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    Easyjet, al via due nuove rotte da Milano Bergamo

    (Teleborsa) – EasyJet espande il proprio network di destinazioni raggiungibili dall’aeroporto di Milano Bergamo, mettendo oggi in vendita due nuovi collegamenti internazionali verso gli aeroporti di Parigi Charles de Gaulle e Amsterdam Schipol.A partire dal 6 settembre 2021 la compagnia volerà verso Amsterdam con 3 frequenze a settimana, il lunedì, il venerdì e la domenica, e verso Parigi con 4 frequenze, il lunedì, il giovedì, il venerdì e la domenica. Le nuove rotte sono in vendita da oggi sul sito della compagnia, sull’app mobile e sui canali GDS.EasyJet ha iniziato ad operare dal “Caravaggio” lo scorso 28 maggio, inaugurando le proprie operazioni dall’aeroporto con il collegamento quotidiano tra Bergamo e Olbia, che raddoppierà a due volte al giorno a partire dal 19 luglio. Lo stesso giorno, inoltre, decollerà anche il primo volo di easyJet verso Malaga, rotta che sarà operata con 3 collegamenti alla settimana: il mercoledì, il venerdì e la domenica.Con l’aggiunta di queste nuove rotte, salgono dunque a 4 le destinazioni nazionali e internazionali raggiungibili dall’aeroporto di Milano Bergamo con voli EasyJet, per un totale di 70 rotte nazionali e internazionali con cui la compagnia collega la Lombardia. LEGGI TUTTO

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    Spedire un container dalla Cina all'Italia costa il 500% in più di un anno fa

    (Teleborsa) – Non accenna a rallentare l’aumento dei prezzi delle spedizioni globali, che – dopo un primo consistente aumento alla fine del 2020 – è schizzato alle stelle negli ultimi tre mesi. Il World Container Index di Drewry, un indice che traccia la variazione dei prezzi lungo le rotte principali del costo di spedizione di un container, è aumentato del 4,7% (o di 397 dollari) nell’ultima settimana, risultando più alto del 333% rispetto a un anno fa e attestandosi a 8.795 dollari per container da 40 piedi.L’indice composito medio della società di consulenza marittima ha toccato i 5.760 dollari per un container da 40 piedi, ovvero 3.716 dollari in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni, pari a 2.044 dollari.Su alcune rotte i rialzi sono anche maggiori. Un esempio sono quelle che vanno dalla Cina all’Europa: le tariffe di trasporto sulle rotte Shanghai – Genova e Shanghai – Rotterdam sono aumentate, rispettivamente, da 852 a 592 dollari, per raggiungere i 12,626 e i 12,795 dollari per container da 40 piedi. Ciò corrisponde a un aumento anno su anno, rispettivamente, del 514% e del 596%.Allo stesso tempo, la crescita della domanda globale di container è in una fase di stallo. Secondo i dati di Container Trade Statistics, a maggio 2021 la domanda è cresciuta del 14% rispetto allo stesso mese del 2020 (su cui però impattava la prima ondata della pandemia) e solo dell’1% rispetto al 2019. Ciò evidenzia anche un rallentamento significativo rispetto al periodo gennaio-aprile 2021, dove la crescita media annua dal 2019 è stata di circa il 3%.”I nuovi dati confermano il trend già osservato nei mesi scorsi e consolidano l’opinione che gli attuali problemi di mercato siano legati alla capacità e alle strozzature e non alla domanda, con il Nord America come principale eccezione”, ha commentato Lars Jensen, esperto di trasporto marittimo e CEO della Vespucci Maritime. “In linea di massima, ciò significa che la soluzione ai problemi attuali è legata alla risoluzione dei colli di bottiglia nel sistema, e non all’acquisto di più navi e container”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    UE, multa da 845 milioni di euro a BMW e Volkswagen per cartello su emissioni

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha scoperto che Daimler, BMW e il gruppo Volkswagen (che controlla i marchi Volkswagen, Audi e Porsche) hanno violato le norme antitrust dell’UE colludendo sullo sviluppo tecnico di strumenti in grado di ridurre le emissioni nocive degli ossidi di azoto (NOx) nelle vetture a diesel. Perciò l’esecutivo UE ha inflitto un’ammenda di 875 milioni di euro, con l’esclusione di Daimler, la quale ha rivelato alla Commissione l’esistenza del cartello. Tutte le parti in causa hanno riconosciuto il loro coinvolgimento nel cartello e hanno accettato di risolvere il caso. In particolare, Volkswagen deve pagare circa 502 milioni di euro e BMW quasi 373 milioni di euro.È la prima volta che la Commissione UE rileva che la cooperazione su elementi tecnici, e non sulla fissazione di prezzi o sulla ripartizione del mercato, porta alla creazione di un cartello. Per oltre cinque anni, le case automobilistiche hanno deliberatamente evitato di competere sul miglioramento degli strumenti che riducono le emissioni di NOx, limitandosi ad aderire alle norme UE sulle emissioni. Lo hanno fatto, sottolinea la Commissione, nonostante la tecnologia per farlo fosse disponibile.”Le cinque case automobilistiche Daimler, BMW, Volkswagen, Audi e Porsche possedevano la tecnologia per ridurre le emissioni nocive oltre quanto richiesto dalla legge secondo gli standard di emissione dell’UE – ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla concorrenza – Ma hanno evitato di competere sull’utilizzo del pieno potenziale di questa tecnologia per ridurre le emissioni più di richiesto dalla legge. Quindi la decisione odierna riguarda il modo in cui una cooperazione tecnica legittima è poi andata storta. E non tolleriamo quando le aziende colludono. È illegale secondo le norme antitrust dell’UE”. LEGGI TUTTO

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    Accordo di codeshare tra Aegean e Volotea

    (Teleborsa) – Aegean e Volotea hanno siglato un accordo di codeshare su 100 rotte internazionali aventi come destinazione la Grecia. Si tratta di collegamenti con Italia, Francia, Spagna, che riguardano gli aeroporti italiani di Venezia, Verona, Napoli e Genova. tutte le rotte selezionate non hanno sovrapposizioni e sono state studiate per consentire a entrambi i vettori una notevole opportunità di crescita. LEGGI TUTTO

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    ENAC, avviato iter per il decollo della compagnia aerea ITA

    (Teleborsa) – Nell’ambito della procedura di rilascio del Certificato di Operatore Aereo (COA) alla neo compagnia aerea Ita (Italia Trasporto Aereo), si è svolta la riunione del tavolo tecnico Enac – Ita, presieduto dal direttore centrale Vigilanza Tecnica Enac, Claudio Eminente, durante la quale l’operatore ha finalizzato l’organizzazione e le principali figure che saranno responsabili degli aspetti di safety.Il rilascio del Coa è un passaggio fondamentale che attesta che la compagnia aerea è in possesso della capacità professionale e dell’organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l’esercizio dei propri aeromobili in condizioni di sicurezza.Il presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Pierluigi Di Palma, e il direttore generale Alessio Quaranta hanno incontrato l’amministratore delegato di Ita Fabio Lazzerini.Di Palma ha ribadito il supporto istituzionale e tecnico dell’Enac alla fase di transizione, con l’impegno di completare le procedure in un tempo breve a garanzia della continuità del servizio, e con l’augurio che la nuova compagnia, nel momento in cui diventerà operativa, possa contribuire al rilancio del trasporto aereo nazionale superando la crisi globale economica che sta fortemente coinvolgendo anche il settore aereo, il tutto, sempre, nella garanzia della tutela dei diritti dei passeggeri. LEGGI TUTTO

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    Daimler perde terreno in Borsa su class action Dieselgate

    (Teleborsa) – VZBV, la più grande associazione tedesca per la tutela dei consumatori, ha presentato una class action contro il produttore tedesco di automobili Daimler per rendere più facile agli automobilisti che possedevano auto coinvolte nel Dieselgate richiedere i danni. Daimler, nonostante le sanzioni e il richiamo di veicoli, non ha mai ammesso di aver commesso illeciti nel caso, che fa parte del più ampio scandalo sulle emissioni che ha coinvolto anche la rivale Volkswagen.”VZBV presuppone che la procedura consentirà ai consumatori di chiedere i danni. Le parti che ritengono di aver subito un danno avranno la certezza che Daimler abbia intenzionalmente dotato diversi modelli di veicoli di dispositivi di manipolazione (delle emissioni, ndr) illegali – ha affermato Klaus Müller, direttore esecutivo dell’associazione – Nonostante i richiami delle autorità, Daimler continua a negare di aver manipolato intenzionalmente i valori delle emissioni dei suoi veicoli”. Il produttore di automobili ha affermato di considerare infondata la controversia sulle emissioni e di voler contestare la causa intentata da VZBV.Pressione su Daimler, che perde terreno, mostrando una discesa del 2,08%, portandosi a 71,39. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 70,64 e successiva 69,9. Resistenza a 72,86. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, sindacati: alta adesione allo sciopero di oggi, centinaia i voli cancellati

    (Teleborsa) – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno fatto sapere che è stata alta la partecipazione allo sciopero odierno di 24 ore del trasporto aereo, “con centinaia di voli cancellati e con presidi molto partecipati negli aeroporti di Fiumicino, Linate, Firenze e nei principali scali del Paese”. La protesta è stata indetta “a difesa dei lavoratori di Alitalia e Air Italy come di Blue Panorama e Air Dolomiti e Neos ma anche Norwegian e di Ernest in liquidazione e delle low cost EasyJet, Ryan Air/Malta Air, Wizz Air, Vueling e Volotea, di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti nel nostro paese, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore”. “La mobilitazione – hanno annunciano le organizzazioni sindacali – non si ferma, in attesa che il Governo intervenga a difesa di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Per evitare di trovarci ad affrontare procedure di licenziamento al termine dei regimi di cassa integrazione che riguarda tutte le realtà del trasporto aereo, dalle compagnie fino alle attività legate all’indotto, serve rifinanziare il Fondo straordinario del trasporto aereo, la riforma degli ammortizzatori sociali e una sede di confronto interministeriale permanente”. Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA, infatti, “non è stata data la necessaria attenzione nel Piano di Ripresa e Resilienza ad un settore tanto strategico per il Paese. Servono regole per evitare il dumping sociale e contrattuale e per allineare la competitività, al fine di evitare qualsiasi distorsione delle concorrenza che alla fine produce sfruttamento e perdita di posti di lavoro”.”La stagione autunnale che ci attende, a partire da settembre e ottobre, sarà molto difficile”, ha dichiarato il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito. “Manteniamo alta la mobilitazione con le prossime iniziative da programmare, se sarà possibile, già a fine luglio”, ha aggiunto. “Ci sono le grandi vertenze – ha spiegato il dirigente nazionale della Filt Cgil – come quelle di Alitalia ed Air Italy, dove abbiamo scongiurato pochi giorni fa 1.450 licenziamenti ma ci sono anche le crisi negli aeroporti delle attività di handling e di quelle del catering, legate alle compagnie”. “Da parte del Governo – ha dichiarato infine Cuscito – è stato commesso un gravissimo errore, non inserendo nel blocco dei licenziamenti il settore del trasporto aereo. Lavoreremo affinché non ce ne siano ma abbiamo bisogno dell’aiuto del Governo a partire dal rifinanziamento del Fondo straordinario del Trasporto Aereo, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e da una convocazione urgente su Alitalia”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Bologna, a giugno 327 mila passeggeri

    (Teleborsa) – Nel mese di giugno i passeggeri complessivi transitati per l’Aeroporto di Bologna sono stati 327.244, dato non confrontabile con il livello del giugno del 2020 (che registrò poco più di 35 mila passeggeri) e ancora distante rispetto ai valori del 2019 (-62,1%). Nel sesto mese dell’anno, i passeggeri su voli nazionali sono stati 155.267 (-12,4% su giugno 2019), mentre quelli su voli internazionali sono stati 171.977 (-75% su giugno 2019). I movimenti aerei sono stati 3.156 (-51,7%), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.238 tonnellate, in crescita del 5,6% su giugno 2019. Le dieci mete più volate di giugno sono state: Catania, Palermo, Brindisi, Olbia, Bari, Tirana, Barcellona, Madrid, Cagliari e Bucarest.Nel primo semestre dell’anno i passeggeri complessivi sono stati 770.396, in calo dell’82,7% sullo stesso periodo del 2019, con 9.150 movimenti (-74,1%) e 18.444 tonnellate di merce trasportata (-5,2%). Si può comunque notare il progressivo miglioramento dei dati di traffico: dagli 80 mila passeggeri di gennaio si è passati ai 140 mila di maggio e ai 327 mila di giugno. LEGGI TUTTO