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    Merkel, luce in fondo a tunnel “abbastanza lontana”

    (Teleborsa) – “Dobbiamo essere coscienti del fatto che ci troviamo in una pandemia, e che si tratta di un evento particolare. Si può probabilmente dire che si tratta di un evento che avviene una volta ogni secolo”.Lo ha detto Angela Merkel a Berlino, in conferenza stampa, rispondendo alle domande nel giorno in cui in Germania è scattato il semi-lockdown.Che ci siano dei risultati “non dipende solo dalle regole, ma anche dal fatto che queste verranno rispettate”, dice la Cancelliera precisando che, se la curva dei contagi si abbasserà, si potrà affrontare “dicembre, ovviamente ancora sotto regole del corona, ma con maggiori spazi di libertà”.”Abbiamo quattro mesi invernali lunghi davanti a noi” e “la luce alla fine del tunnel è abbastanza lontana”, ha proseguito spiegando anche che la situazione non dipende dalla politica perchè “questa è come una catastrofe naturale”.Poi un pensiero all’imminente Natale che sarà nell’inevitabile segno delle misure necessarie a contenere la diffusione della pandemia, ma “non dovrà essere in solitudine”. LEGGI TUTTO

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    Da limiti a spostamenti ai tre scenari, Conte anticipa nuovo DPCM

    (Teleborsa) – Una strategia diversa rispetto a quella di marzo. Se, infatti, allora il lockdown totale era stato inevitabile anche perchè il virus ci aveva colti alle spalle, stavolta il Governo ha deciso di imboccare la strada della diversificazione delle misure.”La curva dei contagi di sabato ha imposto un nuovo corpus delle misure restrittive da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre”. Lo ha affermato il Premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera sottolineando che “dopo un ulteriore interlocuzione con i Presidenti delle Camere ho chiesto di poter anticipare già ad oggi queste mie comunicazioni così che il Parlamento possa esprimersi prima di adottare il provvedimento”.”Il quadro epidemiologico – ha proseguito – è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni”. In particolare, ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L’RT nazionale è a 1,7 ma in alcune Regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese”.Poi uno sguardo più ampio. “La curva – sottolinea – corre in ogni Continente. L’UE all’interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall’urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l’incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi “.”Nel prossimo DPCM indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”, anticipa Conte sottolineando che l’esecutivo ha ritenuto “necessario assumere una decisione orientata che ottempli nuovi interventi restrittivi modulati sulla base del livello di rischio nei territori. Su base di criteri scientifici predefiniti ci sarà un regime differenziato basato su diversi livelli regionali. A marzo sprovvisti di un piano abbiamo emanato provvedimenti che ci hanno portato un lockdown generalizzato, oggi invece abbiamo una struttura di prevenzione”.Il Presidente del Consiglio ha poi voluto specificare che “non stiamo subendo un’insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva ma registriamo un crescente preoccupante affolamento negli altri reparti come le terapie sub intensive e le aree mediche in generale”. I dati – ha proseguito – “confermano che c’è una rilevante differenza rispetto alla prima ondata” anche in termini di risposta sanitaria e presidi e equipaggiamenti medici”.Dunque, un intervento mirato “alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità” delle Regioni”, sottolinea il Presidente del Consiglio che chiarisce: “Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio” salvo esigenze di lavoro, studio e salute.”Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre”. Prevista anche “la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali”.Il Governo che rivendica Conte – “è sempre stato e sempre rimarrà consapevole della piena responsabilità di fronte al Paese di fronte a ogni decisione per la salvezza del paese” – prevede di adottare a livello nazionale “limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda”.Il Presidente del Consiglio, nel ribadire che l’esecutivo è consapevole “della frustrazione e del senso di smarrimento e anche rabbia che si sta manifestando in questi giorni” assicura che “faremo tutti gli sforzi finanziari che servono per costituire elementi di stabilità e certezza per il mondo del lavoro”, per questo il Governo ha varato il dl ristori e ha esteso il blocco dei licenziamenti fino a fine marzo.Infine, un messaggio che invita a restare quanto mai compatti. “Questa è la terza crisi che stiamo vivendo e stavolta si può imprimere una svolta, l’Europa l’ha colta con il programma Nextgeneration Eu. Serve un nuovo patto tra pubblico e privato, il pubblico non deve ostacolare il mercato ma indirizzarlo e il nostro piano offrirà un nuova prospettiva nel solco degli obiettivi Ue”, sottolinea Conte.”Non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo dal futuro, sappiamo con certezza che le trasformazioni in atto lo cambieranno, noi dobbiamo accompagnare la transizione, nessuno può sentirsi esonerato, rivolgo ancora un invito alle forze e alle energie del Paese, restiamo unti in questo drammatico momento in nome dell’unità e dei valori che sono alla base della nostra Costituzione”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Puglisi, verso coprifuoco alle 21 in tutta Italia

    (Teleborsa) – Si va verso “un coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale”. E’ quanto ha anticipato il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi, a SkyTg24.”Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente DPCM, nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori. Le restrizioni – ha spiegato Puglisi – saranno nazionali, poi c’è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l’Rt2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale”.Questo DPCM “continuerà ad incentivare che le persone restino a casa tranne che per ragioni di salute o lavoro. Stiamo cercando di lasciare fabbriche e quante più possibili attività produttive aperte. Purtroppo, prosegue Puglisi, “dobbiamo sacrificare la didattica in presenza, modificandola in didattica a distanza, per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media, cercando di lasciare invece i bambini più piccoli con la didattica in presenza, cosa che viene garantita anche per ragazze e ragazzi con disabilità”. LEGGI TUTTO