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    Appuntamenti macroeconomici del 18 agosto 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 18/08/202101:50 Giappone: Bilancia commerciale (atteso 202,3 Mld ¥; preced. 384 Mld ¥)01:50 Giappone: Ordini macchinari core, mensile (atteso -2,8%; preced. 7,8%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,3%; preced. 2,5%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, annuale (atteso 4,4%; preced. 4,5%)08:00 Regno Unito: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,6%)08:00 Regno Unito: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,5%)11:00 Unione Europea: Produzione costruzioni, mensile (preced. 0,9%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (atteso -0,1%; preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,2%; preced. 1,9%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 2,8%)14:30 USA: Apertura cantieri, mensile (preced. 6,3%)14:30 USA: Permessi edilizi, mensile (preced. -5,1%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,06 Mln barili; preced. -447K barili) LEGGI TUTTO

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    Giappone, bilancia commerciale luglio in surplus per 441 miliardi yen

    (Teleborsa) – La bilancia commerciale del Giappone evidenzia un forte aumento del surplus a luglio, nonostante le attese fossero per una significativa diminuzione, guidato dal quinto mese di aumento a doppia cifra per le esportazioni.Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo commerciale destagionalizzato ha registrato un surplus di 441 miliardi di yen. Il dato si confronta con il attivo di circa 384 miliardi di yen di giugno (rivisto da un preliminare di 383 miliardi), mentre ad luglio 2020 si era registrato un disavanzo di 10,9 miliardi. Le attese erano per 202,3 miliardi di yen.In termine di volumi, l’export segnala un aumento tendenziale del 37% a 7.049 miliardi di yen, peggio delle attese (+39%), mentre le importazioni hanno registrato una crescita del 28,5% a 6.997 miliardi di yen, più debole del consensus (+35,1%).Le esportazioni verso la Cina, il principale partner commerciale del Giappone, sono aumentate del 18,9% nell’anno fino a luglio, guidate dalle apparecchiature per la produzione di chip e dalla plastica. Le spedizioni verso gli Stati Uniti, un altro mercato chiave per le merci giapponesi, sono cresciute del 26,8% a luglio guidate dalle esportazioni di automobili, parti di automobili e motori. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, NAHB: cala fiducia costruttori ad agosto

    (Teleborsa) – Si deteriora ancora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. Ad agosto il dato si è attestato a 75 punti rispetto agli 80 punti del mese precedente e stimato dal consensus.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “L’indicatore è sceso ai minimi da luglio 2020 poiché alcuni potenziali acquirenti stanno vivendo uno choc a causa dei maggiori costi di costruzione” – ha affermato il presidente di NAHB Chuck Fowke -. “I responsabili politici devono trovare soluzioni a lungo termine ai problemi della catena di approvvigionamento”.”Mentre i dati demografici e l’interesse per l’acquisto di case rimangono solidi, i costi più elevati e i problemi di accesso ai materiali hanno portato a livelli inferiori di costruzione di case e hanno persino bloccato alcune nuove vendite di case” – ha rilanciato il capo economista di NAHB Robert Dietz -. “Mentre queste limitazioni dal lato dell’offerta stanno frenando il mercato, la nostra aspettativa è che i colli di bottiglia della produzione dovrebbero allentarsi nei prossimi mesi e il mercato dovrebbe tornare a condizioni più normali”.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali è sceso di 5 punti a quota 81, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è stabile a 81 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è diminuito a 60 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, crescita scorte industriali giugno in linea con attese

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a giugno. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,8% a 2.057,4 miliardi di dollari, come stimato dagli analisti e dopo il +0,6% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 6,6%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,4% su base mensile attestandosi a 1.640,8 mld di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del +19,9% rispetto a giugno 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,25. A giugno 2020 era pari all’1,41. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza la produzione industriale e la capacità degli impianti

    (Teleborsa) – Accelera la produzione industriale negli Stati Uniti a luglio. Il dato ha registrato un incremento dello 0,9% dopo il +0,2% del mese precedente (dato rivisto da +0,4%). Il dato è migliore delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,5%. Su base annua si registra una salita del 6,5% (+9,9% il dato precedente).La produzione manifatturiera registra una crescita dell’1,4% più del consensus (+0,6%) e dopo il -0,3% di giugno.Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è cresciuta al 76,1% dal 75,4% precedente, al di sopra del consensus (75,7%). LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio calano più delle attese a luglio

    (Teleborsa) – Diminuiscono, oltre le attese, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di luglio, si è registrato infatti una diminuzione mensile dell’1,1% a 617,7 miliardi di dollari, dopo il +0,7% del mese precedente (dato rivisto da +0,6%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che indicavano un -0,3%. Su base annua si è registrato un aumento del 15,78% (+18,73% a giugno). Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un -0,4% dopo il +1,6% di giugno (rivisto da +1,3%) ed il +0,1% del consensus.La diminuzione potrebbe essere “in linea con uno spostamento costante della spesa verso i servizi e indicare che i consumatori potrebbero essere più attenti ai prezzi con l’aumento dell’inflazione”, osserva Bloomberg. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro: PIL 2° trimestre +2%, occupazione +0,5%

    (Teleborsa) – Cresce secondo attese il PIL di Eurolandia nel 2° trimestre del 2021, con la maggior parte dei Paesi che ha allentato le restrizioni contro la pandemia nei tre mesi a giugno. Secondo la stima di Eurostat, il PIL dell’Eurozona è aumentato del 2% su base trimestrale dopo il -0,3% dei tre mesi precedenti. Il dato risulta uguale alle stime degli analisti, che indicavano un +2%.Su anno si registra una grande crescita – se confrontata con i livelli depressi del 2020 – con una stima al +13,6% rispetto al -1,3% indicato nel trimestre precedente, che si confronta con il +13,7% atteso.Per l’intera Unione Europea (EU-27) è indicato un aumento del PIL dell’1,9% su trimestre (-0,1% il precedente) e un aumento del 13,2% su anno (-1,3% il dato precedente).Il numero di occupati è aumentato dello 0,5% nell’area euro e dello 0,6% nell’UE nel secondo trimestre del 2021, rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2021 l’occupazione era diminuita dello 0,2% sia nell’area euro che nell’UE. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, l’occupazione è aumentata dell’1,8% sia nell’area euro che nell’UE, dopo -1,8% e -1,6% – rispettivamente – nel primo trimestre del 2021. LEGGI TUTTO

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    UK, sussidi disoccupazione -7.800 unità, tasso disoccupazione scende al 4,7%

    (Teleborsa) – Nel Regno Unito scendono i disoccupati richiedenti un sussidio (claimant count), che a luglio sono risultati in calo di 7.800 unità, dopo aver riportato un decremento di 114.800 a giugno. Il dato è stato reso noto dall’Office for National Statistics (ONS).Il tasso di disoccupazione è diminuito a giugno al 4,7% dal 4,8% di maggio e risulta inferiore al consensus (4,8%). Nei tre mesi a giugno, l’occupazione ha fatto segnare un aumento di 95 mila unità, dopo le +25 mila unità del mese precedente. Le stime del mercato erano per una crescita di 75 mila unità.Infine, il tasso di crescita dei salari medi ha mostrato a giugno un incremento del 7,4% escludendo i bonus (uguale alle attese), rispetto al +6,6% precedente, mentre cresce dell’8,8% includendo questa componente (consensus +8,6%) contro il +7,4% del mese precedente. LEGGI TUTTO