13 Luglio 2020

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    Scuola, al via il concorso straordinario per i precari. Anief conferma i ricorsi per gli esclusi

    (Teleborsa) – Bocciato a chiare lettere dal Sindacato della scuola Anief l’ultimo bando del concorso rivolto al personale docente, riservato ai tantissimi precari che hanno maturato più di 36 mesi di servizio nella scuola secondaria nel circuito statale.

    “Un bando che non ci convince – dice il Presidente Pacifico – abbiamo chiesto ripetutamente di emendarlo, durante l’iter parlamentare della conversione in legge sia del primo Dl Scuola che del secondo, ma ad oggi purtroppo non è cambiato nulla: le domande vanno presentate entro il 31 luglio per chi ha 36 mesi di servizio ma Anief ha già attivato apposite consulenze e ricorsi “contro l’esclusione immotivata di diverse categorie di docenti”Sottolinea ancora Pacifico: “Non comprendiamo il motivo di innalzare certi paletti, che lasciano fuori dalle procedure concorsuali chi a nostro avviso ha invece diritto a parteciparvi”.
    Tra gli esclusi, ad esempio, i docenti senza specializzazione che hanno prestato solo servizio su sostegno e, pertanto, sono stati esclusi perché privi dei requisiti dell’anno di servizio sulla specifica classe di concorso. E addirittura, i docenti con due anni di servizio, nonostante il decreto-legge cosiddetto “Dignità” n. 87 del 2018 abbia posto a due anni il tetto massimo al precariato.

    Un’azione concreta ed efficace quella di Anief che ribadisce con fermezza che metterà in campo tutte le azioni necessarie per allargare la platea degli aventi diretti al concorso riservato, invitando gli interessati ad informarsi presso le nostre strutture territoriali, presentare la domande per poter ricorrere e aver così garantito un diritto che “per noi è inalienabile”, ribadisce Pacifico. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica: Enel lancia “I nuovi spazi dell'energia”

    (Teleborsa) – Modernità, efficienza, sostenibilità: questi i binari obbligati da cui passano centrali elettriche sempre più integrate nel paesaggio e aperte al territorio. Prosegue a passo spedito l’impegno di Enel per la transizione energetica che si arricchisce di una nuova sfida, attraverso “I nuovi spazi dell’energia”, quattro concorsi per il design delle centrali moderne e efficienti necessarie per la dismissione degli impianti a carbone.FUTURO FA RIMA CON SOSTENIBILITA’ – L’obiettivo – precisa la nota – è dar vita a poli energetici in cui convivranno fonti rinnovabili (solare fotovoltaico), batterie per l’accumulo di energia e impianti a gas, sempre più integrati con l’ambiente circostante, grazie a progetti che riducano l’impatto paesaggistico e che disegnino un’idea nuova di centrale, prevedendo anche degli spazi a disposizione delle comunità locali. Ai partecipanti viene chiesto di presentare delle idee progettuali che rispettino i principi di sostenibilità e economia circolare, attraverso il riutilizzo delle strutture esistenti, e che possano essere adattate alle diverse fasi di conversione degli impianti.“Chiediamo il contributo di architetti e designer per la realizzazione di quelle che vorremmo diventassero delle icone della transizione energetica – afferma Antonio Cammisecra, Direttore Global Power Generation e CEO di Enel Green Power. “Proseguiamo lungo il percorso verso una nuova visione dell’energia, aperta al territorio, alle comunità locali e che rispetti i principi dell’economia circolare, con impianti perfettamente integrati con l’ambiente circostante. Con questi concorsi vorremmo quindi coinvolgere soprattutto i giovani talenti che desiderino contribuire al futuro energetico sostenibile del Paese”.Quattro le centrali elettriche “oggetto” dei concorsi: La Spezia, Fusina, Civitavecchia e Brindisi, e saranno portati avanti in collaborazione con le Università di Genova, IUAV di Venezia, della Tuscia e del Salento. Per favorire un più ampio coinvolgimento i bandi prevedono indicazioni per la partecipazione dei giovani under 40 e per la parità di genere.I progetti verranno valutati da una commissione composta da rappresentanti di Enel, delle Università e dei rappresentanti delle comunità locali. I tre migliori progetti selezionati per ciascuna delle quattro gare verranno acquisiti da Enel e ai vincitori verrà affidata la progettazione architettonica della propria proposta per la realizzazione degli impianti, per i quali sono attualmente in corso gli iter autorizzativi. LEGGI TUTTO

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    Patto per l'export, Gallinella: “Destinati 1,4 miliardi alle imprese”

    (Teleborsa) – Rafforzare gli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione e avviare un’azione promozionale di ampio respiro. Questo l’obiettivo del “Patto per l’export” firmato dalla Farnesina alla presenza dei ministri degli Esteri, delle Politiche Agricole, dell’Economia, dell’Università, dei Beni culturali, dei Trasporti, del Turismo e dell’Innovazione, che vede al centro una strategia per il rilancio delle esportazioni del Made in Italy duramente colpite dal rallentamento del commercio mondiale imposto dalla pandemia.”Sono sei i pilastri strategici, definiti sulla base delle priorità indicate da 12 tavoli d’ascolto ai quali hanno partecipato 147 associazioni di categoria – spiega il presidente Comagri, Filippo Gallinella –. Nell’audizione che il sottosegretario Manlio Di Stefano ha tenuto in commissione Agricoltura, sono stati illustrati gli strumenti contenuti nel Patto per l’Export per un rilancio del settore agroalimentare che prevedono l’adozione di strategie commerciali e modelli innovativi, nonché la realizzazione di campagne di comunicazione integrata a favore del Made in Italy e di tutte le nostre filiere”.Le risorse messe in campo, pari a 1,4 miliardi di euro, sono destinate alle imprese che vogliono affacciarsi sui mercati internazionali ed esportare i propri prodotti di eccellenza, con diversi interventi, anche a fondo perduto, da utilizzare entro l’anno. “L’impegno in questo progetto – ha sottolineato Gallinella – è quindi molto importante. L dimostra il fatto che parteciperanno al Patto per l’Export tutte le agenzie governative a supporto delle esportazioni (Sace, Simest e Ice, la Cassa depositi e prestiti e le associazioni imprenditoriali, bancarie e assicurative, la Conferenza delle Regioni), perché solo lavorando in sinergia riusciremo ad affermare nuovamente sui mercati internazionali il successo che il nostro Paese merita”. LEGGI TUTTO

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    Castelli, momento cruciale per rilancio Paese

    (Teleborsa) – “Ipotizziamo che per qualche anno il Patto di Stabilità continui ad essere sospeso, come sembra emergere dal dibattito UE di queste ultime settimane. Questo vorrebbe dire che abbiamo almeno due anni per utilizzare al meglio tutte le leve per riattivare PIL e economia reale, anche usando, bene e velocemente, i fondi comunitari che ci verranno messi a disposizione”. Lo ha scritto su Facebook il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.”A questo punto, e con queste condizioni – aggiunge -, sono due gli strumenti che dovremmo utilizzare al meglio. In primo luogo tutte le risorse a fondo perduto che arriveranno dall’Unione Europea, risorse che non appesantirebbero quindi il debito pubblico nazionale evitandoci possibili procedure di infrazione. Su queste dobbiamo convincere l’Europa a destinarne parte per investimenti e parte di spesa corrente correlata per finanziare la fiscalità di vantaggio sulle imprese. Servono, poi, anche strumenti finanziari nazionali di lungo periodo, con tassi di interesse vantaggiosi, per realizzare quel piano di infrastrutture che manca al nostro Paese. Adesso, con il Decreto Semplificazioni, mettiamo le basi per sbloccare i 110 miliardi di ANAS e RFI, e tutte le altre risorse già stanziate, ma dobbiamo essere sempre più capaci di sostenere, anche finanziariamente, il rilancio. Come nella vita, anche per il Paese, è il momento di costruire il giusto mix tra le tante soluzioni possibili. L’obiettivo? Non permettere a nessun altro Stato Europeo di decidere, al posto nostro, cosa è meglio per gli italiani. Ancora abbiamo le cicatrici del 2008, bastano quelle”. LEGGI TUTTO

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    Insurtech, Intesa Sanpaolo aumenta la sua quota in Yolo

    (Teleborsa) – In continuità con quanto avviato nel 2019, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aumenta le sue quote nel capitale di Yolo, il gruppo italiano di servizi e d’intermediazione assicurativa digitale, fondato da Simone Ranucci Brandimarte e Gianluca De Cobelli nel 2017. Lead investors dell’operazione – annuncia Intesa Sanpaolo in una nota – sono Neva Finventures (il Corporate Venture Capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center e già azionista Yolo dal 2019) e Intesa Sanpaolo Vita, nuovo azionista.L’aumento di capitale, pari a tre milioni di euro, sottoscritto anche da Primomiglio SGR, ha permesso d’incrementare la compagine azionaria di Yolo con ulteriori nuovi investitori, attivi in settori diversi. Oltre a Intesa Sanpaolo Vita, infatti, sono entrati nel capitale Banca di Piacenza, Be Shaping the Future e CRIF.Il piano di impresa del Gruppo Intesa Sanpaolo 2018-202 – spiega la nota – ha individuato, tra i trend di supporto alla crescita, lo sviluppo di modelli di servizio digitali basati sull’utilizzo di tecnologie innovative per stare al passo con la crescita della digitalizzazione. In tale contesto, Neva Finventures, che aveva già acquisito una partecipazione di Yolo pari al 20% all’inizio del 2019, conferma la fiducia nella società partecipando all’aumento di capitale, mentre Intesa Sanpaolo Vita si inserisce come nuovo investitore con una quota pari al 2,5% del capitale, confermando quindi la volontà del Gruppo Intesa Sanpaolo, in particolare della sua Divisione Assicurativa, di continuare a promuovere la patnership con Yolo Group per l’accelerazione del business assicurativo e per lo sviluppo di una collaborazione in grado di proporre polizze on demand, instant e tradizionali.”La partnership con Yolo – ha affermato Nicola Maria Fioravanti, ad di Intesa Sanpaolo Vita e responsabile della divisione assicurativa del Gruppo Intesa Sanpaolo – ha una valenza strategica per l’intera Divisione Insurance, che intende sfruttare le potenzialità dell’Insurtech per rafforzare la propria offerta, aumentando il ricorso a contratti e canali digitali, e a forme di instant insurance. Con lo stesso obiettivo si creerà nel contempo un laboratorio permanente di sperimentazione della innovazione digitale”.”La fiducia che ci è stata attribuita dagli investitori – ha dichiarato De Cobelli, co-founder e ad di Yolo Group – conferma l’interesse per il potenziale di crescita verso l’insurtech ed è uno stimolo a proseguire nel percorso di sviluppo. Riteniamo che il nostro modello di business, fondato sulle nuove abitudini di consumo e accesso ai servizi on line, possa essere ancor più produttivo nello scenario attuale, caratterizzato dalla maggiore sensibilità di persone e imprese alla protezione dai rischi e dall’esigenza dei player del mercato assicurativo di sviluppare l’offerta digitale”. LEGGI TUTTO

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    Air Albania inaugura nuovo collegamento con Tirana

    (Teleborsa) – L’Aeroporto di Milano Bergamo ha accolto il primo volo della compagnia aerea Air Albania proveniente da Tirana. La compagnia di bandiera albanese, fondata nel 2018 da Turkish Airlines e dal governo dell’Albania, opera il collegamento con Tirana impiegando un Airbus A319 da 128 posti, 8 posti in business + 120 posti in economy, alternando un Boeing 737-800 da 151 posti configurato con 16 posti business + 135 economy.L’offerta di Air Albania si aggiunge a quelle delle compagnie aeree Blue Panorama e Wizz Air. Si amplia così il network dei voli con la capitale albanese dall’Aeroporto di Milano Bergamo, sia in termini di frequenze e orari, sia di soluzioni tariffarie.[embedded content] LEGGI TUTTO

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    SIMEST (CDP): finanziate 340 imprese nel primo semestre

    (Teleborsa) – Una risposta concreta e efficace quella messa in campo da SIMEST nei mesi critici dell’emergenza per sostenere la crescita internazionale delle aziende italiane, soprattutto PMI. La società che con SACE costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, nel primo semestre, ha contrattualizzato 440 operazioni di finanziamento agevolato in favore di circa 340 imprese. Sono stati stanziati circa 140 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto al primo semestre 2019. Nello stesso periodo, le operazioni deliberate sono state 500 per 160 milioni di euro.A contribuire alla crescita – riporta la nota ufficiale – l’avvio dell’operatività nei mesi di maggio e giugno di alcune delle novità introdotte dal Decreto Rilancio, che hanno fortemente rafforzato la convenienza dello strumento che SIMEST gestisce per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: l’esenzione fino a fine anno dalla prestazione di garanzie e la possibilità di accedere ad una quota a fondo perduto fino al 40% dell’importo totale.L’aspettativa per i prossimi mesi è di incrementi ancora maggiori, in vista degli ulteriori benefici per le imprese che saranno attivati entro l’estate: il già operativo (da luglio) aumento dei massimali di finanziamento, l’estensione dell’operatività anche agli investimenti realizzati all’interno della UE e l’aumento al 50% della quota a fondo perduto.Delle aziende beneficiarie nel primo semestre degli strumenti agevolati per l’internazionalizzazione erogati da SIMEST: 90 sono lombarde (28,8 milioni di euro); 84 venete (28,2 milioni di euro); 63 laziali (26,8 milioni di euro); 54 campane (11,0 milioni di euro); 28 abruzzesi (9,4 milioni di euro); 26 piemontesi (6,1 milioni di euro); 24 toscane (6,6 milioni di euro); 22 marchigiane (4,4 milioni di euro); 18 dell’Emilia Romagna (7,5 milioni di euro); 11 pugliesi (3,6 milioni di euro); 6 siciliane (1,2 milioni di euro); 5 del Trentino – Alto Adige (3,6 milioni di euro); 3 liguri (1,2 milioni di euro); 2 sarde (0,2 milioni di euro); 2 calabresi (0,4 milioni di euro); 2 friulane (0,7 milioni di euro) e 1 molisana (0,3 milioni di euro).45 i Paesi target dei progetti di espansione sui mercati esteri: Albania, Algeria, Argentina, Australia, Azerbaigian, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Corea del Sud, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Emirati Arabi, Georgia, Giappone, India, Indonesia, Iran, Kosovo, Macedonia, Marocco, Messico, Moldavia, Montenegro, Oman, Pakistan, Panama, Paraguay, Perù, Qatar, Russia, Senegal, Serbia, Singapore, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Tanzania, Tailandia, Tunisia, Turchia, Ucraina, Vietnam, Zambia.Per quanto riguarda, infine, la tipologia di finanziamento richiesto, lo strumento più gettonato (177 operazioni contrattualizzate) è stato il finanziamento “Fiere, Mostre e Missioni di Sistema”, grazie al quale le imprese possono coprire tutte le spese relative alla partecipazione a questo tipo di eventi e far conoscere il proprio marchio e i propri prodotti nel mondo. .Contrattualizzate 10 operazioni per “Studi di fattibilità”, che permettono all’azienda di coprire i costi relativi alle valutazioni sull’opportunità di realizzare investimenti commerciali o produttivi e alla formazione del personale dedicato. LEGGI TUTTO

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    Autostrade, con revoca rischio default da 19 miliardi

    (Teleborsa) – Secondo le stime degli analisti, l’eventuale revoca della concessione potrebbe provocare un default di 19 miliardi. Con il decreto Milleproroghe sono venute a mancare le risorse per il ripagamento di quasi 10 miliardi di debito complessivo mentre circa 9 miliardi sarebbe l’impatto a cascata su Atlantia. Si tratta di importi in gran parte detenuti da investitori istituzionali e grandi istituzioni finanziarie italiane ed europee, oltre che – per 750 milioni – relativi ad un prestito obbligazionario retail Aspi detenuto da 17.000 piccoli risparmiatori.Il primo pesante effetto dell’intervista del Premier Conte su Atlantia si registra a Piazza Affari, dove la società controllata dal gruppo Benetton ha aperto in sofferenza, per poi crollare del 12%, sull’onda delle minacce per la revoca della concessione autostradale.”La famiglia Benetton ha sempre rispettato le istituzioni, sia in passato quando è stata sollecitata a entrare in diverse società in via di privatizzazione, così come oggi”, fanno sapere fonti vicine alla famiglia. LEGGI TUTTO