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    Taxi, Garante scioperi: appello a pieno rispetto regole

    (Teleborsa) – “Con riferimento agli scioperi nazionali del settore Taxi del 5 e 6 giugno, proclamati nel rispetto della normativa vigente, la Commissione di garanzia, attesa l’ampia durata dell’astensione, che coinvolge anche la giornata di chiusura della campagna elettorale per le Elezioni europee e amministrative dell’8 e 9 giugno, raccomanda alle Organizzazioni sindacali la puntuale garanzia delle prestazioni indispensabili, come previste nella Regolamentazione provvisoria del settore”. È quanto si legge in un comunicato. “L’Autorità di garanzia invita inoltre le Istituzioni competenti a vigilare sulla corretta attuazione dell’astensione, segnalando alla stessa Commissione eventuali violazioni, ai fini dell’adozione dei provvedimenti di propria competenza”. LEGGI TUTTO

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    Manelli Impresa, commessa da RFI per 111 milioni di euro

    (Teleborsa) – Manelli Impresa, general contractor pugliese che in passato ha segnalato l’intenzione di quotarsi in Borsa, si è aggiudicata una commessa da Rete Ferroviaria Italiana (RFI). L’importo dei lavori di competenza di Manelli Impresa è pari a circa 111 milioni di euro.La commessa, aggiudicata riguarda la realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario in Sardegna di 3,4 km, che partirà dalla linea Golfo Aranci – Macomer, attraverserà la stazione Olbia Terranova e arriverà presso l’aeroporto Costa Smeralda, dove sarà costruita una nuova stazione di testa a due binari. Il progetto include anche un collegamento verso sud, in direzione Chilivani/Macomer, migliorando l’accessibilità al sistema ferroviario e promuovendo l’integrazione con altre modalità di trasporto. Questo intervento rientra nelle opere finanziate dal PNRR. L’attivazione del collegamento favorisce l’intermodalità aereo-treno e promuove la mobilità sostenibile.”Siamo molto soddisfatti della fiducia accordataci da RFI che ci ha scelto in questa aggiudicazione per un importo di tutto rilievo – ha commentato Onofrio (Sergio) Manelli, AD di Manelli Impresa – Questa commessa rappresenta per noi l’ennesima conferma del nostro ruolo di primario operatore nel settore delle infrastrutture”. LEGGI TUTTO

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    Sciopero nazionale dei taxi dalle 8 alle 22 “contro la deregolamentazione del settore”

    (Teleborsa) – I sindacati dei tassisti confermano lo sciopero nazionale previsto per la giornata di oggi, martedì 21 maggio, con un’astensione dal servizio dalle 8 alle 22. A Roma, si terrà una manifestazione autorizzata a Piazza San Silvestro, dalle 11 alle 17. I tassisti chiedono al governo regole certe per il settore. Un’astensione dal lavoro, l’ultima risale al luglio 2022, che ha messo d’accordo quasi tutti i sindacati e le sigle. “E’ fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l’uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali”, spiegano Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn, Unione Artigiani.”La nostra non è e non deve sembrare una difesa corporativa, scenderemo in piazza anche a tutela dell’utenza – sottolinea il responsabile nazionale di Ugl taxi, Alessandro Genovese – Oggi gli utenti possono contare infatti su tariffe certificate, domani, senza decreti attuativi adeguati e quindi senza regole non è detto: se cresce la domanda di servizi taxi e ncc gli algoritmi delle multinazionali vanno alle stelle; in situazioni di emergenza o per calamità naturali i prezzi, come abbiamo visto, sono lievitati anche del 400%”. E sottolinea che “a febbraio i ministri Urso e Salvini ci avevano convocato per definire i decreti attuativi adeguati con l’impegno a approvarli entro aprile. Ma alcuni incontri al Mise, dove è stato ricevuto il vice presidente di Uber Tony West, e alcune dichiarazioni ai question time ci hanno dato l’impressione che tutto sia fermo, mentre a causa delle multinazionali che operano nelle grandi città la deregolamentazione è sotto gli occhi di tutti”.Per il coordinatore dell’Usb Riccardo Cacchione “l’atteggiamento complessivo della maggioranza in questo ultimo periodo ha fatto scattare il nostro allarme: le interferenze che Uber ha imposto alla politica non sono una novità, e quindi quello che è a tutti gli effetti uno stop al confronto e un rimpallo tra diversi ministeri ci impone di andare direttamene a un confronto con la presidente del Consiglio Meloni. Chiediamo con forza che la maggioranza concluda il confronto con la nostra categoria e chiediamo che i decreti attuativi adeguati, fermi da ormai 5 anni nei ministeri Sviluppo Economico e Trasporti, che definiscono le regole e vincoli a tutela del trasporto pubblico, vengano al più presto approvati”. Per il segretario nazionale di Cgil taxi, Nicola Di Giacobbe, per migliorare la disponibilità di taxi basterebbe applicare le leggi esistenti che “consentono da sempre alle amministrazioni l’emissione di nuove licenze”. A criticare lo sciopero, parlando di “inutilità, è il Codacons, “i cittadini non avvertiranno alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana perché i taxi sono già abitualmente introvabili nelle principali città italiane”. Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, si tratta del “solito sciopero immotivato e preventivo per mantenere i privilegi di casta”. Per Assoutenti si tratta di uno “sciopero assurdo e immotivato”. LEGGI TUTTO

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    Ryanair, risultati in forte crescita nell’esercizio 2024

    (Teleborsa) – La compagnia low-cost irlandese Ryanair ha chiuso l’esercizio fiscale al 31 marzo 2024 con ricavi in crescita del 25% a 13,44 miliardi di dollari, a fronte della crescita del traffico del 9% a 183,7 milioni di passeggeri. I costo operativi sono diminuiti del 1ì24% a 11,38 miliardi e l’utile operativo è cresciuto del 31% a 2,06 miliardi. L’utile netto parallelamente risulta in crescita del 34% a 1,92 miliardi.Per l’esercizio 2024-2025, Ryanair stima una crescita del traffico passeggeri dell’8% attorno ai 200 milioni di unità, che dipenderà anche dalle consegne di aerei da parte di Boeing. ma non ha fornito una guidance più dettagliata, spiegando che i risultati dipenderanno dalla possibilità di evitare eventi avversi nel corso dell’esercizio e da ulteriori ritardi nella consegne di aerei da parte di Boeing. In linea con la politica di allocazione del capitale definita, Ryanair ha pagato un acconto sul dividendo di 0,175 per azione a febbraio, su un dividendo finale di 0,178 per azione dovuto a settembre a seguito dell’Assemblea generale. Considerato l’attuale surplus di liquidità, il Board ha approvato anche un buyback del valore di 700 milioni di euro che verrà lanciato formalmente entro questa settimana. Una volta completato questo piano di buyback, i fondi che Ryanair ha distribuito ai suoi azionisti dal 2008 supereranno i 7,8 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Ita-Lufthansa, Giorgetti da Vestager: per l’Ue gli impegni presi non bastano

    (Teleborsa) – Il verdetto è atteso per il prossimo 4 luglio ma, dopo il colloquio di ieri tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la vicepresidente dell’esecutivo Ue responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, sull’operazione Ita-Lufthansa, la strada appare ancora in salita. “Abbiamo chiarito la nostra posizione. La Corte entra in camera di Consiglio. Aspettiamo il verdetto poi lo commenteremo”. A chi gli chiedeva se fosse più difficile negoziare con la Commissione Ue o con gli alleati di governo, Giorgetti ha risposto con una battuta: “È sempre complicato. Bisogna sempre avere tanta, tanta pazienza”.La settimana scorsa Lufthansa e il Mef hanno aggiornato il pacchetto di rimedi approntati per venire incontro alle sollecitazioni avanzate dall’Antitrust comunitario presentando impegni aggiuntivi per rispondere ai timori dell’antitrust Ue e ottenere il via libera alle nozze. Le nuove proposte di compromesso si muovono lungo tre direttrici: la cessione alle rivali – Easyjet in testa – di una quota significativa di slot nello scalo di Milano-Linate, l’apertura alle rivali di alcune tratte che collegano l’Italia con l’Europa centrale, e il congelamento per due anni dell’alleanza sulle rotte transatlantiche da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada. L’antitrust Ue ha di seguito avviato il market test, la simulazione di mercato per valutare l’impatto delle proposte sull’equilibrio della concorrenza nei cieli europei. Ma i rimedi sottoposti all’Esecutivo comunitario dalle due compagnie aeree per limitare l’impatto della loro fusione sulla concorrenza, a quanto si apprende a Bruxelles, non sembrerebbero essere sufficienti.Il negoziato, stando alle indicazioni di alcune fonti vicine al dossier riportate dall’Ansa, resta incagliato sui tre fronti più problematici. Davanti al rischio di posizione dominante di Ita e Lufthansa a Milano-Linate, nel giudizio della squadra di Vestager manca ancora una soluzione solida che permetta di far subentrare un vettore capace di stabilirsi come presenza “credibile”. Le proposte di compromesso messe sul piatto dalla compagnia di Carsten Spohr e dal Mef per aprire alle rivali sulle rotte a corto raggio dall’Italia all’Europa centrale restano poi da perfezionare. E, allo stesso modo, non convince del tutto l’idea di congelare soltanto in via temporanea – per due anni – l’alleanza tra la compagnia della gru e la newco sorta dalle ceneri di Alitalia sui lunghi collegamenti da Fiumicino con destinazione Stati Uniti e Canada, dove Lufthansa detiene già un’ampia porzione di mercato con la sua joint venture formata con United Airlines e Air CanadaTuttavia c’è ancora tempo per apportare miglioramenti in vista del verdetto atteso entro il 4 luglio. A Bruxelles l caso viene definito “complesso” ma fonti vicine al dossier spiegano che è ancora possibile fare passi avanti sulla base della volontà delle parti. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza stradale, Purcaro (Dekra Italia): “Necessario rinnovo parco circolante per ridurre rischio incidenti”

    (Teleborsa) – “Il Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia insieme ad altri partner fondatori, rappresenta un momento significativo di confronto tra imprese, istituzioni e Stakeholders per formulare proposte e fornire un contributo oggettivo al dibattito verso la ‘Vision Zero’ promossa dall’Unione Europea. È prioritario, in tal senso, affrontare la problematica concernente il parco circolante con particolare riguardo alle autovetture e ai veicoli commerciali”. È quanto ha dichiarato Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente DekraItalia, in occasione del Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra Italia, a Roma, presso la sede ACI.”La sfida – prosegue Purcaro – è quella di discutere delle prospettive legate all’innovazione tecnologica e individuare le misure di carattere fiscale ed economico, come ad esempio la proposta di ACI del ‘leasing sociale’ senza trascurare gli aspetti fiscali per migliorare la competitività dei servizi di noleggio e lo sharing, il tutto favorendo la transizione e partendo dal presupposto della neutralità tecnologica. In proposito, si pone anche il tema della sostenibilità infrastrutturale sul quale occorre intervenire in special modo sulle strade interurbane”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti europei, da crescita a sforzi Net-zero: lo studio S&P

    (Teleborsa) – La crescita del traffico degli aeroporti europei sarà modesta, in confronto alla ripresa post-Covid-19, e dipenderà principalmente dagli sviluppi macroeconomici e dalle caratteristiche specifiche degli asset. Saranno, tra l’altro, le normative e le politiche finanziarie a determinare i rating di S&P sugli aeroporti. Lo prevede uno studio a cura di S&P Global Ratings dedicato agli aeroporti europei.Nonostante la normalizzazione del traffico – si legge – i rating di S&P sugli aeroporti europei “rimangono generalmente al di sotto dei livelli pre-pandemia. Ciò è dovuto al fatto che, nel primo trimestre del 2024, il leverage è cresciuto del 20% e le spese in conto capitale (capex) del 25%, rispetto alla media del settore nel 2019”.S&P vede un potenziale rialzo dei rating per gli aeroporti le cui metriche di credito sono in miglioramento grazie a un traffico robusto, a normative tariffarie favorevoli, a piani di investimento percorribili, e, in ultima analisi, all’adeguamento delle loro strutture di debito al contesto post-pandemico.Quanto agli effetti diretti, operativi e finanziari, degli sforzi net-zero degli aeroporti europei “sono al momento modesti. La situazione potrebbe cambiare nel lungo periodo, se i venti contrari normativi e i cambiamenti di comportamento peseranno sul numero di passeggeri”. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri, redditività in crescita e ricavi stabili nel trimestre

    (Teleborsa) – Fincantieri ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi stabilia 1.767 milioni di euro (+0,2% rispetto al 1 trimestre 2023). Carico di lavoro complessivo a livelli record pari a euro 39,3 miliardi, circa 5,1 volte i ricavi realizzati nel corso del 2023, a conferma di un forte sviluppo commerciale in tutte le aree di business con un soft backlog pari a 17,3 miliardi. L’EBITDA è pari a euro 100 milioni, in aumento anno su anno di circa il 16% (da 87 milioni). EBITDA margin al 5,7%, con un significativo miglioramento rispetto al 4,9% del primo trimestre 2023 e al 5,2% di fine 2023La Posizione finanziaria netta (PFN) è negativa pari a euro 2.413 milioni, in deciso miglioramento rispetto al pari periodo 2023 (euro 2.922 milioni) e sostanzialmente in linea rispetto a euro 2.271 milioni a fine 2023.Fincantieri conferma la guidance 2024, che vede ricavi a circa euro 8 miliardi, in crescita di circa il 4,5%, una marginalità intorno al 6% e in crescita di un punto percentuale rispetto al 2023 ed un rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) tra il 5,5 e il 6,5x LEGGI TUTTO