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    Scuola, Bianchi: ritorno a scuola in zona rossa è un segno di fiducia nel Paese

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato che il ritorno a scuola dei bambini anche in zona rossa “è un grande segno di fiducia nel Paese”. Ai microfoni del Tg3 il ministro ha aggiunto che si sta lavorando affinché ciò sia possibile anche per i ragazzi più grandi che ora svolgono in presenza solo il 50% dell’attività didattica in zona arancione.”La scuola è sicura, ma non è sotto una campana di vetro – ha sottolineato Bianchi – Quindi quel grado di responsabilità che tutti dobbiamo avere, non deve essere soltanto dentro la scuola, ma deve essere dappertutto, fuori e dentro questa grande comunità”. L’invito agli studenti è quello di fidarsi degli insegnanti, anche in merito alla possibilità di essere bocciati: “li conoscono, li hanno seguiti per tutto l’anno, sanno benissimo le condizioni di difficoltà, ma sanno anche che bisogna dare loro un percorso di recupero che è anche un percorso di condivisione, e quindi di fiducia nella scuola”.”Il governo ha stanziato 150 milioni che abbiamo già dato alle scuole, questo serve per rafforzare quelle regole che tutti sappiamo: le mascherine, il gel, il distanziamento, ma anche per quelle iniziative di supporto psicologico che sono fondamentali dopo un periodo così lungo e anche così difficile”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    AstraZeneca, atteso nuovo parere EMA. Possibili limiti d'uso

    (Teleborsa) – Vaccino anti-Covid di AstraZeneca ancora sotto la lente dell’Agenzia europea dei medicinali (EMA) che si pronuncerà a stretto giro – probabilmente già nella giornata di oggi – sul possibile legame di causa-effetto tra il farmaco e gli eventi di trombosi rare segnalati in vari Paesi, soprattutto tra le donne più giovani, ed in seguito ai quali il land di Berlino ha già deciso di sospenderne la somministrazione tra le under-60. Dopo aver esaminato i dati, l’Ema potrebbe decidere delle limitazioni d’uso per particolari categorie, valutando lo specifico rapporto rischio-beneficio ad esempio per le donne più giovani.Dopo il pronunciamento dell’Agenzia europea, anche l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) farà le proprie valutazioni, mentre il confronto tra il Ministero della Salute e la stessa Aifa “è costante e le interlocuzioni tecniche sulla campagna vaccinale – fa sapere il dicastero – si svolgono con regolare frequenza”.Una riunione si è tenuta ieri ma, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, “non sarà l’Aifa a prendere la prima decisione sugli eventuali rischi del vaccino, ma la dovrà prendere l’Ema a livello centrale. Se l’Aifa dà una linea, la Germania un’altra, si fa confusione. E’ a livello centrale dell’Ema che vanno date le indicazioni”.Intanto, l’agenzia britannica del farmaco (Mhra), sta prendendo in considerazione la proposta di limitare l’utilizzo del farmaco AstraZeneca per i più giovani, offrendo almeno agli under-30 un vaccino differente mentre l’Università di Oxford ha annunciato di aver sospeso la sperimentazione del vaccino AstraZeneca sui bambini in attesa di un’analisi sui possibili legami tra il farmaco ed episodi di trombosi tra gli adulti.Negli Stati Uniti, secondo quanto riportano i media americani citando fonti dell’amministrazione, Joe Biden rivede la tabella di marcia per le vaccinazioni e sarebbe pronto ad annunciare che tutti gli americani saranno dichiarati vaccinabili entro il 19 aprile, ovvero due settimane prima della precedente scadenza del 1 maggio. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, contagi in calo ma anche tamponi. Ancora tante vittime

    (Teleborsa) – Sono 7.767 i nuovi casi di Coronavirus nel nostro Paese a fronte di “solo” 112.962 tamponi, tra molecolari e antigenici, con il tasso di positività del 6,9%. Ancora alto il numero delle vittime: 421. Questi i dati del bollettino di oggi, martedì martedì 6 aprile, sull’andamento della pandemia in Italia. La Regione in cui si registra il più alto numero di nuovi contagi su base giornaliera è il Lazio dove l’Assessore alla Sanità D’Amato esprime “forte preoccupazione per i tagli del 50% comunicati per le consegne di AstraZeneca del 14 aprile. Inoltre c’è una differenza di 97.898 dosi che risultano conteggiate nel contatore nazionale ma non effettivamente ricevute”. Oggi intanto il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato a chiedere la ripartenza di alcune attività al Presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi”.Giornata di protesta in tutta Italia. In particolare, tafferugli in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati, tra manifestanti e polizia durante la manifestazione di commercianti e ristoratori che chiedevano la riapertura delle attività dopo le chiusure dovute all’emergenza Covid. “Siamo imprenditori, non delinquenti”, hanno urlato col megafono commercianti e ristoratori. Al grido “libertà”, decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. Quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone sono stati respinti e divrese persone sono state fermate. Ferito un poliziotto. Tra i manifestanti che hanno dato vita al sit in davanti alla Camera si sarebbero infiltrati diversi gruppi di estremisti con l’obiettivo di strumentalizzare il disagio sociale e far salire la tensione. Questa la lettura che arriva da fonti investigative che in queste ore stanno ricostruendo quanto avvenuto in Piazza Montecitorio.In Italia sono stati vaccinati con due dosi contro il Covid oltre 3 milioni e mezzo di cittadini, secondo i dati online del ministero della Salute, il 5,8% della popolazione totale (circa 60 milioni di persone) e il 6,8% dei vaccinabili over 16 (circa 51 milioni). In tutto gli immunizzati totali sono 3.509.838 (dato aggiornato alle ore 16 di oggi). LEGGI TUTTO

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    Covid, si torna all'Italia bicolore: nove Regioni in zona rossa, dieci (più Trento e Bolzano) in arancione

    (Teleborsa) – Dopo le feste di Pasqua si torna all’Italia dei colori per le restrizioni anti Covid. Nessuna Regione in zona gialla come stabilito nell’ultimo decreto, nove in zona rossa (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania) e dieci (Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria), oltre alle province autonome di Trento e Bolzano, in arancione.L’appuntamento è ora a venerdì per i risultati del monitoraggio settimanale di ISS e Ministero della Salute anche se, secondo quanto ha riportato Ansa, non risulta essere ancora stata convocata la cabina di regia. Per le riaperture saranno necessari numeri confortanti: nessun automatismo però, per decidere un allentamento delle restrizioni saranno indispensabili alcuni passaggi a Palazzo Chigi per valutare anche i progressi nella campagna vaccinale e ogni provvedimento in merito a nuove apertura dovrà avere l’ok definitivo del Consiglio dei Ministri.Nel mirino di attività commerciali e Regioni c’è il 20 aprile, individuata come data per una possibile apertura programmata. I governatori vedranno infatti la ministra Mariastella Gelmini alla Conferenza Stato-Regioni in settimana: la richiesta – scrive sempre Ansa – è quella di “fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo, come le palestre”. Nei prossimi giorni le Regioni incontreranno anche il presidente Draghi, anche se all’ordine del giorno non ci saranno le restrizioni anti-Covid ma il Recovery Plan. LEGGI TUTTO

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    DiaSorin, partnership con Lumos Diagnostics su test rapidi Covid-19

    (Teleborsa) – DiaSorin, multinazionale della diagnostica quotata nell’indice FTSE MIB, ha annunciato l’avvio di una collaborazione strategica con Lumos Diagnostics, azienda specializzata nella diagnostica POC, per lanciare il LIAISON IQ, una piattaforma immunodiagnostica POC portatile e in grado di connettersi al cloud, insieme ad un test per l’identificazione degli anticorpi IgG specifici contro il SARS-CoV-2 e un test dell’antigene per diagnosticare il Covid-19 tramite tampone nasale.Il LIAISON IQ e i suoi primi 2 test saranno resi disponibili nei mercati che accettano la marcatura CE entro la fine del secondo trimestre 2021 e saranno sottoposti alla Food and Drug Administration statunitense per ricevere l’Autorizzazione all’Uso di Emergenza.”Questa nuova piattaforma e i relativi test per il Covid-19 pensati per la decentralizzazione della diagnostica potranno rivelarsi fondamentali nella lotta contro la pandemia – ha commentato Carlo Rosa, CEO del gruppo DiaSorin – La collaborazione con Lumos Diagnostics conferma la nostra intenzione di cogliere questa nuova opportunità di business”.Per diagnostica POC si intende un’analisi medica svolta in prossimità del sito di cura ed assistenza del paziente, svolta nel modo più comodo e immediato per il paziente. In futuro, DiaSorin intende ulteriormente estendere il menù di test eseguibili sulla nuova piattaforma, con test rivolti a altre malattie infettive, tra le quali, ad esempio, la malattia di Lyme o le infezioni del tratto gastro-intestinale. LEGGI TUTTO

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    Rt sotto 1 ma “incidenza ancora alta”. Colori Regioni: cosa cambia dopo Pasqua

    (Teleborsa) – Scende a 0,98 l’indice Rt in Italia, quindi sotto la soglia d’allarme dell’1, in calo rispetto all’1,08 della scorsa settimana e all’1,16 di due settimane fa. Tuttavia, sono 11 le regioni e province autonome con Rt maggiore di uno. Complessivamente il rischio epidemico “si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto”. E’ quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio di Ministero della Salute e Iss. COLORI REGIONI, COSA CAMBIA? – Nella giornata di oggi, il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà le nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per domani sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile. A partire da martedì 6 aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in zona arancione. Nella fascia di rischio più alto, la rossa, restano Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta. In zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano e – da martedì – Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento.Preoccupa, intanto, il “caso” Sardegna (prima regione dello Stivale a finire in zona bianca) dove si registra un’impennata di contagi. 13 i Comuni in lockdown: da mezzanotte anche Pula, nota località turistica del sud ovest, entra in zona rossa. Dal primo marzo, scenario, decisamente peggiorato sull’isola.Intanto, una nuova variante del coronavirus SarsCov2 è stata identificata in Italia, in una donna di 50 anni residente vicino Novara. Al momento non sembra essere né più contagiosa né più letale delle altre fin qui note, e comprende caratteristiche delle cosiddette varianti inglese e nigeriana. A scoprirla il gruppo di ricerca del Cerba HealthCare di Milano, guidato Francesco Broccolo, in collaborazione con Massimo Zollo del Ceinge di Napoli, che ha completato il sequenziamento totale. Oggi si registrano 21.932 nuovi casi in Italia a fronte di 331.154 tamponi, con il tasso di positività sostanzialmente stabile al 6,6%. Ancora alto il numero delle vittime: 481. LEGGI TUTTO

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    OMS: campagna vaccinazioni europea “inaccettabilmente lenta”

    (Teleborsa) – Il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa Hans Kluge ha definito il lancio dei vaccini nella regione “inaccettabilmente lento”. “I vaccini rappresentano la nostra migliore via d’uscita da questa pandemia. Non solo funzionano, ma sono anche molto efficaci nel prevenire le infezioni – ha dichiarato – Tuttavia, il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento. E fintanto che la copertura rimane bassa, dobbiamo applicare le stesse misure sanitarie e sociali che abbiamo applicato in passato, per compensare i ritardi nei programmi. Vorrei essere chiaro: dobbiamo accelerare il processo aumentando la produzione, riducendo gli ostacoli alla somministrazione dei vaccini e utilizzando ogni singola fiala che abbiamo in magazzino, ora”.Secondo quanto riportato dall’OMS, ad oggi solo il 10% della popolazione europea ha ricevuto 1 dose di vaccino, mentre ad aver completato la serie completa è il 4%. “Il rischio che la vaccinazione in corso fornisca un falso senso di sicurezza alle autorità e al pubblico è considerevole e questo comporta un pericolo”, ha aggiunto inoltre Kluge.Nel frattempo, sono 23.649 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 356.085 tamponi totali elaborati (ieri 351.221) di cui 205.127 molecolari (ieri 205.794) e 150.958 test rapidi (ieri 145.427). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 6,64% (ieri 6,80%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno superato quota 3,6 milioni. Sono 501 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 109.847 morti da inizio pandemia. In lento calo sia del numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 29 in meno, 3.681 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 231 in meno rispetto a ieri (sono 28.949 in totale).La Regione con più nuovi casi si conferma la Lombardia (4.483), seguita da Piemonte (2.584), Puglia (2.369), Campania (2.258), Lazio (1.838), Emilia Romagna (1.809), Veneto (1.633), Toscana (1.631) e Sicilia (1.282). LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Figliuolo: in arrivo oltre 1,3 milioni di dosi Astrazeneca

    (Teleborsa) – Il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo anticipa che fra oggi e domani arriveranno oltre 1,3 milioni di dosi di Astrazeneca, in aggiunta alle 500 mila dosi di Moderna già arrivate e ad un milione di dosi Pfizer consegnate ieri.Lo ha annunciato nel corso del sopralluogo dei due hub di vaccinazione a Cagliari, dove si è recato per una “verifica” assieme al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. “A brevissimo avremo un’alta disponibilità di vaccini”, ha fatto sapere il Commissario, aggiungendo che “questo darà nuovo fiato alle trombe per poter fare il Piano in maniera coerente”. Figliulo ha anche annunciato l’arrivo di altri medici e infermieri militari in Sardegna, per arrivare a 17 mila inoculazioni al giorno, ed ha affermato che anche i medici di base “devono fare la loro parte”. Allarme Lazio: vaccinazioni sospese se entro 24 ore non arrivano dosiFrattanto, arriva un allarme dalla Sanità del Lazio. L’Assessore Alessio D’Amato ha avvertito “se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni”. “Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata”, ha affermato il responsabile alla sanità laziale, aggiungendo che la Regione conta già oltre 36mila prenotati e sono state aperte le prenotazioni anche per i 66-67enni. “Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi”., afferma. LEGGI TUTTO