%, come il mese precedente.(Foto: Chones) LEGGI TUTTO