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    Gualtieri cauto su dossier ASPI: “Piena fiducia in CDP”

    (Teleborsa) – Ore cruciali per il dossier ASPI. Cresce l’attesa per le decisioni che comunicherà il Consiglio di Amministrazione di Atlantia convocato per oggi con all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione del progetto di scissione di Autostrade per l’Italia.Riflettori ovviamente puntati sul confronto che è ripartito tra Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti in vista di un possibile accordo. In questa fase, spiegano fonti di mercato, tutte le opzioni sono aperte e non ci sarebbe una “pista” privilegiata o uno schema prevalente rispetto ad altri, anche in considerazione delle numerose e complesse questioni aperte ancora da definire, in particolare secondo quanto riferito da Reuters c’è distanza sulla valutazione della concessionaria, il cui valore verrà a dipendere dalla concessione e dagli investimenti.Sulle trattative tra Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti su ASPI “è necessario rispettare la massima riservatezza” dato che Atlantia è una società quotata e CDP una market unit fuori dal perimetro della Pubblica amministrazione”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Cdp, parlando di “negoziato complesso e delicato” e aggiungendo che “si avrà piena contezza dell’operazione solo all’esito delle autonome valutazioni degli organi deliberanti di Atlantia e Cdp”.”Seguo con grande attenzione ma con grande rispetto dell’autonomia di CDP e di tutti gli attori in campo” ha aggiunto precisando che “stiamo parlando di un negoziato che è in corso” e “che Cdp sta svolgendo con la piena fiducia dal parte del Governo”.Infine, dicendosi “moderatamente fiducioso ma anche prudente in qualsiasi valutazione”, il Titolare del Tesoro ha espresso “un forte apprezzamento per il Lavoro del management di Cassa Depositi e Prestiti”. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, Patuanelli convoca Sindacati

    (Teleborsa) – Sul Recovery Fund “la prossima settimana convocherò i sindacati”: lo ha annunciato il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante il suo intervento in collegamento Skype agli Stati generali della Cgil Puglia, organizzati a Bari questa mattina. Il ministro ha assicurato, quindi, che il governo riavvierà il confronto con Cgil Cisl e Uil.”E’ importante che il Ministro Patuanelli abbia oggi annunciato che la prossima ci convocherà: è una bellissima notizia da parte del Mise e lo stiamo chiedendo anche alla Presidenza del Consiglio ma non serve solo essere informati su cosa fare; serve qualcosa in più. Serve partecipare ad individuare quali siamo le priorità delle scelte e della progettazione del cambiamento che deve arrivare”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini, commenta le rassicurazioni arrivate oggi dal titolare del MiSE. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, da smart working ad assunzioni: il Piano del Governo

    (Teleborsa) – La strada da imboccare per uscire dalla crisi innescata dalla pandemia è tutta in salita ma per il Governo è già tracciata. “Stiamo elaborando un piano importante sul lavoro che faccia riprendere le assunzioni, che investa sulle nuove competenze, sulla formazione e sulle politiche attive”, perché “è necessario ripartire dal lavoro”. A dirlo la Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, a margine degli Stati generali della Cgil Puglia organizzati a Bari nel Teatro Petruzzelli, soffermandosi sulla riforma degli ammortizzatori sociali che “è in atto” e ricordando di aver “nominato una Commissione di cinque esperti che sta lavorando, arriveremo ad uno studio e ad un’analisi entro fine mese e metteremo su la riforma degli ammortizzatori sociali che andrà nell’ottica dell’universalismo, perché tante aziende e tanti lavoratori erano fuori dagli strumenti di cassa integrazione tanto che abbiamo dovuto finanziarli”.Quanto al meccanismo, “ci sarà una differenza – ha aggiunto – tra ammortizzatore sociale che andrà all’azienda che ha una prospettiva e l’ammortizzatore che, invece, andrà a quell’azienda che va verso la chiusura”.Capitolo a parte quello che riguarda lo smart working, promosso dalla Ministra: “è stato molto utile nella fase di emergenza, abbiamo visto che siamo riusciti a mantenere i posti di lavoro utilizzando questa modalità è ovvio che, però, visto l’utilizzo dello smart working, va fatto un punto sulla tipologia e quindi ci sarà un incontro dove affronteremo anche questi temi, tipo sul diritto alla disconnessione”.Sulla stessa linea anche il Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone: “Sarà una fase ancora delicata si dovrà continuare a convivere con questa emergenza sanitaria che però ha numeri diversi rispetto a quelli di marzo e aprile. Anche la riorganizzazione della Pa sarà differente, in quei momenti abbiamo conosciuto un lavoro agile che in realtà è stato da remoto, lo vedremo meno massivo e massiccio e con delle differenziazioni dovute al fatto che metteremo in capo ai dirigenti l’organizzazione e l’individuazione di quali attività si potranno svolgere in lavoro agile. Sarà comunque il vero lavoro agile che viene applicato anche agli altri Paesi europei” , dice ad Agorà Estate sottolineando di non vedere il rischio che lo smart working possa diventare no working. LEGGI TUTTO

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    Recovery Plan, Castelli: ridurre divario nord-sud per Italia a “un'unica velocità”

    (Teleborsa) – Infrastrutture e digitalizzazione. Sono i punti fermi da cui partire per disegnare il “Piano Industriale” italiano individuati dalla Viceministra al MEF Laura Castelli.”Sono interventi necessari per superare quel divario che ancora esiste tra nord e sud del Paese, e tra l’Italia ed altri paesi europei – scrive sui suoi canali social la Viceministra – Quei limiti ‘strutturali’, emersi con maggiore forza durante il lockdown, vanno rimossi velocemente, e in modo permanente. Solo così le nostre imprese potranno essere altamente competitive e la nostra pubblica amministrazione potrà abbattere i tempi della ‘burocrazia’”.”All’interno del Recovery Plan – spiega Laura Castelli – entreranno ulteriori misure per consentire l’accesso al credito e la liquidità per le imprese, per supportare quelle che vorranno transitare verso nuovi modelli produttivi e per favorire l’attrazione di investimenti e la promozione e lo sviluppo dell’intera filiera del Made in Italy”.E aggiunge: “Uno spazio importante è dedicato alla transizione verde, proseguendo nel lavoro già avviato con la scorsa Legge di Bilancio, e incrementando quelle misure che vanno nella direzione dell’efficientamento energetico, della decarbonizzazione, della strategia per l’idrogeno e dell’economia circolare”.”I progetti, soprattutto per riportare il Paese a viaggiare ad un’unica velocità, sono tantissimi. Ma la visione sarà una sola, forse per la prima volta dopo decenni – conclude la Castelli – E terrà conto di quanto necessario per rendere più attrattive e competitive la nostra Capitale e le altre realtà metropolitane.” LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Speranza: riapertura scuole priorità assoluta, vaccino entro la fine dell'anno

    (Teleborsa) – Scuola e vaccino. Su questi due temi si è concentrata l’informativa in Senato del Ministro della Salute Roberto Speranza sulle misure anti-Covid.Capitolo scuole. “La priorità assoluta è la riapertura delle scuole”, obiettivo per il quale “abbiamo impegnato tutte le nostre energie”, ha dichiarato il Ministro Speranza che ha garantito: “tutte le scuole riapriranno nel mese di settembre e riapriranno in sicurezza”.Sulla gestione di eventuali positivi in classe il Ministro ha chiarito: “saranno i dipartimenti di prevenzione delle Asl territoriali a intervenire con un’indagine e con la decisione delle misure da adottare dai tamponi alla quarantena. Non lasceremo soli i presidi e gli insegnanti».L’Italia intanto è pronta a garantire uno stock di 11 milioni di mascherine per studenti e personale scolastico – “unico paese in Europa e nel Mondo” – che potrà essere abbassata solo “nei momenti statici, quando lo studente è fermo e ascolta il docente”. Ma la misura sulle mascherine «può essere rivista in casi epidemiologici particolari», ha spiegato il ministro.Novità annunciate anche in tema di vaccino. “Nelle ultime ore è stato reso definitivo il contratto tra la Commissione Europea e Astrazeneca – ha dichiarato Roberto Speranza – c’è scritto che le prime dosi, se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro, saranno già disponibili entro la fine del 2020″.”Stiamo parlando di un candidato vaccino – ha precisato però – quindi c’è bisogno di tutta la prudenza del caso”. Il Ministro Speranza ha evidenziato inoltre il ruolo dell’alleanza tra Italia, Francia, Germania e Olanda in questo campo “che ha permesso di spingere l’Ue verso una forte accelerazione rispetto alla possibilità di avere un vaccino il prima possibile”.Infine alcune indicazioni sul prossimo Dpcm. “Nella sostanza – ha annunciato il Ministro Speranza – confermeremo l’impianto generale”. Confermate quindi le tre regole fondamentali: uso corretto delle mascherine, distanziamento di almeno un metro e il rispetto delle norme igieniche fondamentali a partire dal lavaggio delle mani.”Non è materia di contesa politica, tre regole essenziali che ci devono accompagnare in questa fase di convivenza con il virus”, ha ribadito il Ministro. LEGGI TUTTO

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    Decreto Covid, ok della Camera alla fiducia

    (Teleborsa) – Passa con voto di fiducia alla Camera il decreto Covid con 276 sì, 194 no e 1 astenuto.Secondo quanto riportato da Ansa, sono 24 i deputati del Movimento 5 Stelle che non hanno preso parte al voto di fiducia sul decreto Covid.I nominativi dei deputati che non hanno votato la fiducia, tra i quali vi sono alcuni assenti per malattia, sono: Businarolo, Carelli, Corda, Del Sesto, Di Stasio, Ehm, Grillo, Grippa, Iorio, Maniero, Marzana,, Romano, Siragusa, Terzoni, Donno, Fantinati, Grimaldi, Invidia, Mammì, Manzo Misiti, Sapia, Spessotto e Trizzino. LEGGI TUTTO

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    Recovery Fund, Catalfo: “duplice sfida, rimettere in moto Paese e progettare futuro”

    (Teleborsa) – “Le risorse del Recovery Fund (209 miliardi) ci pongono di fronte a una duplice sfida: rimettere in moto l’Italia di oggi riprogettando quella di domani”.Lo ha scritto in un post su Facebook il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo sottolineando che ” formazione e politiche attive, innovazione e semplificazione, investimenti su competenze e occupabilità dei lavoratori – soprattutto dei giovani e delle donne – sono i pilastri su cui si reggerà il piano di riforme per il lavoro che sto predisponendo per affrontare al meglio questa sfida”.La strada è ancora in salita, ma il peggio sembra essere passato. “Anche se resta ancora molto da fare perché il virus non è sconfitto – scrive ancora Catalfo – il Paese sta registrando incoraggianti segnali di ripresa, come dimostrano i dati Istat di ieri. La crescita dell’occupazione a luglio, la prosecuzione nella tendenza all’aumento del numero di ore lavorate pro capite e l’espansione del segmento di persone in cerca di lavoro ci spingono a proseguire nella direzione fin qui seguita dal Governo. A questi si aggiunge l’importante dato PMI manifatturiero italiano, pari a 53,1 (primo in Europa e mai così alto da 26 mesi) segno che il nostro tessuto imprenditoriale si conferma un volano essenziale per la ripresa economica del Paese. Dobbiamo continuare a sostenerlo, attraverso un grande piano di investimenti, soprattutto in chiave “green”. Secondo un focus Censis – Confcooperative Smart &Green, infatti, il volume di occupazione che tali investimenti produrrebbero fino al 2023 sarebbe pari a 481mila unita`”.Trasformare la crisi in opportunità colmando ritardi storici e centrando obiettivi falliti troppe volte in passato per consegnare un Paese migliore alle generazioni future. Sprona Catalfo: “L’obiettivo comune che deve guidarci (e unirci, come Nazione) è dunque quello di consegnare ai nostri figli un Paese più innovativo, equo e sostenibile e, al contempo, fornire loro strumenti adeguati per affrontarlo e diventarne protagonisti.Collegamento del mercato del lavoro con i percorsi di formazione sia secondari che universitari, staffetta generazionale con incentivi alle assunzioni di giovani, revisione e potenziamento del contratto di espansione, apprendistato e sistema duale: sono questi alcuni dei principali interventi su cui intendo puntare per promuovere questo processo al quale lavoreremo insieme a tutte le principali forze del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Recovery, PIL, Mes e riforma fiscale: Gualtieri scommette su ripresa

    (Teleborsa) – Dal nodo Mes all’atteso rimbalzo del PIL, passando per il Recovery Fund. Autunno caldo e agenda fittissima per il Governo alle prese con la storica sfida di trasformare la crisi in opportunità.”Vogliamo avere già ad ottobre le linee di fondo del Recovery Plan, in modo da interloquire subito con la Commissione” per avere “i primi soldi, concretamente, nei primi mesi del 2021”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ad Agorà su Rai Tre che ha parlato anche di Mes. “Noi abbiamo sempre detto che valuteremo il ricorso a questo strumento al momento opportuno”, ribadisce il Titolare del Tesoro che ha ammesso che stiamo parlando di uno “strumento che non è un fondo perduto” ma avere “risorse a tasso zero è molto conveniente” e questo determinerebbe “un risparmio, in termini d’interessi, di diverse miliardi di euro”.Il peggio dovrebbe essere passato. Nel terzo trimestre “tutti gli indicatori, occupazione, sentimento delle imprese, gli ordinativi” ci dicono che “ci sarà un forte rimbalzo del Pil che è una cosa importante”, dice ancora Gualtieri che torna anche sulla riforma fiscale che poggia su “due grandi pilastri: proseguire sulla strada del cuneo fiscale, quindi ridurre l’Irpef sul lavoro per aumentare innanzitutto i salari, gli stipendi, e ridurre il costo del lavoro; secondo sostenere e realizzare questa grande innovazione dell’assegno unico che definirebbe uno strumento più potente per sostenere la genitorialità, le famiglie”.”Questa riforma ha un costo strutturale, a regime – ha chiarito il Ministro – e quindi non può essere finanziata con delle risorse che sono invece temporanee, anche se molto significative, come quelle del Recovery Fund che devono essere concentrate sugli investimenti”. LEGGI TUTTO