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    Giappone, aumenta il surplus partite correnti a maggio

    (Teleborsa) – Aumenta il surplus delle partite correnti del Giappone nel mese di maggio. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), l’avanzo delle partite correnti si è attestato a 1.980 miliardi di yen, rispetto ai 1.322 miliardi del mese precedente e si confronta con gli 1.069 miliardi dello stesso mese del 2020. Il dato è sopra le attese che erano per un surplus di 1.820 miliardi.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un disavanzo di 253 miliardi di yen, contro il passivo di 665 miliardi di aprile, a fronte di un aumento tendenziale delle esportazioni a 6.183 miliardi di yen (+46,5%) e di una salita delle importazioni a 6.181 miliardi (+30,6%). LEGGI TUTTO

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    USA, richieste mutui settimanali in calo dell'1,8%

    (Teleborsa) – Diminuiscono le domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 2 luglio 2021. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un calo dell’1,8% dopo il -6,9% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 2,3%, mentre quello relativo alle nuove domande segna un calo dell’1%. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), precisando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 3,15% dal 3,20%. (Foto: © Alexander Raths / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Commissione UE alza stime PIL Italia: +5% nel 2021, +4,2% nel 2022

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha rivisto al rialzo la previsione di ripresa economica dell’Italia di quest’anno, su cui ora pronostica un +5% del PIL dopo il crollo dell’8,9% causato dalla pandemia. Sul 2022, invece, Bruxelles ha limato le attese di crescita dell’Italia al +4,2%. Nelle precedenti previsioni, risalenti al 12 maggio, veniva indicata una crescita 2021 al 4,2% e sul 2022 al 4,4%. I dati sono contenuti nelle previsioni estive della Commissione, che stimano un +4,8% per l’intera area euro nel 2021 e un +4,5% per l’anno prossimo.Rispetto alla precedente previsione di primavera, il tasso di crescita per il 2021 è significativamente più elevato nell’UE (+0,6 pp.) e nell’area dell’euro (+0,5 pp.), mentre per il 2022 è leggermente superiore in entrambe le aree (+0,1 pp.). L’esecutivo UE prevede ora che il PIL reale tornerà al livello pre-crisi nell’ultimo trimestre del 2021 sia nell’UE che nella zona euro, un trimestre in anticipo rispetto alle previsioni di primavera. Sono evidenziati due fattori principali per la revisione al rialzo delle stime: l’attività nel primo trimestre dell’anno ha superato le aspettative e i progressi delle vaccinazioni hanno portato a un calo del numero di nuove infezioni e ricoveri, che a loro volta hanno permesso agli Stati membri dell’UE di riaprire le loro economie nel trimestre successivo.Anche la previsione per l’inflazione quest’anno e il prossimo è stata rivista al rialzo. L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, i colli di bottiglia della produzione, la carenza di componenti di input e materie prime e una forte domanda eserciteranno una pressione al rialzo sui prezzi al consumo. L’inflazione nell’UE è ora prevista in media del 2,2% quest’anno (+0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera) e dell’1,6% nel 2022 (+0,1 punti percentuali). Nell’area dell’euro l’inflazione è prevista in media all’1,9% nel 2021 (+ 0,2 p.p.) e all’1,4% nel 2022 (+0,1 p.p.). In Italia è prevista al +1,4% quest’anno e al +1,2 l’anno prossimo.”L’economia dell’UE è destinata a registrare la crescita più forte degli ultimi decenni quest’anno, alimentata da una forte domanda sia interna che globale e da una riapertura più rapida del previsto dei settori dei servizi – ha commentato il Commissario all’economia Paolo Gentiloni – Questa è la revisione al rialzo più alta che abbiamo fatto in più di 10 anni ed è in linea con la fiducia delle aziende che ha raggiunto un livello record negli ultimi mesi. Con l’attuazione del Recovery and Resilience Facility, l’Europa ha un’opportunità unica per aprire un nuovo capitolo di una crescita più forte, più equa e più sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Italia, vendite dettaglio maggio +0,2% su mese +13,3% su anno

    (Teleborsa) – A maggio 2021 l’Istat stima una lieve crescita congiunturale, cioè rispetto al mese precedente, per le vendite al dettaglio (+0,2% in valore e +0,4% in volume). Ad aprile il dato il valore aveva registrato un -0,1% (rivisto da una stima preliminare di -0,4%). Le vendite dei beni alimentari sono in calo (-2% in valore e -1,9% in volume), mentre aumentano quelle dei beni non alimentari (+2,0% in valore e +2,2% in volume).Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, a maggio 2021 le vendite al dettaglio aumentano del 13,3% in valore e del 14,1% in volume, grazie alla crescita del comparto non alimentare (+28,1% in valore e +28,0% in volume); le vendite dei beni alimentari risultano, invece, in flessione (-1,5% in valore e -0,6% in volume). Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (-4,0%). Gli aumenti maggiori riguardano Abbigliamento e pellicceria (+82,3%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+59,7%).Rispetto a maggio 2020, il valore delle vendite al dettaglio aumenta in tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (+8,3%), le imprese operanti su piccole superfici (+19,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+19,4%) e il commercio elettronico (+7,2%).Nel trimestre marzo-maggio 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano del 3,3% in valore e del 3,5% in volume. Sono in crescita soprattutto le vendite dei beni non alimentari (+5,9% in valore e +6,3% in volume) e sostanzialmente stazionarie quelle dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume). LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 7 luglio 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 07/07/202107:00 Giappone: Leading indicator (preced. 103,8 punti)08:00 Germania: Produzione industriale, mensile (atteso 0,5%; preced. -0,3%)08:45 Francia: Bilancia commerciale (preced. -6,24 Mld Euro)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -1,4 Mld Euro)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. 30,4%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, mensile (preced. -0,4%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -6,9%) LEGGI TUTTO

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    Germania, nuovo calo della produzione industriale a maggio

    (Teleborsa) – Dopo il calo di aprile, nuova contrazione per l’industria tedesca a maggio. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un calo dello 0,3% dopo il -0,3% di aprile (dato rivisto da un preliminare di -1%). Il dato risulta peggiore delle stime degli analisti, che avevano previsto un aumento dello 0,5%. Su base annua si evidenzia una crescita del 17,3%, dal +27,6% precedente. Rispetto a febbraio 2020, il mese prima dell’imposizione delle restrizioni a causa della pandemia, la produzione a maggio 2021 è stata inferiore del 5% (dato corretto per la stagionalità e gli effetti del calendario).Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra una diminuzione dello 0,5%. La produzione di energia è diminuita del 2,1%, mentre quella nelle costruzioni è salita dell’1,3%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator maggio cala a 102,6 punti

    (Teleborsa) – Tornano a diminuire marginalmente le condizioni economiche del Giappone a maggio. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 102,6 punti, in discesa dell’1,2% rispetto ai 103,8 di aprile.Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in decremento del 2,7% a 92,7 punti da 95,3. L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è atteso in contrazione a 92 punti da 94,2. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero giugno scende a 60,1 punti

    (Teleborsa) – Il settore terziario americano si rafforza per il tredicesimo mese consecutivo a giugno, anche se a un ritmo inferiore rispetto a maggio, secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi. Nel sesto mese dell’anno, l’ISM non manifatturiero si è portato a 60,1 punti dai 64 punti del mese precedente. Il dato è peggiore delle attese del mercato che erano per una discesa più contenuta a 63,5 punti. Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale è scesa a 60,4 punti dai 66,2 del mese precedente (inferiore ai 66,4 punti attesi dagli analisti) e quella sugli ordini è diminuita a 62,1 da 63,9. Quella dell’occupazione è diminuita a 49,3 punti da 55,3, mentre la componente sui prezzi è scesa a 79,5 da 80,6.”L’indice composito ha indicato una crescita per il tredicesimo mese consecutivo dopo una contrazione ad aprile e maggio 2020 – ha commentato Anthony Nieves, Chair dell’Institute for Supply Management – Il tasso di espansione nel settore dei servizi rimane forte, nonostante il lieve calo del tasso di crescita rispetto al massimo storico del mese precedente. Le sfide che riguardano la carenza di materiali, l’inflazione, la logistica e le risorse per l’occupazione continuano a essere un impedimento alle condizioni di business”. LEGGI TUTTO