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    Giappone, indice PMI manifattura maggio a 53 punti

    (Teleborsa) – L’attività della manifattura in Giappone rimane sostenuta nel mese di maggio, anche se si espande a un ritmo inferiore rispetto al mese precedente. Il dato dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 53 punti, inferiore ai 53,6 punti di aprile. Le stime degli analisti e della prima lettura erano per una salita più contenuta, ovvero fino a 52,5 punti. L’indicatore si conferma così al di sopra della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita.”Le aziende giapponesi hanno registrato ulteriori aumenti sia della produzione che dei nuovi ordini a maggio, poiché le aziende hanno riportato un miglioramento della domanda, in particolare nei mercati esterni – ha commentato Usamah Bhatti, economista di IHS Markit – I nuovi ordini di esportazione sono aumentati a un ritmo sostenuto, trainati dalla crescita sostenuta in mercati chiave come la Cina. “I sostenuti aumenti della produzione e delle vendite totali hanno incoraggiato le imprese ad aumentare il numero della forza lavoro per il secondo mese consecutivo – ha aggiunto – Allo stesso tempo, le aziende hanno notato un’ulteriore intensificazione delle pressioni sui prezzi, con i prezzi degli input che sono aumentati al ritmo più veloce degli ultimi 31 mesi”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione preliminare maggio +0,5% mese +2,5% anno

    (Teleborsa) – Cresce più delle attese l’inflazione in Germania a maggio. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis, i prezzi al consumo dovrebbero segnare una variazione congiunturale pari a +0,5%, rispetto al +0,7% del mese precedente, risultando superiori alle attese degli analisti (+0,3%).Su base annuale, la variazione dei prezzi è indicata a +2,5% rispetto al +2% di aprile e si confronta con il +2,3% del consensus. L’inflazione armonizzata ha registrato su mese una variazione pari a +0,3%, contro il +0,3% atteso e il +0,5% precedente, mentre su anno segna una variazione di +2,4%, dopo il +2,1% del mese precedente e inferiore al +2,5% atteso. LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala ancora la fiducia dei consumatori a maggio

    (Teleborsa) – Peggiora leggermente, per il secondo mese consecutivo, il sentiment dei consumatori giapponesi a maggio. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 34,1 punti, rispetto ai 34,7 di aprile. L’indice resta anche al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. Sono peggiorate quasi tutte le componenti dell’indice: la situazione personale, la crescita del reddito, l’occupazione; la propensione all’acquisto di beni durevoli è rimasta invariata. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale aprile +2,5% su mese

    (Teleborsa) – Accelera la produzione delle fabbriche giapponesi ad aprile. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale dovrebbe esser salito del 2,5% su base mensile, dopo il +1,7% registrato il mese precedente. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che indicavano un +4,1%.L’indice destagionalizzato si è attestato a 99,6 contro la base di 100 del 2015, al di sopra dei 99,1 registrati a gennaio 2020 prima della diffusione globale del Covid-19, si legge nel rapporto preliminare del METI. Si può quindi affermare che l’indice è tornato ai livelli pre-pandemici.Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione dovrebbe aver registrato un aumento del 15,4% dopo il +3,4% della precedente rilevazione..L’aumento della produzione ad aprile è stato trainato dalla crescita delle consegne (+2,6%), bilanciato da un calo delle scorte (-0,1%). La ratio delle scorte registra un calo di 1,8 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio aprile -4,5% m/m +12% a/a

    (Teleborsa) – Giungono segnali contrastanti dai consumi in Giappone nel mese di aprile. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono salite del 12% su base annuale dopo il +5,2% di marzo, facendo peggio del consensus (+15,3%). Su base mensile le vendite sono invece calate del 4,5%, dopo il +1,2% registrato il mese precedente. La fiducia dei consumatori è stata impattata dalle recenti misure per arginare una nuova ondata di contagi da coronavirus.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +11,7% su anno ed un -0,9% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un aumento dell’11,8% tendenziale e un decremento del 2,1% congiunturale. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori sopra attese a maggio

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di maggio, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 82,9 punti dagli 82,8 della lettura preliminare e del consensus, ma risulta in calo rispetto agli 88,3 di aprile. Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 78,8 sopra i 77,6 stimati dagli analisti e dalla prima lettura, mentre quella sulla condizione attuale si posiziona a 89,4 punti al di sotto dei 90,8 dell’indicazione preliminare e degli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, si rafforza l'attività manifatturiera di Chicago

    (Teleborsa) – Rimbalza l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, che si conferma in zona espansione. Nel mese di maggio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 75,2 punti dai 72,1 punti del mese precedente. Il dato risulta superiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 68 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    USA, ad aprile spese personali +0,5% redditi -13,1%

    (Teleborsa) – Crescono le spese delle famiglie americane ad aprile, anche se nello stesso periodo crollano i redditi. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono saliti dello 0,5%, dopo il +4,7% del mese precedente (rivisto da +4,2%) e contro il +0,5% stimato dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un forte calo del 13,1% rispetto al +20,9% precedente e al -14,1% del consensus. La diminuzione dei redditi personali ad aprile, sottolinea il Bureau of Economic Analysis, riflette principalmente una diminuzione dei “social benefits” del governo. In particolare, le elargizioni del American Rescue Plan Act of 2021 (il pachetto di aiuti all’economica dell’amministrazione Biden) sono diminuite rispetto a marzo.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione positiva dello 0,7% su mese e aumenta del 3,1% su anno dal +1,9% del mese precedente (attese +2,9%). LEGGI TUTTO