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    Autostrade, con revoca rischio default da 19 miliardi

    (Teleborsa) – Secondo le stime degli analisti, l’eventuale revoca della concessione potrebbe provocare un default di 19 miliardi. Con il decreto Milleproroghe sono venute a mancare le risorse per il ripagamento di quasi 10 miliardi di debito complessivo mentre circa 9 miliardi sarebbe l’impatto a cascata su Atlantia. Si tratta di importi in gran parte detenuti da investitori istituzionali e grandi istituzioni finanziarie italiane ed europee, oltre che – per 750 milioni – relativi ad un prestito obbligazionario retail Aspi detenuto da 17.000 piccoli risparmiatori.Il primo pesante effetto dell’intervista del Premier Conte su Atlantia si registra a Piazza Affari, dove la società controllata dal gruppo Benetton ha aperto in sofferenza, per poi crollare del 12%, sull’onda delle minacce per la revoca della concessione autostradale.”La famiglia Benetton ha sempre rispettato le istituzioni, sia in passato quando è stata sollecitata a entrare in diverse società in via di privatizzazione, così come oggi”, fanno sapere fonti vicine alla famiglia. LEGGI TUTTO

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    Autostrade, Atlantia: “Scendiamo sotto il 51% ma restiamo nella società”

    (Teleborsa) – Atlantia non ha intenzione di uscire da Aspi. La società “ha riconosciuto gli errori e ora vuole avere l’orgoglio e la pazienza di rimediare, anche con altri soci” senza, tuttavia, vendere tutto il pacchetto di Aspi, pari all’88% del capitale. È quanto affermano in un’intervista al quotidiano La Repubblica gli amministratori delegati di Aspi e di Atlantia, Roberto Tomasi e Carlo Bertazzo.”Atlantia per raggiungere un accordo e sbloccare questa situazione è disposta a rinunciare a una parte dei suoi diritti di opzione in presenza di un aumento di capitale – spiegano i vertici delle due società –. Già dal 6 febbraio scorso abbiamo aperto alla possibilità di diluirci a favore di soci terzi, sotto il 51% ma a condizioni di mercato e nel rispetto dei soci di minoranza Allianz e Silkroad”. In merito al tema della governance, i due Ad si sono detti “aperti a condividere la governance con gli eventuali nuovi soci pubblici e privati, come avviene in altre società internazionali. D’altronde – hanno aggiunto – il percorso sin qui è già stato condiviso. Ma saremmo disposti a condividere la governance anche nel caso che lo Stato, insieme ad altri rilevanti investitori, voglia entrare con una piccola quota senza dover far fronte a grandi esborsi di denaro. Questa soluzione sarebbe ottimale per l’interesse pubblico”.Commentando la nuova proposta, Tomasi ha sottolineato come nasca “da un confronto durato quasi un anno in cui abbiamo ascoltato con attenzione le esigenze dell’esecutivo. Ci impegniamo – ha annunciato – a stanziare 3,4 miliardi suddivisi tra oneri di ricostruzione, riduzione modulare dei pedaggi e ulteriori manutenzioni delle infrastrutture, tutti elementi a nostro carico”. “Con il nuovo sistema di tariffe definito dall’Autorità dei Trasporti – ha aggiunto Bertazzo – vengono remunerati gli investimenti realizzati, i pedaggi non saliranno più in rapporto all’inflazione. Su 14,5 miliardi di investimenti abbiamo accettato un tasso di rendimento del capitale del 7,09% pre-tasse anche su opere complesse come la Gronda di Genova e il nodo di Bologna”.Infine sul tema della revoca i vertici di Atlantia e Aspi hanno evidenziato come tale ipotesi andrebbe contro l’interesse del Paese. “Se si applica l’articolo 35, dal giorno dopo vanno in default 10 miliardi di debiti di Aspi nei confronti di banche e mercato, sempre che lo Stato non se li voglia accollare – ha affermato Bertazzo –. Atlantia ha poi 5,5 miliardi di bond garantiti di Aspi più altri 5 miliardi di debiti suoi”. Nel complesso andrebbero, quindi, in default circa 20 miliardi di prestiti più tutti i crediti commerciali. “Non si capisce – ha concluso Tomasi – quale sarebbe l’interesse del Paese nel caso di una revoca. Investimenti per 7,5 miliardi già cantierabili verrebbero buttati alle ortiche, il nuovo concessionario dovrebbe ripartire da zero. I 7mila dipendenti sarebbero a rischio e si aprirebbe un contenzioso che durerebbe anni”. LEGGI TUTTO

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    AdP: riattivato servizio Gargano easy to reach con aeroporto di Bari

    (Teleborsa) – Aeroporti di Puglia comunica che è stato riattivato il servizio bus “Gargano easy to reach” che collega l’aeroporto Karol Wojtyla di Bari con i principali centri turistici dello sperone d’Italia. Il servizio “Gargano easy to reach”, che sarà effettuato sino a tutto il 1° novembre p.v., oltre a migliorare sensibilmente il livello dell’offerta […] LEGGI TUTTO

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    Emirates taglia 9mila posti di lavoro

    (Teleborsa) – Anche la compagnia aerea Emirates deve fare i conti con la crisi del trasporto aereo causata dalla pandemia di Covid-19 e si accinge a tagliare ben 9mila posti di lavoro. La notizia è rimbalzata dal canale della BBC, a cui Tim Clark, presidente di Emirates, la più grande compagnia mondiale operativa sul lungo […] LEGGI TUTTO

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    ADP, approvato il bilancio 2019. Dati in crescita per tutti gli indicatori economici

    (Teleborsa) – Approvato dall’Assemblea degli Azionisti di Aeroporti di Puglia presieduta dal presidente di ADP, Tiziano Onesti, il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019. Unitamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, – fa sapere ADP in una nota – sono intervenuti i rappresentanti del Socio Regione Puglia. Il risultato del 2019 evidenzia […] LEGGI TUTTO

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    MIT: contrari a progetto quarta pista Aeroporto di Fiumicino

    (Teleborsa) – “Il progetto presentato dal concessionario aeroportuale riguardo la costruzione della quarta pista di volo per l’aeroporto di Fiumicino è stato inserito nell’allegato Infrastrutture tra gli interventi che necessitano di una revisione” è quanto comunica il MIT. La ministra Paola De Micheli ha manifestato in diverse occasioni la sua contrarietà a quel progetto. “Insieme […] LEGGI TUTTO

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    ADR, Fiumicino riparte sempre all'insegna della sicurezza

    (Teleborsa) – Con 240 voli al giorno e oltre 20mila passeggeri l’Aeroporto di Fiumicino si prepara a ripartire. L’obiettivo è chiudere a luglio sopra al mezzo milione di viaggiatori ma la priorità al momento rimane la sicurezza. La ripresa post lockdown dello scalo romano parte dal Terminal 3 dal quale, al momento, vengono effettuati tutti […] LEGGI TUTTO

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    Albastar: attiva 5 collegamenti dall'aeroporto di Milano Bergamo

    (Teleborsa) – La compagnia aerea Albastar garantirà cinque collegamenti dall’Aeroporto di Milano Bergamo nell’estate 2020, impiegando uno dei cinque B737-800NG della propria flotta, configurati a 189 posti in classe unica, che rispettano i più severi e stringenti standard di sicurezza richiesti da EASA. Dal 4 e 5 luglio sono stati attivati, rispettivamente, i voli per […] LEGGI TUTTO