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    “The Heat Garden”, IREN: nasce il progetto architettonico green per il sistema di accumulo del calore di San Salvario

    (Teleborsa) – Nasce nel quartiere San Salvario di Torino “The Heat Garden”, un progetto architettonico, con una forte impronta green, pensato per il nuovo sistema di accumulo del calore a servizio della rete metropolitana di teleriscaldamento, che mira a integrare elementi industriali, urbanistici e di design. La struttura consta di tre accumulatori da circa 2.500 m3, capaci di servire circa 2,2 Mln m³ di nuova utenza, una stazione di pompaggio e ripompaggio, oltre ai servizi ausiliari: collegata alle dorsali della rete metropolitana di teleriscaldamento, contribuirà ad alimentare una significativa area del quartiere, migliorando l’efficienza e la resilienza della rete.L’impianto, per la sua collocazione in un’area centrale della città, unisce innovazione, design e urbanistica, grazie al progetto dell’architetto Luciano Pia, che accosta attenzione alla sostenibilità e al territorio con soluzioni tecnologiche di avanguardia. Nell’ottica di una piena integrazione nel tessuto urbano, infatti, l’impianto ospita terrazzi e giardini pensili, che occupano una superficie di oltre 2500 m²: sono presenti quasi 11mila tra piante e alberi, oltre a una serra di coltivazione, che creano un tutt’uno con il Sistema di Accumulo vero e proprio, rappresentando efficacemente il binomio “tecnologia + verde”. La presenza delle piante, unita all’integrazione di storage termico e fonti rinnovabili, consente infatti di assorbire 25 tonnellate di CO2 all’anno.”The Heat Garden” è stato concepito per essere un luogo “aperto”, grazie alla presenza di un’aula didattica che consente di accogliere scuole e cittadini, ma anche di ospitare eventi, concerti e meeting, in un ideale connubio tra arte e industria. Il sito è inoltre interamente visitabile con un percorso immerso nel verde, che si snoda dal livello stradale sino alla sommità della struttura posta a 23 metri d’altezza.L’impianto è stato realizzato grazie a un investimento complessivo di circa 13 milioni di euro, con un cantiere che ha impiegato fino a 80 persone e che è rimasto attivo anche durante il periodo della pandemia da Covid-19, nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza allora vigenti. LEGGI TUTTO

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    Cartolarizzazioni Esg: Intesa Sanpaolo migliore banca innovativa in Europa

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo è la migliore banca innovativa in Europa nel settore delle cartolarizzazioni Esg. Il riconoscimento è arrivato da Structured Credit Investor, testata di riferimento a livello internazionale per l’informazione finanziaria, che ha nominato Intesa Sanpaolo vincitrice della categoria “Innovation of the year” agli Esg Securitisation Awards. Structured Credit Finance ha preso in esame le principali banche in decine di Paesi in tutto il mondo e, grazie alla collaborazione di analisti finanziari indipendenti e attraverso una raccolta di opinioni tra qualificati investitori istituzionali, ha premiato Intesa Sanpaolo tenendo conto dello sviluppo di nuovi segmenti di attivi Esg (Environmental, social and governance), della capacità di innovazione in termini di strutturazione, del volume di transazioni effettuate e del modello di gestione attiva del rischio di credito.”Il premio – sottolinea Intesa Sanpaolo in una nota – costituisce un importante riconoscimento degli impegni e dei risultati ottenuti da Intesa Sanpaolo in ambito Esg e conferma l’elevato livello raggiunto nella gestione attiva del rischio di credito attraverso le attività della Direzione Centrale Active Credit Portfolio Steering – parte dell’Area Chief Financial Officer diretta da Stefano del Punta –, che continua a rafforzare le proprie attività nell’ambito delle iniziative incluse nel Piano d’Impresa 2022-2025. Intesa Sanpaolo è tra le banche più attive nel contesto europeo per la gestione dinamica del rischio di credito, realizzata attraverso strategie creditizie mirate e operazioni di trasferimento del rischio di credito che hanno l’obiettivo di ottimizzare il profilo rischio-rendimento del portafoglio a livello di Gruppo. Le attività di credit portfolio management sono state progressivamente sviluppate per includere nuove tipologie di attivi coerenti con la Eu Taxonomy e i processi di Green Economy e Circolar Economy, come i finanziamenti che prevedono condizioni legate a criteri di riduzione o azzeramento dell’impatto ambientale. L’obiettivo è quello di incentivare le nuove erogazioni a favore di clienti con un elevato Esg score, in coerenza con il modello interno sviluppato nell’ambito della Direzione Centrale Financial Market Coverage diretta da Andrea Tamagnini e Marco Del Frate, e – si legge nella nota – di allargare la base degli investitori più sensibili ai temi della sostenibilità finanziaria, sempre più coinvolti nelle operazioni di cartolarizzazione sintetica finalizzate dal Gruppo sul mercato dei capitali”.”Dall’avvio delle attività del Programma Garc, Gestione Attiva Rischio di Credito, sono state realizzate operazioni di trasferimento del rischio di credito per un ammontare complessivo di oltre 50 miliardi di euro, che hanno permesso a Intesa Sanpaolo di liberare capitale per erogare nuovi prestiti a sostegno della crescita delle imprese italiane” – spiega Biagio Giacalone, responsabile della Direzione Centrale Active Credit Portfolio Steering –. L’Esg Securitisation Award ‘Innovation of the year’ assegnatoci da Structured Credit Investor, la testata che con più attenzione segue le cartolarizzazioni a livello globale, conferma il buon lavoro svolto finora e ci motiva a procedere con ulteriore slancio verso la conclusione di altre operazioni innovative in cantiere”. LEGGI TUTTO

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    CEN-ENEA: “L’economia circolare fa un passo indietro nel mondo. Ma l’Italia ancora leader in Europa”

    (Teleborsa) – Nonostante gli allarmi sulle crisi ambientali si rincorrano, il tasso di circolarità nell’economia mondiale sta diminuendo: in cinque anni siamo passati dal 9,1% al 7,2%. In altre parole, il Pianeta ricicla e riusa di meno. Tra le prime cinque economie dell’UE l’Italia rimane il Paese più circolare d’Europa, anche se negli ultimi cinque anni perde posizioni mentre altri Stati accelerano: non possiamo sederci sugli allori, occorre fare di più per mantenere la leadership. Il tasso di utilizzo circolare dei materiali in Italia è al 18,4%, resta più alto della media UE (11,7%)nel 2021 – ultimo dato disponibile – ma eravamo al 20,6% nel 2020 e al 19,5% nel 2019. Per la produttività delle risorse siamo, assieme alla Francia, davanti alle altre principali economie europee con 3,2 euro generati per ogni kg di materiale consumato e anche nella percentuale di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti, speciali e urbani, siamo in testa con il 72%. Nella classifica complessiva della circolarità delle cinque principali economie dell’Unione Europea (Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia) restiamo dunque leader ma nella tendenza degli ultimi cinque anni perdiamo posizioni: la Spagna ci segue a ruota e sta tenendo un ritmo di cambiamento più veloce dell’Italia. Sono questi alcuni dei dati al centro della quinta edizione del Rapporto nazionale sull’economia circolare, realizzata dal Circular Economy Network – in collaborazione con ENEA e con il patrocinio della Commissione Europea, del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del ministero delle Imprese e del Made in Italy, presentato oggi, 16 maggio 2023, a Roma, presso il Nazionale Spazio Eventi di via Palermo, anche in diretta streaming.All’evento, i cui lavori sono stati aperti da Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, hanno partecipato Edo Ronchi, presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Roberto Morabito, direttore dipartimento ENEA di Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, Laura D’Aprile, capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Barbara Clementi, dirigente Divisione Economia Circolare, DG per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese, ministero Imprese e Made in Italy, Katia Da Ros, vicepresidente per l’Ambiente di Confindustria, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, Giorgio Graziani, segretario Confederale CISL. Il dato da cui parte l’analisi è preoccupante: l’economia globale brucia oltre cento miliardi di tonnellate di materiali l’anno. Accelerare la transizione all’economia circolare, dunque, contribuirebbe a migliorare le condizioni del Pianeta perché l’estrazione di materiale vergine potrebbe diminuire di oltre un terzo (-34%) e le emissioni di gas serra potrebbero essere ridotte contenendo l’aumento della temperatura globale entro i 2°C, salvaguardando insostituibili ecosistemi fondamentali per la vita del nostro Pianeta. Ma ci sarebbero anche consistenti benefici economici. A partire da un importante contributo alla lotta contro l’inflazione che viene alimentata dai rincari del costo dei materiali e dell’energia: le strategie mirate al recupero di materia ed energia hanno un evidente effetto deflattivo. “Occorre accelerare, anche per combattere l’inflazione: se il costo delle materie prime e delle risorse aumenta, la circolarità è una risposta concreta alla crisi. Per questo è fondamentale dotarci di tutti gli strumenti utili per sviluppare pienamente l’economia circolare – ha dichiarato Ronchi –. In particolare, come Circular Economy Network, chiediamo di rispettare il cronoprogramma di attuazione della Strategia nazionale per l’economia circolare, recepire tempestivamente le misure europee, rafforzare il sostegno alle imprese, prevedere misure di fiscalità ecologica nella legge delega. È necessario inoltre sviluppare l’economia circolare delle materie prime critiche, garantire la realizzazione degli impianti previsti dal PNRR, accelerare i tempi di realizzazione degli impianti di riciclo e dei ‘progetti faro’ già finanziati, per colmare il gap tra Centro-Sud e Nord e garantire un’adeguata dotazione impiantistica. Sui rifiuti è essenziale dare piena attuazione al Programma nazionale di gestione dei rifiuti, aggiornare entro fine anno i Piani regionali per raggiungere gli obiettivi di riciclo e riduzione dello smaltimento in discarica previsti dalle direttive UE, accelerare e semplificare le normative sull’End of Waste, sviluppare la simbiosi industriale, nonché adottare il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti”.”L’Italia importa oltre il 99% delle materie prime critiche, mostrando una dipendenza dall’estero ancora più drammatica di quella europea – ha dichiarato Morabito –. Le materie prime critiche sono fondamentali per le filiere hi-tech più legate alla transizione energetica, circolare, digitale e alla qualità della vita in generale. A seguito delle emergenze degli ultimi anni, la richiesta di materie prime a livello globale si è bruscamente impennata, così come il loro prezzo,determinando un aumento del rischio di approvvigionamento con conseguente impatto negativosulla competitività delle nostre filiere produttive, che rappresentano oltre il 30% del PIL nazionale.Per un Paese come l’Italia, decisamente più povero di materie prime rispetto ai principalicompetitor, è ineludibile puntare sulla circolarità, dall’eco-design dei prodotti al recupero e riciclo,sfruttando le nostre miniere urbane, che sono la fonte potenziale di materie prime critiche piùprontamente accessibile”.Lo stile di consumo: un sondaggio sulle abitudini degli italiani – È stata presentata oggi, sempre in occasione della Conferenza sull’economia circolare,un’indagine, realizzata da CEN e Legacoop in collaborazione con IPSOS, su un campione rappresentativo di cittadini, che conferma l’interesse degli italiani per l’economia circolare. Negli ultimi 3 anni, infatti, quasi un italiano su 2 (il 45% degli intervistati) ha acquistato un prodotto usato e uno su 3 (il 36% del campione) un prodotto ricondizionato o rigenerato. Oltre l’80% delle persone intervistate pensa che ridurre il packaging sia importante. Leasing, noleggio e sharing sono utilizzati più della media (+ 10-11%) dalla fascia di popolazione di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Gli under 30, però, sono i più scettici circa le proposte per incentivare un approccio più circolare alle scelte d’acquisto, hanno poca fiducia nella capacità di migliorare la governance del settore. Il sondaggio è stato illustrato da Mattia Granata, Centro studi Legacoop. Simone Gamberini, presidente Legacoop e Marco Frey, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese, Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, hanno approfondito il tema delle scelte dei consumatori. Dopo il panel di presentazione del V Rapporto sull’economia circolare, spazio nel pomeriggio dell’evento alle voci di alcune imprese e consorzi con i rappresentanti di Burgo, Cobat, Conai, Conou, Ecopneus, Erion, Federbeton, IEG, Iren, Novamont. LEGGI TUTTO

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    SACE, Frezza: “PMI accelerano su investimenti in sostenibilità e ripensano strategie internazionali”

    (Teleborsa) – “SACE è un grande osservatorio del tessuto imprenditoriale italiano. Quello che ci arriva dall’ascolto delle oltre 37 mila aziende che accompagniamo – di cui la quasi totalità PMI, con tante eccellenze del Made in Italy rappresentative delle nostre filiere – è il grande cambiamento che stanno vivendo, accelerando sugli investimenti in sostenibilità e ripensando le loro strategie internazionali in una logica agile e flessibile”. Così Antonio Frezza, chief marketing & Sales PMI di SACE, intervenendo all’evento “Le imprese alla sfida della transizione sostenibile: le alleanze per il cambiamento”, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, organizzato da Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). “In questo percorso che le imprese stanno abbracciando per costruire resilienza e restare competitive, noi del Gruppo SACE – prosegue Frezza – siamo al loro fianco con la nostra ampia offerta di strumenti assicurativo-finanziari, sempre più digitalizzata e a portata di click, con i nostri servizi di accompagnamento gratuiti, come la formazione e i Business Matching, che organizziamo per far incontrate le nostre eccellenze di filiera con i grandi Buyer esteri, e con tante iniziative sul territorio, come una vera e propria open platform di prossimità fisica e digitale. Proprio due giorni fa si sono conclusi i nostri primi Free SACE Days, veri e propri giorni della prevenzione dai rischi, dedicati alle aziende italiane per cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato. Dalla nostra piattaforma mysace.it – un marketplace verticale, che integra i servizi assicurativi-finanziari con un ventaglio di soluzioni a supporto del business – le aziende hanno potuto richiedere gratuitamente e in pochi semplici click i Pareri di Assicurabilità e la Valutazione Azienda, che sono due delle principali soluzioni che offriamo per proteggere le imprese dal rischio di credito e valutare l’affidabilità di una controparte italiana o estera. Un’iniziativa a cui hanno aderito circa 300 imprese, a fronte di quasi 700 richieste in 12 giorni, delle quali il 93% proveniente da PMI con una quota del 62% di nuovi clienti.E non finisce qui perché abbiamo avviato anche una partnership con Start Up Italia: il 27 giugno saremo main sponsor con l’Università Luiss Guido Carli di StartupItalia Open Summit, dal 2015 il più grande evento italiano dedicato all’innovazione che ogni anno fa tappa in diverse città d’Italia per raccontare l’evoluzione dell’intera filiera. Il SIOS23 Summer: INSIEME vedrà protagonisti tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione, dalle startup alle PMI innovative, dalle istituzioni al mondo della formazione. E questo lo facciamo perché è nostra intenzione ascoltare le reali esigenze di una comunità che sta scrivendo il futuro del nostro Paese.Tutto questo in linea con il nostro piano industriale INSIEME2025 che si sviluppa lungo un percorso di crescita sostenibile, che porteremo avanti insieme alle aziende e a tutti i nostri partner e stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    Ambiente, ENEA: “Nasce la gomma riciclata dagli scarti di pneumatici e di acciaieria”

    (Teleborsa) – Dalla combinazione di scarti di acciaieria e pneumatici a fine vita ricercatori di ENEA e Università di Brescia hanno ottenuto una gomma riciclata adatta per nuove produzioni industriali come tappetini per l’isolamento acustico o antivibranti. I risultati, pubblicati sulla rivista internazionale Journal of reinforced plastics and composites, sono frutto di una collaborazione per l’uso efficiente e la gestione sostenibile delle risorse attraverso il nuovo Laboratorio “Tecnologie per la sostenibilità” del Dipartimento ENEA di Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, istituito presso l’Università degli Studi di Brescia (UNIBS).”Con questo lavoro gettiamo le basi per concretizzare un’azione di simbiosi industriale tra due settori tradizionalmente dissimili, ovvero l’acciaio e la gomma, in una Regione come la Lombardia, dove si trovano i maggiori produttori di acciaio da forno elettrico e, di conseguenza, ingenti quantità di scoria da valorizzare – spiega Marco La Monica, economista del Laboratorio ENEA di Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali –. Partendo da un’analisi del contesto territoriale e dei settori produttivi – continua – siamo stati in grado di individuare possibili flussi simbiotici tra aziende di settori diversi”.Un processo di lavorazione a freddo e senza l’aggiunta di additivi ha permesso finora di produrre sottili fogli di gomma (dello spessore di 1 millimetro) che presentano, dalle prime analisi al microscopio elettronico, caratteristiche di compattezza e coesione. “Per valutare le proprietà di questo nuovo materiale, – spiega Anna Gobetti, assegnista post-doc dell’Università di Brescia – abbiamo unito all’ingrediente base, la polvere di pneumatico, quantità via via crescenti di scorie di acciaio e abbiamo riscontrato una riduzione del coefficiente di attrito e un aumento della rigidezza. Inoltre, il contenuto di ossido di ferro (circa il 40% in peso) proveniente dalla scoria d’acciaio ha conferito alla gomma riciclata proprietà magnetiche e una maggiore conducibilità termica che la rende interessante per applicazioni dove serve dissipare il calore”.Ma i vantaggi non finiscono qui. Durante il processo di riciclo messo a punto da ENEA e UNIBS lo scarto di acciaio permette di scindere il legame chimico con lo zolfo presente nella gomma a fine vita tramite un’azione meccanica. Inoltre, si riscontra una riduzione del rilascio da parte delle scorie di acciaio di alcuni elementi potenzialmente tossici per l’uomo come, ad esempio, il cromo, il molibdeno e il vanadio, al di sotto dei limiti di legge. “I risultati ottenuti dall’applicazione della scoria come filler in matrici polimeriche sono incoraggianti: da una parte riusciamo a superare la problematica principale del riutilizzo della scoria, ossia il rilascio di metalli pesanti, dall’altra siamo in grado di formulare diverse tipologie di gomme in funzione dell’applicazione finale – aggiunge Gobetti –. Da anni – conclude – UNIBS è impegnata a recuperare la scoria nera da forno elettrico come filler nelle matrici polimeriche. Questa attività si è concentrata soprattutto su matrici termoplastiche e termoindurenti e ha portato, nel 2015, anche alla realizzazione di un brevetto di cui la professoressa Giovanna Cornacchia e il professor Giorgio Ramorino sono tra gli inventori. Da qui l’idea di sviluppare anche nuove matrici polimeriche come gli elastomeri nel dottorato congiunto con ENEA”.Ogni anno in Italia vengono utilizzate circa 435 mila tonnellate di pneumatici e solo il 20% viene rigenerato per nuovi utilizzi nel settore della mobilità. La quota rimanente, pari a circa 350 mila tonnellate, viene avviata ad altri impieghi come il recupero energetico nei cementifici e la produzione di energia (50%), il riciclo di materiale (25%), oppure viene dispersa (per il restante 25%) diventando così un pericolo per l’ambiente, oltre che uno spreco di risorse. Per quanto riguarda l’acciaio, l’Italia è il Paese leader in Europa con 20,4 milioni di tonnellate prodotte nel 2021 e le scorie nere ammontano a circa il 10-15% della produzione complessiva.”La gestione del fine vita degli pneumatici e delle scorie nere di acciaieria deve orientarsi in maniera crescente verso il recupero di materia, vista anche la gerarchia europea di gestione dei rifiuti e gli obiettivi del Piano di azione per l’economia circolare della UE. Per entrambi i materiali – conclude La Monica – esistono diverse possibili applicazioni per il recupero di materia a cui la ricerca ENEA e Università di Brescia ne aggiunge un’ulteriore, mettendo a sistema due filiere distinte e tradizionalmente non collegate con l’obiettivo di sviluppare forme altamente innovative e all’avanguardia di economia circolare per la sostenibilità ambientale ed economica del nostro Paese”. LEGGI TUTTO

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    Nexi, Standard Ethics conferma rating e Outlook “Positivo”

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “E” con Outlook “Positivo” a Nexi, società PayTech italiana che fa parte del FTSE MIB. Si tratta del terzo notch su nove (cioè nella fascia “Not Fully Sustainable”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Gli analisti evidenziano che nell’ultimo triennio la società ha apportato importanti modifiche all’azionariato combinate all’introduzione di patti di sindacato riguardanti una parte significativa del capitale sociale. A garanzia del mercato e degli azionisti di minoranza (sfera “G” dell’acronimo ESG), Nexi ha incrementato il livello di indipendenza del CdA ed introdotto la figura di un Lead Independent Director.La rendicontazione extra-finanziaria è in linea con le buone pratiche del settore; la disponibilità pubblica delle policy su alcuni dei principali temi ESG è apprezzata anche se “resta auspicabile l’utilizzo di chiari riferimenti alle indicazioni internazionali di ONU, OCSE e UE sulla Sostenibilità nella documentazione e negli strumenti di governo, incluso il Codice Etico”. LEGGI TUTTO

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    Earth Day Italia 2023 al via a Roma da domani: oltre 600 eventi dedicati all’ambiente e alla sostenibilità

    (Teleborsa) – Predono il via venerdì 21 aprile i festeggiamenti in occasione dell’Earth Day Italia 2023, la 53a Giornata Mondiale della Terra, la più importante manifestazione ambientale delle Nazioni Unite, che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile. Torna dopo la pausa della pandemia il Villaggio per la Terra, in presenza dalla Terrazza del Pincio e dal Galoppatoio di Villa Borghese a Roma, con circa 600 eventi (dal 21 al 25 aprile), tra spettacoli, talk, stand e laboratori destinati ai più piccoli. Tra migliaia di ragazzi provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado, si svolgeranno tantissime iniziative, di seguito le principali di venerdì 21 aprile.Il Ruggito del Coniglio alla terrazza del Pincio – Dal Villaggio per la Terra, dalle ore 7.45 alle ore 10.30, si partirà con un appuntamento speciale de “Il Ruggito del Coniglio” di Rai Radio 2 con Marco Presta e Antonello Dose, in diretta radio e tv sul canale 202 del digitale terrestre, in collegamento dal palco della Terrazza del Pincio, dando spazio a temi sulle celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra.L’esibizione dello street artist Moby Dick – Ogni giorno dalla Terrazza del Pincio si potrà assistere anche alle live degli street artist di fama internazionale che realizzeranno delle opere di natura ambientale. Il 21 e 22 aprile l’artista Moby Dick, che realizza opere su animali in estinzione e dà voce agli ultimi, in due giorni creerà il “Murales delle 5 P: Pace, Prosperità, Persone, Pianeta, Partnership”, un’opera di grandi dimensioni, su un pannello alto tre metri e lungo tre metri e mezzo. Mentre lo street artist internazionale Diego Poggioni si esibirà live con una sua opera il 23, 24 e 25 aprile. Il talk show di Impatta per la Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione – Al Villaggio per la Terra si celebrerà la Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione. Per l’occasione IMPATTA – il think tank italiano sull’innovability – organizza sulla splendida Terrazza del Pincio dei Talk Show di grande valore condotti da Annalisa Bruchi ed Edoardo Vigna. Tra i partecipanti si segnalano: Andrea Montanino, chief economist e direttore strategie settoriali e impatto di CDP; Roberta Angelilli, vice presidente Regione Lazio; Davide D’Arcangelo, founder Next4Production; Anna Gervasoni, direttore generale AIFI – Associazione Italiana del private equity, venture capital e private debt; Mattia Mor, CEO Emotion Network; Cristina Angelillo, presidente Innovup; Valeria Maria Fazio, vicepresidente Italia Camp, e molti altri. SpongeBob al Villaggio Bambini – All’interno del Villaggio un’intera area sarà dedicata a bambini e famiglie con attività e laboratori. Ad animare il Villaggio Bambini ci sarà il personaggio di SpongeBob, la spugna gialla più amata e protagonista dell’omonima serie tv in onda sui canali Nickelodeon, il brand di Paramount per bambini e ragazzi, con cui sarà possibile scattare una foto ricordo ed essere coinvolti in laboratori e attività educative sul tema della vita sott’acqua e di un futuro senza plastica. Spettacoli al Planetario – I ricercatori dell’INAF guideranno bambini e adulti tra le meraviglie del nostro cielo, riscoprendo quei corpi celesti che ormai le luci delle città non permettono di osservare e mostrando gli ultimi traguardi raggiunti dall’astrofisica moderna. La campionessa Valentina Vezzali al Villaggio Sportivo – Al Galoppatoio, oltre al Villaggio dei Bambini, della Scienza e della Biodiversità, un’area sarà dedicata al Villaggio Sportivo con oltre 30 discipline sportive curate da Federazioni, Associazioni e Gruppi Sportivi. Durante la giornata è attesa con le Fiamme Oro, Valentina Vezzali, ex campionessa olimpica e mondiale di scherma italiana. Musica e luci con RDS 100% grandi successi, radio ufficiale di Earth Day 2023 – La sera, a partire dalle ore 19.00, si terrà il Dj Set a cura di RDS 100% grandi successi radio ufficiale di Earth Day 2023, mentre l’artista Edoardo Dionea Cicconi presenterà la sua opera “AKR”, un’installazione pubblica monumentale che, per una notte dalla Terrazza del Pincio di Villa Borghese, accenderà sui cieli di Roma una “scultura di luce” che riproduce i veri colori dell’aurora boreale. Per l’occasione, si terranno anche esibizioni di Live con Studio Legale e Avanzi. LEGGI TUTTO

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    Ecomondo Messico, IEG: “Piattaforma di Green Economy nel Nord America”

    (Teleborsa) – Il Messico si prepara alla svolta green. Dal 26 al 28 aprile Ecomondo Mexico, organizzato da Italian Exhibition Group e Deutsche Messe, riunisce la community dell’economia circolare all’Expo di Guadalajara, capitale dello stato di Jalisco e seconda metropoli del Paese. Ecomondo Mexico, che ha per obiettivo il networking tra imprese, investitori e partner commerciali nazionali messicani e internazionali, si svolge in contemporanea all’Expo Guadalajara con Solar+Storage Mexico, manifestazione delle energie rinnovabili, anch’essa organizzata da Deutsche Messe e IEG con i partner Snec PV Power Expo e RE+ Events.”È sempre più diffusa la consapevolezza che la sostenibilità ambientale non è un’opzione. Tiene assieme tutti noi, a qualsiasi latitudine, verso l’obiettivo comune della salvaguardia del Pianeta. Fa perciò molto piacere – dichiara il presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni – portare l’expertise di Ecomondo e contribuire allo sviluppo tecnologico della green economy in Messico, con uno sforzo collettivo che vede protagonisti IEG, ICE Agenzia e l’Ambasciata d’Italia a Città del Messico”.”Ecomondo Mexico si sposta a Guadalajara, metropoli baricentrica per l’economia domestica e importante nel perimetro dell’accordo commerciale NAFTA e ora USMCA. L’Amministrazione statunitense – aggiunge l’amministratore delegato di IEG Corrado Peraboni – sta imprimendo un’accelerazione green, che sarà da traino anche per il Messico: un’opportunità per le imprese italiane, che solo recentemente hanno iniziato a rivolgersi a questo mercato”.Sono 18 le imprese italiane che espongono a Ecomondo Mexico: 13 di queste nella collettiva del padiglione organizzato da ICE Agenzia. Assieme a queste, espositori canadesi, statunitensi ed europei completano la piattaforma industriale della manifestazione che si articola in cinque aree merceologiche: rifiuti e risorse, water e monitoring, bioenergie, eolico e mobilità sostenibile assieme alla smart city. Il Messico, con circa 130 milioni di abitanti è, secondo la Banca Mondiale, la seconda economia dell’America latina, e tra le 15 più grandi nel mondo. È il secondo mercato di sbocco dell’export italiano nelle Americhe, dopo gli USA. Il suo tasso di crescita è di oltre il 3 per cento nel 2022. Mentre sono circa 150 le imprese italiane, secondo la Farnesina, che hanno stabilimenti produttivi nel Paese. Per il periodo 2021-25, il Global Green Growth Institute sostiene il governo messicano con progetti per l’implementazione della green economy, la biodiversità, la gestione dei rifiuti, sino alla mobilità elettrica e alla finanza climatica.L’expertise di Ecomondo, nei suoi 25 anni di edizioni in Italia, ha uno dei suoi tratti peculiari nella qualità della proposta scientifica del calendario di convegni curati dal Comitato Tecnico Scientifico diretto da Fabio Fava dell’Università di Bologna. Ecomondo Mexico, sui temi del waste e del ciclo delle acque, si è rispettivamente avvalso dell’expertise dei componenti del CTS Marco Ricci e Francesco Fatone. Ecomondo Mexico propone a Guadalajara un calendario di convegni che da un lato, con un approccio globale, fa il punto sulle tecnologie green più recenti come il biochar. Dall’altro, nel padiglione di ICE Agenzia , punta a un bilaterale di buone prassi ed esperienze di gestione sia italiane che messicane sui temi della gestione dei rifiuti o delle sfide che la risorsa acqua oggi pone. LEGGI TUTTO