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    Petrolio in rally. L'EIA conferma forte riduzione scorte USA

    (Teleborsa) – Il petrolio naviga ancora in deciso rialzo al Nymex, grazie alla forte riduzione delle scorte USA, annunciata dall’istituto privato API e dall’EIA, la divisione di ricerca del Dipartimento dell’Energia americano.Il future sul Light crude americano scambia a 42,36 dollari al barile, in rialzo dell’1,8%, in linea con l’ascesa del Brent del Mare del Nord, che guadagna l’1,51% a 45,17 USD/b.L’EIA ha annunciato oggi un calo delle scorte superiore alle attese. Gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 7 agosto 2020, sono scesi di oltre 4,5 milioni a 514,1 MBG, contro attese per una riduzione di 2,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato invece un decremento di 2,3 milioni a 177,7 MBG, contro attese di aumento per 0,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato una discesa di 0,7 milioni a quota 247,1 MBG, sostanzialmente in linea con le attese.Le riserve strategiche di petrolio sono scese a 753,9 MBG da 656,1. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, l'inflazione allunga a luglio con piena ripresa attività

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione negli Stati Uniti a luglio. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, oltre le stime di consensus (+0,3%), dopo il +0,6% di giugno.Su base annua la crescita dell’inflazione è stata dell’1%, superiore allo 0,8%e atteso dal mercato e contro il +0,6% del mese precedente.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha evidenziato un incremento mensile dello 0,6%, superiore alle attese (+0,2%), dopo il +0,2% del mese precedente. Il dato tendenziale mostra un aumento dell’1,6%, superiore al +1,1% atteso ed al +1,2% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, domande mutuo tornano a correre

    (Teleborsa) – Rimbalzano le domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 7 agosto 2020. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra una aumento del 6,8% dopo il -5,1% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito del 9,1%, mentre quello relativo alle nuove domande segna un incremento del 2%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA) precisando che i tassi sui mutui trentennali sono calati al 3,06% dal 3,14% della settimana precedente. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione in crescita anche a giugno

    (Teleborsa) – Continua a salire la produzione industriale dell’Eurozona a giugno dopo il calo dei mesi primaverili a seguito della pandemia di Covid-19. Secondo quanto riportato dall’Istituto di Statistica dell’Unione Europea (Eurostat), l’output ha registrato un incremento mensile del 9,1% dopo il +12,3% di maggio. Il dato è tuttavia inferiore alle attese del mercato che aveva stimato una salita del 10%.Su base annua la produzione ha registrato una flessione del 12,3% dopo il -20,4% del mese precedente. Le aspettative del mercato erano per una contrazione dell’11,5%.Per quanto riguarda l’Europa dei 27, su base mensile si è registrato un +9,1% dopo il +11,6% di maggio, mentre su anno la produzione ha registrato un -11,6% dopo il -20,1% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Istat, inflazione negativa per il terzo mese consecutivo

    (Teleborsa) – Resta alto il rischio deflazione in Italia. L’Istat rileva infatti un’inflazione negativa a luglio per il terzo mese consecutivo (non era così da giugno 2016) a causa della pesante contrazione dei prezzi dell’energia e della moderata crescita dei prezzi degli alimentari.A luglio, i prezzi al consumo hanno infatti registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e dello 0,4% su base annua (da -0,2% del mese precedente); la stima preliminare era -0,3%.L’inflazione negativa continua a essere dovuta all’andamento dei prezzi dei Beni energetici, che registrano però una flessione meno marcata (da -12,1% a -10,3%), sia nella componente regolamentata (da -14,1% a -13,6%) sia in quella non regolamentata (da -11,2% a -9,0%). L’ampliamento della flessione si deve sia al rallentamento dei prezzi dei Beni alimentari (da +2,3% a +1,3%), causato da entrambe le componenti (gli Alimentari non lavorati, da +4,1% a +2,5%, gli Alimentari lavorati da +1,2% a +0,6%), sia all’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a -0,9%).L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano quindi rispettivamente da +0,7% a +0,4% e da +0,9% a +0,6%. Una dinamica spiegata dall’ulteriore rallentamento dei prezzi dei servizi (causato per lo più da quelli relativi a trasporti e da quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona).L’inflazione acquisita per il 2020 è -0,1% per l’indice generale e +0,7% per la componente di fondo.Rallentano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,1% a +1,2%), mentre per quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (carrello della spesa) si osserva un’inversione di tendenza da +0,1% a -0,1%.L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione congiunturale pari a -0,7% e un aumento dello 0,8% rispetto a luglio 2019 (da -0,4% di giugno); la stima preliminare era +0,9%. L’inversione di tendenza si deve ai prezzi di Abbigliamento e calzature la cui crescita su base annua accelera nettamente da +0,4% a +18,7% a causa dell’avvio posticipato dei saldi estivi.? Per le modalità con le quali è stata affrontata, per le stime di luglio, la situazione di progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e di riapertura graduale di buon parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo, si veda la Nota metodologica alle pagine 18, 19 e 20. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito presenta il conto del Covid: crollo PIL e recessione tecnica

    (Teleborsa) – La pandemia di Covid-19 ha avuto effetti devastanti sull’economia del Regno Unito, per registra un crollo del PIL per il secondo trimestre consecutivo, cadendo in recessione “tecnica”. Il PIL del 2° trimestre infatti ha fatto segnare un -20,4%, che segue il -2,2% accusato nei primi tre mesi dell’anno, appesantiti dalle incertezze legate alla Brexit. Il dato era ampiamente atteso ed anzi risulta leggermente migliore del -20,5% del consensus.Secondo i dati dell’ONS (Office for National Statistics), che ha fornito la stima preliminare, la variazione tendenziale è indicata a -21,7%, non paragonabile con il -1,7% precedente, ma poco sopra il -22,4% del consensus.La pesante frenata dell’economia britannica è da attribuire al crollo degli investimenti (-31,4%), ben oltre ogni più pesismistica aspettativa (-2,5% il consensus).Segnali di ripresa a giugno ma gap pre-Covid è enormeNel solo mese di giugno, l’ONS rileva un balzo del PIL dell’8,7%, superiore alle attese (8%), dopo il +1,8% di maggio, ma il valore del Prodotto Interno Lordo segna ancora una pesante contrazione del 17,2% rispetto ai livelli del febbraio scorso, prima che dilagasse la pandemia.Produzione dà segni di recuperoL’ufficio statistico ha pubblicato oggi anche i dati della produzione industriale di giugno, che fa segnare un +9,3% su base mensile dopo il +6,2% del mese precedente (rivisto da +6%), superando le attese (+9,2%). Il dato tendenziale registra ancora un calo del 12,5%, che si confronta con il -20% del mese precedente ed il -12,8% indicato dalle stime degli analisti.Su anche la produzione manifatturiera, che su base mensile registra un aumento dell’11%, superiore al 10% atteso, dopo il +8,3% di maggio (rivisto da +8,4%). La variazione annua registra un -14,6% da -23,1% e si confronta con il -15% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 12 agosto 2020

    (Teleborsa) -Mercoledì 12/08/202008:00 Regno Unito: PIL, trimestrale (atteso -20,5%; preced. -2,2%)08:00 Regno Unito: Bilancia commerciale beni (atteso -4,75 Mld £; preced. -1,77 Mld £)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso 9,2%; preced. 6%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso -12,8%; preced. -20%)10:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso -0,3%; preced. -0,2%)10:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso -0,1%; preced. 0,1%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso -11,6%; preced. -20,9%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso 10%; preced. 12,4%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -5,1%)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 0,8%; preced. 0,6%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,6%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -2,88 Mln barili; preced. -7,37 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione in accelerazione a giugno

    (Teleborsa) – Accelerano i prezzi alla produzione USA a giugno. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,6% rispetto al mese precedente. Il dato risulta migliore delle attese degli analisti che erano per un incremento dello 0,3% e si confronta con il -0,2% del mese precedente.Su base annua i prezzi hanno registrato un decremento dell 0,4% dopo il -0,8% di maggio e rispetto al -0,7% del consensus.I prezzi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,5% su mese da un precedente -0,3% (consensus +0,1%), mentre su anno registrano un +0,3% dal +0,1% precedente (atteso +0,4%).(Foto: © Yulia Grogoryeva/123RF) LEGGI TUTTO