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    Alitalia, Zeni: 2020 anno drammatico. Ristori limitati e lenti

    (Teleborsa) – “Il 2020 è stato un anno drammatico, ha determinato una paralisi della domanda, l’ordine di grandezza è del -90% dall’inizio della pandemia questo ha fatto si cha abbiamo subito un calo dei ricavi di 2 miliardi e 40 milioni”. Lo ha detto il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni al convegno Rilancio del trasporto aereo nel mondo post Covid organizzato dalla senatrice M5s Giulia Lupo. “Nella settimana appena conclusa la società PWC ha finito l’asseverazione dei nostri numeri”, ha spiegato Zeni, aggiungendo che il “risultato operativo è risultato purtroppo in peggioramento di 20 milioni, che è l’1% dei ricavi dell’anno”.Zeni rileva che “è impossibile operare questa attività, che è diventata quasi un servizio pubblico essenziale, senza dei ristori”. “E su questo devo dire che Alitalia ha superato quest’anno usufruendo di un aiuto tra i più bassi in Europa – ha detto -: ha ricevuto ristori per 9 euro per posto offerto, mentre altri concorrenti europei ne hanno ricevuti 88 euro a posto offerto. E non solo ne abbiamo ricevuto in maniera limitata, ma anche con grande lentezza: se pensate che oggi stiamo ancora aspettando quelli di novembre e dicembre vi dà l’idea del grado di tensione finanziaria con il quale si è dovuto lavorare”.Viene poi fornito “qualche numero sul quadro del malato che è stata l’immagine con cui viene etichettata la compagnia di bandiera. Questa azienda dal 2017 al 2019 ha ricevuto 1,3 miliardi di finanziamenti pubblici. Di questi i questi ha già restituito la metà, 645 milioni, pagando imposte e tasse”. “Inoltre ha versato un indotto di prossimità di oltre 3 miliardi, circa 1,3 di pagamenti agli aeroporti, più di 330 milioni all’ente del traffico aereo, oltre 1 miliardo di retribuzione nette ai dipendenti. E oltre ad aver fatto affluire nelle casse dei fornitori nazionali oltre 2,6 miliardi, ha generato un indotto indiretto di 19 miliardi. Quindi – ha concluso Zeni – ho visto soldi pubblici spesi molto peggio di questo 1,3 miliardi per tutto quello che ha innescato: ogni euro ne ha innescati 20”.Piuttosto critico il giudizio sulle richieste di Bruxelles. “Trovo questo approccio di ricerca della discontinuità una ricerca di dissoluzione di Alitalia”, ha detto Zeni. “Quando sono arrivato qui avevamo 113 aerei, non conosco nessuna norma che dica che la discesa da 113 a 93 aere non soddisfi un requisito di discontinuità”, ha osservato. “L’UE ha un approccio assolutamente discriminatorio con noi. Noi certo le abbiamo reso le cose semplici, perché con 22 anni senza un intervento preciso si perde completamente la credibilità”, ha rilevato, evidenziando le limitazioni imposte negli anni da Bruxelles. “Quando oggi sento che vogliono imporre senza nessun confronto il rilascio di slot, chiesti come dei remedy in situazioni di rafforzamento competitivo, lo trovo eccessivo”.Nel frattempo, i Sindacati riferiscono che i dipendenti di Alitalia sono ancora in attesa degli stipendi del mese di marzo. Le retribuzioni avrebbero dovuto essere pagate sabato scorso. Il 26 marzo è arrivato il semaforo verde della Commissione europea ai 24,7 milioni di euro per compensare i danni derivanti dall’impatto della pandemia tra il primo novembre e il 31 dicembre. Al momento, riferiscono le stesse fonti, nessuna comunicazione da parte di Alitalia. In programma, per il 31 marzo l’incontro tra organizzazioni sindacali e la terna commissariale di Alitalia, slittato più volte.Domani, 30 marzo dalle 9:30, a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico manifestazione di tutti lavoratori Alitalia e Cityliner. A organizzarla unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo per “l’incertezza sull’erogazione delle retribuzioni, sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo”. LEGGI TUTTO

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    Torino Airport riparte con 58 collegamenti estivi

    (Teleborsa) – L’aeroporto di Torino ha presentato l’operativo dell’estate 2021 che prevede 58 collegamenti, di cui 30 nazionali (+60% in termini di frequenze settimanali rispetto all’estate 2019) e 28 internazionali. A garantirli sono 14 compagnie aeree. In quattro opereranno verso la Sardegna, con i collegamenti per Alghero, Cagliari e Olbia; lo stesso numero che servirà gli aeroporti siciliani (Catania, Palermo, Trapani, Lampedusa e Pantelleria); tre i vettori che voleranno verso Bari e Brindisi.Le nuove rotte nazionali da Torino per il periodo estivo sono: Olbia e Palermo di Blue Air; Cagliari, Lamezia Terme e Napoli, operate da Ryanair; Bari e Palermo di Wizz Air; Olbia operata da easyJet.A livello internazionale, dal 7 luglio 2021 saranno disponibili i collegamenti per Mykonos e Palma di Maiorca di Volotea. Ryanair introduceil volo per Lviv in Ucraina e Wizz Air quello per Bacau in Romania. LEGGI TUTTO

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    Canale di Suez, la nave bloccata è stata parzialmente liberata

    (Teleborsa) – Non è chiaro quando il canale di Suez sarà riaperto al traffico, ma è stato compiuto un primo importante passo in questa direzione. Nella notte, intorno alle 4.30 ora locale, la portacointainer Ever Given è stata disincagliata e portata di nuovo a galleggiare, secondo quanto riferito dal fornitore di servizi marittimi Inchcape Shipping Services e poi confermato alle agenzie internazionali da persone che stanno lavorando all’operazione.”Al momento (la nave, ndr) è al sicuro – ha scritto Inchcape Shipping Services su Twitter – Ulteriori informazioni sui passaggi successivi seguiranno una volta che saranno noti”. La nave della compagnie taiwanese Evergreen Line è bloccata da martedì, causando la chiusura di una delle più importanti arterie per il commercio globale e facendo pressione sui prezzi di commodities e spedizioni.La Suez Canal Authority aveva in precedenza reso noto che un totale di dieci traghettatori sono coinvolti nelle operazioni di liberazione della Ever Given. Gli escavatori hanno già spostato 27.000 metri cubi di sabbia, fino a una profondità di 18 metri, e questa operazione ha permesso di appurare che la parte anteriore della nave è stata danneggiata, anche se l’imbarcazione è rimasta stabile. Ciò aggiunge incertezza ai tempi di sblocco del canale, in quanto probabilmente la portacontainer non è operativa al 100%. L’Egitto aveva fissato a domani la scadenza per iniziare a scaricare la nave dai container se non fosse stata ancora messa a galla.Intanto si è allungata la lista di navi in attesa che il canale venga sbloccato: secondo i dati raccolti da Bloomberg, ieri c’erano 453 navi in coda, rispetto alle circa 100 all’inizio del blocco. In questo totale sono comprese 90 navi portarinfuse (navi usate per trasportare carichi non-liquidi e non contenuti in container), 27 petroliere, 82 portacontainer, 22 vettori GPL o GNL, 31 navi cisterna e 17 navi che trasportano veicoli.Anche se l’importante snodo per il commercio mondiale fosse liberato nei prossimi giorni, le conseguenze sugli scambi globali potrebbero durare settimane o mesi. “Le tessere del domino sono state rovesciate – ha scritto sui social media Lars Jensen, amministratore delegato di SeaIntelligence Consulting – I ritardi e i cambi di rotta, che sono già avvenuti, causeranno effetti a catena su navi e attrezzature vuote, che si faranno sentire per diversi mesi”. LEGGI TUTTO

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    SACBO, Sanga: “Non abbandono il campo, la strada continua insieme”

    (Teleborsa) – “L’Aeroporto di Bergamo è a terza infrastruttura nazionale. La storia di questi dieci anni è stata una storia di successo, ora invece ci misuriamo su delle difficoltà, su delle fatiche nuove, su dei percorsi inesplorati fino ad oggi. Anche per noi è una scommessa. C’è tanto da fare e, proprio per questo, io non abbandono il campo: la settimana prossima presenterò alla Camera dei deputati le mie dimissioni da parlamentare e continuerò, con grande entusiasmo e grande passione, a lavorare in una struttura che ha delle eccellenze da un punto di vista delle sue risorse umane, del suo gruppo dirigente. Una realtà che vanta un consiglio di amministrazione, attento e rigoroso, che vuole investire, e dei soci, istituzionali e privati, che vogliono mantenere questo aeroporto ad altissimi livelli. Per questo dico: la strada continua insieme”. È con queste parole che oggi Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, durante la conferenza stampa organizzata per celebrare il decennale di intitolazione dell’Aeroporto di Bergamo a “Il Caravaggio”, ha annunciato la sua intenzione di restare al timone di Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, con la carica che attualmente ricopre di presidente e quindi di rinunciare al seggio in Parlamento a cui da gennaio aveva diritto come primo dei non eletti del Partito Democratico, a seguito delle dimissioni dell’altro bergamasco del Pd, Maurizio Martina, dimessosi per aver ottenuto la nomina di vicedirettore della Fao. La Giunta per le elezioni stava verificando la compatibilità dei due ruoli del politico della Val Cavallina, ma ora la decisione è stata presa. Nel corso della conferenza Sanga ha illustrato i valori generati dallo scalo nel periodo 2011-2020, i programmi per la ripartenza, ed è stato presentato il libro “Bergamo e il suo aeroporto” curato da Eugenio Sorrentino e edito da Morcelliana per i 50 anni di Sacbo. “Questo libro porta la mia firma ma dentro c’è il vissuto di quelli che in occasione del cinquantennale abbiamo definito i mille dell’aeroporto e che hanno dato a vario titolo il loro contributo affinché questa splendida realtà potesse avere successo e affermarsi nel panorama del trasporto aereo” ha commentato Sorrentino. “L’Aeroporto di Bergamo non si è mai fermato. Dal 2011 al 2020 sono proseguiti gli investimenti senza difficoltà. Sono stati realizzati investimenti importanti anche lo scorso anno nelle settimane più difficili della pandemia dal momento che i cantieri non si sono mai fermati” ha affermato Sanga passando in rassegna le tappe più importanti del decennio scorso, con un movimento passeggeri che, dopo avere superato nel 2015 per la prima volta il tetto dei 10 milioni, ha toccato il massimo storico a fine 2019 pari a 13.857.257, per poi scendere a 3,8 milioni nel 2020, anno dell’esplosione della pandemia. Terzo scalo nazionale per le merci dopo Fiumicino e Malpensa, l’Aeroporto di Bergamo ha visto volumi annui pari a oltre 120mila tonnellate fino a prima della pandemia. Il fatturato, salito a oltre 165 milioni nell’esercizio 2019, lo scorso anno ha registrato una perdita di 100 milioni. Tuttavia, Sacbo – come ha sottolineato Sanga – gode di uno status patrimoniale solido e nel decennio 2011-2020 ha maturato utili per 111 milioni distribuendone 40 in dividendi. I 16 milioni di utili registrati nell’esercizio 2019 sono stati accantonati, mentre nell’esercizio 2020, che il Cda si prepara a esaminare per sottoporre il progetto di bilancio all’assemblea degli azionisti, le perdite sono nell’ordine dei 20 milioni. A fare da contraltare a questo andamento, reso altalenante dall’emergenza sanitaria, è la voce relativa agli investimenti, sempre in crescita nel decennio scorso per un totale di 293 milioni (2011-2020). Nel decennio scorso – ha aggiunto Sanga – Sacbo ha, inoltre, erogato a vario titolo sul territorio 6 milioni. Tra gli interventi più rilevanti Sanga ha citato il rifacimento della pista di volo nel 2014, con un cronoprogramma e una soluzione operativa diventata caso di studio, che ha limitato a soli 20 giorni il tempo di chiusura; l’apertura della nuova area Schengen con ampliamento dell’area commerciale nella primavera 2015; la realizzazione della nuova area check-in, dotata di 33 postazioni; più recentemente, la nuova ala est dell’aerostazione che ospita la nuova area extra-Schengen, costata 15 milioni, inaugurata lo scorso 16 luglio in occasione del 50ennale di Sacbo alla presenza della ministra dei trasporti De Micheli; il nuovo sistema di controllo dei bagagli da stiva (BHS) rispondente al più alto standard di sicurezza oggi disponibile, realizzato nella volumetria della nuova ala est; inoltre, i lavori in corso di ampliamento dell’area Schengen sul lato ovest, che saranno ultimati nel mese di dicembre 2021, e realizzati con una spesa di 21 milioni. La nuova ala ovest sarà in connessione con la futura stazione ferroviaria. Il collegamento ferroviario – come evidenziato da Sacbo – rappresenta il tassello che completa il mosaico dell’accessibilità e consente di attuare l’intermodalità in forma completa, concorrendo al decongestionamento del traffico su gomma e richiamando almeno il 30% dell’utenza aeroportuale.Diverse, inoltre, le opere in programma. L’area a nord del sedime aeroportuale – dove sorgono già i tre hangar utilizzati per l’attività di manutenzione aeronautica degli aeromobili Ryanair – è stata destinata alle attività courier e a servizi aeroportuali con una valenza polifunzionale e flessibilità d’uso. La rilocalizzazione dell’area cargo, con una nuova viabilità e accesso dedicati che permette la connessione diretta con l’asse interurbano, – ha spiegato Sacbo – si è resa necessaria per attuare la separazione da attività e servizi rivolti ai passeggeri, concentrate a sud del sedime aeroportuale tra la pista di volo principale e l’autostrada A4. A tale riguardo, è stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione dei 2 capannoni, per un importo a base d’asta di circa 28 milioni L’Aeroporto di Bergamo aspira a diventare anche il primo Airport bike friendly d’Italia, grazie a una rete di ciclovie in connessione con l’aerostazione. “È un progetto a cui teniamo, abbiamo in programma il completamento di un anello ciclabile e anche interventi ulteriori per realizzare il raccordo con i tanti percorsi bergamaschi e internazionali” ha spiegato Sanga. In vista dell’estate, il presidente di Sacbo ha salutato positivamente il lancio del ‘passaporto vaccinale’ da parte delle istituzioni europee. “Quest’estate – ha annunciato Sanga –, se tutto procederà correttamente sul piano dei vaccini, arriveremo intorno a 130-140 mete che potranno essere rimesse a disposizione dei passeggeri”. Sul fronte della mitigazione ambientale, Sanga ha ricordato che Sacbo ha messo in atto intervento per oltre 11 milioni. “Continueremo su questa strada anche nel 2021 perché – ha sottolineato il presidente di Sacbo – si tratta di una scelta di fondo che vuole essere anche una caratterizzazione del nostro aeroporto, uno dei pochi in Italia che fa mitigazione ambientale”. Per la Summer ’21 Ryanair ha annunciato a BGY 100 rotte e 20 aereomobili basati, uno in più rispetto a prima. “Scelte significative che confermano il nostro aeroporto come una base importantissima per Ryanair – ha commentato Sanga –. Arriveranno, inoltre, velivoli come i Boeing 737-8200 che consentiranno di avere un risparmio del 16% dei consumi e, soprattutto, un abbattimento del 40% del rumore. La scelta di Ryanair di investire nel nostro aeroporto ci fa guardare in prospettiva con un certo sollievo perché le compagnie stanno investendo molto sul periodo, scommettendo su una ripresa che ci auguriamo possa arrivare al più presto. Come già annunciato, inoltre, AlbaStar da giugno farà voli da Bergamo per Catania e Lampedusa. Da oggi riprende il collegamento con Mosca e questo ci dice che qualcosa si sta muovendo: per il momento sarà un volo settimanale ma segna senza dubbio una ripartenza”. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen chiede i danni all'ex CEO per scandalo Dieselgate

    (Teleborsa) – Volkswagen ha deciso di chiedere i danni all’ex CEO Martin Winterkorn e all’ex membro del CdA e numero uno di Audi, Rupert Stadler, per le vicende dello scandalo Dieselgate.Il gruppo tedesco ha affermato di aver concluso l’indagine iniziata nell’ottobre 2015 e poter affermare che Winterkorn e Stadler all’epoca violarono il loro dovere di diligenza, in quanto non chiarirono in modo completo e tempestivo le circostanze alla base dell’uso di funzioni software illegali nei motori diesel.Volkswagen ha sottolineato di non aver riscontrato violazioni da parte di altri membri del consiglio di amministrazione. LEGGI TUTTO

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    Vola mercato bici, 2020 da record

    (Teleborsa) – Un anno d’oro. Bisogna tornare indietro nel tempo, per la precisione alla prima metà degli anni ’90, quando l’avvento del fenomeno mountain bike contribuì in modo significativo alla diffusione della bicicletta in Italia, per trovare dati simili. Quasi trent’anni dopo, al termine di un anno molto difficile e critico per il Paese, in scia alla pandemia, il mercato nazionale delle due ruote a pedale torna a sfondare il muro dei 2 milioni di pezzi venduti per un giro d’affari, inclusi gli accessori, di 2 miliardi di euro. Un risultato raggiunto anche grazie agli incentivi del bonus mobilità che, secondo ANCMA, “ha contribuito a sostenere in modo rilevante una domanda, che comunque seguiva un trend di crescita positivo già prima dell’operatività degli incentivi”. Secondo le stime diffuse da Confindustria ANCMA, il 2020 è stato infatti un anno da record: crescono le bici tradizionali (+14% sul 2019) con 1.730.000 pezzi acquistati e volano le eBike, che si fermano a 280mila, ma fanno segnare un robusto +44% rispetto all’anno precedente. Numeri questi che portano a 2.010.000 (+17%) il totale delle biciclette vendute durante i mesi cosi’ duramente segnati dalla diffusione del Covid. E proprio le conseguenze della pandemia sono paradossalmente per l’associazione una delle ragioni di questo boom di vendite, come confermato dal Presidente di ANCMA Paolo Magri, che “nella necessità di distanziamento, di mobilità sostenibile in ambito urbano, come anche nel desiderio di libertà e benessere” vede uno dei principali motivi del ritorno in sella degli italiani. “I risultati eccezionali del 2020 – ha aggiunto Magri – non sono certo un traguardo fine a se stesso, ma costituiscono un punto di partenza per passare dalla logica di incentivi all’acquisto a una prospettiva concreta di incentivi all’utilizzo fatta di attenzioni e investimenti sul piano culturale, per l’infrastrutturazione ciclabile, lo sviluppo del cicloturismo e per garantire la sicurezza di chi sceglie nel quotidiano la mobilità dolce”. LEGGI TUTTO

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    Volotea, da giugno voli da Linate verso Catania, Lampedusa e Pantelleria

    (Teleborsa) – La compagnia aerea spagnola Volotea ha annunciato l’avvio delle attività a Linate. Da giugno, infatti, saranno disponibili tre nuovi collegamenti operati dallo scalo milanese alla volta di Catania (primo volo in calendario il 04/06), Lampedusa e Pantelleria (entrambi operativi dal 05/06). Il volo per Catania sarà operativo sette giorni su sette, mentre i collegamenti con le isole siciliane decolleranno due volte a settimana, ogni sabato e domenica. “Ci riempie di orgoglio poter annunciare l’inizio della nostra collaborazione con l’aeroporto di Milano Linate, il 23esimo scalo in cui sono disponibili i nostri voli in Italia. Debuttiamo presso Linate con un’offerta di 72.000 posti in vendita, sicuri di rendere più agevoli e facili gli spostamenti verso Catania e verso due tra le più belle isole siciliane. L’avvio delle nuove rotte da Milano Linate, oltre ad offrire ai nostri passeggeri ben tre nuove opportunità di volo, riconferma il nostro impegno nel sostenere il settore turistico, così duramente provato dalla pandemia Covid-19”, ha commentato in una nota Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea. “Siamo estremamente felici di annunciare l’arrivo di Volotea su Milano. Con l’inaugurazione delle operazioni a Milano Linate questa compagnia commercialmente dinamica e già ben posizionata in Europa darà stimolo alla ripresa del traffico aereo. La nostra infrastruttura, smart e veloce, grazie ai recenti investimenti fatti sul terminal e sull’accessibilità, ricalca ora modelli tipici dei city airport di successo come quello di London City. La reattività dimostrata da Volotea nel cogliere l’opportunità, che si presenta da questa estate, di aggiudicarsi slot e posizionarsi a Linate, contribuirà alla diversificazione dell’offerta commerciale dell’aeroporto”, ha aggiunto Andrea Tucci, VP Aviation Business Development Sea. LEGGI TUTTO

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    Suez, ancora incagliata la Ever Given: per liberare il Canale potrebbero volerci settimane

    (Teleborsa) – Terzo giorno di missione per disincagliare l’enorme nave portacontainer ferma da martedì a nord del porto di Suez dove mentre provava ad attraversare il Canale è stata colpita da una tempesta di sabbia con venti fortissimi e ha perso la capacità di manovra, secondo quanto ha ricostruito la Suez Canal Authority.Gli sforzi per rimettere in acqua la “Ever Given” – 220.000 tonnellate di stazza e 400 metri di lunghezza – sono ricominciati questa mattina dopo la pausa notturna, mentre aumentano i timori che l’operazione possa durare settimane, se dovesse essere necessario rimuovere il carico per disincagliare la nave. “Una enorme balena spiaggiata”, così è stata definita dagli esperti la nave panamense.Intanto l’ammiraglio Osama Rabie, presidente e amministratore delegato dell’autorità del canale di Suez ha annunciato che la navigazione attraverso il Canale è temporaneamente sospesa fino a quando non termineranno i lavori per far tornare a galleggiare la grande nave portacontainer. Fermato anche il transito di 13 navi che da Port Said che si trovano dietro la Ever Given : “è stato necessario adottare uno scenario alternativo che ha comportato l’ancoraggio delle navi nell’area di attesa di Bitter Lakes, fino a quando la navigazione non potrà essere ripresa completamente”. Ci sono otto rimorchiatori sono a lavoro per liberare la Ever Given. “Non possiamo escludere che ci vogliano settimane”, ha detto Peter Berdowski, numero uno della società di dragaggio Boskalis che ha una squadra sul posto. Sia la poppa che la prua risultano infatti sollevate rispetto il livello dell’acqua: “potremmo dover lavorare con una combinazione di strumenti, la rimozione dei container, del petrolio e dell’acqua dalla nave, i rimorchiatori e il dragaggio della sabbia”, ha aggiunto Berdowski. Nel frattempo si calcolano ci siano circa 150 navi cariche di petrolio, componenti auto e beni di consumo sono ferme ai due estremi della via d’acqua che collega Europa e Asia. Dal Canale di Suez nel 2019 sono passate in media 50 navi la giorno, circa un terzo del traffico container marittimo globale. LEGGI TUTTO