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    Sostenibilità, da Intesa Sanpaolo 10 milioni di euro per progetti Gruppo Molteni

    (Teleborsa) – Da Intesa Sanpaolo un supporto pari a 10 milioni di euro per i nuovi progetti di sostenibilità ambientale del Gruppo Molteni, storica azienda di Giussano attiva nel settore del mobile per arredamento. Il finanziamento, che si avvale della Garanzia Green di Sace e rientra nella provvista da 1 miliardo di euro concessa da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare il credito alle Pmi e alle Mid Cap, corrisponde alla realizzazione della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Pnrr.L’operazione – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – è destinata a progetti di efficientamento energetico dell’azienda nonché per la transizione digitale con l’adeguamento del sistema di produzione con tecnologia 4.0, consentendo al Gruppo Molteni di perseguire obiettivi ESG legati alla riduzione del proprio impatto ambientale e di mitigazione e prevenzione del cambiamento climatico. “Questo finanziamento – dichiara Carlo Molteni, presidente Gruppo Molteni – si colloca all’interno dell’attuazione del nostro piano industriale 2021-2026, che vede nella sostenibilità e nella transizione 4.0 i suoi driver strategici di crescita. L’efficientamento della produzione interna, da sempre uno dei nostri fattori chiave di successo e che ci consente di tenere altissimi livelli di qualità, sarà il focus dei prossimi anni. In particolare, siamo orgogliosi di essere il primo Gruppo del settore furniture ad aver aderito al programma messo a disposizione di Intesa Sanpaolo, nostro storico partner che ci ha affiancato nei nostri principali momenti di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità imprese, Confcommercio Lombardia e A2A lanciano il tool online per l'autovalutazione

    (Teleborsa) – Un albero “cresce” in base al punteggio, il risultato fornisce esempi replicabili e consigli utili. Cosi` le imprese diventano piu` sostenibili, competitive e restano al passo con le richieste del mercato e dei consumatori. Si chiama “Cresciamo Sostenibili” ed è uno strumento agile per valutare in autonomia il grado di sostenibilita` ambientale della propria impresa, scoprire i traguardi raggiunti e, soprattutto, ricevere consigli e suggerimenti utili per diventare piu` green e piu` competitivi. Il nuovo strumento per le imprese del terziario è realizzato da Confcommercio Lombardia ed A2A, attraverso la controllata A2A Energia, come nuovo passo nell’ambito dell’Accordo di collaborazione firmato lo scorso settembre e che ha gia` visto l’attivazione di una partnership per la fornitura di energia 100% green da fonti rinnovabili e a compensazione delle emissioni a prezzo agevolato per le imprese associate. Nel dettaglio – spiega una nota congiunta – “Cresciamo Sostenibili” e` un questionario di autovalutazione (disponibile online sul sito dedicato) con 20 domande strutturate per i sei macro comparti del terziario (commercio al dettaglio, commercio all’ingrosso, servizi, alloggio, ristorazione, trasporti e logistica) e suddiviso in 4 aree di analisi: sostenibilita` ambientale, clienti, fornitori, marketing e comunicazione. Al termine della compilazione l’imprenditore ottiene un punteggio del grado di sostenibilita` della propria attivita`: una valutazione resa graficamente da un albero, simbolo dei risultati raggiunti dall’azienda, che cresce a partire da un piccolo seme sino a diventare sempre piu` rigoglioso. Il sistema, inoltre, restituisce informazioni e suggerimenti per accrescere ulteriormente il livello di sostenibilita`.”Abbiamo voluto realizzare questo tool perche´ il nostro ruolo come Associazione e` proprio quello di accompagnare le imprese nella costruzione di una nuova e virtuosa consapevolezza, facendo si` che nessuno sia lasciato indietro. Con Cresciamo Sostenibili vogliamo fornire agli imprenditori uno strumento utile, da una parte, a migliorare la coscienza di quanto gia` fatto, dall’altro ad offrire spunti concreti di miglioramento – afferma Carlo Massoletti, vice presidente vicario di Confcommercio Lombardia –. Il nome stesso mette l’accento sulle opportunita` di crescita, perche´ quello verso una maggiore sostenibilita` e` un cammino che richiede certamente impegno ma che permette di diventare anche piu` competitivi, accedere a nuove risorse ed opportunita`, restare al passo con le richieste del mercato e dei consumatori: in una parola crescere, appunto”. “In coerenza con il proprio Piano Industriale guidato dalla sostenibilita`, A2A vuole contribuire alla transizione ecologica del Paese. Una transizione che – spiega Andrea Cavallini, amministratore delegato di A2A Energia – necessita del coinvolgimento di tutti, privati e imprese di qualsiasi settore e dimensione. Con questa prospettiva, abbiamo deciso insieme a Confcommercio Lombardia di offrire alle aziende del comparto terziario uno strumento in grado di fornire indicazioni in merito al livello di sostenibilita` delle proprie attivita`, contribuendo alla creazione di una cultura d’impresa sempre piu` orientata alla decarbonizzazione, all’efficientamento energetico e all’elettrificazione dei consumi. Un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione del Gruppo A2A alle esigenze di aziende, professionisti e cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, siglate partnership con WoW Nature e Arbolia per piantare oltre 2.200 alberi

    (Teleborsa) – Banca Ifis sostiene due importanti progetti di riforestazione in Italia in collaborazione con WoW Nature e Arbolia. In occasione del Natale, grazie alla partnership con la società WoW Nature, progetto di Etifor società spin-off dell’Università degli Studi di Padova, la Banca ha donato a ogni dipendente del Gruppo un nuovo albero per mitigare e abbattere le emissioni di CO2 nell’ambiente. Si tratta di quasi 1.900 esemplari che verranno piantati la prossima primavera nel Parco Fiume Brenta in provincia di Padova e nel Parco Regionale Oglio Sud che si estende lungo le fasce fluviali del basso corso dell’Oglio dal fiume Mella fino alla foce del Po in provincia di Cremona. La Banca si è impegnata a curare e mantenere le piante per tre anni. L’altra importante iniziativa di forestazione è stata lanciata stamani dal Comune di Milano in collaborazione con Arbolia, società benefit di Snam e Fondazione CDP, e Forestami, progetto che punta a incrementare il capitale naturale e a piantare 3 milioni di nuovi alberi a Milano e nella Città metropolitana entro il 2030. L’intervento – fa sapere Banca Ifis in una nota – permetterà di sviluppare nuove aree verdi in prossimità degli svincoli autostradali nella città metropolitana di Milano. Banca Ifis contribuirà al progetto con 350 alberi di specie autoctone, favorendo così la creazione di nuovi polmoni verdi.Tra le iniziative dedicate da Banca Ifis alla sostenibilità figurano la costituzione di un Comitato interno alla Banca dedicato alla Sostenibilità e la recente adesione di Banca Ifis, prima challenger bank in Italia, alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale. Nel corso dell’ultimo anno la Banca – si legge nella nota – ha rafforzato il suo impegno nel sostegno all’imprenditoria e alle comunità locali con studi, progetti dedicati, partnership e collaborazioni anche introducendo specifici prodotti e programmi di finanziamento green. Banca Ifis si distingue, inoltre, nel leasing di veicoli elettrici con una quota di mercato in Italia pari al 34,36% (fonte Mtct Unrae). È recente il nuovo accordo con la BEI per un plafond di 100 milioni di euro in finanziamenti sostenibili per sostenere i progetti green delle PMI. Dal 2019 la Banca ha inoltre scelto di investire nell’energia elettrica pulita per ridurre le emissioni di anidride carbonica e l’impatto ambientale. Dal 1 gennaio 2020 la Banca impiega in tutte le sedi e filiali d’Italia solo energia verde proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Le sedi aziendali sono state, inoltre, ristrutturate secondo i più alti standard di eco-compatibilità. Negli uffici sono state implementate soluzioni eco-sostenibili per una riduzione della plastica anche grazie all’installazione di 50 colonnine idriche per l’approvvigionamento di acqua direttamente dalla rete. Considerata l’attuale presenza nel parco auto aziendale di mezzi elettrici, la Banca ha avviato un progetto che prevede l’installazione di colonnine per ricarica elettrica presso le principali sedi del Gruppo a integrazione di quelle già esistenti. Nel 2021 la Banca ha infine promosso iniziative di economia circolare, donando oltre 500 arredi (scrivanie, armadi, scaffali e sedie) degli ex uffici milanesi di Corso Venezia a 12 onlus a sostegno di progetti solidali in Italia e all’estero. Tutto il materiale dismesso è stato recuperato e reinserito in nuovi contesti. LEGGI TUTTO

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    Mobilità elettrica, negli aeroporti di Milano 15 nuove postazione per la ricarica elettrica ultra veloce

    (Teleborsa) – Si è chiusa oggi l’aggiudicazione della procedura competitiva indetta a novembre da SEA, società di gestione degli scali di Milano Linate e Malpensa, per la realizzazione degli impianti ad alta potenza per la ricarica elettrica delle automobili, con l’utilizzo di energia certificata 100% green. A realizzare le nuove infrastrutture sugli scali milanesi sarà Free To X, società del Gruppo Aspi dedicata ai servizi per la mobilità in chiave sostenibile, in partnership con Atlante, società del Gruppo Nhoa per i servizi di energy management. Quattro i punti che ospiteranno gli impianti di ricarica di ultima generazione e ad alta velocità nelle aree esterne degli scali, utilizzabili dalla cittadinanza sul territorio e in location che agevolano l’accesso anche alle persone a ridotta mobilità: una a Linate, una a Malpensa e due nei Terminal di aviazione privata presenti sui due aeroporti. Le attività prenderanno il via già a gennaio per concludere la realizzazione del progetto entro l’estate. L’entrata in funzione delle stazioni di ricarica prevede la realizzazione di un layout altamente innovativo, con un design capace di integrarsi al contesto aeroportuale, che permetterà agli utenti di Linate – passeggeri , cittadini e addetti dello scalo – di usufruire di sei colonnine, di cui quattro superfast, da 300kW per accogliere 10 veicoli in contemporanea con accesso al servizio sia con connettori in AC che DC. La Superfast Charging station verrà inoltre dotata di pensiline con le migliori tecnologie eco-sostenibili e di minore impatto ambientale. A Milano Malpensa verrà realizzato invece un impianto di quattro colonnine, di cui tre ultrarapide, che permetterà di gestire fino a sette autovetture contemporaneamente, mentre per le aree esterne ai Terminal dedicati all’aviazione privata verrà sviluppato, per ciascuna area, un impianto di due colonnine, di cui una superfast, che permetterà di gestire fino a quattro veicoli contemporaneamente.I punti di ricarica saranno operativi 24 ore su 24 e saranno utilizzabili attraverso tutte le modalità di pagamento disponibili (APP e RFID CARD dei principali provider, carte di credito). Free To X consentirà la ricarica di tutte le tipologie di veicolo, non soltanto di ultima generazione e il servizio verrà erogato dai diversi provider specializzati attivi sul mercato, secondo le rispettive logiche commerciali.Secondo i dati dell’osservatorio sulla mobilità elettrica di Motus-E, tra gennaio e novembre 2021 sono stati venduti in Italia circa 125mila mezzi elettrici. Le previsioni di mercato parlano di una forte crescita di questo settore: il target al 2030 è di oltre 6 milioni di veicoli full-electric in circolazione. Da qui la necessità di accelerare fortemente l’infrastrutturazione di Milano Malpensa e Milano Linate con stazioni di ricarica che, grazie alla tecnologia di ultimissima generazione, unitamente ai nuovi veicoli che stanno entrando in circolazione, consentiranno una mobilità sempre più confortevole e sostenibile.La strategia industriale di Free To X prevede la realizzazione di 100 stazioni di ricarica elettrica in autostrada entro il 2023 ed è pienamente in linea con gli obbiettivi del Recovery Fund e della Legge di Stabilità per facilitare gli spostamenti di medio-lungo raggio sulle quattro ruote attraverso una logica di massima sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    Terna, rifinanziata linea di credito legata a indicatori ESG

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha sottoscritto un accordo modificativo della Revolving Credit Facility ESG linked – con spread e commissioni legate all’andamento della performance della società relativamente a specifici indicatori ESG – di back up, sottoscritta in data 24 settembre 2018 nella forma di linea “committed” (RCF 2018).L’operazione prevede l’estensione della durata della stessa a 5 anni dalla data odierna, l’incremento dell’importo fino a un ammontare complessivo di 1,65 miliardi di euro e la modifica degli indicatori ESG. Il pool di banche che ha partecipato all’operazione è costituito dai medesimi istituti finanziari coinvolti nella RCF 2018: Unicredit, BNP Paribas/BNL, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Mediobanca. UniCredit ha inoltre lavorato in partnership con Terna nel ruolo di Sustainability Coordinator.”L’operazione – evidenzia una nota della società – consente a Terna di poter contare su una liquidità adeguata all’attuale livello di rating e conferma come la strategia del Gruppo sia orientata a coniugare sostenibilità e crescita per favorire la transizione energetica in atto e generare sempre maggiori benefici per il Paese e per tutti i suoi stakeholder”.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    doValue, CdA approva Piano di Sostenibilità 2021-2023

    (Teleborsa) – Il CdA di doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha approvato il suo primo Piano di Sostenibilità 2021-2023, che la guiderà verso il raggiungimento di obiettivi volti a generare valore sostenibile di lungo termine per azionisti, investitori, dipendenti, clienti e comunità. Sono tre le aree di impegno coerenti con la strategia di business e in linea con i Sustainable Development Goals – SDGs – dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: operare responsabilmente, attenzione alle persone e attenzione all’ambiente. Per ciascuna di queste aree, il Piano di Sostenibilità prevede obiettivi qualitativi e quantitativi. Fra questi: promuovere la sostenibilità lungo la catena di fornitura, favorire lo sviluppo professionale e il benessere personale di dipendenti e collaboratori, diffondere una cultura di inclusività, realizzare attività a sostegno delle comunità locali, ridurre i consumi energetici, promuovere l’utilizzo di energia rinnovabile per contrastare il cambiamento climatico.A conferma dell’impegno del gruppo nell’adozione delle migliori pratiche nell’interesse dei suoi stakeholder, doValue ricorda che MSCI ESG Ratings ha costantemente migliorato il rating da BBB nel 2018, ad A nel 2020 e ad AA oggi, collocando doValue tra le aziende con le migliori prestazioni ESG nel settore Diversified Financials a livello globale. LEGGI TUTTO

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    “Giornata Internazionale delle persone con disabilità”: FS Italiane rinnova il proprio sostegno

    (Teleborsa) – FS Italiane sostiene la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2021, il cui tema quest’anno è “leadership e partecipazione delle persone con disabilità verso un mondo post Covid-19 inclusivo, accessibile e sostenibile”, rinnovando la propria strategia dell’inclusione nel settore dei trasporti. “Non lasciare nessuno indietro” – come riferisce il portale d’informazione del gruppo, FSNews – è un obiettivo concreto che le Ferrovie dello Stato hanno costruito negli anni, testimoniato dall’impegno quotidiano con incontri periodici con le principali Associazioni delle persone con disabilità, investimenti e interventi per rendere accessibili treni e infrastrutture con l’obiettivo di garantire a tutti, nessuno escluso, il diritto alla mobilità. Senza incontrare barriere e ostacoli né in stazione né sui convogli, unendo anche la piena fruibilità dei servizi offerti, a terra e a bordo. L’IMPEGNO DEL GRUPPO FS PER L’INCLUSIVITÀ – FS Italiane – sottolinea FS News – lavora anche per dare concretezza all’inclusività sul posto di lavoro. Nei webinar dedicati al personale, per esempio, è stato introdotto il servizio di interpretariato LIS, la lingua dei segni italiana, riconosciuta come lingua ufficiale lo scorso 19 maggio. In occasione del 3 dicembre è stato organizzato il seminario online Da una diversa prospettiva, pensato per stimolare la riflessione sui preconcetti legati alla disabilità e sulle modalità per superarli. L’obiettivo è riconoscere e prendere consapevolezza dei BIAS (pregiudizi inconsci a cui si ricorre per interpretare la realtà senza un’analisi approfondita e ragionata), imparare ad aprirsi al dialogo e a relazionarsi in modo inclusivo con chi ha esigenze specifiche.ACCESSIBILITÀ, TRA GLI OBIETTIVI DI RFI – L’impegno continuo e costante di Rete Ferroviaria Italiana per l’inclusività è raccontato dai numeri: in 10 anni di attività sono stati oltre 2 milioni e 800mila i servizi di assistenza alle persone a ridotta mobilità coordinati dal circuito delle Sale Blu. In questi anni, grazie anche alla fruttuosa collaborazione con i rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità, il Gestore dell’infrastruttura – fa sapere FS News – ha ampliato il network delle stazioni in cui è disponibile l’assistenza (da 250 a 332 impianti nel 2020), incrementato il numero delle prestazioni erogate (da circa 150mila a quasi 410mila nel 2019), raddoppiato il numero delle stazioni fast (oggi 30 rispetto alle 15 nel 2010) dove si può usufruire del servizio con una sola ora di preavviso, attivata nel 2020 la nuova Sala Blu nazionale che ha il compito di affiancare le 14 Sale Blu territoriali nella gestione delle richieste. RFI è inoltre impegnata in un serrato programma di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in 620 hub ferroviari, con un investimento di 5,5 miliardi di euro distribuito su un orizzonte temporale decennale (2017-2026).TRENITALIA, SERVIZI SEMPRE PIÙ ACCESSIBILI – Quasi tutta la flotta di Trenitalia ha caratteristiche tecniche che consentono il viaggio alle persone con disabilità, con particolare riferimento a chi si muove su sedia a rotelle. È così per il 100% dei convogli di media e lunga percorrenza, ossia Frecce, sia quelle ad Alta Velocità sia i Frecciabianca, e Intercity giorno, tutti dotati anche di servizi igienici attrezzati. Per il trasporto regionale, i treni di nuova acquisizione consentono sia l’accesso e l’uscita autonome dalle porte sia l’accessibilità ai servizi di bordo, toilette e informazioni. Oggi i regionali che consentono il viaggio a chi è in sedia a rotelle, che hanno cioè una postazione ad hoc, rappresentano l’89% del totale, anche se non tutti hanno il bagno attrezzato, ed esplicano il 91% dei servizi programmati. Così come comunicato dalla società di trasporto del Gruppo FS all’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti). Con la consegna degli oltre 600 nuovi convogli, i Pop, i Rock e l’ultima automotrice a doppia motorizzazione, elettrica e diesel, e il contemporaneo progressivo accantonamento dei treni più vecchi, si potrà arrivare per la fine del 2025 a raggiungere il 100%. LEGGI TUTTO

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    “Hydrogen Joint Research Platform”, università e aziende insieme per la ricerca sull'idrogeno

    (Teleborsa) – Studiare lo sviluppo del vettore energetico che potrà dare un contributo decisivo al raggiungimento dei target climatici globali: l’idrogeno. Con questo obiettivo nasce Hydrogen Joint Research Platform (Hydrogen JRP), piattaforma di ricerca congiunta tra università e aziende creata dalla Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano e a tre aziende fondatrici Edison, Eni e Snam. Hydrogen JRP è volta a promuovere studi e ricerche innovative su: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e low carbon; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno.L’intento è dare impulso alla creazione di una filiera idrogeno in Italia, per favorire la competitività delle aziende e la crescita di imprese high tech. Hydrogen JRP è aperto a tutte le imprese che vogliono sperimentare, con il supporto della prima università tecnica italiana e dei suoi laboratori, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi sull’idrogeno. Per aumentarne l’impatto la piattaforma si avvarrà di un advisory board, organo di consulto strategico, che coinvolgerà i principali stakeholder istituzionali anche internazionali, per creare interesse e attrarre investimenti. Hydrogen JRP vuole cogliere la sfida della ricerca sull’idrogeno per costruire un ecosistema dell’innovazione. Saranno confermate nei prossimi mesi le adesioni al JRP di altre aziende interessate allo sviluppo della filiera dell’idrogeno. La struttura della piattaforma prevede che i soci stessi, a seconda del loro livello di adesione, propongano temi di ricerca verticali che favoriscano la creazione di know-how per l’industria italiana del settore.”La transizione energetica è tra le più grandi sfide dei nostri tempi. Sono due – ha precisato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano – i concetti chiave sui quali dobbiamo insistere: il rafforzamento di un percorso politico, di allineamento con le direttrici europee, che si basa su una fase di accompagnamento del sistema industriale; lo sviluppo di ricerca e formazione per posizionarci come punto di riferimento in termini tecnologici all’interno panorama internazionale. Perché questo accada abbiamo bisogno di tracciare un progetto comune che vede l’università al fianco delle imprese. Ecco perché Hydrogen Joint Research Platform, che oggi avviamo grazie alla partecipazione, alla capacità di ascolto e di innovazione di tre grandi imprese del settore, deve poter estendersi il più possibile al tessuto produttivo”.”Nella rivoluzione green europea l’idrogeno giocherà un ruolo importante, si tratta di un vettore energetico flessibile e potenzialmente ad impatto ambientale zero – ha dichiarato Andrea Sianesi, presidente Fondazione Politecnico –. Il governo italiano, inoltre, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha riservato un ruolo rilevante proprio all’idrogeno per fare fronte alle esigenze di progressiva decarbonizzazione in vari settori. Come Fondazione Politecnico e in linea con la nostra missione di fare da ponte tra Accademia e tessuto produttivo, abbiamo ritenuto fosse strategico creare un centro di ricerca congiunto per favorire la costituzione di una filiera industriale associata allo sviluppo dell’idrogeno, che potesse contare sulla prima università tecnica italiana e su alcune delle più importanti imprese nel campo dell’energia per favorire l’innovazione, ma anche puntare su una ricerca d’eccellenza e su un trasferimento tecnologico efficace e di impatto per lo sviluppo del sistema paese”. “L’idrogeno – ha affermato Giovanni Brianza, executive vice president Energy & Environmental Services Market di Edison – è un vettore energetico fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti e dell’industria hard to abate. La grande sfida oggi è accelerarne lo sviluppo per renderlo economicamente sostenibile e per dare vita a una nuova filiera industriale che agisca da volano per l’economia italiana e affermi il valore delle nostre competenze a livello internazionale. Con la piattaforma di ricerca Hydrogen JRP con Politecnico di Milano, Eni e Snam, poniamo le basi per un importante lavoro comune e confermiamo il ruolo fondamentale che Edison ha nel settore dell’idrogeno e il suo impegno nel supportarne la ricerca e sviluppo”.”La ricerca e sviluppo è uno dei pilastri su cui poggia la strategia di Eni volta al completo abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti, nonché la chiave per una transizione energetica equa e di successo – ha commentato Francesca Zarri, direttore Technology, R&D e Digital di Eni –. Questo progetto si inserisce nella rete di collaborazioni con i migliori Atenei e Centri di ricerca nazionali e internazionali che Eni sta sviluppando con l’obiettivo di accelerare l’industrializzazione di tecnologie innovative in ambito decarbonizzazione e rinnovabili”.”Con l’adesione a Hydrogen JRP, Snam – ha dichiarato Cosma Panzacchi, executive vice president Hydrogen di Snam – mira a contribuire alla crescita del sistema di ricerca e sviluppo per potenziare la filiera italiana dell’idrogeno con l’obiettivo di accelerarne la diffusione, anche grazie alle infrastrutture esistenti, e dare impulso alla transizione energetica. Questa iniziativa è in linea con l’impegno di Snam a supportare le tecnologie più promettenti dell’ecosistema idrogeno, attraverso progetti quali l’Hydrogen Innovation Center avviato in collaborazione con alcuni dei più importanti atenei italiani, come il Politecnico di Milano, e HyAccelerator, primo programma di accelerazione per startup dell’idrogeno gestito da un’azienda a livello globale”. LEGGI TUTTO