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    Air Italy, sindacati rinviano al 4 agosto manifestazione al Ministero del Lavoro

    (Teleborsa) – Rinviata al 4 agosto la manifestazione dei lavoratori di Air Italy sotto la sede del Ministero del Lavoro a Roma.Ad annunciarlo i sindacati dei trasporti che avevano organizzato in precedenza la mobilitazione per il 29 luglio. Il 4 agosto la manifestazione si svolgerà in coincidenza della nuova convocazione del Ministero.Secondo quanto riferiscono i sindacati un primo incontro con la Ministra Nunzia Catalfo ha consentito di approfondire alcune criticità sul futuro dei lavoratori della compagnia aerea in liquidazione. Nell’incontro della prossima settimana le organizzazioni sindacali si attendono ora risposte sulla cassa integrazione prorogata per il tempo necessario a risolvere la vertenza. LEGGI TUTTO

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    Assaeroporti, primi segnali di ripresa del trasporto aereo ma normalità è lontana

    (Teleborsa) – Traffico aereo in recupero a giugno, ma ben lontano dai numeri pre-Covid. Lo conferma Assaeroporti, associazione che rappresenta gran parte dei gestori aeroportuali italiani, fornendo i dati dei primo dei tre mesi estivi, un periodo di alta stagione per il settore del trasporto aereo.A giugno, sono transitati nei maggiori scali italiani 1,1 milioni di passeggeri, con un incremento di 885 mila unità rispetto a maggio 2020. La stessa tendenza si è osservata per i movimenti aerei che a giugno raddoppiano, attestandosi a circa 28.400, ovvero a 14.400 in più rispetto al mese precedente.I numeri positivi di giugno non alleviano però la crisi del settore, evidente se si fa il paragone con il 2019, rispetto al quale il traffico passeggeri ha registrato una contrazione del 99,3% ad aprile, del 98,7% a maggio e del 94,2% a giugno.Prospettive ancora nereLe prospettive per gli scali italiani restano negative. Sebbene le proiezioni del mese di luglio confermino il trend di graduale ripresa (+1,2 milioni di passeggeri nelle prime tre settimane rispetto a giugno 2020), anche per effetto del riavvio di numerosi collegamenti nazionali ed europei, le stime per il 2020, in costante aggiornamento, continuano ad essere riviste al ribasso. Ad oggi si prevede, infatti, che l’anno possa chiudersi con un volume di traffico complessivo pari a circa 67 milioni di passeggeri, ovvero con un calo del 65% sul 2019 e una perdita di quasi 130 milioni di passeggeri rispetto ai 200 milioni previsti prima della pandemia.Slitta anche la data entro la quale si conta di arrivare ad un pieno recupero del traffico aereo. ACI EUROPE, l’Associazione dei gestori aeroportuali europei, ha recentemente dichiarato che i livelli di passeggeri registrati nel 2019 in Europa saranno nuovamente raggiunti non prima del 2024.Le misure auspicateIn un contesto di grande incertezza ed alla luce della situazione finanziaria degli aeroporti, che resta “allarmante”, Assaeroporti ritiene indispensabili interventi di sostegno diretto: costituzione di un apposito Fondo a favore dei gestori; alleggerimenti fiscali, tra cui la riduzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, che grava soprattutto sui piccoli aeroporti.”Abbiamo bisogno, più che mai, di una strategia di sviluppo del trasporto aereo nel nostro Paese- sottolinea Assaeroporti – che agevoli la connettività e promuova il mercato valorizzando e tutelando tutti i soggetti della filiera”. LEGGI TUTTO

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    Autostrade verso lo spin-off e la quotazione in Borsa

    (Teleborsa) – Si profila una quotazione in Borsa di Autostrade, prima lo spin-off da Atlantia, poi l’IPO e un aumento di capitale sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti allo stesso prezzo di collocamento. Non l’ingresso diretto per fasi successive, come era stato ipotizzato inizialmente. Sarebbe questa l’ipotesi di memorandum che CDP ha consegnato ad Atlantia, che il CdA sta valutando, ma a data della sigla dell’intesa, che scadeva oggi 27 luglio, sembra aver subito un leggero slittamento di qualche giorno.IPO e Aumento di capitaleSi profila dunque un’operazione totalmente di mercato, che partirebbe con lo spin-off e l’IPO di ASPI, effettuata a prezzi di mercato, quindi tali da esprimere il reale valore dell’asset, in parte vendendo quote di Atlantia, in parte in aumento di capitale, che sarebbe sottoscritto da CDP in qualità di operatore di mercato indipendente, come certificato dal suo stesso statuto.La sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte della Cassa consentirebbe di apportare quelle risorse fresche necessarie a finanziare il nuovo piano di investimenti.Nell’ambito dell’IPO sarebbe poi consentito l’ingresso di altri partner finanziari. Tra le manifestazioni di interesse che sarebbero giunte quelle di investitori internazionali come Macquarie, Blackstone, il Fondo del Qatar, Poste Vita e le Casse previdenziali.I vantaggiL’operazione così strutturata sarebbe un’operazione di mercato, trasparente, quindi tale da superare le perplessità recentemente manifestate dagli investitori internazionali.Fra questi il più agguerrito è TCI, un hedge fund londinese, che ha accusato il governo italiano di voler “statalizzare” Autostrade con procedure non in linea con il mercato. LEGGI TUTTO

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    ASPI, fondo TCI boccia statalizzazione: “Pronti a ricorrere a Bruxelles”

    (Teleborsa) – La City di Londra boccia ancora l’affare Autostrade, che penalizza gli investitori internazionali e non porterà benefici neanche a CDP, ma soprattutto muove alcuni passi formali per portare la questione all’attenzione di Bruxelles.Lo ha detto Sir Christopher Hohn, gestore di TCI, uno dei più grandi fondi internazionali basati a Londra, in una intervista a Il Messaggero, che segue di un paio di giorni le critiche mosse all’operazione dalle pagine del Financial Times.Secondo il gestore dell’hedge fund londinese, la scelta del governo di “statalizzare” ASPI, controllata dal Gruppo Atlantia, viola la Costituzione italiana e la normativa comunitaria, contravvenendo ai principi di certezza del diritto e costituendo, di fatto, un esproprio e determinando una fuga degli investitori internazionali dall’Italia. Giudizio negativo soprattutto sul Milleproroghe, che rischia di dissuadere gli investitori esteri, inclusi gli attuali azionisti Silk Road Fund e Allianz, dall’investire ancora in Italia.Hohn, ricordando che l’investimento effettuato da Silk Road Fund, Allianz e Edf in ASPI, nel 2017, fu di 15 miliardi di euro, indica un valore “equo” dell’asset di 11-12 miliardi, superiore alla prezzo “coercitivo” risultante dall’aumento di capitale che il governo italiano conta di realizzare. Diversa la questione se l’accordo prevedesse lo spin-off di Autostrade e l’IPO ad un prezzo equo di mercato, perché in questo caso l’operazione garantirebbe trasparenza.Il gestore di TCI, nell’intervista a Il Messaggero, definisce anche un “cattivo affare” l’investimento di CDP, se le tariffe autostradali non venissero adeguate per coprire gli investimenti.Il giudizio sull’operato del governo italiano? Il parere espresso dal Fondatore di TCI è indubbiamente negativo, in quanto si penalizzano ingiustamente gli investitori, tanto che il miliardario londinese ha deciso di presentare a Bruxelles un “reclamo formale”, che si dice convinto sarà probabilmente sposato da altri gestori esteri. Un atto “doveroso” lo definisce Hohn, ricordando che TCI investe in tutto il mondo e “quanto abbiamo visto in Italia non accade altrove”. LEGGI TUTTO

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    ASPI, MIT: presentato nuovo piano economico, in corso valutazione

    (Teleborsa) – Come da cronoprogramma, ASPI ha presentato ieri il nuovo piano economico finanziario che è ora in corso di valutazione. Lo comunica il MIT in una nota.Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – si legge – “stanno procedendo ad una puntuale verifica dei singoli elementi contenuti nel Piano Economico Finanziario – PEF – presentato nella tarda serata di ieri, come da cronoprogramma, dal concessionario Autostrade per l’Italia”.”All’esame del tavolo tecnico, in corso di svolgimento in queste ore – prosegue la nota – l’erogazione degli oneri compensativi per un importo pari a 3,4 miliardi di euro, a esclusivo carico di Aspi, e il relativo piano di distribuzione delle misure al netto delle risorse destinate alla demolizione e ricostruzione del Ponte sul Polcevera. Ne seguirà un confronto con il concessionario già entro la prossima settimana nel quale si affronteranno i dettagli per garantire puntualmente la coerenza del PEF con le condizioni definite nelle interlocuzioni per la chiusura dell’accordo negoziale con il concessionario, nonché per discutere dell’atto aggiuntivo”. LEGGI TUTTO