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    USA, indice prezzi case S&P Case-Shiller febbraio +1,2% m/m +11,9% a/a

    (Teleborsa) – Si amplia la crescita dei prezzi delle case negli Stati Uniti a febbraio. Secondo quanto rilevato da Standard & Poor’s, l’indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua dell’11,9%, rispetto al +11,1% del mese precedente. Il dato risulta superiore anche al consensus (+11,7%). Su base mensile si registra un aumento dell’1,2%, dopo il +0,9% del mese precedente. L’indice destagionalizzato ha riportato una salita dell’1,2%, uguale al mese precedente.Phoenix, San Diego e Seattle hanno riportato i più alti rialzi anno su anno tra le venti città a febbraio. Phoenix registrato un aumento dei prezzi del 17,4% su base annua, seguita da San Diego con un aumento del 17% e Seattle con un aumento del 15,4%. Diciannove delle venti città hanno riportato aumenti di prezzo più elevati nell’anno che termina a febbraio 2021 rispetto all’anno che si chiude a gennaio 2021.”Questi dati rimangono coerenti con l’ipotesi che il Covid abbia incoraggiato i potenziali acquirenti a spostarsi da appartamenti urbani a case suburbane”, ha commentato Craig J. Lazzara, Managing Director and Global Head of Index Investment Strategy di S&P DJI. “Questa domanda potrebbe rappresentare acquirenti che hanno accelerato gli acquisti che sarebbero avvenuti comunque nei prossimi anni – ha aggiunto – In alternativa, potrebbe esserci stato un cambiamento secolare nelle preferenze, che ha portato a un cambiamento permanente nella curva della domanda di alloggi. Saranno necessari dati futuri per analizzare questi trend”.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Cina, boom di profitti per le imprese industriali

    (Teleborsa) – Ancora in forte crescita i profitti delle imprese a marzo, giacché il paragone è con il periodo dello scoppio della pandemia di Covid-19, ma risetto alla performance dei primi due mesi dell’anno emerge un leggero rallentamento,I profitti delle imprese industriali cinesi sono hanno registrato a marzo un aumento del 92,3% a 711,18 miliardi di yuan, dopo essere aumentati del 179% nei primi due mesi dell’anno. Il dato di marzo porta il totale die profitti del trimestre a 1.825 miliardi di yuan, in crescita del 137% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 50% rispetto ai primi tre mesi del 2019. A sostenere la crescita dei profitti il robusto andamento della produzione di materie prime – prodotti chimici, metalli e petrolio – che è aumentata insieme alla ripresa economica. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 27 aprile 2021

    (Teleborsa) – Martedì 27/04/202110:00 Italia: Fiducia imprese (preced. 93,9 punti)10:00 Italia: Fiducia consumatori (atteso 102 punti; preced. 100,9 punti)11:00 Italia: Bilancia commerciale extra UE (preced. 4,11 Mld Euro)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 11,7%; preced. 11,1%)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (preced. 1%)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 113 punti; preced. 109,7 punti)16:00 USA: Indice Fed Richmond (preced. 17 punti) LEGGI TUTTO

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    USA, migliora l'attività produttiva nel distretto Fed di Dallas

    (Teleborsa) – In miglioramento l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di aprile, secondo i dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a 37,3 punti rispetto ai 28,9 del mese precedente.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, scende invece di 14 punti a quota 34. I nuovi ordini sono balzati a 38,5 punti così come il tasso di crescita dell’indice ordini è salito a 32,3 punti.L’indice di utilizzo della capacità è sceso a 34,6 punti, mentre l’indice delle consegne è stabile a 32,6 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli marzo +0,5% m/m, core +0,9%

    (Teleborsa) – Tornano a crescere gli ordinativi di beni durevoli americani a marzo. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un incremento dello 0,5% su base mensile dopo il -0,9% del mese precedente (dato rivisto da -1,1%) e rispetto alle stime degli analisti (+2,5%).Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in crescita dello 0,9% rispetto al -0,8% del mese precedente e al +1,5% del consensus. Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi hanno visto un aumento dello 0,5% dopo il -0,4% precedente (dato rivisto da -0,8%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator febbraio rivisto a 98,7 punti

    (Teleborsa) – Migliorano meno del previsto le condizioni economiche del Giappone nel mese di febbraio. Il leading indicator è stato rivisto a 98,7 punti dai 99,7 della stima preliminare, confermandosi ancora in crescita rispetto ai 98,1 del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali si è attestato a 89,9 punti, dagli 91,7 punti precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future si porta a 91,2 punti dai 91,3 del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, rimbalzo delle vendite di case nuove a marzo

    (Teleborsa) – Rimbalzo delle vendite di case nuove negli Stati Uniti a marzo, dopo la parentesi negativa di febbraio. Il dato ha evidenziato un aumento del 20,7% a 1,021 milioni di unità rispetto alle 846 mila unità di gennaio (dato rivisto da 775 mila). Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che erano per una crescita più contenuta del 12% a 886 mila. Rispetto a marzo 2020 si registra un incremento del 66,8%.Il prezzo di vendita mediano delle nuove case vendute a marzo 2021 è stato di 330.800 dollari, mentre il prezzo medio di vendita di 397.800 dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, indice PMI: continua crescita economia. Persistono interruzioni supply chain

    (Teleborsa) – Resta sostenuta l’attività manifatturiera degli Stati Uniti ad aprile. La stima flash sull’indice PMI elaborato da Markit indica infatti un livello di 60,6 punti, in aumento dai 59,1 punti di marzo e leggermente sopra le attese degli analisti (60,5 punti). L’indicatore si conferma ben al di sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione del settore manifatturiero. Segnali positivi giungono anche dal settore terziario. La stima flash sul PMI dei servizi, sempre pubblicata da Markit, indica un valore di 63,1 punti nel mese di aprile, rispetto ai 60,4 di marzo e ai 61,9 del consensus. Il PMI composito si attesta così a 62,2 punti dai 59,7 precedenti.”L’economia degli Stati Uniti sta godendo di una forte partenza per il secondo trimestre – commenta Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit – Il settore dei servizi è in crescita alla velocità massima registrata in quasi 12 anni di storia dell’indagine e la manifattura ha riportato una delle espansioni più forti osservate negli ultimi sette anni”. La performance del settore manifatturiere “è stata tanto più impressionante, poiché le fabbriche hanno continuato a essere strozzate da ritardi senza precedenti della catena di fornitura, una conseguenza della quale è stato un ulteriore aumento dei prezzi”.L’aumento del PMI dei servizi – al massimo storico da quando la raccolta dei dati per la serie è iniziata nell’ottobre 2009 – è stato guidato da una maggiore domanda dei clienti e dalla riapertura di molte attività a seguito dell’allentamento delle restrizioni. I costi medi per le aziende hanno comunque continuato a crescere notevolmente in aprile, poiché l’aumento dei prezzi del carburante, dei salari, delle spedizione e dei DPI hanno trainato l’inflazione. LEGGI TUTTO