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    Riforma giustizia all'ultimo miglio, Governo cerca sintesi

    (Teleborsa) – Draghi mette il turbo sulla riforma della Giustizia con l’obiettivo di approvare il testo alla Camera, anche con la fiducia, prima della pausa estiva. Ieri, giro di telefonate con Enrico Letta e Matteo Salvini, ma non è mistero il “grosso” della partita si gioca con i Cinquestelle e l’ex Premier Conte che, sul tema, ha più volte promesso battaglia. Si punta, comunque, a trovare una sintesi entro oggi, con un nuovo passaggio della riforma in CdM, prima che Marta Cartabia presenti le sue proposte in Commissione, passaggio attesi ieri ma slittato, appunto, in attesa di trovare il punto di caduta finale sugli emendamenti che riguardano il processo penale.A quanto si apprende da qualificate fonti di Governo, i ministri M5s,sono ancora impegnati nella discussione con Conte sulla proposta di mediazione giunta questa mattina, e sono dunque assenti in CdM ma non avrebbero ad ora chiesto sospensioni della riunione, che è iniziata – “anche per una questione di cortesia istituzionale” – con la discussione sugli altri temi ma potrebbe trattare anche quello della riforma della giustizia.”Stiamo lavorando come Lega affinchè passi questa riforma in Parlamento. Abbiamo chiesto di aggiungere i reati di violenza sessuale e traffico di droga tra quelli su cui andare fino in fondo. Se verranno accolte dal governo le proposte della Lega che oltre ai reati di mafia anche i reati di violenza sessuale e spaccio di droga non possano decadere noi siamo contenti. Sto facendo opera di mediazione tra governo, partiti, ministro e quindi vediamo di chiuderla entro oggi”, dice il leader della Lega Matteo Salvini ad un gazebo a Roma per la raccolta firma per i referendum sulla giustizia. “Per la Lega la partita è chiusa”, aggiungeIntanto, il plenum del Csm, a maggioranza, ha approvato il parere sulla riforma. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Brunetta: al via “rivoluzione gentile”, PA alleata per rilancio Paese

    (Teleborsa) – “Il Governo Draghi mantiene gli impegni con l’Europa e con gli italiani. Con il via libera definitivo del Senato al decreto semplificazioni, l’Italia entra in una nuova fase che vede la Pubblica amministrazione forza propulsiva della ripresa. Da oggi comincia davvero quella rivoluzione gentile che permetterà alla PA di sostenere le transizioni digitale ed ecologica, al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e di spendere presto e bene i 235 miliardi che il Paese avrà a disposizione, tra fondi europei e nazionali”.Così Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica amministrazione, commenta il disco verde dell’Aula del Senato al Dl sulle semplificazioni e sulla governance del PNRR. “Sarà più facile accedere al superbonus 110% grazie alla presentazione al Comune della sola Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata, senza bisogno di ulteriori certificazioni di regolarità.Domani approderà all’esame della Conferenza Unificata il modulo standard per ottenere l’agevolazione: un’altra straordinaria semplificazione. Il provvedimento, inoltre, accelera le procedure di appalto e impedisce che eventuali ricorsi al Tar blocchino la realizzazione delle opere previste dal Pnrr. E’ la garanzia che l’Italia procederà in velocità senza pregiudicare le legittime tutele per le imprese”, sottolinea Brunetta. “Dimezziamo i tempi delle valutazioni ambientali, acceleriamo le autorizzazioni per la banda ultra larga per portare la fibra nelle case di tutte le famiglie, rafforziamo silenzio assenso e poteri sostitutivi. Basta attese e inutili duplicazioni. La PA sara’ fast track, e starà finalmente dalla parte dei cittadini e delle imprese. Abbiamo un’occasione storica, irripetibile: le amministrazioni pubbliche saranno le alleate del cambiamento per il rilancio del Paese”, conclude. LEGGI TUTTO

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    “Cantiere” Pensioni, entra nel vivo confronto Orlando-Sindacati

    (Teleborsa) – “Si è aperto un confronto sul tema della previdenza e il sindacato ha esposto la sua piattaforma. Noi abbiamo proposto il lavoro che è emerso da una Commissione che dovrà definire i lavori gravosi. Alla luce anche delle valutazioni e dei pareri degli altri ministeri coinvolti proseguirà la discussione mi auguro con un esito positivo”. Lo ha detto il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine dell’incontro con i sindacati.Presenti i segretari di Cgil Maurizio Landini, Cisl Luigi Sbarra, e Uil Pierpaolo Bombardieri, affiancati dai segretari confederali che si occupano di previdenza. Per il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli: “Siamo ormai a ridosso della Legge di Bilancio e quindi è arrivato il momento di capire quali sono le reali intenzioni del governo sulla previdenza e verificare se c’è davvero la disponibilità a sviluppare un confronto con l’obiettivo di arrivare ad una riforma del sistema, partendo dalle proposte contente nella Piattaforma sindacale”. Nello specifico la Cgil propone di superare l’impianto della Legge Fornero a partire dal 2022, l’introduzione di una forma di flessibilità in uscita a partire dal 62 anni di età o con 41 anni di contribuiti a prescindere dall’età. Viene proposto poi di riconoscere con dei benefici previdenziali la diversa gravosità dei lavori, il lavoro di cura e delle donne. La Cgil, insieme a Cisl e Uil propone inoltre di offrire una prospettiva previdenziale anche ai più giovani e a chi svolge lavori poveri o discontinui attraverso l’introduzione di una pensione di garanzia. Tra le richieste sindacali contenute nella piattaforma c’è anche la tutela del potere d’acquisto delle pensioni e il rafforzamento e l’estensione della quattordicesima mensilità. Inoltre nella piattaforma delle confederazioni si parla del rilancio della previdenza complementare attraverso un semestre di silenzio assenso.”Il Governo dovrà chiarire se vuole procedere sulla strada della riforma della previdenza, degli ammortizzatori sociali e del fisco. A settembre in caso di mancate risposte si decideranno le forme di protesta”. “Abbiamo chiesto al ministro Orlando se il governo intenda aprire una vera trattativa sulla riforma delle pensioni sulla base della piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil. Auspichiamo quindi che nel mese di settembre si possa aprire una vera trattativa su questi temi entrando finalmente nel merito”. Questo il commento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo l’incontro con il ministro Orlando.”Il nostro giudizio è positivo perchè finalmente si è aperto il confronto sulla previdenza e sulle pensioni, reso urgente anche per la conclusione a dicembre della sperimentazione di Quota 100. Un confronto che ora deve andare avanti in maniera spedita”, dice il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.”Dal confronto avviato oggi, ci aspettiamo decisioni veloci e risposte chiare e che diano certezze ai lavoratori e alle lavoratrici che devono andare in pensione”, commenta il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri. LEGGI TUTTO

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    USA, Yellen a Congresso: alzare tetto debito o si rischia default

    (Teleborsa) – Il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, ha avvertito il Congresso che il suo dipartimento dovrà intraprendere “misure straordinarie” il 2 agosto per impedire al governo degli Stati Uniti di fallire se i legislatori statunitensi non saranno in grado di raggiungere un accordo per aumentare o estendere il tetto del debito pubblico del Paese.”Come sapete, il Bipartisan Budget Act del 2019 ha sospeso il limite legale del debito fino a sabato 31 luglio 2021. Vi scrivo per informarvi che a partire da domenica 1 agosto 2021, il debito residuo degli Stati Uniti sarà al limite di legge”, si legge nella missiva inviata ai leader di Repubblicani e Democratici del Congresso. “Se il Congresso non avrà agito per sospendere o aumentare il limite del debito entro lunedì 2 agosto 2021, il Tesoro dovrà iniziare a prendere alcune misure straordinarie aggiuntive per evitare che gli Stati Uniti non adempiano ai propri obblighi”, ha aggiunto.L’ex presidente della Federal Reserve sottolinea che l’aumento o la sospensione del limite di debito non aumenta la spesa pubblica, né autorizza spesa per future proposte di bilancio. La misura consente semplicemente al Tesoro di pagare le spese precedentemente approvate. “L’attuale livello di indebitamento riflette l’effetto cumulativo di tutte le precedenti decisioni di spesa e fiscali, che sono state assunte dalle Amministrazioni e dai Congressi di entrambe le parti nel tempo – ha scritto Yellen – Il mancato rispetto di tali obblighi causerebbe danni irreparabili all’economia degli Stati Uniti e ai mezzi di sussistenza di tutti gli americani. Anche la minaccia di non adempiere a tali obblighi ha causato in passato impatti dannosi, compreso l’unico declassamento del rating creditizio nella storia della nazione nel 2011”.Il messaggio tra il segretario del Tesoro e il presidente della Camera è una formalità richiesta se il debito in essere degli Stati Uniti si avvicina al limite legale. Mentre le misure straordinarie sono state già implementate in passato per prevenire un default, non è chiaro quanto durerà il capitale di emergenza di Yellen di fronte agli sforzi di stimolo senza precedenti innescati dalla crisi di Covid-19. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Franco: primi 25 miliardi da Commissione UE tra pochi giorni

    (Teleborsa) – “E’ fondamentale attuare tutti i gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e aiutare le città a migliorare la propria qualità della vita, i servizi pubblici, la qualità dell’aria. La sfida che abbiamo davanti è quella di utilizzare a pieno le risorse del Piano nazionale. Tra pochi giorni la Commissione europea ci verserà i primi 25 miliardi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenuto all’evento “Quale città” organizzato dal senatore Luciano D’Alfonso.”Dei fondi assegnati un paio di settimane fa nelle riunioni del Consiglio europeo, metà circa viene come prima tranche assegnata all’Italia e questo è un segnale di grande solidarietà europea per un paese che ha avuto problemi di stagnazione ed è stato pesantemente colpito dalla pandemia, quindi la sfida è usare i fondi”, ha aggiunto Franco sottolineando che “il finanziamento dei progetti è subordinato a obiettivi quantitativi e a tempi predeterminati e questo deve indurci ad accelerare il modo in cui gestiamo i progetti”. “Il piano – ha proseguito – si associa ad un insieme di riforme della Pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione. Quindi grandi dimensioni, tempi auspicabilmente molto rapidi e tutto questo dipende dalla capacità di realizzare tutto questo e in particolare i progetti di investimento. Il fatto di avere il piano e di avere i fondi non deve darci niente per scontato. Bisogna lavorare, lavorare, lavorare”, ha detto. Capitolo crescita. “Il nostro è un Paese che da tanti anni cresce poco da circa 25 anni meno di altri paesi con cui commerciamo. Siamo sotto di 10 punti rispetto alla media europea. Dietro il PIL ci sono redditi, occupazione, famiglie imprese. Quando la pandemia è arrivata il Pil era 4 punti inferiore al 2007. Lo scorso anno abbiamo perso circa 9 punti. L’economia si sta riprendendo e contiamo di crescere almeno il 5% quest’anno. Vedremo se riusciremo a fare di più ma l’obiettivo più difficile è tornare a crescere stabilmente di più, terminata la sfida della pandemia. Questa è la vera sfida economica”. LEGGI TUTTO

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    Green pass, Fipe: usarlo in chiave positiva, non punitiva

    (Teleborsa) – “Con l’Italia in zona bianca, il Green pass rappresenta uno strumento straordinario ed efficace sia per riaprire quelle attività al momento ancora chiuse, come le discoteche sia per consentire l’accesso di un numero più ampio di persone in occasione di eventi culturali o spettacoli”. Con queste parole Aldo Cursano, vice presidente vicario di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, esprime piena condivisione alla linea espressa ieri dalla Conferenza delle Regioni in merito alle nuove misure che il Governo si appresta a prendere nell’ambito del contrasto della pandemia.”Se invece i livelli di rischio, a cui si sta lavorando sulla base di nuovi parametri, dovessero cambiare in peggio allora, invece di tornare a misure restrittive non più sostenibili, si potrebbe introdurre il green pass per riservare l’accesso ad ogni attività esclusivamente alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il green pass va, insomma, utilizzato in chiave positiva e non punitiva. E’ un cambio di prospettiva fondamentale in grado di garantire equilibrio e sicurezza sanitaria”. LEGGI TUTTO

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    Brexit, von der Leyen gela Londra: non rinegozieremo Protocollo Ulster

    (Teleborsa) – Londra fa retromarcia sull’Irlanda del Nord, chiedendo a Bruxelles – che ha già risposto picche – di rimettere mano all’intesa.Il protocollo, che si è rivelato centrale per l’intesa sulla Brexit, raggiunto con grande fatica, al quale il Premier britannico Boris Johnson aveva dato l’ok 2019 a distanza di due anni resta non solo controverso ma anche insufficiente a garantire stabilità dato “il persistente febbrile clima politico” nell’area, che stando a quanto sostenuto da Londra non consente di “poter andare avanti così”.La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato di avere ricevuto una “telefonata” dal premier britannico “Boris Johnson in cui le veniva presentato il Command paper del Regno Unito sul protocollo Irlanda/Irlanda del nord”.Von der Leyen ha però ribadito la posizione annunciata ieri dal vicepresidente Maros Sefcovic affermando che “l’Ue continuerà a essere creativa e flessibile nel quadro del protocollo. Ma non lo rinegozieremo. Dobbiamo garantire insieme stabilità e prevedibilità nell’Irlanda del Nord” LEGGI TUTTO

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    Da Green pass a nuovi parametri colori, Governo-Regioni cercano intesa

    (Teleborsa) – Giornata decisiva – esclusi colpi di scena – per il nuovo decreto che metterà nero su bianco le prossime regole alle quali dovremo attenerci per tentare di fermare la corsa del virus, in scia alla variante Delta. I numeri, del resto, parlano chiaro: una settimana fa l’incremento dei casi in 24 ore è stato di 1.534 mentre ora quel numero è schizzato a 4.259. La linea di Palazzo Chigi è netta: bisogna intervenire subito per evitare di trovarsi di fronte all’incubo di nuove chiusure.Sull’utilizzo del green pass e sulla revisione dei parametri del monitoraggio con i quali vengono assegnati i colori delle regioni, però, non c’è ancora accordo nella maggioranza e tra governo e regioni. Le posizioni restano per il momento distanti e il documento della Conferenza delle Regioni lo conferma, anche se il presidente Massimiliano Fedriga parla di proposte elaborate in “un’ottica positiva e di collaborazione istituzionale”. Ancora una volta, dunque, toccherà al premier Mario Draghi stemperare per trovare una sintesi. I presidenti hanno messo nero su bianco la loro richiesta: utilizzare il pass solo “per mettere in sicurezza la ripresa di attività fino ad oggi non consentite o limitate”: eventi sportivi, concerti, discoteche, fiere e congressi. Niente ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine. Posizione che Matteo Salvini appoggia: è una “proposta assolutamente equilibrata – dice il leader della Lega – se applicassimo il green pass da domani mattina come vuole qualche ultra significherebbe impedire il lavoro, il diritto alla salute, il diritto allo studio, allo spostamento e alla vita ad almeno la metà della popolazione italiana”. All’opposto c’è chi, come il ministro della Salute Roberto Speranza ed altri nella maggioranza, spinge per un uso ‘estensivo’ dei certificati. “L’obiettivo – spiega una fonte di governo – è avere un impianto solido che permetta una convivenza con la circolazione del virus in condizioni di sicurezza. Non si può chiedere un allentamento dei parametri e un utilizzo del green pass limitato e in tempi non ragionevoli”. Il certificato, dice il leader Dem Enrico Letta, “è essenziale” e serve un’applicazione “intelligente e scrupolosa, per essere tutti più liberi”.Capitolo nuovi parametri. Si resta in zona bianca se l’occupazione delle terapie intensive non supera il 20% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari non supera il 30%. E’ questa la proposta della Conferenza delle Regioni al governo in vista della revisione dei parametri del monitoraggio. Il confronto, come conferma il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, è andato avanti per tutta la giornata di ieri: “sono fiduciosa che si trovi un accordo non solo all’interno della maggioranza, ma anche con le Regioni, il green pass serve per incentivare le vaccinazioni e dall’altro evitare possibili nuove chiusure”.Non dovrebbe essere, invece, tra i temi oggetto del decreto legge Covid atteso in Cdm, il trasporto pubblico locale sul quale ci si dovrebbe focalizzare in una seconda fase. LEGGI TUTTO