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    Test rapido, Codacons: estenderlo a porti e stazioni

    (Teleborsa) – Dati alla mano, le vacanze stanno avendo un effetto nefasto sulla curva epidemiologica del nostro Paese: per questo, il Codacons chiede di estendere il test rapido sui contagi anche ai porti e alle stazioni (ferroviarie e di autobus a lungo raggio), così da intercettare il maggior numero possibile di casi e ridurre al massimo la diffusione del virus.L’Associazione, che sta monitorando le procedure di sicurezza sui voli operanti in Italia, lancia questo appello alle istituzioni per evitare che si imbarchino positivi o sintomatici. Per la stessa ragione, il Codacons chiede di rafforzare i controlli alle frontiere, come richiesto da alcuni presidenti di Regione, se necessario con l’impiego dell’esercito: il confine con la Slovenia (porta dei Balcani, in questo momento infestati dal Covid19), in particolare, richiede un’attenzione specifica e molto severa. Il rischio infatti è legato all’arrivo di irregolari da Paesi con sistemi sanitari “deboli”, i quali – percorsa la rotta balcanica, attraverso Paesi ad alto tasso di contagio – possono entrare in Italia aggirando i controlli sanitari.La priorità, in ogni caso, è quella di uniformare pratiche e procedure su tutto il territorio nazionale, evitando per il futuro di applicare protocolli “a macchia di leopardo”, differenziati tra Regioni: una prassi che ha rappresentato purtroppo la regola nella gestione italiana del contenimento dell’epidemia, e che – come ampiamente dimostrato – ha incrementato rischi e possibilità di contagio sul nostro territorio.”Bisogna subito prevedere controlli in tutti i luoghi di rientro dalle ferie, così da scoprire per tempo casi di positività al Covid e intercettare immediatamente gli asintomatici, vettori di diffusione del virus”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Vista la curva dei contagi non è più tempo di applicare mezze misure: le procedure devono essere ferree e devono riguardare l’intero territorio nazionale: altrimenti, rischiamo che la curva risalga rapidamente, e che in seguito sia troppo tardi per intervenire”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, sale ancora curva contagi. Picco in Lombardia, Emilia e Lazio

    (Teleborsa) – Continua, purtroppo, a salire la curva dei contagi nel nostro Paese: sono 255.278 i casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia con un incremento di 642 rispetto a ieri, quando erano stati 403. Lo comunica il bollettino quotidiano del Ministero della Sanità e della Protezione civile.I decessi salgono a 35.412: 7 più di ieri – quando erano stati 5 – di cui 4 solo in Lombardia. Aumentano anche i tamponi: 71.095 (per un totale di 7.713.154): in crescita rispetto a ieri, quando i test erano stati 53.976.Nessuna regione, purtroppo, può vantare oggi zero contagi.La Lombardia resta la Regione più colpita dal coronavirus con 97.564 casi dall’inizio dell’epidemia: con un incremento di 91 casi rispetto a ieri. 76 i nuovi casi in Emilia Romagna.Picco anche nel Lazio dove, come ha comunicato l’Assessore alla Sanità D’Amato, “si sono registrati 75 casi, di questi i 2/3 sono di importazione e il 30% dalla sola Sardegna. L’aumento è causato dai rientri di positivi asintomatici individuati ai drive – in e sarebbe opportuno effettuare i test agli imbarchi dalla Sardegna per evitare diffusione del virus all’interno delle navi. Diminuiti i pazienti nelle terapie intensive”. Poi un messaggio ai giovani. “Il Covid 19 non è uno scherzo – dice D’Amato – e non va sottovalutato. Colpisce indistintamente se non si mettono in atto le necessarie precauzioni. L’aumento dei casi è diametralmente collegato al calo di attenzione che c’è stato e a chi ne ha sottovalutato gli effetti. Ovviamente auguriamo un decorso clinico breve e di guarigione per chi si trova in questa fase a vivere l’esperienza del ricovero ospedaliero. Non bisogna abbassare la guardia”.”Se va tutto bene in primavera avremo il vaccino contro il Covid. Lavoriamo sodo perché ciò accada”. Lo ha detto il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, in una intervista alla testata sudamericana Panoramica.L’obiettivo di “garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale” è stato ribadito nella riunione odierna del Cts. Il Comitato ha confermato in merito il parere espresso lo scorso 12 agosto, sottolineando che “la ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre rappresenta una priorità assoluta per il Paese”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, ancora un triste record per la Spagna

    (Teleborsa) – Non si ferma, purtroppo, la marcia del coronavirus in Spagna dove si sono registrati 3.715 casi nelle ultime 24 ore. Lo ha comunicato Il ministero spagnolo della Sanità. Un numero così alto di nuovi contagi non lo si registrava dalla fine di maggio: lo riferisce l’agenzia Efe.Particolarmente colpita è la comunità di Madrid, con 1.121 nuovi infettati nelle ultime 24 ore, quasi il doppio rispetto ai 581 contagi del bollettino di ieri.Complessivamente, i contagi dall’inizio dell’epidemia sono 370.867 e i morti 28.797. LEGGI TUTTO

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    Discoteche, no alla riapertura. TAR respinge ricorso gestori

    (Teleborsa) – No ala riapertura delle discoteche. Lo ha deciso il TAR che ha respinto di fatto il ricorso presentato dai gestori, stabilendo che “deve prevalere l’interesse pubblico alla salute”.La decisione di chiudere i locali da ballo, dopo i contagi avvenuti fra i giovani, era stata presa domenica 16 agosto con un’ordinanza del Ministro della Salute, in tema di misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.Il sindacato Silb-Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo il giorno dopo aveva presentato un ricorso al TAR.La decisione del tribunale è stata depositata stamattina. Si tratta di una decisione cautelare monocratica, in attesa di quella collegiale già fissata per la prima udienza utile, del 9 settembre.Il Tar Lazio, nell’ordinanza presidenziale spiega anche che “la natura dei danni ne consente in linea di principio la successiva reintegrazione anche per equivalente, nel caso che il giudizio abbia esito favorevole alla parte ricorrente” e fa cenno anche alla “comune volontà della Conferenza dei presidenti delle regioni e del Ministero dello sviluppo economico di aprire con immediatezza un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria, al fine di individuare gli interventi economici di sostegno nazionali al settore”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, è boom di casi in Spagna. Nuovi contagi in Germania

    (Teleborsa) – Torna a crescere il numero di contagi in Germania, mentre in Spagna si registra un picco di oltre 2.100 nuovi casi in 24 ore.In Europa dunque l’epidemia sembra tornata a correre: il ministero spagnolo della Sanità ha contato ieri 5.114 contagi da coronavirus, di cui 2.128 diagnosticati nelle ultime 24 ore. Il giorno prima i nuovi casi erano stati 1.833, secondo quanto riferito dall’agenzia Efe.Il Robert Koch Institut annuncia 1,390 nuove infezioni in Germania, in una sola giornata, dopo i dati incoraggianti del giorno prima che risentivano della chiusura di molti uffici sanitari locali nel fine settimana.Obbligo delle mascherine in FranciaIntanto, in Francia, dove è salito oltre i 3mila, il numero dei casi giornalieri, è scattato l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli uffici, le aziende, i posti di lavoro, compresi gli open space. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Sileri: “Con studente positivo chiusura temporanea dell'istituto”

    (Teleborsa) – “Nel caso in una classe uno studente risultasse positivo al Coronavirus, dovranno essere fatti i controlli a tutti. Potrebbe scattare una chiusura temporanea, ma poi la scuola riapre”. Lo ha affermato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a “Timeline” su Sky Tg24.”Dal punto di vista sanitario dobbiamo essere rigidi, ma le scuole devono ripartire. Ci aspettiamo un aumento del numero dei contagi e dei focolai però con il virus dobbiamo convivere” – ha aggiunto il viceministro della Salute -. “Per quanto riguarda la responsabilità legale dei presidi – ha precisato – a mio parere ci dovranno essere degli sgravi, va fatta una discussione da cui emerga qualcosa di chiaro”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, OMS: nuova fase, “spinta” da contagi tra under 40

    (Teleborsa) – La pandemia di Covid-19 nel mondo è entrata in una nuova fase, “spinta” da contagi nei giovani sotto i 40 anni e con un maggior il rischio per le fasce più vulnerabili. Lo ha detto Takeshi Kasai, direttore dell’ufficio del Pacifico Occidentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in conferenza stampa.”L’epidemia sta cambiando – ha affermato – e le persone di 20, 30, 40 anni stanno sempre di più pilotando la diffusione. Molti non sanno di essere infetti e ciò aumenta il rischio di contagio dei più vulnerabili”. L’osservazione sull’età dei contagiati vale anche per l’Italia, come conferma l’ultimo report dell’Iss, riferito alla settimana fino all’11 agosto, che ha registrato un’età mediana dei nuovi casi intorno a 34 anni.Secondo il bollettino dell’Oms dall’inizio dell’epidemia al 16 agosto ci sono stati 21,2 milioni di casi confermati di Covid-19, con 761mila morti. A guidare l’aumento visto nell’ultima settimana sono il sud est dell’Asia e il Mediterraneo orientale, mentre in Europa e in America l’aumento dei casi è sostanzialmente stabile. In calo invece del 27% rispetto alla settimana precedente i contagi in Africa.Mentre nel mondo la ricerca sulla lotta al coronavirus avanza con alcuni Paesi in testa, l’Organizzazione mondiale della Sanità invita a “prevenire i nazionalismi sui vaccini” e “garantire che le innovazioni siano disponibili per tutti, ovunque, a partire da quelli a più alto rischio”. Il monito arriva direttamente dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing periodico sul coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, record di contagi a Malta: chiusi bar e locali notturni

    (Teleborsa) – Impennata di contagi da coronavirus a Malta con il Governo che – dopo i 135 infetti emersi tra sabato e domenica e altri 69 positivi registrati nelle ultime 24 ore – è corso ai ripari varando una serie di provvedimenti per limitare la diffusione del virus: chiusura di bar e locali notturni, obbligo di mascherina in tutti i luoghi pubblici al chiuso, stop ai party in barca, ricevimenti di nozze ammessi solo se i partecipanti sono seduti e mantengono il distanziamento, limitato a 15 il numero di persone che possono fare gruppo.Prosegue, intanto, la polemica tra il MAM, il sindacato dei medici e il Primo ministro Robert Abela che domenica scorsa ha affermato che, per limitare la diffusione del virus, la cosa più importante sono autodisciplina e mantenimento del distanziamento sociale, escludendo il divieto di gite in barca o feste in barca perché, a suo dire, non sarebbe stato saggio chiudere le attrazioni turistiche.Nel Vecchio Continente, nel frattempo, Spagna e Francia si contendono il triste primato di crescita più violenta dell’epidemia. L’ultimo record in ordine di tempo è della Francia che registra anche un preoccupante aumento dei pazienti in rianimazione. LEGGI TUTTO