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    Alitalia pagherà stipendi e Cigs il 1° marzo

    (Teleborsa) – Alitalia pagherà gli stipendi di febbraio il prossimo 1° marzo. Lo annuncia il commissario straordinario Giuseppe Leogrande in una comunicazione interna i dipendenti.”Per fronteggiare l’emergenza retributiva – si legge – la compagnia si appresta a destinare le necessarie risorse finanziarie per regolare al primo marzo stipendi e anticipo della Cigs”.La questione dell’ennesimo ritardo del pagamento degli stipendi aveva provocato un certo nervosismo dei dipendenti Alitalia e dei sindacati, nei giorni scorsi, creando anche qualche tensione con l’INPS, chiamato in causa per il ritardo nel pagamento della Cigs e della prestazione integrativa a carico del Fondo trasporto aereo. Affermazioni cui l’Istituto aveva prontamente replicato, indicando la procedura ed evidenziando l’esistenza di “alcune evidenti incongruenze e possibili inesattezze” nella domanda per la prestazione.E’ stato convocato per domani 26 febbraio al MISE un vertice con i Ministeri dei Trasporti e dell’Economia, per esaminare il dossier Alitalia, l’iter di vendita e le perplessità espresse da Bruxelles sui ristori. LEGGI TUTTO

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    ASPI, al via master per assumere 20 giovani talenti

    (Teleborsa) – Dare una concreta opportunità occupazionale a 20 neolaureati under 30 attraverso l’effettiva assunzione in azienda dei ragazzi selezionati, con un contratto in apprendistato di alta formazione della durata di due anni. Con questo obiettivo – grazie a una partnership siglata conla Scuola di Master e Formazioni Permanente del Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il MIP, la Graduate School of Business dell’ateneo milanese – Autostrade per l’Italia ha dato il via alla selezione dei candidati per il Master universitario di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”, ideato per individuare e far crescere professionalmente giovani talenti. Il Master partirà nel mese di maggio 2021 e durerà per 24 mesi, mentre le selezioni si chiuderanno il 31 marzo 2021.Nel biennio del master, attraverso la formazione accademica e il lavoro sul campo, i ragazzi – spiega Autostrade in una nota – potranno contribuire alla realizzazione del Piano di Trasformazioni di Aspi, grazie ad un programma formativo teso a rafforzare competenze ingegneristiche di progettazione, gestione trasportistica, manutenzione e controllo delle infrastrutture stradali, oltre alla competenze digitali applicate all’infrastruttura (Monitoraggio IoT, Infrastrutture Smart Mobility) e competenze manageriali di project management, per garantire profili in uscita in grado di governare processi complessi di sviluppo e progettazione della rete autostradale. “L’obiettivo – sottolinea l’azienda – è quello di formare talenti che sappiano distinguersi nella ricerca e nell’attuazione di soluzioni innovative nell’ambito della gestione e del monitoraggio delle reti autostradali, accompagnando l’azienda nel percorso di digital transformation prevista dal Piano industriale di Autostrade per l’Italia”. L’iniziativa nasce in seno alla Autostrade Corporate University, la nuova scuola di formazione aziendale del Gruppo, riconosciuta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nata nell’ambito del più vasto programma di HR Transformation avviato dalla società.”Siamo orgogliosi di aver stimolato tre eccellenze italiane a collaborare con Autostrade Corporate University per la costruzione del Master – ha affermato Gian Luca Orefice, human capital & organization director di Aspi –. Un’iniziativa di rilievo che risponde alla filosofia di rendere la nostra infrastruttura un’autostrada dei saperi. Un luogo per sviluppare, promuovere e scambiare competenze sempre più in linea con l’innovazione tecnologica di processo, metodi e prodotto. La nostra strategia punta a valorizzare i mestieri e le professioni per garantire l’eccellenza delle conoscenze al servizio del Paese. Cominciamo dalle scuole e dall’Università il nostro on-boarding, per crescere persone consapevoli verso un futuro sostenibile”.”Il Master – afferma Fabio Biondini, direttore scientifico del Master – si inquadra nell’ambito di una crescente attenzione al settore delle infrastrutture legata alla necessità di garantire livelli di sicurezza, funzionalità e resilienza sempre più elevati e un utilizzo sostenibile delle risorse naturali ed energetiche che condiziona in modo rilevante l’economia e l’ambiente, coinvolgendo più generazioni. Il Master risponde a queste esigenze promuovendo una formazione trasversale e una visione sistemica in grado di coniugare il ciclo di vita e la manutenzione delle opere, in particolare ponti e gallerie, lo sviluppo di strutture e infrastrutture intelligenti, la trasformazione digitale della mobilità e la gestione integrata della rete infrastrutturale, con una impostazione che rende il percorso formativo fortemente attuale e proiettato nel futuro”. LEGGI TUTTO

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    Assaeroporti: profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Catricalà

    (Teleborsa) – Il Presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, a nome del Consiglio Direttivo e di tutte le Società associate, esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa del professor Antonio Catricalà, Presidente di Aeroporti di Roma, “mio amico personale, uomo di cui ricorderemo l’immensa cultura giuridica unita a una spiccata sensibilità, doti che lo hanno reso persona di riferimento in ogni ambito istituzionale in cui ha operato”.Il Presidente di Assaeroporti esprime inoltre, a nome di tutta la comunità aeroportuale, la più sincera vicinanza alla famiglia del professor Catricalà così duramente colpita dal doloroso evento. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo: sindacati a Roma il 25 febbraio

    (Teleborsa) – A un anno dallo scoppio della pandemia da Covid-19, che ha messo in ginocchio in modo particolare il settore del trasporto aereo, i sindacati di categoria hanno annunciato una manifestazione nazionale che si terrà a Roma con ritrovo in piazza Montecitorio, dalle 10:30.Filt Cgil ed Uiltrasporti in una nota congiunta spiegano che “quella del trasporto aereo è una situazione drammatica con decine di aziende in crisi e in liquidazione come Alitalia, Air Italy, Norwegian, Ernest, Blue Panorama; in grave crisi anche gli aeroporti, le aziende di handling, di catering e l’indotto. Sono di conseguenza a rischio immediato 40 mila posti di lavoro a tempo indeterminato, oltre a 10 mila stagionali e a tempo determinato”.Tra le richieste avanzate dalle sigle sindacali, l’apertura di un tavolo di confronto sulla crisi del settore e la proroga del blocco dei licenziamenti. LEGGI TUTTO

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    Confartigianato Auto-Bus Operator: “Serve cambio di rotta, più integrazione con imprese private di trasporto persone”

    (Teleborsa) – “La crisi provocata dalla pandemia ha messo in ginocchio le imprese private di trasporto persone e contemporaneamente ha fatto emergere le storiche criticità del trasporto pubblico locale nell’offerta di servizi. Questa lezione deve innescare un cambio di rotta con la riorganizzazione del TPL all’insegna della collaborazione e della sinergia tra pubblico e privato per soddisfare in modo efficiente la domanda di mobilità dei cittadini”. È quanto hanno chiesto i vertici di Confartigianato Auto-Bus Operator intervenuti oggi in audizione alla Commissione Trasporti della Camera sullo stato del trasporto pubblico locale con riferimento all’emergenza sanitaria.Confartigianato Auto-Bus Operator, che rappresenta circa 2.500 imprese nei settori Ncc vetture e autobus turistici, sostiene la necessità di ripensare l’organizzazione del trasporto pubblico locale rafforzando l’integrazione dei tradizionali servizi di linea con modalità di trasporto gestite dalle piccole imprese e concentrate su particolari categorie di utenti e tipologie di territori come, ad esempio il trasporto scolastico e i trasporti nelle aree a domanda debole, periferiche e disagiate. “I disservizi e le situazioni di assembramento sui mezzi di trasporto pubblici verificatesi in questi mesi – sottolinea l’associazione in una nota – avrebbero potuto essere evitate mettendo in campo un efficace supporto alle linee da parte delle imprese private. Vanno quindi introdotte misure che portino a una reale dismissione di servizi da parte degli enti locali e a sviluppare condizioni di concorrenza nell’offerta di trasporto, favorendo le imprese private in condizioni di prossimità territoriale. Tutto questo all’interno di un nuovo modello di mobilità, gestito da una cabina di regia nazionale, che punti sull’intermodalità e sul basso impatto ambientale dei trasporti”.Le misure economiche e fiscali messe in campo finora dal Governo, per Confartigianato Auto-Bus Operator, non sono state sufficienti a compensare l’impatto del blocco delle attività per le imprese di trasporto persone. L’associazione ha quindi sollecitato ristori che facciano riferimento alle perdite di fatturato nel periodo da marzo a dicembre 2020, il prolungamento della cassa integrazione e delle moratorie Covid sui finanziamenti.(Foto: CC BY-SA 3.0) LEGGI TUTTO

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    Vipiteno, Conftrasporto: “Da oggi obbligo tampone a pagamento per camionisti italiani diretti in Germania”

    (Teleborsa) – Da oggi, a Vipiteno, i camionisti italiani diretti in Germania dovranno pagarsi il tampone anti Covid, se vorranno proseguire il viaggio. “Non ci resta che piangere” commenta il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè che lancia un appello al governo chiedendo di applicare in risposta le stesse misure ai camionisti che entrano nel nostro Paese.”Bene – prosegue Uggè – che il ministro dei trasporti scriva lettere e chieda il rispetto del principio della libertà di circolazione delle merci, ma, anche di fronte a quest’ennesima beffa imposta all’Italia da un altro Paese comunitario, scrivere non basta più. ‘A brigante brigante e mezzo’, ebbe a dire il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Insomma, a questi Paesi rispondiamo applicando quantomeno il principio di reciprocità. Per l’economia nazionale e per i trasportatori, ogni ritardo, ogni rallentamento, significano perdita di competitività e maggiori costi. L’Italia deve immediatamente dislocare Unità mobili di controllo sanitario e di sicurezza all’entrata del nostro Paese per coloro che provengono dalla Germania e dall’Austria attraverso il Tirolo. Da anni l’Austria ci impone il contingentamento dei mezzi pesanti, danneggiando pesantemente le nostre imprese e l’intera economia italiana. L’asse del Brennero garantisce l’integrazione dell’Italia con il mercato unico europeo. È il principale valico alpino per volumi di merci in transito (oltre 40 milioni di tonnellate nel 2018), ed è percorso da 4,5 milioni di Tir all’anno che non hanno come origine né destinazione l’Austria. Chiudendo le porte alla libera circolazione, per ogni ora di ritardo nell’attraversamento del valico, la nostra economia paga già più di 370 milioni di euro su base annua. L’obbligo del tampone aggiunge un altro ostacolo alla libera circolazione delle merci, un danno ingentissimo al nostro sistema economico, già duramente provato. Un danno al quale, da oggi, si aggiunge la beffa dei 40 euro che gli autotrasportatori dovranno sborsare per effettuare il test a Vipiteno. Basta con le lettere, ora si passi a fatti concreti”, conclude Uggè, esortando il Governo a intervenire presso l’Unione europea. LEGGI TUTTO

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    Covid, dall'Ue no a certificato di vaccinazione obbligatorio per viaggiare

    (Teleborsa) – Il Commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders ha detto che in merito alla possibilità di introdurre un certificato di vaccinazione per viaggiare, questo non può diventare un obbligo. “Vogliamo avere un approccio digitale europeo per uso medico. Nei prossimi mesi poi vedremo se ci sarà la possibilità di usarlo per altri scopi, come i viaggi. Ma la vaccinazione non può diventare un obbligo per viaggiare”, ha precisato Reynders sottolineando che anche chi non si è sottoposto a immunizzazione deve poter continuare a muoversi, “con l’uso dei test e dei periodi di quarantena”.Intanto, la Commissione europea ha chiesto a Germania, Belgio, Ungheria, Finlandia, Danimarca e Svezia di tornare ad un approccio coordinato sulla libertà di movimento delle persone e delle merci. Il richiamo – come riporta Ansa – è arrivato dallo stesso commissario Ue Reynders, a margine del Consiglio Affari generali Ue. “Chiediamo di tornare ad un’applicazione corretta delle raccomandazioni adottate dal Consiglio Ue. Abbiamo inviato una lettera a sei Stati membri sul divieto di ingresso e uscita dal Paese, perché sono andati troppo oltre”.Reynders ha infatti ribadito che le indicazioni di Bruxelles sono quelle di scoraggiare i viaggi, non di di vietarli. In particolare, il riferimento è agli stop a cui sono sottoposti i camionisti ai confini di quei paesi . “Chiediamo a sei Stati membri un approccio diverso alla frontiera, di non bloccare i camionisti perché vogliamo una libera circolazione delle merci nel nostro mercato interno”, ha precisato. Ora i paesi oggetto del richiamo hanno dieci giorni per rispondere alla lettera. “Siamo fiduciosi di poter trovare soluzioni con i sei Stati al più presto, senza dover intraprendere passi legali che possono essere lunghi. Trovare soluzioni è nell’interesse di tutti”, ha spiegato il portavoce della Commissione europea per la Giustizia, Christian Wiegand.(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea) LEGGI TUTTO

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    Auto, UNRAE: urgente rifinanziare incentivi

    (Teleborsa) – “La tendenza del mercato italiano è ancora molto debole. Gli incentivi inseriti in Legge di Bilancio stanno, in qualche misura, evitando il crollo a cui, in parte, stiamo assistendo nei maggiori mercati europei anche a causa del perdurare dei lockdown”.Lo afferma il Presidente Unrae, Michele Crisci sottolineando che “tuttavia, dopo i valori negativi di gennaio, presumibilmente anche febbraio e i prossimi mesi si prospettano fortemente negativi ed è dunque urgente valutare il rifinanziamento degli incentivi in vigore, con specifico riferimento alla fascia 61-135 g/km di CO2″.”E’ di tutta evidenza, infatti – spiega – che si tratti della fascia che sta più attraendo consumatori e richieste di rottamazione e che, di conseguenza andrà in esaurimento prima della fine di marzo, ben prima della fine del primo semestre come era nelle intenzioni. Lo stesso dicasi per i veicoli commerciali, i cui incentivi per le motorizzazioni tradizionali si sono già esauriti dopo una ventina di giorni”.(Foto: ElisaRiva / Pixabay) LEGGI TUTTO