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    Appuntamenti macroeconomici del 26 maggio 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 26/05/202106:00 Giappone: Leading indicator (preced. 98,9 punti)08:45 Francia: Fiducia consumatori, mensile (atteso 97 punti; preced. 94 punti)08:45 Francia: Fiducia imprese, mensile (atteso 106 punti; preced. 104 punti)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 1,2%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,05 Mln barili; preced. 1,32 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator marzo rivisto a 102,5 punti

    (Teleborsa) – Migliorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di aprile. Il leading indicator è stato rivisto infatti a 102,5 punti superiore ai 98,9 del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali si è attestato a 93 punti dagli 89,9 precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future è salito a 93,7 punti da 91. LEGGI TUTTO

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    USA, scende fiducia consumatori a maggio. Deluse le attese

    (Teleborsa) – Si deteriora la fiducia dei consumatori americani a maggio. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un ribasso dell’indice a 117,2 punti rispetto ai 117,5 punti del mese di aprile (rivisti da un preliminare 121,7). Il dato è peggiore anche delle aspettative degli analisti che erano per un indice in aumento fino a 119,2.Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori è basato su un campione rappresentativo di 5.000 famiglie americane ed è condotto per il Conference Board dal NFO WorldGroup. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita case nuove aprile peggio delle attese

    (Teleborsa) – Frena la vendita di case nuove negli Stati Uniti ad aprile, seppur ad un ritmo più contenuto rispetto alla rilevazione precedente. Il dato ha evidenziato un decremento del 5,9% a 863 mila unità rispetto alle 917 mila unità di marzo (dato rivisto da 1.021 mila). Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Il dato risulta inferiore alle attese degli analisti, che erano per un incremento più robusto, ovvero a 970 mila. LEGGI TUTTO

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    USA, migliora il settore manifatturiero nel distretto Fed di Richmond

    (Teleborsa) – Migliora a maggio l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto è scivolato fino a 18 punti dai 17 di aprile. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia una frenata della componente delle consegne che si porta a +12 punti da +16 del mese precedente, mentre quella dei servizi si attesta a +29 punti da +22. LEGGI TUTTO

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    USA, indice FHFA marzo +1,4% m/m +13,9% a/a

    (Teleborsa) – Accelerano i prezzi dell’immobiliare statunitense nel mese di marzo. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un incremento dell’1,4% a livello mensile dopo il +1,1% del mese precedente (dato rivisto da +0,9%). Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 13,9% in accelerazione rispetto al +12,6% del mese precedente. I prezzi delle case sono aumentati ora per 39 trimestri consecutivi, o dal settembre 2011.”La crescita dei prezzi delle abitazioni nel corso dell’ultimo anno ha più che doppiato il tasso di crescita osservato nel primo trimestre del 2020, appena prima che gli effetti della pandemia si facessero sentire nei mercati immobiliari – ha affermato Lynn Fisher, vicedirettore della divisione FHFA di ricerca e statistica – A marzo, i tassi di apprezzamento hanno continuato a salire, superando il 15% su base annuale nelle divisioni censite del Pacific, Mountain e New England”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice prezzi case S&P Case-Shiller marzo +2,2% m/m +13,3% a/a

    (Teleborsa) – Si amplia la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti a marzo. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 13,3% rispetto al +12% del mese precedente (dato rivisto da +11,9%). Il dato risulta superiore anche al consensus (+12,3%). Su base mensile si registra un aumento del 2,2% dopo il +1,3% del mese precedente. L’indice destagionalizzato ha riportato una salita dell’1,6% dopo il +1,2% di febbraio.Phoenix, San Diego e Seattle hanno riportato i più alti rialzi anno su anno tra le 20 città a marzo. Phoenix è in cima alla classifica con un aumento dei prezzi del 20,0% su base annua, seguita da San Diego con un aumento del 19,1% e Seattle con un aumento del 18,3%. Tutte le 20 città hanno registrato aumenti di prezzo più elevati nell’anno che termina a marzo 2021 rispetto all’anno che si conclude a febbraio 2021.”Questi dati sono coerenti con l’ipotesi che la pandemia abbia incoraggiato i potenziali acquirenti a spostarsi dagli appartamenti urbani alle case di periferia – ha commentato Craig J. Lazzara, Managing Director e Global Head of Index Investment Strategy di S&P DJI – Questa domanda può rappresentare acquirenti che hanno accelerato gli acquisti che sarebbero avvenuti comunque nei prossimi anni. In alternativa, potrebbe esserci stato un cambiamento secolare nelle preferenze, che ha portato a un cambiamento permanente nella curva della domanda di alloggi. Saranno necessari più tempo e dati per analizzare questa domanda”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Germania, PIL 1° trimestre rivisto a -1,8% t/t e -3,4% a/a

    (Teleborsa) – L’economia della Germania peggiora, nel primo trimestre 2021, dopo essere stata colpita dalla seconda ondata di pandemia di coronavirus. Lo conferma la lettura finale diffusa dall’Ufficio statistico federale tedesco (Destatis): il PIL del 1° trimestre evidenzia una diminuzione dell’1,8% su base trimestrale superiore alla stima preliminare (-1,7%) e al consensus (-1,7%).Male anche il dato su base tendenziale che evidenzia una contrazione del 3,4% contro il -3,3% della prima lettura e degli analisti, e rispetto al -2,3% rilevato in precedenza.Dopo che l’economia tedesca si era in qualche modo ripresa nella seconda metà del 2020 (+8,7% nel terzo trimestre e +0,5% nel quarto trimestre), la crisi pandemica ha causato un altro calo della performance economica all’inizio del 2021, sottolinea l’Ufficio federale di statistica. Rispetto al quarto trimestre del 2019, il trimestre prima dell’inizio della crisi da coronavirus, il PIL è stato inferiore del 5%. LEGGI TUTTO