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    Piano incentivi auto: ecco quando sarà operativo

    (Teleborsa) – “Non può Stellantis da sola reggere lo straordinario indotto italiano, è necessario almeno un altro grande produttore in Italia” che “ha bisogno di un mercato interno produttivo di almeno 1,3 milioni di auto l’anno”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato a Zapping su Rai Radio 1.Torino con Mirafiori rimane il “cuore pulsante” di Stellantis, ma per aumentare la produttività dello storico stabilimento Fiat dove si realizzano 500 elettriche e Maserati, servono gli incentivi per l’elettrico e occorre lavorare sulla competitività del sito agendo su “fattori esterni”, come il costo del lavoro e dell’energia. È quanto sostenuto da Davide Mele responsabile Corporate Affairs di Stellantis in Italia all’incontro su Mirafiori al Mimit, la seconda riunione dedicata ai siti produttivi del gruppo a cui hanno partecipato anche le istituzioni locali (Regione Piemonte e Comune di Torino), Anfia e le organizzazioni sindacali.Per il Ministro Urso a Mirafiori si devono produrre “almeno 200mila auto” per arrivare all’obiettivo condiviso con Stellantis di realizzare un milione di veicoli in Italia. Sul piano incentivi: scatterà “tra qualche settimana” dopo il via libera della Corte dei Conti, ha detto ancora Urso sottolineando che Il decreto è stato pubblicato nel senso che, avendo conseguito le firme di tutti i dicasteri interessati, è di fatto pubblico ma il piano incentivi scatterà quando avremo il via libera definitivo tra qualche settimana” ha detto sottolineando che “favorisce i modelli prodotti nel nostro Paese”. Il provvedimento, ha aggiunto, “stanzia 950 milioni di euro con più incentivi per chi rottama le auto più inquinanti, euro 0,1,2,3, e più incentivi a chi ha un reddito più basso in modo che il combinato disposto tra chi rottama un auto più inquinante per acquistare un auto elettrica, e ha reddito sotto i 30mila euro, può ricevere contributi fino a 13,750 euro”. LEGGI TUTTO

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    Moto: immatricolazioni marzo a segno meno ma I trimestre resta positivo

    (Teleborsa) – Le immatricolazioni di due ruote a marzo sono diminuite del 5,21% ma il bilancio del primo trimestre resta positivo con un +3%. “Le pessime condizioni atmosferiche, il confronto con un 2023 particolarmente positivo e la presenza in calendario di meno giorni lavorativi ci aiutano a inquadrare meglio l’andamento mensile del mercato. Malgrado l’inizio d’anno altalenante, il 2024 segna a oggi un +3% sull’anno scorso e conferma ancora la centralità e il protagonismo delle due ruote come soluzione di mobilità e fattore di svago e passione” ha dichiarato il presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). Le registrazioni del terzo mese dell’anno si attestano a 35.605 unità con una flessione del 5,21%. Le moto che lasciano sul terreno 4,09 punti percentuali e immatricolano 17.431 veicoli, gli scooter registrano un calo del 6,36% a 16.704 unità e i ciclomotori perdono il 5,04% con 1.470 unità vendute.Nonostante il risultato di marzo, come detto, il mercato tiene ancora nel cumulato del primo trimestre, segnando una crescita del 3,08%, che corrisponde a 85.113 veicoli nuovi messi in strada. In testa alla classifica gli scooter con una performance del 3,64% e 41.329 unità, seguiti dalle moto che crescono del 2,93% e targano 40.067 veicoli; chiudono i ciclomotori, che flettono dell’1,22% per un totale di 3.717 veicoli registrati.Più contenuto il calo di mercato dei veicoli elettrici, che chiudono il mese di marzo con una flessione del 3,01%, pari a 1.065 veicoli venduti. A portare volumi sono soprattutto i ciclomotori che, anche grazie a una commessa, crescono del 32,02% e mettono sul mercato 503 unità mentre gli scooter perdono 24,16 punti percentuali e immatricolano 518 veicoli. Le moto con 44 unità vendute a marzo segnano una crescita del 29,41%. Sempre in territorio negativo il cumulato annuo, con un calo del 24,36% per un totale di 2.124 unità vendute.(Foto: © Damrong Rattanapong / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Traporti, Wizz Air inaugura sei nuove rotte dall’Italia

    (Teleborsa) – Wizz Air ha inaugurato sei nuove rotte dall’Italia verso alcune delle destinazioni europee più ambite in vista dell’arrivo della stagione estiva. Il 31 marzo sono partiti i primi voli da Roma verso Amburgo e Berlino, così come da Milano a Parigi. Il giorno successivo, Wizz Air ha inaugurato i voli da Roma ad Alicante e Danzica. Infine, oggi, 2 aprile, è decollato il primo volo WIZZ che collega Milano e Tenerife.I voli tra Milano e Tenerife partiranno tre volte a settimana, mentre il collegamento Milano – Parigi sarà servito cinque volte a settimana, fino ad offrire una frequenza giornaliera a partire da giugno. Le rotte Roma – Alicante e Roma – Danzica saranno servite da tre voli settimanali, che aumenteranno a quattro voli settimanali rispettivamente a partire da agosto e settembre. Il collegamento Roma – Amburgo sarà disponibile grazie a quattro voli di andata e ritorno a settimana, mentre Roma – Berlino avrà una frequenza giornaliera. In aggiunta alle nuove rotte, Wizz Air si prepara ad inaugurare i voli da Roma a Copenaghen a partire da settembre. In totale, durante questa stagione estiva, saranno attive oltre 200 rotte dall’Italia verso 40 Paesi in Europa e non solo, grazie agli oltre 13 milioni di posti disponibili per i viaggiatori. Numeri che – sottolinea Wizz Air in una nota – rafforzano ulteriormente la posizione della compagnia in Italia, incrementando la sua quota di mercato rispetto all’anno precedenteInoltre, Wizz Air offrirà voli speciali per i passeggeri italiani in occasione delle partite del Campionato Europeo di Calcio in Germania, mettendo a disposizione anche un servizio esclusivo di navette per i tifosi. I voli per le partite partiranno da Milano e Roma il 15, 20 e 24 giugno. LEGGI TUTTO

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    Fusione scali sardi, Antitrust non avvia istruttoria: non ostacola concorrenza

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria sull’operazione di concentrazione degli scali sardi. L’operazione consiste nel conferimento in Ligantia della partecipazione detenuta dalla CCIAA in Sogaer (nonché eventualmente della partecipazione in Sogaer che sarà detenuta da Fondazione di Sardegna a seguito dell’acquisto della stessa da Banco di Sardegna), a liberazione di un aumento di capitale di Ligantia riservato alla CCIAA, che consentirà a quest’ultima di entrare nel capitale di Ligantia con una partecipazione pari al 40,5%.L’operazione è disciplinata da un accordo di investimento concluso il 5 ottobre 2023 tra la CCIAA, i Fondi F2i, gli investitori BlackRock, Fondazione di Sardegna e Ligantia. Ad esito dell’operazione, Ligantia deterrà il controllo di tutte e tre le società di gestione aeroportuale sarde risultando titolare di partecipazioni in Geasar per il 79,79%, in Sogeaal per il 71,25% e in Sogaer per il 95,7%. F2i Ligantia è una società costituita nel 2012, originariamente con la denominazione F2i Aeroporti 2.AGCM ha stabilito che l’operazione non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante.Scendendo nei dettagli, l’operazione non risulta idonea a produrre effetti anticoncorrenziali nei mercati esaminati, determinando la mera sostituzione di un operatore con un altro. Nello specifico, in virtù della distinzione tra le catchment area degli aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari, l’operazione non risulta idonea a generare effetti di sovrapposizione orizzontale nel mercato dei servizi relativi alle infrastrutture centralizzate.Lo stesso vale per il mercato dei servizi di assistenza a terra (handling) e per quello dei servizi commerciali, caratterizzati da una dimensione geografica coincidente con il singolo aeroporto interessato, ossia gli aeroporti di Alghero Olbia e Cagliari, dove le società acquirenti non risultano attive in mercati verticalmente collegati. Le società partecipate dai Fondi F2i e Ligantia (tramite Geasar e Sogeaal) non sono attive nei mercati rilevanti in cui opera Sogaer, né in mercati posti a monte o a valle degli stessi, né la CCIAA è attiva nei mercati rilevanti in cui opera Ligantia (tramite Geasar e Sogeaal), né in mercati posti a monte o a valle degli stessi. LEGGI TUTTO

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    Mit, parte l’iter burocratico per il ponte sullo Stretto di Messina

    (Teleborsa) – L’iter burocratico per l’avvio dei lavori per il ponte sullo Stretto di Messina è ai nastri di partenza: il prossimo 16 aprile, alle 11:00, è stata indetta al Mit la conferenza dei servizi istruttoria. Si tratta del primo passo operativo che segna l’inizio delle attività per la messa a punto dei cantieri entro l’anno.Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che segue con attenzione, fin dal suo insediamento, il dossier, si è dichiarato molto soddisfatto e fiducioso che il confronto porti alla definizione delle attività nel più breve tempo possibile. Lo si legge in una nota del Mit. “Al tavolo sono invitati a partecipare tutti i ministeri e le amministrazioni statali interessati, le Regioni Calabria e Siciliana, i comuni, nonché gli enti gestori delle reti infrastrutturali (gas ed energia, ad esempio) destinatari delle eventuali interferenze. – spiega la nota del Mit – A tutti sarà messa a disposizione la documentazione progettuale, in modo da permettere la più ampia partecipazione e le valutazioni del caso”. LEGGI TUTTO

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    Regionale di Trenitalia: riparte il primo aprile il Civitavecchia Express

    (Teleborsa) – Riparte il primo aprile il Civitavecchia express, il treno veloce del Regionale di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, che collega il porto di Civitavecchia al centro di Roma. Attivo fino al 1 novembre 2024, metterà a disposizione dei turisti oltre settecento posti aggiuntivi sulla linea FL5 Roma- Civitavecchia. Il primo collegamento è previsto al mattino con partenza da Civitavecchia alle ore 09.07 (dal primo al 23 aprile per consentire dei lavori lungo la linea ferroviaria la partenza da Civitavecchia è anticipata di 10 minuti) e arrivo a Roma Ostiense alle 10.10; il secondo nel pomeriggio con partenza alle 16.30 da Roma Ostiense e arrivo nella città portuale alle 17.20. Entrambi effettueranno una sola fermata intermedia nella stazione di Roma San Pietro.Il biglietto di corsa singola ha un costo 10 euro mentre quello di andata e ritorno 15 euro. I bambini da 0 a 4 anni viaggiano gratis mentre i ragazzi fino a 12 anni (non compiuti) non pagano se accompagnati da un adulto. Non sono previsti costi aggiuntivi per i bagagli di grandi dimensioni. Altra particolarità del servizio è il posto a sedere garantito: al raggiungimento dei 718 posti disponibili per ciascun collegamento, la vendita dei biglietti sarà chiusa.Il biglietto per il Civitavecchia express si può acquistare presso tutti i canali di acquisto Trenitalia, biglietterie, self service, sito Trenitalia.com, App Trenitalia. LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS cede scali ferroviari Farini e San Cristoforo per 490 milioni di euro

    (Teleborsa) – FS Italiane ha comunicato che è stata perfezionata la vendita a REDEUS Fund – Fondo di investimento alternativo immobiliare chiuso gestito da Prelios SGR – degli scali ferroviari dismessi Farini e San Cristoforo da parte di FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del gruppo. L’importo della cessione è di 489,5 milioni di euro.Con il closing di questa operazione, prosegue il programma di rigenerazione urbana dei sette scali ferroviari dismessi nel capoluogo lombardo, avviato nel 2017 con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma “Scali Milano” da parte di Gruppo FS Italiane, Comune di Milano e Regione Lombardia. L’intesa è nata con l’obiettivo di riqualificare gli ex scali ferroviari Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo e San Cristoforo in un’ottica di ricucitura urbana e destinare spazi verdi di aggregazione per la cittadinanza per oltre la metà della loro superficie complessiva. LEGGI TUTTO

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    Auto, Pichetto: stop ICE 2035 “fuga in avanti!”

    (Teleborsa) – “A livello di Commissione Ue c’è stata una presa di coscienza di quella che è la realtà. Con il vincolo dello stop al termico al 2035, c’è stata una fuga in avanti”. Così il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, al #ForumAutoMotive in corso a Milano. “Credo che la scadenza verrà modificata, il sentiment sta cambiando anche da parte delle case auto. Se l’obiettivo della Commissione è la decarbonizzazione, servono anche i biocarburanti”, ha aggiunto Pichetto.”Spero che la nuova Commissione Ue (dopo le elezioni di giugno) iscriva i biocarburanti e il concetto di low emissions. L’Italia è un grande produttore di biocarburanti, che sono una delle gambe del Piano Mattei. Spero che l’eventuale impiego vada oltre gli aerei e le navi”. In generale, secondo Pichetto, “ci siamo incamminati verso una mobilità sostenibile. Ce la possiamo fare ma serve un equilibrio economico sociale e ambientale”.Quanto al meccanismo degli incentivi “deve essere di breve periodo e non può andare avanti a singhiozzo. Bisogna trovare un equilibrio fiscale ed economico”. “Il rischio – ha aggiunto – è che gli incentivi creino squilibrio nel mercato. Non possiamo arrivare alla situazione in cui le case auto chiedono incentivi per lanciare nuovi prodotti. Gli incentivi devono essere un sostegno alla domanda, non alla decarbonizzazione. Quando siamo intervenuti con gli incentivi per sostenere la domanda e quindi la produzione in una fase di debolezza del mercato, non è servito perché gli incentivi sono andati anche ad altre case auto”, oltre che a Stellantis.Sull’elettrico “ha un grande futuro, è l’alimentazione di punta per la decarbonizzazione. Stimiamo che al 2030 in Italia circoleranno 5/6 milioni di auto elettriche, ma la diffusione sarà legato alla capacità di far fronte all’acquisto da parte del cittadino: il costo di un’auto elettrica oggi è pari a 5 annualità di salario”. LEGGI TUTTO