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    Draghi: ripresa sia rapida, ma anche giusta e duratura

    (Teleborsa) – “Italia e Spagna non sono solo unite da profondi legami storici, politici e culturali. Sono partner strategici negli ambiziosi progetti che abbiamo davanti in Europa. La transizione ecologica, la digitalizzazione, la trasformazione delle nostre città. Insieme a Francia, Germania, e gli altri Stati membri vogliamo costruire un’Unione europea più moderna, competitiva e solidale. Che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali del nostro tempo”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi intervenendo a Barcellona al foro di dialogo italo-spagnolo.”Il Next Generation EU, con 750 miliardi di fondi da spendere entro il 2026, rappresenta un’occasione unica per rispondere alle sfide. Italia e Spagna ne sono i due principali beneficiari, per un totale di 270 miliardi. Ma i piani nazionali di ripresa e resilienza non sono solo un insieme di numeri, obiettivi e scadenze. Sono emblematici di un’idea condivisa di futuro”, ha aggiunto. “L’accordo sui fondi Next Generation oggi non sarebbe una realtà senza il contributo e l’accelerazione di questo dibattito che hanno intrapreso i governi della Spagna e dell’Italia nei momenti difficili e oscuri della pandemia”. E’ quanto ha sottolineato il Premier spagnolo Pedro Sánchez. “Insieme siamo più forti”, ha aggiunto Sánchez, che ha anche ricalcato la “stima” e “l’interesse particolarmente intensi tra i cittadini della Spagna e dell’Italia”In una fase di profonda trasformazione come quella attuale, Italia e Spagna condividono la stessa visione del futuro. Intendiamo rafforzare il modello sociale europeo, per renderlo all’altezza delle sfide dei nostri tempi”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio italiano per il quale “Sure dovrebbe diventare una caratteristica permanente del nostro sistema del mercato di lavoro europeo: è stato un primo passo e può diventare fondamentale, sono certo che abbiamo identità di vedute su questo argomento””La ripresa economica dalla pandemia non deve essere soltanto rapida, ma anche giusta e duratura”, sottolinea. “Dopo la crisi sanitaria, Italia e Spagna hanno l’opportunità di costruire società più sostenibili, più innovative e più eque. Possiamo e dobbiamo farlo insieme”. “L’impegno dell’Italia” sulla transizione digitale “e in particolare sulla connettività, è massimo. Auspichiamo pertanto ci sia una pronta, profonda collaborazione tra la Commissione Europea e i governi”, ha proseguito Draghi. “Per la transizione digitale, il Piano italiano stanzia oltre un quarto dei fondi del programma Next Generation EU. Intendiamo aumentare la produttività e l’innovazione, e colmare i divari territoriali esistenti. Investiamo oltre 7 miliardi per offrire a famiglie, imprese, scuole e ospedali in tutto il Paese una connettività ad alta velocità. Digitalizziamo, poi, i servizi della pubblica amministrazione e mettiamo in sicurezza i dati, con la prima strategia nazionale di migrazione al cloud. Snelliamo le procedure amministrative e rafforziamo l’identità digitale”, conclude.Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, per rigenerare gli spazi urbani, investiamo più di 8 miliardi per sviluppare un trasporto locale più sostenibile. 9 miliardi sono destinati alla realizzazione di nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e alla progettazione urbana integrata. Valorizziamo gli spazi verdi, in particolare nelle 14 città metropolitane. Investiamo più di due miliardi per tutelare e valorizzare il patrimonio storico, architettonico e culturale delle città d’arte e trasformare il modello di sviluppo dei nostri centri storici”. “La transizione verde, oltre ad essere un obbligo morale verso le generazioni più giovani e quelle future, presenta anche grandi opportunità di sviluppo”, dice Draghi per il quale “Investire in una maggiore sostenibilità ambientale – aggiunge – vuol dire anche aiutare la crescita economica e l’occupazione. L’Italia ha allocato quasi il 40% dei fondi Next Generation EU alla transizione ecologica, che equivalgono a quasi 75 miliardi nei prossimi 5 anni. Ci impegniamo per la riduzione attiva delle emissioni e proseguiamo l’impegno di decarbonizzazione intrapreso in questi anni. Promuoviamo le energie rinnovabili, scommettiamo sull’idrogeno e incentiviamo l’efficienza energetica degli edifici. Ci impegniamo nella tutela del territorio e nel contrasto al degrado ambientale, con misure per oltre 15 miliardi. Investiamo nella protezione delle risorse idriche e marine, nella salvaguardia della biodiversità e nel ripristino di ecosistemi sani””Alle porte del prossimo Consiglio europeo condividiamo la richiesta urgente all’Europa di giungere a una risposta comune alla sfida dell’immigrazione, bilanciando i principi di umanità, solidarietà e responsabilità condivisa”: questa la linea che emerge al termine del bilaterale. Si è discusso di immigrazione, della necessità che l’Europa concluda il Patto di immigrazione e di asilo, un obiettivo per il quale “è necessario tenere in conto la visione dei Paesi di primo ingresso”. LEGGI TUTTO

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    USA, Yellen: “Ora è momento fiscalmente più strategico per aumentare budget”

    (Teleborsa) – “La pandemia non è il nostro unico problema economico. Molto prima che un singolo americano venisse infettato dal Covid-19, milioni di persone in questo Paese stavano affrontando una serie di sfide economiche strutturali a lungo termine che hanno minato la loro capacità di guadagnarsi da vivere”. Lo ha detto il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, alla Commissione per le finanze del Senato, in difesa della proposta di budget da 6.000 miliardi di dollari dell’amministrazione Biden per l’anno fiscale 2022.Tra le distorsioni dell’economia americana da correggere, Yellen ha citato le diseguaglianze – “mentre chi guadagna di più ha visto crescere il proprio reddito, le famiglie nella fascia più bassa hanno visto la loro retribuzione stagnare” – la partecipazione al mercato del lavoro – “anche prima della pandemia, la quota di donne americane nella forza lavoro era molto indietro rispetto a molte altre nazioni ricche” e le differenze economiche all’interno degli stessi Stati Uniti – “c’è una divergenza tra le economie locali, alcune aree che stanno crescendo più prospere e altre ristagnando”. A tutto ciò vanno aggiunti il cambiamento climatico, con il costo medio dei disastri legati al clima che raddoppierà ogni cinque anni, e la disuguaglianza razziale, ha aggiunto il segretario al Tesoro.”Ci sono ragioni chiare per cui queste forze distruttive si sono inasprite – ha spiegato l’ex presidente della Federal Reserve – Il settore privato non fa abbastanza investimenti per invertirli, come programmi di formazione che possono portare a salari più alti, assistenza all’infanzia e congedi retribuiti che aiutino le persone a reinserirsi nel mondo del lavoro o infrastrutture che abbasserebbero le emissioni di carbonio e stimolerebbero la crescita nelle comunità trascurate. Per 40 anni non lo abbiamo fatto. Non quanto avremmo dovuto”.L’economista sottolinea che prima o poi gli Stati Uniti dovranno affrontare questi problemi e che questo è il migliore momento per farlo: “Dobbiamo fare questi investimenti ad un certo punto, e ora è il momento fiscalmente più strategico per farli. Prevediamo che il costo dei pagamenti del debito federale rimarrà ben al di sotto dei livelli storici nel prossimo decennio. Abbiamo una finestra per investire su noi stessi”. LEGGI TUTTO

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    PNRR, ANCE: serve razionalizzazione strutture di governance

    (Teleborsa) – La struttura di governance del PNRR prevista dal Governo “garantisce una chiara distinzione di ruoli e funzioni per una gestione efficace dei fondi, tuttavia appare “in sovrapposizione con le numerose strutture di governance degli investimenti pubblici create negli ultimi anni. Una razionalizzazione di queste strutture sarebbe auspicabile per evitare sovrapposizioni di competenze”. È quanto ha detto il presidente dell’ANCE, Gabriele Buia, durante l’audizione delle commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente sul decreto sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sulla prime misure di semplificazione. Positiva, secondo l’associazione dei costruttori, è l’istituzione di una Struttura di Missione finalizzata ad individuare soluzioni di semplificazione normativa, e meccanismi di revoca e successiva riassegnazione dei fondi in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.Per Buia il decreto è comunque “complessivamente” un “passo avanti verso l’attuazione del Recovery Plan e affronta per la prima volta alcuni nodi irrisolti. Nodi fondamentali per raggiungere gli obiettivi di spesa fissati da Bruxelles, sui quali erano attesi da tempo interventi”. Ma allo stesso tempo “alcune misure hanno bisogno di essere rafforzate per garantire l’efficacia del piano di investimenti che pone al centro il settore delle costruzioni con 108 miliardi di euro sui 222 previsti” e “occorre poi fare di più per garantire trasparenza e concorrenza negli appalti che verranno banditi nei prossimi mesi sulla base delle disposizioni del decreto-legge”.Per quanto riguarda le regole per gli appalti pubblici, il decreto introduce ulteriori procedure derogatorie per gli affidamenti del Piano. Il decreto, ha detto Buia, si pone quindi in linea di continuità con le scelte “derogatorie” già compiute con i decreti “Semplificazioni” del 2020 e “Sblocca-cantieri” del 2019. Per la fase di gara, pertanto, si continua a prevedere una deregolamentazione piuttosto che di una migliore regolamentazione del settore delle costruzioni, dando luogo ad un quadro regolatorio dai confini incerti”. Resta in piedi un “dedalo” di norme in cui non sarà facile orientarsi e restano ancora irrisolti i nodi relativi alla “presunzione di colpevolezza” a carico del settore. Per l’ANCE le misure previste nel decreto “hanno l’obiettivo di cambiare l’Italia, di semplificare i percorsi burocratici che troppo spesso hanno frenato la nostra crescita negli ultimi anni” e dunque “non possono essere misure a tempo e terminare nel 2026. Devono diventare strutturali per fare tornare il nostro Paese a correre”.Le norme volte a favorire l’assunzione di giovani e donne nell’ambito dei cantieri del PNRR sono condivisibili dal punto di vista degli “obiettivi ma al momento sono inapplicabili”, secondo ANCE. “Vanno previste presto e obbligatoriamente linee guida applicative che tengano conto delle specificità del settore (difficile avere molti operai donne nei cantieri edili). Va poi chiarito che si applica alle nuove assunzioni. Infine, considerare clausole sia obbligatorie sia premiali per l’assunzione di giovani e donne rischia di favorire le “scatole vuote” e non le imprese serie”, ha sottolineato Buia.Inoltre, secondo il numero uno dell’ANCE, la spinta del PNRR “potrà risultare vana se non si interverrà rapidamente sul tema del caro materiali che sta mettendo in ginocchio le imprese in questi mesi sia per il mercato privato che per il mercato pubblico. Ricordo le cifre: +150% acciaio, +130% polietilene, +30% rame, +22% bitume, eccetera. Tutti i principali Paesi europei sono già intervenuti. È urgente una misura che metta a riparo i cantieri del Recovery e del superbonus dalle fluttuazioni dei mercati internazionali”. LEGGI TUTTO

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    Nato, l'America targata Biden torna protagonista

    (Teleborsa) – “Voglio che l’Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono. Come nella Seconda Guerra Mondiale”. Lo ha detto il Presidente Usa Joe Biden durante l’incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg a margine del summit di Bruxelles. L’America targata Biden – alla sua prima partecipazione nella nuova veste – torna, dunque, protagonista. “Una Nato forte è un bene per l’America e un bene anche per l’Europa”. Soprattutto in tempi di nuove sfide, come la Russia “che non sta agendo in modo coerente con quanto avevamo sperato, e pure la Cina”. Biden elogia poi l’articolo 5, che sancisce che “un attacco a uno Stato membro Nato è un attacco all’intera Alleanza”, definendolo un “sacro obbligo”. Messaggio ribadito anche su Twitter: “La nostra alleanza Nato è più forte che mai. Oggi mi unirò ai nostri 29 alleati per discutere la nostra difesa collettiva, compresa quella dall’aggressione russa, le sfide strategiche della Cina, le maligne attività cibernetiche , il terrorismo e il cambiamento climatico”. Arrivando al quartier generale della Nato per il summit dell’Alleanza Atlantica, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto sottolineare l’importanza del summit, che è una “continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state come dire indebolite dalla precedente amministrazione. Pensate che la prima visita del presidente Biden è in Europa, provate a ricordarvi la prima del visita del Presidente Trump” (in Arabia Saudita, ndr). “Siamo qui anche per la riaffermazione dell’Ue. L’Unione europea più forte significa una Nato più forte”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    G7 al via in Inghilterra, è il primo per Draghi e l'ultimo per Merkel

    (Teleborsa) – È iniziato ufficialmente in Cornovaglia, nel Sud-ovest dell’Inghilterra, il G7 2021 a presidenza britannica. Il summit è il primo a cui partecipano Mario Draghi e Yoshihide Suga, primo ministro del Giappone, e anche l’ultimo per Angela Merkel, che dopo 16 anni da Cancelliera lascerà la carica a settembre. A completare il quadro ci sono Joe Biden per gli USA, Emmanuel Macron per la Francia, Justin Trudeau per il Canada, e Charles Michel e Ursula von der Leyen per l’Unione europea.Il padrone di casa, Boris Johnson, ha definito il vertice un’occasione “enorme” per accelerare l’uscita dei rispettivi Paesi e del mondo “dalla miseria della pandemia”. “Dobbiamo trarre lezione dalla pandemia e assicurarci che alcuni degli errori che abbiamo senza dubbio commesso durante gli ultimi 18 mesi non si ripetano”, ha detto il premier britannico. Quanto al futuro, ha aggiunto, bisogna puntare a una ripresa in cui ci sia più equità, per “ricostruire in meglio” lo scenario economico globale.La gestione della pandemia e gli sforzi comuni per far uscire dall’emergenza tutto il mondo sono sicuramente due temi di cui discuterano i leader riuniti in Inghilterra. I membri del G7 sono desiderosi di respingere le critiche sul fatto che abbiano agito nel segno di un nazionalismo da vaccino, e si impegnerano a donare un miliardo di dosi in più per il resto del mondo. Nei giorni scorsi era tr l’altro arrivato l’accordo di Joe Biden con Pfizer e BioNTech per far arrivare più dosi ai Paesi più poveri, dopo le critiche dei scorsi mesi per aver accumulato scorte non utilizzate negli Stati Uniti.Tra i temi che troveranno posto in agenda, e nei bilaterali tra i singoli leader, ci sono anche il cambiamento climatico, con gli Stati Uniti e il Regno Unito desiderosi di costruire un fronte comune più deciso nei rapporti con la Cina sul tema. Si parlerà anche degli assenti, in particolare del presidente russo Vladimir Putin: su questo fronte le questioni calde sono l’ingerenza russa in Ucraina e Bielorussia, ma anche i collegamenti del Paese agli attacchi hacker contro aziende statunitensi. Domenica, alcune sessioni vedranno anche la presenza dei leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India e Sudafrica, nonché del segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres. LEGGI TUTTO

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    G7, Draghi vede Johnson: dialogo su pandemia, politica verde e Libia

    (Teleborsa) – Il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha incontrato oggi il premier britannico Boris Johnson in vista del vertice G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia. I due “hanno parlato delle rispettive esperienze dei loro Paesi durante la pandemia e hanno condiviso il lavoro attraverso le presidenze del Regno Unito e dell’Italia del G7 e del G20 per garantire che il mondo sia meglio preparato per le future crisi sanitarie”, ha reso noto Downing Street in un comunicato.I due leader hanno anche discusso di una ricostruzione post pandemia fondata su una politica “più verde” e dell’importanza di garantire che le economie ricche soddisfino l’impegno di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno per i Paesi in via di sviluppo per affrontare il cambiamento climatico.Draghi e Johnson hanno parlato inoltre di una serie di priorità internazionali condivise, inclusa l’importanza di sostenere un cessate il fuoco duraturo in Libia per fornire le basi per una transizione democratica pacifica a lungo termine. “Il Primo Ministro non vede l’ora di lavorare con il Primo Ministro Draghi durante il G7 e il G20 di quest’anno e di dargli nuovamente il benvenuto nel Regno Unito per la COP26 a Glasgow”, si legge nel comunicato di Downing Street. LEGGI TUTTO

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    USA, verso accordo con Pfizer e BioNTech per dosi a Paesi poveri

    (Teleborsa) – La Casa Bianca ha raggiunto un accordo con Pfizer e BioNTech per fornire 500 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus a circa 100 Paesi nei prossimi due anni. Lo riporta il New York Times, sostenendo che il Presidente Biden prevede di annunciare il piano nelle prossime ore.Poco prima di salire a bordo dell’Air Force One per il suo primo viaggio all’estero come Presidente, gli è stato chiesto se avesse una strategia di vaccinazione per il mondo. “Ne ho una e la annuncerò”, ha risposto Biden. Secondo le indiscrezioni, gli Stati Uniti dovrebbero pagare le dosi a un prezzo “not-for-profit” e le prime 200 milioni di dosi verrebbero distribuite quest’anno e le altre 300 milioni l’anno prossimo.Intanto brilla Pfizer, che passa di mano con un aumento del 2,33%, attestandosi a 39,75. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 40,01 e successiva a 40,8. Supporto a 39,22.Protagonista anche Biontech, che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 7,74% e si attesta a 237,5. Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 244,2 e successiva a quota 261,6. Supporto a 226,8.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Dl Riaperture, ok definitivo alla Camera con voto di fiducia. Ora passa al Senato

    (Teleborsa) – È arrivato il via libera definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge sulle riaperture, quello cioè che introduce misure per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali, e delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni. Il testo, su cui il governo ha incassato a Montecitorio la fiducia, è stato approvato con 384 voti a favore, 39 contrari e cinque astenuti.Ieri la Camera aveva confermato la fiducia al governo sul dl riaperture, stamattina sono stati votati gli gli ordini del giorni e poi si è arrivati al voto finale sul provvedimento. Il decreto dovrebbe, secondo il cronoprogramma, arrivare in Senato martedì prossimo.Tra le altre cose, il provvedimento recepisce lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte e lo stop definitivo dal 21 giugno più la prosecuzione dello stato di emergenza fino al 31 luglio. Intanto, da lunedì prossimo via libera al settore wedding, cioè i festeggiamenti successivi ai matrimoni, ma anche alle varie feste e ricevimenti successivi alle celebrazioni (siano esso civili o religiose), fermo restando il green pass per i partecipanti. LEGGI TUTTO