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PMI, come accedere agli incentivi per la quotazione in Borsa

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato il via a una nuova serie di incentivi per le PMI che vogliono quotarsi in Borsa. In pratica dal primo ottobre 2018 le PMI che si quoteranno in borsa avranno l’incentivo del credito d’imposta al 50% per le spese sostenute in relazione all’operazione di ingresso sul mercato.

Il provvedimento, previsto nella manovra 2018, può essere richiesto dalle PMI italiane che decidono di entrare in borsa entro e non oltre il 31 marzo 2019. Le domande di richiesta dell’incentivo del credito d’imposta al 50% devono pervenire al MiSE esclusivamente per via telematica utilizzando l’apposito indirizzo PEC messo a disposizione dal Ministero. La procedura è molto semplice: le piccole e medie imprese dovranno presentare domanda allegando i dati identificativi dell’impresa, l’indicazione delle spese di consulenza sostenute dal primo gennaio 2018 e del credito di imposta che si richiede, la delibera di avvenuta quotazione in un mercato regolamentato e infine le varie dichiarazioni sostitutive necessarie.

Come presentare la domanda online

Le domande una volta compilate dovranno essere inviate all’indirizzo di posta certificata dgpicpmi.div05@pec.mise.gov.it. A quel punto la direzione generale per le Politiche industriali del ministero verificherà i requisiti e risponderà a tutte le PMI che presenteranno domanda, sia con esito positivo che negativo, entro il 30 aprile 2019, in pratica a un mese dalla scadenza dell’incentivo. Per dare modo a chi dovesse sbagliare qualche formalità nella domanda di “correggere” la richiesta e inviarla nuovamente. Per le PMI che hanno diritto all’incentivo è possibile che la somma richiesta non venga emessa per l’intera cifra dovuta, questo perché se le domande superassero la cifra totale stanziata dal Ministero invece che lasciare qualcuno fuori dall’incentivo queste risorse verranno suddivise tra tutte le piccole e medie imprese beneficiarie.

Le spese ammissibili

Le spese ammissibili per la quotazione in borsa di una PMI italiana sono in totale sette: attività fornite durante la fase di ammissione alla quotazione e finalizzate ad attestare l’idoneità della società all’ammissione medesima e alla successiva permanenza sul mercato; attività necessarie per collocare presso gli investitori le azioni oggetto di quotazione; attività finalizzate a supportare la società emittente nella revisione delle informazioni finanziarie storiche o prospettiche e nella conseguente preparazione di un report, inclusa la due diligence finanziaria; attività di assistenza nella redazione del documento di ammissione e del prospetto dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati o per la produzione di ricerche così come definite nell’articolo 3, comma 1, numeri 34 e 35 del regolamento (UE) n. 596/2014; attività riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti alla quotazione quali le attività relative alla definizione dell’offerta, la disamina del prospetto informativo o documento di ammissione o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati, la due diligence legale o fiscale e gli aspetti legati al governo dell’impresa; attività di comunicazione necessarie a offrire la massima visibilità della Società, a divulgare l’investment case, tramite interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.


Fonte: https://quifinanza.it/pmi/feed/

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