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    Covid, ReiThera: “Sperimentazione vaccino GRAd-COV2 procede a pieno ritmo”

    (Teleborsa) – “La biotech ReiThera conferma di essere fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica, avviata lo scorso mese, del vaccino GRAd-COV2 contro Covid-19 basato sulla tecnologia proprietaria dell’adenovirus isolato dal gorilla, una tecnologia simile a quella di altri vaccini già approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema)”. È quanto fa sapere la società in una nota commentando i dubbi sui risultati della sperimentazione avanzati nei giorni scorsi da diversi organi di informazione e i rumor su un possibile cambio di strategia dell’azienda. “La sperimentazione procede a pieno ritmo – sottolinea antonella Folgori, Presidente di ReiThera – con l’obiettivo di proseguire lo sviluppo del vaccino GRAd-COV2. Abbiamo riscontrato una forte adesione e partecipazione allo studio di fase 2, grazie all’impegno dei numerosi centri clinici e sperimentatori coinvolti, al supporto di Invitalia e dell’INMI Spallanzani, oltre alla dedizione del team di ReiThera”.L’arruolamento dei 900 volontari – sottolinea ReiThera – si è completato in pochi giorni, e la vaccinazione così come il monitoraggio dei volontari stanno andando avanti come da protocollo nei 26 centri clinici su tutto il territorio nazionale. I dati preliminari di sicurezza ed immunogenicità generati nelle prime settimane dopo la vaccinazione saranno valutati da un comitato indipendente al fine di promuovere l’espansione alla successiva fase 3. Il disegno dello studio di fase 3 dovrà adattarsi ad un contesto sanitario, epidemiologico e sociale in rapida evoluzione e ReiThera si avvarrà del parere e delle linee guida dettate dalle agenzie regolatorie. “Se la sperimentazione procederà secondo i piani – ha annunciato Folgori – stimiamo di portarla a termine dopo l’estate”. Per lo sviluppo del proprio vaccino GRAd-COV2, la Società afferma di aver investito, già dal 2020, nell’espansione della officina farmaceutica di Castel Romano attraverso la realizzazione di una nuova area di produzione su larga scala equipaggiata con bioreattori con una capacità complessiva di 3000 litri con un potenziale produttivo annuo tra 50 e 100 milioni di dosi. Parallelamente allo sviluppo del vaccino proprietario e nel quadro di uno sforzo stimolato e sostenuto anche dal Governo italiano affinché sia più ampia e solida la capacità produttiva di vaccini nel nostro paese, ReiThera ha, inoltre, evidenziato la propria disponibilità a mettere a disposizione il proprio know-how e la propria capacità produttiva per rispondere positivamente ad eventuali richieste di produzione di uno dei vaccini Covid-19 già approvati (di tipo mRNA e Adenovirus) e distribuiti anche in Italia, sia nel sito di Castel Romano sia attraverso collaborazioni esterne, così come già fa da tempo per altri vaccini. Disponibilità che, come viene sottolineato nella nota della società, rientra nel modello di business di ReiThera basato sulla produzione di prodotti biofarmaceutici per terze parti. Uno dei principali collaboratori di ReiThera è il Sabin Vaccine Institute, un’organizzazione non-profit statunitense che sta sviluppando e producendo il vaccino contro Ebola proprio nella struttura romana. LEGGI TUTTO

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    Covid, scende il tasso di positività. Verso il nuovo decreto

    (Teleborsa) – Sono 13.844 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 12.074), a fronte di 350.034 tamponi tra antigenici e molecolari (ieri erano stati poco più di 294 mila) con il tasso di positività che passa dal 4,1% al 3,9%. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 364 (ieri erano state 390). Questi i numeri del bollettino di oggi, mercoledì 21 aprile, diffuso dal Ministero della Salute.Sono 3.076 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, in calo di 75 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 155 (ieri 182). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 22.784 persone, in calo di 471 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 475.635 (-7.080 rispetto al giorno prima).Intanto procede il dialogo tra governo e regioni per arrivare al nuovo decreto che regolerà le riaperture. Dal 26 aprile la maggior parte dell’Italia tornerà in giallo, molti studenti torneranno a scuola e potranno riprendere le attività all’aperto, con la ministra Gelmini che ha dichiarato di pensare “che oltre 11 regioni passeranno al giallo”.Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti si è impegnato sul tema delle aperture: “Giusta la proposta di permettere apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento e anticipare quella delle fiere al 15 giugno”. Le regioni vorrebbero però di più: la ripartenza dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all’aperto (senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione) e lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. I governatori chiedono anche “la riapertura del settori wedding e l’avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati, l’uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto”, secondo quanto riporta l’ANSA.”Sul coprifuoco – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a Radio Capital – c’è un’interlocuzione con il governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampliamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street, brilla Ocugen dopo dati di efficacia nuovo vaccino

    (Teleborsa) – Seduta decisamente positiva per Ocugen, che tratta in rialzo del 7,61% a 5,94. La startup biotecnologica quotata al Nasdaq ha annunciato i risultati preliminari di efficacia per il vaccino che sta sviluppando assieme a Bharat Biotech, azienda indiana che opera nel campo delle biotecnologie.Covaxin, questo il nome del preparato, ha dimostrato un’efficacia del 78% contro forme lievi e moderate di Covid-19 e del 100% contro i casi gravi, secondo i dati emersi in una seconda analisi di Fase 3. “Continuiamo a essere entusiasti dei risultati della sperimentazione clinica di fase 3 – ha affermato Shankar Musunuri, amministratore delegato e co-fondatore di Ocugen – Riteniamo che Covaxin possa aiutare a cambiare il corso di questa pandemia prevenendo del 100% i casi gravi di Covid-19, comprese le ospedalizzazioni, nonché limitare in modo significativo la diffusione delle infezioni”.Lo studio clinico di fase 3 di Bharat Biotech ha arruolato 25.800 partecipanti di età compresa tra 18 e 91 anni in India, di cui 2.433 di età superiore a 60 e 4.500 con comorbidità. L’endpoint primario dello studio clinico si basa sul contagio sintomatico (lieve, moderato o grave) confermato dalla PCR con insorgenza almeno 14 giorni dopo la seconda dose. L’efficacia contro l’infezione asintomatica da Covid-19 è stata del 70%, sulla base di un sottogruppo di circa 8.000 partecipanti che hanno visitato il sito dello studio ogni mese per un test PCR. LEGGI TUTTO

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    Decreto Covid, fa il suo esordio la “certificazione verde” per muoversi tra le Regioni

    (Teleborsa) – Il ritorno delle zone gialle – e delle relativi misure di limitazione del contagio – e la proroga dello stato d’emergenza al 31 luglio 2021 saranno affiancate dal 26 aprile dalla “certificazione verde” per muoversi tra le Regioni di colore diverso, come era stato annunciato durante la conferenza stampa dello scorso venerdì dal presidente del Consiglio Mario Draghi. È quanto si apprende dalla bozza del nuovo decreto Covid – ancora suscettibile di modifiche – che è atteso oggi in Consiglio dei Ministri.Nella bozza del provvedimento è stato precisato che il certificato potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid. Per coloro che hanno concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi è invece guarito viene rilasciato dall’ospedale, dal medico di base o dal pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi effettuerà un test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.Dal 26 aprile riaprono in zona gialla si potrà tornare a pranzare in ristoranti a pranzo e cena ma solo all’aperto, mentre dal primo giugno potranno aprire – ma solo a pranzo – anche i locali che hanno spazi al chiuso. La bozza prevede inoltre in la zona gialla dal 15 maggio l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi, dal primo giugno delle palestre, dal 1 luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici. Da lunedì prossimo in zona gialla via libera anche agli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto ma con ingressi contingentati e solo se in grado di assicurare un corretto distanziamento nel pubblico: quindi solo “posti a sedere preassegnati” con distanza di almeno un metro e capienza non potrà essere superiore al 50% di quella massima (massimo con mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso). Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25%, sempre con non più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso.Frenata sul fronte scuola. Con ogni probabilità non si raggiungerà infatti il 100% del ritorno tra i banchi di scuola degli studenti: come si apprende dal testo della bozza di decreto, le Regioni in zona gialla e arancione dovranno infatti garantire ad “almeno il 60%” della popolazione scolastica la didattica in presenza – quota che scende ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% nelle zone rosse – con il ritorno quindi del principio di flessibilità a favore dei presidi. Dibattito ancora aperto invece sull’orario di inizio del coprifuoco: nel testo rimane confermata al momento la fascia 5-22 ma la destra all’interno del governo di Matteo Salvini spinge per prolungare fino alle 23 l’orario. LEGGI TUTTO

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    DiaSorin lancia test rapidi Covid-19 frutto di partnership con Lumos Diagnostics

    (Teleborsa) – DiaSorin ha comunicato il lancio di LIAISON IQ, la sua nuova piattaforma immunodiagnostica Point-Of-Care (POC), e il test LIAISON Quick Detect COVID TrimericS Ab nei mercati che accettano la marcatura CE. Questo primo test disponibile sul LIAISON IQ individua in 10 minuti la presenza di anticorpi specifici contro la proteina Spike del SARS-CoV-2 in campioni di sangue capillare prelevati con dispositivi pungi dito. Queste due iniziative sono frutto della collaborazione con Lumos Diagnostics, annunciata il 6 aprile 2021.”DiaSorin intende entrare nel mercato POC a partire da un programma dedicato all’Italia, che ha come obiettivo quello di raggiungere le farmacie attraverso accordi con i distributori che permettono la diffusione capillare della nuova offerta che combina piattaforma e nuovo test anticorpale”, si legge in una nota.Per diagnostica POC si intende un’analisi medica svolta in prossimità del sito di cura ed assistenza del paziente, nel modo più comodo e immediato per il paziente stesso. I pazienti, afferma DiaSorin, saranno in grado di eseguire il test per identificare la presenza di una risposta immunitaria contro il SARS-CoV-2 direttamente in farmacia, ottenendo risultati in tempi brevi e con la qualità dei test di laboratorio.Il LIAISON IQ e il LIAISON Quick Detect COVID IgG Ab saranno resi disponibili anche negli Stati Uniti dopo l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA). DiaSorin e Lumos Diagnostics stanno inoltre lavorando allo sviluppo di un test dell’antigene per il SARS-CoV-2 che verrà lanciato entro la fine del secondo trimestre del 2021. “La marcatura CE della nostra piattaforma LIAISON IQ e del suo primo test segna il nostro ingresso nel mercato del Lateral Flow, un segmento in forte crescita, che permette a DiaSorin di seguire il trend di decentralizzazione della diagnostica”, ha commentato Carlo Rosa, CEO del gruppo DiaSorin.(Foto: © Dmitry Kalinovsky/123RF) LEGGI TUTTO

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    J&J, via libera EMA: vaccino sicuro, benefici superano rischi

    (Teleborsa) – L’Agenzia europea del farmaco (EMA) riconosce “possibili” legami di causa-effetto tra il vaccino Johnson & Johnson e gli eventi “molto rari” di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa. E’ quanto si legge in una nota dell’Agenzia Ue, al termine della revisione sul siero, dopo rarissimi casi di trombosi cerebrale negli Stati Uniti nella quale si precisa però che i benefici superano i rischi. L’ente regolatorio precisa che tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale “si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione” con il siero di Johnson & Johnson, “la maggioranza nelle donne. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati”. “I casi di eventi rari esaminati dopo il vaccino della J&J – si legge ancora – sono molto simili ai casi verificatisi con il vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca”.”Il Comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea del farmaco ha concluso che alle informazioni” del bugiardino “sul prodotto per il vaccino Janssen”, della Johnson &Johnson, “dovrebbe essere aggiunto un avvertimento su coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Inoltre gli eventi dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino”. Viene inoltre precisato che la “valutazione scientifica dell’Ema è alla base dell’uso sicuro ed efficace dei vaccini Covid-19. Le raccomandazioni dell’Ema sono la base su cui i singoli Stati membri dell’Ue attueranno le loro campagne di vaccinazione nazionali. Questi possono differire da Paese a Paese a seconda delle esigenze e circostanze nazionali”. “Accolgo l’annuncio dell’Ema sulla sicurezza del vaccino di Johnson&Johnson. Questa è una buona notizia per le campagne vaccinali in tutta l’Ue”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter”Il sì dell’Ema a Johnson&Johnson è una notizia positiva perché “accelera” ulteriormente la campagna di vaccinazione anti-Covid in Ue. “Il nostro target è che dovremmo essere in grado di vaccinare più del 70% degli adulti entro metà luglio”. Così il Commissario Ue al mercato Interno Thierry Breton a SkyTg24, sottolineando che “abbiamo recuperato il ritardo” dell’inizio della campagna. LEGGI TUTTO

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    Svetta Johnson & Johnson dopo trimestrale migliore del previsto

    (Teleborsa) – Ottima la performance della multinazionale americana che produce farmaci e prodotti per la cura personale, che si attesta a 166,5 con un aumento del 2,34%, in una giornata in cui gli indici americani sono in ribasso. Il titolo beneficia di risultati migliori delle attese nel primo trimestre del 2021 e della revisione dell’outlook sui profitti per l’intero anno.Intanto l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha concluso che c’è un “possibile legame” tra rari casi di problemi circolatori (trombosi) e il vaccino dell’azienda statunitense, ma i benefici offerti dal vaccino di J&J superano comunque gli eventuali rischi associati alla sua somministrazione.A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 168,7 e successiva a 174,8. Supporto a 162,6. LEGGI TUTTO

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    Pass vaccinale allo studio: tutte le ipotesi dalla tessera all'App

    (Teleborsa) – Si parla tanto in questi giorni del Pass vaccinale, uno strumento che accompagnerebbe le riaperture in sicurezza di tutte le attività, previste a partire dal 26 aprile, consentendo di viaggiare fra le regioni italiane ed anche all’estero, oltre che di partecipare ad eventi come concerti, fiere e feste di piazza. Il tempo stringe ed il governo starebbe già esaminando le modalità, cartacea o elettronica, con l’obiettivo di mettere a punto un sistema che sia fruibile e tuteli la privacy. E’ possibile che il pass sia in un primo momento cartaceo, per poi diventare digitale, un sistema che sarebbe facilmente utilizzabile data la diffusione degli smartphone e più vicino al modello che anche Bruxelles sta pensando di introdurre.Fra le modalità elettroniche, poco probabile l’ipotesi di una tessera, da realizzare con l’ausilio di Poste Italiane, perché ci vorrebbe del tempo per la sua ideazione e distribuzione, più probabile l’ipotesi di un’App per smartphone con un codice QR, che potrebbe anche sfruttare l’App IO ideata per il tracciamento della pandemia e già usata per il Cashback. Il funzionamento sarebbe semplice: ad ogni evento come una dose di vaccino, un tampone, il contagio corrisponderebbe un codice a barre bidimensionale (codice QR) che verrebbe letto da appositi lettori per consentire lo spostamento o la partecipazione all’evento. Indubbiamente, la soluzione dell’App garantirebbe velocità di applicazione e standardizzazione a livello più ampio, ad esempio anche all’estero. Il pass vaccinale non è una novità, alcuni Paesi l’hanno già usata, ad esempio Israele ed anche gli USA, dove lo Stato di New York ha attivato l’App “The Excelsior Pass” per partecipare agli eventi. Il sistema è stato ideato da IBM e fa uso della tecnologia blockchain che garantisce riservatezza dei dati.(Foto: © Apple) LEGGI TUTTO