More stories

  • in

    Merck & Co, trimestrale sopra le attese grazie a vendite molnupiravir

    (Teleborsa) – Merck & Co. (conosciuta anche come MSD al di fuori di USA e Canada), una delle più grandi società farmaceutiche del mondo, ha registrato vendite pari a 13,8 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2022, in aumento del 2% rispetto al quarto trimestre 2021 (+8% escludendo l’impatto dei cambi), e pari a 59,3 miliardi di dollari nell’intero anno, in aumento del 22% rispetto all’intero 2021.Le vendite di molnupiravir (farmaco antivirale per il Covid-19) sono state di 825 milioni di dollari nel trimestre, ben oltre le stime degli analisti di circa 358 milioni di dollari. L’utile rettificato è stato di 4,13 miliardi di dollari nel quarto trimestre (-10%) e di 19 miliardi nell’intero anno (+40%). L’utile per azione (EPS) rettificato è stato di 1,62 dollari per il quarto trimestre (-10%) e di 7,48 dollari per l’intero 2022 (+39%).Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 1,54 dollari su ricavi per 13,67 miliardi di dollari.”Il 2022 è stato un anno eccezionale per Merck, che testimonia il profondo impatto che i nostri farmaci e vaccini stanno avendo sui pazienti a livello globale – ha affermato il CEO Robert Davis – Sono estremamente orgoglioso di ciò che i colleghi hanno ottenuto in quanto a risultati scientifici, commerciali e operativi”.Merck & Co. prevede per il 2023 che le vendite saranno comprese tra 57,2 miliardi e 58,7 miliardi di dollari, e che l’EPS rettificato sia compreso tra 6,80 e 6,95 dollari. Gli analisti, in media, si aspettavano indicazioni per utili di 7,36 dollari su vendite di 58,1 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Pfizer supera 100 miliardi di ricavi, vede prodotti Covid in calo nel 2023

    (Teleborsa) – Pfizer ha registrato ricavi per l’intero anno 2022 pari a 100,3 miliardi di dollari, un massimo storico per Pfizer, che riflette una crescita operativa del 30%. Escludendo i contributi di Paxlovid e Comirnaty (rispettivamente l’antivirale e il vaccino contro il Covid-19), i ricavi sono cresciuti del 2% a livello operativo. L’utile per azione dell’intero anno è stato di 5,47 dollari, in aumento del 42% anno su anno, e l’utile per azione rettificato di 6,58 dollari, in aumento del 62% anno su anno, che rappresentano entrambi i massimi storici per Pfizer.”Mentre ci rivolgiamo al 2023, prevediamo di stabilire ancora una volta i record, con potenzialmente il maggior numero di lanci di nuovi prodotti e indicazioni che abbiamo mai avuto in un periodo di tempo così breve”, ha commentato il CEO Albert Bourla.”Riteniamo che la combinazione di questi lanci attesi a breve termine, ulteriori prodotti in pipeline che potrebbero potenzialmente arrivare sul mercato a medio termine e i contributi previsti dallo sviluppo del business, abbia il potenziale per preparare l’azienda a una crescita continua e robusta per tutto il resto di questo decennio e oltre”, ha aggiunto.Per il 2023, Pfizer si aspetta ricavi da 67 a 71 miliardi di dollari e un EPS rettificato da 3,25 a 3,45 dollari. Stima che i ricavi per l’intero anno, esclusi i prodotti COVID-19, cresceranno dal 7% al 9% a livello operativo rispetto all’intero anno 2022.Il colosso statunitense ha stimato un fatturato annuo di 13,5 miliardi di dollari dal vaccino, al di sotto delle stime di Refinitiv di 14,39 miliardi di dollari, e ha previsto 8 miliardi di dollari di vendite di Paxlovid, al di sotto delle aspettative degli analisti di 10,33 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, da incidenza a ricoveri: numeri in calo

    (Teleborsa) – Notizie positive sul fronte della lotta al Covid: sono tutti in discesa gli indicatori dell’andamento della pandemia in Italia. In calo l’incidenza settimanale a livello nazionale: 65 ogni 100.000 abitanti rispetto a 88 ogni 100.000 abitanti della settimana scorsa.L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73 (range 0,68-0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era a 88 e sotto la soglia epidemica. Le terapie intensive passano da una occupazione del 2,3% al 2,1% e le aree mediche scendono al 6,4% rispetto al 7,9% della scorsa settimana. Lo indica il monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia Iss-MInistero della Salute.Nessuna Regione o provincia autonoma è classificata a rischio alto secondo i criteri di valutazione della possibile evoluzione dei casi di Covid in Italia. Tre sono a rischio moderato e sono, secondo quando apprende ANSA, Emilia Romagna, Liguria e Puglia, e diciotto sono classificate a rischio basso.Secondo quanto rileva il Ministero della Salute, netto calo dei decessi e dei casi di Covid-19 in Italia nella settimana 20-26 gennaio 2023: i deceduti sono infatti 345 con una variazione di -30,3% rispetto alla settimana precedente (495), mentre i nuovi casi positivi sono 38.168 con una variazione di -26,5% rispetto alla settimana prima (51.897). I tamponi effettuati sono stati invece 608.732 con una variazione di -11,4% rispetto a sette giorni fa (687.233) ed il tasso di positività è del 6,3% con una variazione di -1,3% (la settimana precedente era pari al 7,6%). LEGGI TUTTO

  • in

    Abbott, trimestrale oltre attese nonostante calo test Covid-19

    (Teleborsa) – Abbott Laboratories, colosso statunitense della farmaceutica, ha registrato vendite pari a 10,1 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022, che sono state influenzate negativamente da un previsto calo anno su anno delle vendite relative ai test Covid-19. Sono diminuite del 12% e del 6,1% su base organica (che esclude l’impatto di valuta estera). L’utile netto è stato di 1 miliardo di dollari, in calo del 48,1% rispetto all’ultimo trimestre del 2021. L’utile per azione (EPS) è stato di 0,59 dollari, mentre l’EPS rettificato di 1,03 dollari.Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 0,92 dollari su ricavi per 9,67 miliardi di dollari.Le vendite per l’intero anno 2022 sono state pari a 43,7 miliardi di dollari (+1,3%, crescita organica del 6,4%) e l’EPS rettificato di 5,34 dollari.”Abbiamo superato in modo significativo la previsione di EPS fornita all’inizio dello scorso anno, nonostante le difficili condizioni economiche globali ha affermato il CEO Robert Ford – La nostra pipeline di ricerca e sviluppo continua ad essere altamente produttiva con diversi lanci di nuovi prodotti recenti e imminenti che ci posizionano bene per il futuro”.Abbott si aspetta, per l’intero anno 2023, un EPS rettificato dalle operazioni continue da 4,30 a 4,50 dollari. Inoltre, prevede una crescita organica delle vendite, escluse quelle correlate ai test COVID-19, a un tasso “high-single digits” e vendite correlate ai test Covid-19 di circa 2 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Johnson & Johnson, trimestrale e guidance sopra le attese

    (Teleborsa) – Johnson & Johnson, società farmaceutica statunitense, ha registrato un calo delle vendite del 4,4% a 23,7 miliardi di dollari quarto trimestre del 2022, guidato principalmente da cambi sfavorevoli e dalla riduzione delle vendite del vaccino COVID-19 rispetto all’anno precedente. La crescita operativa escludendo il vaccino COVID-19 è stata del 4,6%. L’utile per azione (EPS) del quarto trimestre 2022 è stato di 1,33 dollari, in calo del 24,9%, mentre l’EPS rettificato è stato di 2,35 dollari, in aumento del 10,3%. Le attese degli analisti erano per un EPS rettificato di 2,23 dollari.”I nostri risultati per l’intero anno 2022 riflettono la continua forza e stabilità dei nostri tre segmenti di attività, nonostante le sfide macroeconomiche”, ha dichiarato il CEO Joaquin Duato.Il produttore di farmaci prevede che le vendite del 2023 cresceranno dal 3,5% al 4,5% su base rettificata, rispetto all’anno precedente, e si aspetta di guadagnare tra 10,45 e 10,65 dollari per azione su base rettificata, al di sopra delle stime degli analisti di 10,35 dollari per azione. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, ECDC: “Variante Kraken presto dominante in Europa”

    (Teleborsa) – Dopo essersi ampiamente diffusa negli Stati Uniti, dove ha fatto la sua comparsa, la sottovariante di Omicron XBB.1.5 chiamata “Kraken” “nei prossimi uno o due mesi” potrebbe diventare dominante in Europa. È la previsione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che definisce “moderata” la possibilità che questo accada, pur rassicurando sul fatto che la gravità dell’infezione non sembra diversa dalle varianti Omicron già diffuse in precedenza, soprattutto per quanto riguarda persone in salute e vaccinate. Di fronte alla nuova diffusione del virus, a tre anni dalla sua comparsa sulla scena mondiale, l’OMS torna a consigliare l’uso della mascherina, in particolare negli spazi chiusi. Kraken rappresenta al momento l’82% dei casi di Covid negli Usa, e solo il 2,5% in Europa, ma si tratta della sottovariante più trasmissibile vista finora, ha riferito l’Organizzazione mondiale della Sanità. Ha sicuramente “un vantaggio di crescita”, ha detto Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica dell’Oms sul Covid, aggiungendo tuttavia che “nessun dato mostra che sia più nocivo in termini di malattia grave e decessi”.La situazione più grave resta intanto quella in Cina dove, secondo uno studio dell’Università di Pechino, l’11 gennaio i contagiati erano 900 milioni, pari a più di metà della popolazione del gigante asiatico. Un dato che potrebbe ancora schizzare in vista del Capodanno lunare del 23 gennaio dove si prevede che centinaia di milioni di persone viaggeranno per raggiungere le proprie famiglie per la festività. Pechino assicura che “non ci sono nuove varianti del virus” o “mutazioni significative” dei ceppi già noti, e i tamponi effettuati negli aeroporti italiani sui passeggeri provenienti dalla Cina sembrano confermarlo. In Italia i casi sono diminuiti del 38,2% e i decessi del 25,7%, secondo il bollettino del ministero della Salute. Scende anche l’incidenza con 143 contagiati ogni 100mila abitanti, rispetto ai 231 della settimana precedente. Così come cala il tasso di occupazione delle terapie intensive (da 3,2 a 3,1%) e nei reparti. Nessuna Regione né provincia autonoma inoltre è classificata a rischio, sette sono invece classificate a rischio moderato: si tratta di Basilicata, Emilia Romagna, Provincia di Trento, Puglia, Sardegna e Sicilia, Umbria. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, USA estendono emergenza sanitaria fino ad aprile

    (Teleborsa) – L’amministrazione Biden estende l’emergenza sanitaria per il Covid fino ad aprile. “L’emergenza sanitaria per il Covid resta in atto”, afferma il ministero della sanità impegnandosi a offrire agli stati 60 giorni di preavviso per una sua possibile scadenza.Gli Stati Uniti hanno rinnovato l’emergenza ogni 90 giorni da quando l’amministrazione Trump l’ha dichiarata per la prima volta nel gennaio 2020. L’estensione arriva anche in scia alla crescente diffusione della variante XBB.1.5.Intanto, secondo gli esperti la sottovariante XBB.1.5, nota come Kraken, ha “un’impressionante capacità di diffondersi”: a scriverlo sul Washington Post è Eric Topol, fondatore dell’istituto californiano Scripps e fra i ricercatori che stanno seguendo fin dall’inizio l’evoluzione della pandemia di Covid-19.La comparsa di una “forma dominante” come XBB.1.5, osserva l’esperto, indica che il virus SarsCoV2 “ha trovato un nuovo modo per colpire e che si sta evolvendo molto rapidamente”, tanto che “è responsabile del 75% delle infezioni in almeno quattro Stati (New York, Connecticut, New Jersey e Massachusetts)”e che “i ricoveri degli anziani sono confrontabili a quelli visti nel periodo nella prima ondata di Omicron”.In sostanza, prosegue, “il virus ci sta parlando e ci sta dicendo che ha molti modi di evolversi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, Fondazione Gimbe: “Incremento contagi dell'11,4%. Decessi in aumento del 9,8%”

    (Teleborsa) – Aumentano i contagi e i decessi da Covid in Italia e cresce del 6% il numero dei test effettuati. Nella settimana dal 30 dicembre 2022 al 5 gennaio 2023 nel Paese è risalita la curva dei casi di Covid-19: i contagli sono aumentati dell’11,4% rispetto alla settimana precedente e, nello stesso periodo, i decessi hanno segnato un ulteriore aumento del 9,8%. Ormai da quattro settimane si registrano oltre 100 morti al giorno. Questi i dati che emergono dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Dal 30 dicembre al 5 gennaio i nuovi casi – rileva il report – sono aumentati da 122.099 a 135.977 e i decessi da 706 a 775 (52 dei quali riferiti a periodi precedenti), con una media di 111 al giorno rispetto ai 101 della settimana precedente.Diminuiscono, invece, del 6,9% i ricoveri nei reparti ordinari mentre quelli nelle terapie intensive restano stabili, con un aumento dell’1,6%. In questo periodo – evidenzia la Fondazione Gimbe – i ricoveri con sintomi si sono ridotti di 572 unità (da 8.288 a 7.716) e le terapie intensive risultano sostanzialmente stabili, con un leggero aumento di 5 unità (da 314 a 319). LEGGI TUTTO