More stories

  • in

    USA, PMI manifatturiero febbraio si mantiene su livelli record

    (Teleborsa) – Cala leggermente l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da IHS Markit, per il mese di febbraio, pur mantenendosi su livelli record. Nel mese scorso, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 58,6 punti dai 58,5 della stima preliminare e dai 59,2 del mese precedente. L’indice è comunque ben sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività.Sebbene il tasso di crescita sia diminuito, è stato il secondo più alto dall’aprile 2010 ed è stato sostenuto da forti aumenti della produzione e nuovi ordini. Tuttavia, sottolinea IHS Markit, l’interruzione senza precedenti della catena di approvvigionamento, con carenze nei fornitori e ritardi nei trasporti, ha portato a un aumento sostanziale dei costi di input.”Un altro mese di forte crescita della produzione suggerisce che il settore manifatturiero statunitense è vicino a recuperare completamente la produzione persa a causa della pandemia dello scorso anno, e una rinnovata ondata di ottimismo suggerisce che la ripresa è molto più avanzata”, ha commentato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, sopra attese la fiducia dei consumatori – Università Michigan

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di febbraio, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 76,8 punti dai 76,2 della lettura preliminare e dai 76,5 del consensus. A gennaio era pari a 79.Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 70,7 sopra i 69,8 stimati dagli analisti e dalla prima lettura (69,8), mentre quella sulla condizione attuale si posiziona a 86,2 punti confermando l’indicazione preliminare e degli analisti. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, rallenta l'attività manifatturiera nell'area di Chicago

    (Teleborsa) – Frena l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, pur mantenendosi in zona espansione. Nel mese di febbraio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 59,5 punti dai 63,8 punti del mese precedente. Il dato risulta inferiore alle attese degli analisti che erano per una discesa fino a 61,1 punti.Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, redditi personali gennaio crescono oltre attese

    (Teleborsa) – Crescono le spese delle famiglie americane a gennaio, in scia alla crescita dei redditi. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono saliti del 2,4%, dopo il -0,4% del mese precedente (rivisto da -0,2%) e contro il +2,5% stimato dagli analisti.I redditi personali hanno registrato un forte aumento del 10% rispetto al +0,6% precedente e al +9,5% del consensus.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione evidenzia una variazione positiva dello 0,3% su mese ed aumenta dell’1,5% su anno dal +1,4% del mese precedente (attese +1,4%).(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, le vendite al dettaglio calano a gennaio

    (Teleborsa) – Consumi giù in Giappone a gennaio. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono scivolate del 2,4% su base annuale dopo il -0,2% di dicembre, facendo poco meglio del consensus (-2,6%).Su base mensile le vendite sono calate invece dello 0,5%, dopo il -0,7% registrato il mese precedente.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un -5,3% su anno ed un +2,1% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un decremento del 4,7% tedenziale e un aumento dello 0,5% congiunturale. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, balzo della produzione industriale a gennaio

    (Teleborsa) – È volata la produzione delle fabbriche giapponesi a gennaio. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale dovrebbe esser salito del 4,2% dopo il -1% registrato ad dicembre. Il dato appare al di sopra delle attese che indicavano un +4%.Le previsioni per i due mesi successivi evidenziano un andamento altalenante della crescita: quella ad un mese (febbraio) un aumento del 2,1% e quella a due mesi (marzo) un calo del 6,1%.Su base annua il dato non destagionalizzato della produzione è indicato ancora in contrazione del 5,3%.L’aumento della produzione a gennaio è stato trainato dalla forte crescita delle consegne, che segnano un +3,2%, mentre le scorte sono scese dello 0,2%. La ratio delle scorte registra un calo del 6,3%. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, vendite di case in corso gennaio -2,8%

    (Teleborsa) – In USA frenano le compravendite in corso di abitazioni, stando al dato sui copromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di gennaio, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), è sceso del 2,8%, dai +0,5%, attestandosi a 122,8 punti dai 126,4 punti registrati a dicembre (dato rivisto da 125,5).Il dato si mostra peggiore delle attese degli analisti che indicavano un -0,2%.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, crescono più del previsto gli ordini di beni durevoli

    (Teleborsa) – Si rafforza la crescita degli ordinativi di beni durevoli americani a gennaio. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un incremento del 3,4% dopo il +1,2% del mese precedente (dato rivisto da +0,2%) e il +1,1% atteso dagli analisti.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in aumento dell’1,4% rispetto al +1,7% del mese precedente (rivisto da +0,7%) e al +0,7% del consensus.Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi hanno visto un incremento del 2,3% dopo il +1,4% precedente. LEGGI TUTTO