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    USA, scende deficit partite correnti 4° trimestre

    (Teleborsa) – Scende più delle attese il deficit delle partite correnti americano nel 4° trimestre del 2020. Il disavanzo si porta a 188,5 miliardi di dollari rispetto ai 196,1 miliardi rivisti precedenti (-178,5 miliardi la prima lettura). Il dato è comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio statunitense. Le attese del mercato erano per un deficit in calo fino a 189,9 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti febbraio -6,6%

    (Teleborsa) – Segnali di deterioramento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a febbraio un calo del 6,6%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +0,2% riportato a gennaio (dato rivisto da +0,6%). Il dato è peggiore delle stime degli analisti che attendevano un calo dell’3%. Sono state vendute 6,22 milioni di unità rispetto ai 6,66 milioni di gennaio, sotto le aspettative di consensus (6,50 milioni). Su base annua, le vendite sono salite del 9,1% dai 5,70 milioni di unità di febbraio 2020.”Nonostante il calo delle vendite di case per febbraio – che attribuirei a un inventario storicamente basso – il mercato sta ancora superando i livelli pre-pandemici”, ha detto Lawrence Yun, capo economista di NAR.Secondo Yun ci potrebbe essere un rallentamento della crescita nei prossimi mesi poiché l’aumento dei prezzi e l’aumento dei tassi sui mutui ridurranno l’accesso all’acquisto di una casa per molte persone. “Mi aspetto comunque che le vendite di quest’anno siano superiori rispetto a quelle dello scorso anno”, ha sottolineato Yun.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI torna negativo a febbraio dopo nove mesi

    (Teleborsa) – Segnali negativi a febbraio per l’attività economica americana. L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è tornato per la prima volta in negativo da maggio 2020, portandosi a -1,09 punti rispetto agli 0,75 punti gennaio (dato rivisto da 0,66). La media mobile a tre mesi sempre a novembre si è portata a +0,17 punti rispetto ai +0,34 punti di gennaio.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale e viene diffuso dalla Chicago Federal Reserve Bank, che segue l’attività economica nel 7° distretto composto da Indiana, Iowa, Illinois, Michigan e Wisconsin.In particolare, gli indicatori relativi alla produzione hanno contribuito con –0,85 al CFNAI a febbraio, in calo dal +0,37 di gennaio. Le condizioni meteorologiche avverse hanno avuto un ruolo nella produzione industriale in calo del 2,2% a febbraio, sottolinea la Fed di Chicago, dopo un aumento dell’1,1% a gennaio. Il contributo della categoria vendite, ordini e scorte al CFNAI è sceso a +0,03 a febbraio dal +0,06 di gennaio. LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione febbraio resta negativa

    (Teleborsa) – Continua a frenare l’inflazione in Giappone a febbraio. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato una variazione negativa dello 0,4% su anno seppur ad un ritmo inferiore rispetto al dato precedente (-0,6%). Il dato su base mensile evidenzia un aumento dello 0,1% contro il +0,6% di gennaio.Il dato core, che esclude la componente alimentare, registra un -0,4% a livello tendenziale rispetto al -0,6% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -11 BCF

    (Teleborsa) – Calano meno del previsto gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 12 marzo 2021, sono risultati in diminuzione di 11 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela sotto il consensus (-17 BCF). La settimana prima si era registrato un decremento di 52 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 1.782 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 12,4% rispetto ad un anno fa (quando erano pari a 2.035) e del 5% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (1.875 BCF). LEGGI TUTTO

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    USA, leading indicator febbraio sale dello 0,2%

    (Teleborsa) – Aumenta, leggermente meno delle attese, il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 110,5 punti a febbraio in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Un dato inferiore allo 0,3% atteso dagli analisti che si confronta con la crescita più robusta del mese di gennaio (+0,5%). La componente che riguarda la situazione attuale è scesa dello 0,1% a 103 punti, mentre quella sulle aspettative future sale dello 0,2% a 104,5 punti.”Il superindice degli Stati Uniti ha continuato a salire a febbraio, suggerendo che la crescita economica dovrebbe continuare anche quest’anno”, ha affermato Ataman Ozyildirim, direttore senior della ricerca economica presso il Conference Board. “In effetti, l’accelerazione della campagna di vaccinazione e un nuovo ciclo di aiuti fiscali non si riflettono ancora pienamente nel superindice – continua Ozyildirim – Con questi sviluppi, il Conference Board ora si aspetta che il ritmo di crescita migliori ulteriormente quest’anno, con l’economia statunitense in espansione del 5,5% nel 2021 “.(Foto: Brandon Mowinkel / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED marzo balza a 51,8. Ai massimi dal 1973

    (Teleborsa) – Si rafforza ben più delle attese, raggiungendo un livello mai visto dal 1973 ad oggi, l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. Nel mese di marzo l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly FED) è salito a 51,8 punti dai 23,1 di febbraio. Il dato è superiore alle attese degli analisti che indicavano un lieve calo a 23 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste. Quasi il 59% delle aziende ha riportato aumenti dell’attività questo mese (rispetto al 35% del mese scorso), mentre solo il 7% ha riportato diminuzioni (in calo dall’11%).Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è balzato a 50,9 punti da 23,4 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 61,8 da 39,5. Salgono quello sull’occupazione che si attesta a 30,1 da 25,3 punti e quello sui prezzi a 75,9 da 54,4 punti, mentre quello sulla spesa per gli investimenti (capex) sale a 35,9 da 25,2. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione aumentano inaspettatamente

    (Teleborsa) – Aumentano inaspettatamente le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 12 marzo, i “claims” sono risultati pari a 770.000 unità, in aumento di 45 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 725.000 (712.000 unità la prima lettura). Il dato è peggiore delle attese degli analisti che erano per richieste in calo fino a 700 mila.I numeri, che continuano a mostrare licenziamenti a un ritmo di gran lunga superiore a quello pre-pandemia, sembrano supportare la valutazione della Federal Reserve di un alto livello di debolezza del mercato del lavoro, nonostante diversi Stati stiano eliminando le restrizioni imposte in precedenza e l’avanzamento della campagna vaccinale.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 746.000 unità in calo di 16 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (762.000). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 6 marzo febbraio, le richieste continuative di sussidio sono scese a 4.124.000, con una contrazione di 18 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (4.142.000). LEGGI TUTTO