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    S-Loan, Intesa Sanpaolo: 2,5 milioni di euro a Numero Blu

    (Teleborsa) – Il Gruppo Numero Blu Servizi – azienda di servizi innovativi e personalizzati di contact center, che opera sul mercato nazionale dal 1993 e conta oggi oltre 30 milioni di fatturato – ha ottenuto da Intesa Sanpaolo un finanziamento di 2,5 milioni di euro destinato a progetti per il consolidamento e la crescita dello smart working e per iniziative di welfare aziendale dedicate ai 1300 dipendenti dislocati su tutto il territorio nazionale.”In quest’ultimo anno la pandemia ha colpito duramente le aziende creando un clima di incertezza nel futuro. La nostra azienda – ha dichiarato Luca Leopizzi, ad di Numero Blu – ha cercato di salvaguardare la salute e l’occupazione di tutte le proprie persone. Ora si deve ripartire facendo tesoro delle esperienze maturate per lasciarsi alle spalle questo periodo così complesso e sapere al nostro fianco Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana, ci rende sicuramente più forti e fiduciosi verso gli obiettivi che ci siamo prefissati”.”Il nostro Gruppo ha nel proprio DNA i valori della sostenibilità, del welfare e della vicinanza al territorio e questa operazione ne è un’ulteriore dimostrazione – ha commentato Pierluigi Monceri, responsabile della direzione regionale Lazio, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo –. Nel suo ruolo a sostegno delle famiglie ed imprese del Paese, Intesa Sanpaolo si impegna in un’allocazione responsabile del credito, integrando nella valutazione del merito creditizio anche i temi di sostenibilità, concorrendo così alla creazione di valore collettivo”. Intesa Sanpaolo – spiega l’istituto in una nota – “ritiene fondamentale promuovere lo sviluppo di un’economia sostenibile, favorendo lo sviluppo di tale cultura in particolare nelle pmi, riconoscendo la rilevanza degli investimenti che vengono inquadrati nei tre criteri guida, denominati ESG”. In quest’ottica Intesa Sanpaolo ha lanciato un nuovo strumento di finanziamento a medio-lungo termine denominato S-Loan specificatamente disegnato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa, valorizzando gli investimenti dedicati grazie anche alla individuazione di indicatori di performance ESG condivisi. “S-Loan – spieg Intesa Sanpaolo – sostiene le esigenze di medio-lungo termine delle pmi, con condizioni dedicate agevolate, grazie alle riduzioni di tasso che saranno riconosciute al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento in ambito ESG. Per ogni anno in cui l’impegno sarà rispettato sarà riconosciuto uno sconto sul finanziamento al fine di premiare i risultati conseguiti. S-Loan è un finanziamento che premia i comportamenti virtuosi in ambito sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    Efficientamento energetico, da CDP 5,5 milioni di euro al Comune di Palma di Montechiaro

    (Teleborsa) – Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con il comune di Palma di Montechiaro (AG) un prestito per un valore di 5,5 milioni di euro per progetti di riqualificazione energetica e gestionale degli impianti di pubblica illuminazione e integrazione dei servizi smart city e smart metering. Il progetto, spiega Cdp in una nota, mira al riammodernamento degli impianti, all’efficientamento energetico, al rispetto degli standard di sicurezza e al contenimento dell’inquinamento luminoso.Sulla rete di illuminazione pubblica del comune siciliano sara` prevista anche l’integrazione di dispositivi e sistemi di sensoristica ambientale con funzionalita` Smart City (sensoristica) e Smart Metering (lettura contatori).”Il progetto – fa sapere Cdp – evidenzia la volonta` da parte di Cdp e del Comune di Palma di Montechiaro di promuovere progetti di efficienza energetica, volti a ridurre i consumi e aumentare la sostenibilita”.Il risparmio energetico annuale derivante da questi interventi di efficientamento e ammodernamento sara` di oltre 1 milione e 800mila KWh (con un risparmio in percentuale del 66%), che si traduce in un risparmio economico annuale atteso di oltre 400mila euro. LEGGI TUTTO

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    Ecomondo, Astolfi (IEG): “Italia pronta per rispettare target europei”

    (Teleborsa) – La crisi da Covid e le nuove restrizioni, dovute ad una seconda ondata di pandemia, non fermano Ecomondo e Key Energy, una rivoluzione culturale che è ormai in atto da anni e che sta cambiando la percezione del nostro Paese in una direzione che favorisce la crescita sostenibile, complici anche le opportunità offerte oggi dal piano Next Generation EU.Una versione tutta digitale della manifestazione clou dell’anno sulla Green Economy sottolinea anche un altro aspetto cruciale del cambiamento culturale, la necessità di ridurre il gap tecnologico.Queste ed altre riflessioni sono emerse da una intervista rilasciata a Teleborsa da Alessandra Astolfi, Group Brand manager Green and Technology Division presso Italian Exhibition Group, la società che gestisce la Fiera di Rimini, dove la manifestazione ha avuto inizio il 3 novembre.Ecomondo è l’evento di riferimento italiano ed europeo in tema di Green Economy. Un momento di riflessione ed approfondimento. Qual è stata la risposta quest’anno nella nuova versione full digital?”L’anno era iniziato molto bene nel 2019, con una significativa risposta delle aziende ai temi che noi trattiamo da molti anni, poi dal 2020 il Covid ha silenziato le varie community, ma ha anche accelerato un processo già in atto, quello della Green Economy, che la Commissione europea con il Next Generation EU della von der Leyen ha potenziato”.”Noi abbiamo cercato di essere resilienti, di tenere piantata una bandierina sulla Green Economy, di non arrenderci all’impossibilità di tenere delle fiere in presenza e, con una prova di grande resilienza di Italian Exhibition Group e di tutti i professionisti che lavorano per questa grande realtà, siamo riusciti a materializzare quello che è il fisico (stand, persone, relazioni, contenuti) all’interno di questa piattaforma”.”La risposta è stata molto positiva, le aziende hanno reagito con entusiasmo, anche se con un po’ di delusione per non potersi incontrare di persona. Oggi ne abbiamo 400 che sono attive sulla piattaforma, hanno caricato i loro prodotti, le loto innovazioni, hanno creato dei veri e propri stand virtuali per interagire con i buyer. Dall’altra parte, abbiamo, favorito e mantenuto il rapporto con i nostri buyer internazionali, circa 350, per poter consentire il rapporto d’affari con i nostri clienti. Il terzo driver sono i contenuti tecnico-scientifici, le oltre 140 conferenze che si sono tenute in queste quattro giornate di manifestazione”.[embedded content]
    Le risorse che arriveranno dal piano Next Generation EU offrono una grande opportunità per accelerare il raggiungimento degli obiettivi dell’Italia. A che punto siamo?”E’ un’opportunità straordinaria quella che l’Europa ci offre e che il Next Generation EU mette a disposizione per l’Europa e per l’Italia, con il comune obiettivo di arrivare al 2050 ad essere carbon neutral, cioè avere un’Europa ad emissioni zero. Di questi 209 miliardi che arriveranno al nostro Paese, il 37% è destinato alle questioni climatiche e quindi alla Green economy”.”Il nostro Paese sta reagendo nel modo corretto. La politica, che in parte rimane un po’ indietro rispetto alla velocità di alcune imprese, ha capito l’importanza di avere una cabina di regia e di dare delle priorità ai tanti progetti che naturalmente il nostro Paese ha per cogliere questa opportunità”.”E’ emersa così l’esigenza di una regia unica, per la valutazione dei vari progetti, che negli anni possono generare posti di lavoro e possono facilmente colmare il gap per raggiungere questo obiettivo al 2030 ed al 2050″.”Bisogna ancora lavorare sul progetto di semplificazione autorizzativa, la parte burocratica ed amministrativa, che spesso ostacola la velocità del cambiamento, e la digitalizzazione, che è lo strumento per rendere possibile il cambiamento e la transizione energetica ed ecologica del nostro Paese”.Quali sono le istanze emerse dagli operatori della green Economy in ottica ripresa?”Ho ascoltato in questi giorni una community molto unita all’interno dei comitati tecnico-scientifici. Sono 24 anni che lavoriamo a stretto contatto con le associazioni d’impresa, i vari stakeholder e la politica, cioè chi fa le leggi e chi le applica.”C’è un sentimento positivo e, finalmente, dopo anni in cui non si muoveva nulla, c’è una forte accelerazione. Già dall’anno scorso abbiamo appreso che il nuovo modello si sviluppo sostenibile è possibile e che le aziende che fanno utili e sono sostenibili massimizzano il loro profitto, che non è solo economico, ma riesce a coniugare i valori economici con valori ambientali, di welfare, di attenzione ai territori, all’etica, alla reputation, quindi sono tanti i valori che ruotano attorno al fare sostenibilità”.”Le imprese sono già pronte per essere sostenibili e l’Italia in particolare ha delle eccellenze nel campo dell’economia circolare. Gli Stati Generali della Green economy hanno confermato che il nostro Paese è un “Champion” e può fare la differenza in Europa, questo è un impegno che noi riteniamo positivo e ci sentiamo di aver contribuito a creare tutto questo”.La Fiera di Rimini si conferma reattiva al cambiamento. Con grande prontezza ha saputo adeguarsi. Quanto è importante la tecnologia in ottica di sviluppo?”E’ stato un esempio di resilienza, l’elemento importante per il cambiamento. Abbiamo dato l’esempio come IEG di saper cogliere questa sfida, ci siamo messi al servizio di un obiettivo più alto, che è quello di mantenere viva e accesa la fiera, attraverso uno sforzo non indifferente, sia in termini di capitali tecnologici sia in termini di capitale umano e di competenze”.”Abbiamo quindi utilizzato il volano della tecnologia, un elemento straordinario che va coniugato con la cultura. Abbiamo sperimentato che è possibile fare sforzi importanti con l’aiuto della tecnologia, anche se non tutte le aziende sono allo stesso grado di digitalizzazione. Andrà quindi fatta sicuramente una riflessione su questo aspetto, ma si potrà utilizzare il digitale come ibridazione delle nostre fiere che svolgeremo in presenza nei nostri padiglioni”.”Abbiamo ampi margni di miglioramento nel sistema Paese e questa è una delle sfide che ci attende nei prossimi mesi”. LEGGI TUTTO

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    Energia solare, ENEA: “Al via due nuovi impianti a concentrazione in Sicilia”

    (Teleborsa) – Grazie all’alleanza tra Enea e l’industria italiana a breve sarà inaugurato in Sicilia, a Partanna (Trapani) il primo impianto realizzato in Italia che integra solare a concentrazione con il fotovoltaico ed è già in cantiere un altro da realizzarsi a Trapani nella Piana di Misiliscemi. Due progetti nei quali Enea – si legge in una nota – ha il ruolo di supervisore tecnico mentre le aziende italiane SOL.IN.PAR. srl e Stromboli Solar srl sono i committenti e FATA spa del Gruppo Danieli costruisce gli impianti.”Questi due progetti dimostrano che in Italia esiste una realtà industriale che sta investendo sulla tecnologia del solare termodinamico con iniziative concrete nonostante i vincoli burocratici e normativi – sottolinea Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili di Enea –. In questi due impianti Enea è stata coinvolta per svolgere diverse attività, dalla supervisione di progettazione, realizzazione e avviamento, alla verifica delle performance, fino all’integrazione dell’impianto solare a concentrazione con la tecnologia fotovoltaica”.L’impianto di Partanna – fa sapere l’Enea – è grande come 10 campi da calcio (83 mila m2), ha una potenza installata di 4,26 MWe ed è in grado di produrre energia elettrica per oltre 1.400 famiglie (circa il 30% della popolazione del territorio comunale, con utenze domestiche da 3 kW). “Prevediamo di raggiungere una capacità di accumulo di energia termica pari a 180MWht, che equivalgono a circa 15 ore di funzionamento dell’impianto a pieno carico, anche in assenza della radiazione solare”, spiega Graditi. L’integrazione di sistemi di accumulo di energia termica rappresenta un aspetto rilevante, poiché consente di poter disaccoppiare la raccolta dell’energia solare, che dipende dal ciclo giorno-notte e dalle condizioni meteo, dalla produzione di elettricità, legata invece alla richiesta da parte degli utilizzatori.Entro il 2021 Enea realizzerà presso il Centro Ricerche Casaccia (Roma) una piattaforma sperimentale per la caratterizzazione di componenti per la fornitura di calore industriale a media e alta temperatura, nell’ambito del programma triennale di Ricerca di Sistema Elettrico del Ministero dello Sviluppo Economico.Nei prossimi decenni l’International Energy Agency prevede un sostanziale incremento della quota di energia prodotta da solare termodinamico, che dovrebbe coprire oltre il 10% del fabbisogno globale di energia primaria al 2050. “Puntare al miglioramento delle capacità di accumulo dell’energia termica dei sistemi – conclude l’Enea – sarà, dunque, fondamentale per attirare ulteriori investimenti”. LEGGI TUTTO