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    Zona bianca, le regole: stop coprifuoco, resta mascherina

    (Teleborsa) – Applicare per la “zona bianca” le stesse linee guida proposte dalle regioni per la “zona gialla” anticipando, fin da subito, l’apertura di tutte le attività economiche, incluse discoteche e wedding: questo il punto di caduta sul quale convergono le Regioni in merito alla zona bianca dopo il vertice di ieri, da avanzare poi al Governo. Ufficialmente partita, dunque, la corsa verso la quasi normalità in tutto il Paese, traguardo da tagliare, auspicabilmente, entro la fine di giugno, spinta anche dell’arrivo di 8 milioni e mezzo di dosi entro fine maggio, che completeranno la tranche dei 17 milioni previsti per questo mese. Su questo fronte, la nuova proposta dei governatori lanciata al Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, è di “garantire dosi a chi va in vacanza fuori regione per periodi lunghi, almeno dalle tre settimane in su”.Nuove idee e misure, in vista del prossimo monitoraggio, che decreterà probabilmente il bianco per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise. La settimana successiva potrebbe essere il turno di Liguria, Veneto e Abruzzo. E così a seguire il resto del Paese che finirebbe nella zona a più basso rischio entro la fine del prossimo mese. Anche il coprifuoco scomparirà gradualmente: tramontata l’ipotesi circolata nelle ultime ore di ripristinarlo dalle 24, in zona bianca i governatori hanno ribadito il “superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività”, fermo restando il rispetto degli obblighi sull’utilizzo delle mascherine e il “distanziamento per scongiurare gli assembramenti”.”Soddisfatto da intesa con Regioni e Iss su zone bianche. C’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza mentre i numeri del virus sono in frenata, soprattutto grazie ai ritmi della campagna vaccinale che prosegue spedita, seppur con qualche intoppo. LEGGI TUTTO

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    ITA, Franco: accordo con UE in via definizione

    (Teleborsa) – E’ in via di definizione l’accordo con l’Unione europea sull’avvio di ITA, la newco Alitalia. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Daniele Franco nel corso del Question Time alla Camera, aggiungendo che l’obiettivo è quello di massimizzare il Piano industriale della newco per la quale è previsto “un perimetro più contenuto rispetto ad Alitalia, nei termini di rotta, flotta e attività collegate, ma coerente con l’impostazione del Piano della nuova società e capace di assicurare lo sviluppo anche occupazionale”.Le stime dell’impatto delle misure restrittive sull’economia “non costituiscono una stima del costo del lockdown perchè calcolano la perdita meccanica del PIL rispetto a uno scenario senza pandemia, senza includere gli effetti indiretti delle chiusure. La corretta valutazione di questo costo dovrebbe tener conto del fatto che in assenza di misure di contenimento, e con il conseguente serio aggravamento della situazione epidemiologica, le difficoltà per il funzionamento dell’economia sarebbero state molto significative e sarebbero state necessarie probabilmente misure ancora più restrittive”, ha detto Franco, rispondendo in merito all’impatto delle chiusura sul PIL. “Dall’inizio pandemia in tutti i paesi – ha osservato Franco – è sempre stato cruciale il bilanciamento tra gli effetti restrittivi immediati delle misure di contenimento da un lato e i costi sanitari e i costi economici futuri della loro mancato adozione dall’altro. Le stime su effetti delle chiusure, inoltre, non tengono conto degli effetti positivi delle ingenti misure fiscali messe in campo: in loro assenza la contrazione del PIL registrata sarebbe stata superiore”. “La maggior parte delle valutazioni quantitative disponibili – ha spiegato – si riferisce all’impatto sul sistema economico prodotto nella prima fase della pandemia. Le stime di Bankitalia relative alla perdita di valore aggiunte territoriali nel primo lockdown mostrano che ogni settimana di blocco dell’attività economica comporta una riduzione del PIL annuale dello 0,5%”. Invece, la quantificazione dell’impatto delle misure restrittive nella seconda e terza ondata “è resa più complessa dalla maggiore articolazione settoriale e territoriale degli interventi e dalla maggior variabilità temporale della loro applicazione”. Tuttavia, ha spiegato il ministro, il MEF “ha sviluppato una valutazione delle restrizioni riguardanti i servizi e del loro impatto diretto sul valore aggiunto del settore: secondo queste stime le restrizioni sui servizi nel quarto trimestre 2020 hanno pesato sul valore aggiunto settoriale per il 6,6%, per poi salire all’8,2% nel primo trimestre 2021; si stima che si ridurrà al 5,9% nel secondo trimestre e all’1,7% nel terzo trimestre”.La misura del Superbonus “è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione a giugno 2023 per le casi popolari. Il Governo si è impegnato a inserire nel disegno di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi della sua applicazioni nel 2021 con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati e al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e di sicurezza degli edifici”, ha detto. Il Superbonus, ha spiegato, “è stato introdotto per rilanciare rapidamente l’intero comparto dell’edilizia e far ripartire i cantieri, è inoltre importante per accelerare la transizione energetica del paese in vista degli obiettivi indicati anche in sede europea. Nell’ambito del PNRR, il Superbonus rappresenta una delle principali proposte progettuali e l’ammontare complessivo delle risorse previste, tra PNRR e fondo complementare, è di oltre 18 miliardi”.Nel decreto Sostegni bis la soglia di fatturato per ottenere contributi a fondo perduto può salire fino a 15 milioni di euro, ha proseguito Franco ricordando che “la soglia per gli interventi a fondo perduto è stata portata da 5 a 10 milioni” nel dl Sostegni. Tale limite è stato confermato nel dl “ma si prevede che essa possa essere elevato 15 milioni dove emergano risorse non utilizzate” ha ricordato. “Le modalità di determinazione dell’ammontare del contributo e ogni modalità di attuazione saranno definiti con decreto del Ministro dell’Economia”.Il Titolare del Tesoro ha anche riferito che il gettito dell’imposta sui servizi digitali per il 2020 ammonta a 233 milioni di euro. “Il termine per il pagamento della prima rata per l’imponibile anno 2020 è stato prorogato al 17 maggio 2021, fissando al 30 giugno il termine per invio della dichiarazione annuale – ha spiegato.A oggi sono stati ripartiti versamenti effettuati con modello F24 fino al 17 maggio per un importo di 98 milioni da parte di 49 soggetti, 40 società di capitali e 9 soggetti non residenti, e sono stati rilevati alla Ragioneria dello Stato bonifici effettuati direttamente in Tesoreria per un importo di 135 milioni, complessivamente quindi risulta un gettito dell’imposta sui servizi digitali per il 2020 ammonta a 233 milioni”. 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    Draghi: green pass UE pronto a metà giugno, su vaccini accelerare in estate

    (Teleborsa) – “C’è stata una certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni un po’ dappertutto, e la campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi in conferenza stampa a margine del Consiglio Ue, annunciando che il green pass sanitario europeo “sarà pronto a metà giugno”. “Avevo detto in anticipo che avrei sollevato il problema dell’immigrazione, assente dall’agenda per parecchio tempo. Mettere a dormire un problema non lo fa sparire”, ha spiegato Draghi , sottolineando che il tema “sarà messo in agenda nel prossimo Consiglio”. “Ho offerto i numeri delle ultime settimane. Devo dire che soprattutto da parte di Francia e Germania c’è coscienza del problema, ma anche da parte di altri. Occorre una risposta solidale, non di indifferenza”, ha detto. Quanto a blocco dei licenziamenti e polemiche, abbiamo “fatto un passo avanti, spero che sindacati e imprese si ritrovino nella mediazione”, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa.Sulle sanzioni alla Bielorussia il Premier italiano ha sostenuto che “sono equilibrate e ben dirette: tutti abbiamo sentito il dovere di prendere queste sanzioni e condannare l’atto della Bielorussia. Se ci saranno reazioni della Russia, le vedremo: siamo un continente forte. Non dobbiamo ritenerci così deboli quando prendiamo decisioni forti dal punto di vista umanitario”. “Ci sono molte cose che si possono fare a proposito della Russia, prima di tutto una completa attuazione degli accordi di Minsk. Bisogna rafforzarsi molto, soprattutto dal lato della sicurezza cibernetica. Il livello di interferenza, sia con le spie che abbiamo visto di recente, sia sul web è veramente diventato allarmante”, ha detto.Al centro della riunione di oggi, le misure per l’uscita dal Covid – su tutte il nodo dei brevetti dei vaccini e, appunto, l’intesa per Green Pass unitario – e il dossier cambiamenti climatici. LEGGI TUTTO

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    Mattarella: “Abbiamo un debito verso giovani, non solo finanziario”

    (Teleborsa) – “Abbiamo un debito verso le future generazioni, e non è solo quello finanziario. E’ un debito che si esprime nei confronti dei giovani, con la necessità di disegnare in maniera adeguata il futuro dei nostri ragazzi”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’Università del Sacro Cuore di Cremona. “Rifuggendo dalla tentazione di farsi rinchiudere nella considerazione effimera ed esclusiva del momento presente, una condizione effimera che ignora il passato e la storia e trascura il futuro – ha proseguito il Capo dello Stato – c’è l’esigenza del nostro Paese di pensare ai giovani per consegnarli un futuro adeguato”. Particolarmente toccante il messaggio rivolto a Cremona “attraversata dalla tragedia della pandemia, che ha seminato dolori e lutti”. Qui si unisce “insieme il ricordo delle vittime, la sofferenza dei familiari, l’abnegazione di chi negli ospedali si è speso per salvare vite. Tutto questo viene raccolto con il riferimento al senso di comunità che rappresenta Cremona e la sua provincia. La mia visita intende esprimere la fiducia della ripresa che si è avviata nella convinzione che la ripresa sarà certamente veloce ed efficace. E’ questo l’augurio che desidero consegnare”, ha detto Mattarella sottolineando che il Paese finalmente “in un momento di ripresa”- “Il recupero di questo straordinario complesso, in un suggestivo campus, è frutto di una collaborazione tra pubblico e privato. Una condizione preziosa che vale più in generale: la collaborazione nel Paese è indispensabile per definire e attuare i programmi del PNRR. La loro tempestiva attuazione ha bisogno del concorso e dell’energia di tutte le forze del Paese. La collaborazione deve essere avvertita per ogni decisione”, ha concluso. (Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica) LEGGI TUTTO

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    Banche, nel dl Sostegni bis saltano aumento e proroga incentivi a fusioni

    (Teleborsa) – Era atteso da molti come la spinta più grande a una nuova stagione di fusioni tra gli istituti bancari italiani, ma alla fine il tesoretto del Governo Draghi per favorire il consolidamento del settore non si è concretizzato. Nella versione definitiva del decreto Sostegni bis, approvata oggi dal Consiglio dei ministri, non c’è la proroga e l’innalzamento degli incentivi fiscali, che rimangono quindi quelli disegnati dal Governo Conte.Sono saltate sia la proroga degli incentivi per le aggregazioni delle imprese, comprese quindi le banche, sia l’ampliamento della percentuale di DTA (attività fiscali differite) da trasformare in credito d’imposta. Questa seconda misura era stata ribattezzata “norma MPS” in quanto avrebbe reso la banca senese un boccone più invitante per gli istituti più grandi, come UniCredit. Nel decreto Sostegni bis è invece stato inserito un nuovo intervento sulla cessione dei crediti deteriorati, con la proroga degli incentivi fino alla fine del 2021 e la previsione che il limite di 2 miliardi valga “per ciascuno degli anni 2020 e 2021”.Rispondendo a una domanda sugli incentivi alle aggregazioni – durante la conferenza stampa sul decreto Sostegni bis – il ministro dell’economia Daniele Franco ha detto: sulle DTA “siamo intervenuti molto marginalmente: si consente solo di anticipare il presupposto” per ottenere il vantaggio fiscale “al momento in cui viene approvato il progetto dal CdA – resta il limite del 2%, resta la scadenza del 31 dicembre – nel 2022 potranno avere luogo solo code di procedure già approvate, non è stato un tema oggetto di un grande dibattito perché è un tema relativamente marginale in questo decreto”. In sostanza, entro fine anno eventuali fusioni dovranno passare l’esame dei board, mentre le assemblee potranno essere convocate anche nel 2022.Non è escluso che il Governo decida di intervenire sulla partita delle fusioni nelle prossime settimane o mesi con un provvedimento più specifico. A seconda della formulazione assunta le nuove regole avranno impatti diversi sull’ecosistema bancario, e non è escluso che l’esecutivo voglia capire meglio le intenzioni di MPS, UniCredit e Banco BPM prima di mettere mano alla normativa. Nelle indiscrezioni circolate in queste settimane, e poi smentite con la versione definitiva del decreto Sostegni bis, si parlava di incrementare la soglia delle DTA convertibili in crediti fiscali dal 2% al 3% del totale degli attivi del soggetto minore e di spostare al primo semestre del 2022 la scadenza per le operazioni M&A. LEGGI TUTTO

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    Approvato Sostegni bis, Draghi: “Decreto guarda al futuro”

    (Teleborsa) – “E’ un decreto diverso dal passato perchè guarda al futuro, ad un Paese che riapre ma non lascia indietro nessuno”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Draghi ha illustrato in conferenza stampa il decreto sostegni bis che ha tagliato il traguardo. In arrivo, dunque, una nuova tornata di aiuti a sostegno dell’economia da circa 40 miliardi di cui “17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà”.”Per la prima volta accanto al criterio del fatturato si usa anche l’utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l’arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite IVA che vengono incluse”, ha detto il Premier. Tra le novità, la norma “anti licenziamenti” su indicazione del Ministro del Lavoro Andrea Orlando e introdotta nel testo durante il CdM. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Inoltre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.Accanto al Premier, il Ministro del Lavoro Orlando che ha voluto segnalare come nel decreto legge c’è una risposta” al rischio” che la ripesa ordinaria delle attività economiche possa produrre effetti collaterali sull’occupazione e ci sono una serie di strumenti che mirano a contenere” questo, sottolineando come il governo punti a “salvaguardare” l’occupazione.Occorre “usare interventi mirati piuttosto che generalizzati, che rischiano di dare risorse a chi non ne ha bisogno. Ci sono settori in cui questo ragionamento va però tenuto aperto. E’ la maggioranza che ha escluso la proroga, non approvando emendamenti in questo senso in Parlamento e dunque anche la ragion politica indica di seguire risposte diverse. Più articoliamo, più rispondiamo a una domanda effettiva senza avere bandierine”, ha detto Orlando. “La questione della riforma degli ammortizzatori sarà cruciale per l’attività del governo nei prossimi mesi, il Mef collaborerà strettamente con il ministro Orlando”, ha detto il Ministro dell’Economia Daniele Franco presente in conferenza stampa. “La questione occupazionale va risolta anche e soprattutto facendo ripartire l’economia ed è questo uno degli obiettivi fondamentali di questo decreto”.Quanto al dossier Alitalia “si trascina da un po’ di tempo, ci stiamo avvicinando a una soluzione, un accordo con la commissione Ue per l’avvio della nuova Ita, la questione importante da parte della commissione è che vi sia discontinuità per la questione degli aiuti di Stato, a breve dovremo trovare questa soluzione e consentire a Ita di partire”. Il Decreto – ha sottolineato Draghi – “penso che possa permettere alle imprese di guardare con ottimismo” al futuro. “Un ottimismo confortato anche dai fatti” con diversi settori ripartiti. “Mi pare che il terreno per le imprese sia pronto, devono rispondere lo stanno facendo, ma poi presto verranno chiamate a fare anche il PNRR”. “Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione di lunedì scorso sulle riaperture graduali con il rischio calcolato, per procedere un po’ alla riapertura del paese e che è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo”, ha esordito Draghi dicendosi “fiero della sterzata che si è data sulle classi di età per le vaccinazioni, circa due mesi fa si è data priorità ai soggetti più fragili, due mesi fa la classe tra 70-79 anni era la categoria meno vaccinata tra tute le categorie, oggi siamo all’80% questo che vuol dire che è la terza coorte dopo ultra novantenni e ottantenni”. “Raccomando di usare la mascherina. Riaperture non significa abbandonare tutti i comportamenti essenziali” di prevenzione, “quindi mascherina, distanziamenti, areazione”. “Vediamo aumentare i prezzi e i tassi di inflazione che aumentano per alcuni comparti. La convinzione degli economisti e in particolare del capo economista della Bce è che” si tratti di un fatto “temporaneo’ perché ancora si registra tanta disoccupazione” ma i “salari non hanno una dinamica che fanno pensare alla necessità di provvedimenti correttivi”, ha detto Draghi che ha aggiunto: “ci aspettiamo un balzo dell’economia in questo trimestre, le cifre di crescita saranno riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza””Per i giovani c’è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello stato sull’80%” del mutuo. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa, sottolineando che sarà “più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell’elemento di sicurezza che manca oggi”.”Per la prima volta c’è un fondo per la ricerca di base, si chiamerà Fondo italiano per la scienza, con 50 milioni e 150 per ogni anno a venire. E’ un investimento molto significativo per richiamare giovani e meno giovani che sono andati via”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa sul decreto Sostegni bis.”L’ ambizione è tornare a un sistema di concorsi annuali dove tutti i giovani, appena laureati, possano fare un concorso”, ha detto il Presidente del Consiglio aggiungendo che, per quanto riguarda i docenti, “il concorso ordinario per partire in regola a settembre con la scuola si anticipa, lo si avrà molo molto presto” Infine, un messaggio di speranza. “Se sconfiggiamo la pandemia non vogliamo tornare alla situazione di prima, dobbiamo tornare a una crescita più elevata”. LEGGI TUTTO

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    Dl Sostegni bis, ok in CdM. Attesa conferenza stampa Draghi

    (Teleborsa) – Si è concluso a Palazzo Chigi il CdM che ha dato semaforo verde al decreto Sostegni-bis che, di fatto, stanzia 40 miliardi circa destinati a sostenere imprese e lavoratori oltre che creare occupazione.Stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe spuntato in extremis il tentativo di garantire un nuovo finanziamento degli incentivi per la rottamazione e l’acquisto di veicoli meno inquinanti, sempre a benzina o diesel. Capitolo Superbonus: in attesa della proroga per tutti al 2023 che dovrebbe arrivare con la manovra, il Sottosegretario Gava annuncia uno stanziamento di altri 8 miliardi. Il Dl sarà illustrato, nel corso di una conferenza stampa, dal Premier Mario Draghi, in programma oggi alle 16, insieme ai ministri dell’Economia, Daniele Franco, e del Lavoro, Andrea Orlando.Secondo l’ultima bozza, i ristori a fondo perduto previsti dal decreto ammonterebbero complessivamente a 15,4 miliardi. In dettaglio per i ristori automatici identici a quelli del primo dl sostegni sono stanziati 8 miliardi di euro, per quelli (alternativi) che emergono dal confronto del fatturato tra il periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020 sono stanziati 3,4 miliardi, mentre per i cosiddetti ristori “a conguaglio” calcolati sul risultato d’esercizio i fondi ammontano a 4 miliardi di euro Aumentano di altri 150 milioni di euro nel 2021 le risorse per il settore turistico.Per il 2021, inoltre, altri 1,65 miliardi per il commissario straordinario all’emergenza Covid. A quanto si legge nella bozza del decreto, una spesa di 5,8 milioni è autorizzata per istituire, con la vigilanza del ministero della Salute e il coordinamento dell’Iss, una sorveglianza sistematica del Covid e delle sue varianti nelle acque reflue (2,5 mln nel 2021 e 3,3 mln nel 2022).In arrivo una serie di rifinanziamenti di fondi istituiti durante la pandemia a favore di imprese e settori colpiti dalla crisi economica. Nella bozza compaiono 200 milioni di euro per il Fondo a sostegno delle grandi imprese nato con il Cura Italia, 100 milioni per il fondo di compensazione a favore del settore aereo e 300 milioni per quello di sostegno al settore aeroportuale. Per sostenere la ripresa del traffico ferroviario è inoltre autorizzata l’ulteriore spesa di 150 milioni per il 2021 a favore di Rfi, anche per ridurre il canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria.Nella consistenza gli interventi del Dl sostegni bis “sono importanti, quello che forse ancora manca è che siamo molto concentrati sulla fase emergenziale e poco sulla fase della ripresa che è data dalle riforme e dalla flessibilità del mondo del lavoro in entrata. E tanti interventi su cui bisogna accelerare”. Così il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso di una conferenza stampa. Secondo il leader dell’associazione di viale dell’Astronomia “sempre si può fare meglio e di più. Si è iniziato a percorrere una strada di modifica della tipologia degli interventi. Prima erano esclusivamente di ristoro, oggi vediamo che abbiamo tipologia su tre gambe: viene dato un ristoro paritetico a quello di prima, un ristoro che prevede una valutazione sul fatturato trimestre su trimestre e si introduce un intervento sul venire meno della redditività. Si inizia a spostare gli interventi, mutuando le esperienze di altri Paesi che sono andati più sui costi fissi che sugli interventi a pioggia”. LEGGI TUTTO

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    Dl Sostegni bis, Governo pone fiducia alla Camera

    (Teleborsa) – Il Governo ha posto la fiducia alla Camera sul Decreto legge Sostegni alla Camera. Ad annunciarlo ieri il Ministro per i Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà.Come previsto dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio, le dichiarazioni di voto avranno inizio oggi, martedì 18 maggio, alle 15. La votazione partirà dalle 16:30. Subito dopo, prevista l’illustrazione degli ordini del giorno al provvedimento. Domani, dalle 9,30, le votazioni degli ordini del giorno, mentre dalle 19 si svolgeranno le dichiarazioni di voto finali. Atteso tra mercoledì e giovedì il semaforo verde al decreto che deve essere convertito in legge entro il 21 maggio. Con il provvedimento, in arrivo contributi alle imprese in affanno causa Covid, aiuti alle partite Iva e destinati ad alcuni settori economici specifici come tessile, sport, agevolazioni per le piccole e medie imprese che investono in nuove tecnologie. Previsti sgravi contributivi in ottica assunzione o mantenimento del personale per scongiurare un’emorragia di posti di lavoro con la fine del blocco dei licenziamenti. Novità in arrivo per il bonus vacanze con la stagione estiva che scalda i motori e milioni di italiani – ma anche stranieri – pronti ad invadere spiagge e piazze lungo lo Stivale. LEGGI TUTTO