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    Ponte sullo Stretto, Salvini: “sarà opera più avveniristica e green della storia”

    (Teleborsa) – “Vogliamo creare lavoro, disinquinare, sbloccare cantieri e investire in trasporto su ferro e via mare, ma anche lasciare ai nostri figli un’opera che renderà l’Italia un Paese leader al mondo come il Ponte sullo Stretto, l’opera più avveniristica ed ecologica della storia. Opera Green perché, secondo diversi studi tecnici, grazie al Ponte si taglierebbero oltre 100.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica annue, oltre al notevole beneficio per le acque del canale di Sicilia”.Lo dice il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini dopo l’intervento di Legambiente che in una nota ha espresso la propria posizione “Il Paese non ha bisogno di opere faraoniche e di cattedrali nel deserto come il Ponte sullo Stretto di Messina, ma di interventi concreti a partire da una massiccia cura del ferro e dal potenziamento del trasporto via nave”.Intanto, sulla questione interviene anche Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto-Confcommercio: “Basta con la retorica del ‘no’: il Governo ha ottenuto il consenso degli italiani per rilanciare le imprese e l’economia del Paese”, dice ulteriormente sollecitato dalle dichiarazioni rese oggi da Legambiente sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.”L’Italia deve recuperare il ruolo piattaforma europea del Mediterraneo – prosegue Uggé – Il Ponte sullo Stretto è lo strumento per il raggiungimento di questo obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    Autostrade, Oliveri: “Sfida competenze per sviluppo infrastrutture”

    (Teleborsa) – “Siamo impegnati in un profondo processo di trasformazione, soprattutto in un programma di aumento della capacità infrastrutturale della rete. Quello che ci serve sono le competenze, di giovani talentuosi e che sappiano guardare allo sviluppo della rete infrastrutturale inun’ottica di sostenibilità”. È quanto ha affermato la presidente di Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri, a margine della presentazione della seconda edizione della Smart Infrastructures Academy, in collaborazione tra l’università Federico II di Napoli e Tecne, società del gruppo Aspi.”Sono venuta a San Giovanni a Teduccio per la mia prima uscita dopo la nomina a presidente di Autostrade a maggio – ha sottolineato Oliveri – e in quell’occasione chiudemmo la prima edizione della Academy. Sono voluta tornare oggi per il lancio della seconda edizione proprio perché diamo un’importanza rilevante a questa iniziativa”. Oliveri ha rimarcato l’impegno di Autostrade in un processo di trasformazione e in un programma di aumento della capacità infrastrutturale della rete. “Parliamo di nuove opere, rilevanti – ha proseguito Oliveri – si parla per esempio della Gronda di Genova, che è un’opera moltoimportante ed estremamente sfidante dal punto di vista dei contenuti ingegneristici. Quello che ci serve sono le competenze e, per questo, vengono creati questi percorsi multidisciplinari che portano ragazzi già laureati, con un bagaglio di conoscenze molto ampio e specifico nell’ambito dell’ingegneria civile ed edile, a contatto con una serie di elementi multidisciplinari, che consentono loro di entrare in azienda e di essere subito un valore per noi”. A tal proposito, Oliveri ha evidenziato che gli iscritti alla prima edizione dell’Academy “sono stati tuttiinquadrati all’interno delle realtà del gruppo Autostrade. In particolare – ha aggiunto – una delle società in cui questi ragazzi si troveranno maggiormente a operare è quella che si occupa di ingegneria, che si chiama Tecne. Ricordando la foto in cui i ragazzi firmano il loro primo contratto di lavoro al termine del percorso della scorsa edizione, vogliamo fare la stessa cosa con i partecipanti alla seconda edizione,inquadrandoli subito nelle realtà del gruppo”. LEGGI TUTTO

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    OPA Atlantia, adesioni oltre il 21,6%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 2 novembre 2022, sono state presentate 991.099 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 119.594.178, pari al 21,6% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 e terminerà l’11 novembre 2022.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Ryanair, passeggeri ottobre a nuovo record: +14% su pre-pandemia

    (Teleborsa) – A ottobre 2022, Ryanair ha trasportato 15,7 milioni di passeggeri, in aumento del 38% rispetto allo stesso mese del 2021 (quando i passeggeri erano stati 11,4 milioni) e del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019, ovvero pre-pandemia.Anche ad ottobre la compagnia low-cost ha quindi trasportato più passeggeri che nei mesi del picco estivo prima della pandemia da Covid-19 (agosto 2019 si era chiuso con 14,9 milioni di passeggeri). Il nuovo record è stato segnato ad agosto 2022 con 16,9 milioni di passeggeri.Il fattore di carico si è assestato al 94%, in miglioramento di 10 punti percentuali rispetto all’84% di ottobre dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Infrastrutture, Salvini: primo contatto con Commissaria Ue Valean

    (Teleborsa) – Telefonata molto cordiale del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, e la commissaria europea ai Trasporti Adina Valean.E’ quanto riferisce un portavoce del ministro, spiegando che il colloquio è stata l’occasione per confermare la stretta collaborazione tra l’Italia e le istituzioni europee. Salvini ha anticipato l’ambizione del governo: realizzare il Ponte sullo Stretto che “permetterebbe di collegare la Sicilia al cuore dell’Europa con un’opera ingegneristica unica al mondo”.Il vicepremier e ministro ha toccato anche il tema del collegamento ferroviario Torino-Lione (“è necessario confermare il co-finanziamento europeo” ha precisato Salvini) e del “Fit for 55”, sottolineando la necessità di trovare soluzioni ambiziose ma realistiche “nell’interesse di cittadini e imprese”. Inoltre, sollevato il tema dei divieti unilaterali tirolesi nei confronti degli autotrasportatori. E ha confermato l’impegno del nostro Paese a sostegno dell’Ucraina nel contesto delle “Solidarity Lanes” e di possibili sostegni per la manutenzione delle strade ucraine, in vista dei prossimi mesi invernali, come auspicato anche da Bruxelles.Salvini e Valean si sono ripromessi di incontrarsi a più presto a Bruxelles. LEGGI TUTTO

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    OPA Atlantia, adesioni oltre il 21,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa (società veicolo che fa riferimento alla famiglia Benetton) sulle azioni Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, risulta che oggi, 31 ottobre 2022, sono state presentate 880.155 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 117.919.576, pari al 21,35% dell’offerta. L’offerta è iniziata il 10 ottobre 2022 e terminerà l’11 novembre 2022.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Atlantia acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 novembre 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Il trasporto merci ferroviario torna a crescere in Europa: +8,7% nel 2021

    (Teleborsa) – Dopo un calo del 2,2% e del 6,1% nel 2019 e nel 2020 (rispetto all’anno precedente), le prestazioni del trasporto merci ferroviario dell’Ue hanno registrato i primi segnali di ripresa nel 2021: +8,7%, sfiorando i livelli del 2018, a 399 miliardi di tonnellate-chilometro (tkm). È quanto è emerso dai dati sul trasporto ferroviario pubblicati oggi da Eurostat. In particolare, il tasso di crescita più elevato del trasporto merci su rotaia è stato registrato nel secondo trimestre del 2021, con un incremento del 20,5%, seguito dal terzo trimestre (+8,0%). Il primo e il quarto trimestre sono aumentati del 3,4% ciascuno, rispetto agli stessi trimestri del 2020. La Germania è stato il Paese che ha dato il maggior contributo alla performance con 123 miliardi di tonnellate-kilometro nel 2021, che rappresentano circa il 31% del totale dell’UE. Seguono Polonia e Francia rispettivamente con 54 e 36 miliardi di tkm. All’altra estremità della scala, Grecia, Lussemburgo e Irlanda hanno registrato meno di 1 miliardo di tkm nel 2021. In sette Stati membri dell’UE, il trasporto merci su rotaia è invece diminuito tra il 2020 e il 2021: Danimarca (-18,9%), Portogallo (-18,3%), Lituania (-8,2%), Lettonia (-7,7%), Irlanda (-5,2%), Croazia (-3,3%) e Ungheria (-2,1%). Negli altri Stati membri, le prestazioni del trasporto ferroviario sono cresciute nello stesso periodo. L’aumento più alto è stato osservato in Estonia (+22,9%), seguita da Spagna (+20,3%), Slovacchia (+18,6%), Italia (+15,0%), Germania (+13,5%), Francia (+13,3%) e Romania (+10,9%). In termini assoluti, la Germania è stato lo Stato membro con l’aumento più alto: +14,7 miliardi di tkm tra il 2020 e il 2021. Segue la Francia con una crescita di 4,2 miliardi di tkm nello stesso periodo. LEGGI TUTTO

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    Auto, 3 italiani su 4 disposti a passare a un veicolo elettrico nel prossimo biennio

    (Teleborsa) – Secondo Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica, nel mese di agosto le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di elettriche pure e veicoli ibridi plug-in) hanno registrato un calo del 23,39%. L’aumento dei costi dell’energia non sembra, tuttavia, essere un fattore rilevante nel rallentare il passaggio degli italiani all’auto elettrica. Il 75,3% dichiara, infatti, che sarebbe già disposto a passare a una full electric o a una ibrida plug-in da qui a due anni. È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen.Tra gli ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico, solamente 1 intervistato su 10 (10,6%) cita il prezzo dell’energia, che dovrebbe tornare ai livelli pre-crisi, mentre, al contrario, il principale motivo che frena gli italiani è l’attuale prezzo dei veicoli, considerato ancora troppo alto da più del 31,3% del campione. Seguono la richiesta di maggiori incentivi da parte del Governo (17,7%) e di infrastrutture adeguate (15,7%), altri due fattori che, allo stato attuale, potrebbero portare a un ripensamento. A questi, infine, si affianca appena un 24,7% di rispondenti che non comprerebbe comunque un’auto elettrica nei prossimi due anni, neanche al verificarsi di queste condizioni, perché ritiene questa tecnologia ancora poco affidabile o perché continua a preferire la propulsione a benzina o diesel.Solo un quinto degli intervistati fra i 30 e i 40 anni, non starebbe prendendo neanche in considerazione l’ipotesi (19,9%) di passare a una e-car: gli intervistati più giovani sono, dunque, particolarmente inclini a passare all’elettrico. Assume però maggior peso per questa fascia l’impegno da parte delle istituzioni a garantire più incentivi, richiesti dal 24,7% dei trenta-quarantenni. I più legati alle automobili tradizionali sono invece gli italiani fra i 50 e i 60 anni, con il 29,4% che non prende in considerazione i nuovi motori elettrici.”Il segmento motor è uno dei pilastri della nostra strategia e ci ha permesso rapidamente di superare i 2,5 milioni di clienti in Italia. Prima è una tech company costantemente al lavoro per innovare e offrire ai clienti i migliori prodotti, e proprio per questo guarda con attenzione al mercato che si sposta verso soluzioni innovative e sostenibili, e abitudini virtuose – commenta Anna Sanfilippo, chief marketing officer di Prima Assicurazioni –. È dunque molto importante registrare oggi che più del 75% degli italiani sarebbe disposta a fare il passaggio all’auto elettrica, nonostante le difficoltà dettate dalle contingenze attuali che non sembrano penalizzare significativamente questo cambiamento”. LEGGI TUTTO