13 Luglio 2020

Daily Archives

More stories

  • in

    RdM prosegue l'acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Reno De Medici ha comunicato di aver acquistato, dal 5 al 10 luglio 2020, complessivamente 615.268 azioni proprie ordinarie, pari allo 0,16% del capitale sociale, ad un prezzo medio unitario di 0,7383 euro per un controvalore complessivo di 454.271,84 euro.Gli acquisti sono stati effettuati nell’ambito dell’autorizzazione deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2020 e in esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie già oggetto di comunicazione al pubblico in data 24 giugno 2020.Per effetto degli acquisti effettuati e considerando già le azioni in portafoglio, la Società, al 13 luglio, detiene 1.283.126 azioni proprie ordinarie, pari allo 0,34% del capitale sociale.Intanto a Piazza Affari, si muove al rialzo Reno De Medici, che si attesta a 0,757 euro, con un aumento dell’1,61%. LEGGI TUTTO

  • in

    UBI Banca, Unioncamere Lombardia e Innexta: protocollo collaborazione a supporto imprese

    (Teleborsa) – Firmato oggi, lunedì 13 luglio, presso la sede della Camera di Commercio di Milano-Monza Brianza-Lodi, un protocollo d’intesa tra Unioncamere Lombardia, che riunisce e rappresenta le 9 Camere di Commercio della Lombardia,UBI uno dei principali Gruppi bancari del Paese, e Innexta – Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, realtà inhouse di Unioncamere Lombardia che offre servizi alle imprese nell’ambito della finanza complementare e nel Fintech: obiettivo dell’accordo è sostenere il sistema economico lombardo nella delicata fase della ripartenza, alla luce del difficile contesto generato dall’emergenza Covid-19.Alla firma del Protocollo hanno partecipato Gian Domenico Auricchio Presidente di Unioncamere Lombardia, Stefano Vittorio Kuhn, Responsabile Macro Area Territoriale Milano ed Emilia-Romagna di UBI Banca, e Paolo Ferrè, Consigliere Delegato di Innexta.Le parti si sono impegnate a collaborare su iniziative di supporto alle imprese, con particolare riguardo a opportunità che favoriscano i processi di innovazione, digitalizzazione, sviluppo e crescita dimensionale, anche attraverso la messa a disposizione di specifici strumenti e risorse finalizzate.PMI, SLANCIO ALLA RIPRESA – Al centro dell’attenzione soprattutto le Piccole e Medie Imprese, per le quali Unioncamere, UBI Banca e Innexta lavoreranno, per quanto di rispettiva competenza, al fine di individuare e rendere disponibili iniziative che favoriscano reali opportunità di ripresa e sviluppo.“Le Camere di Commercio lombarde sono ben consapevoli delle difficoltà che le nostre imprese stanno affrontando. Abbiamo per questo immediatamente messo in campo risorse straordinarie per sostenere l’avvio della ripresa del sistema produttivo lombardo, ma non è sufficiente. Occorre anche offrire nuovi strumenti e servizi che favoriscano processi di innovazione e digitalizzazione, finanziaria e non, vitali per la ripresa – ha dichiarato Gian Domenico Auricchio – Presidente di Unioncamere Lombardia. “Fare rete è sempre positivo, ma l’unione di intenti in un momento di grave criticità come quello che stiamo vivendo è ancora più importante e significativo. L’accordo siglato da Unioncamere Lombardia, UBI Banca e Innexta sottolinea l’importanza di dare vita ad una collaborazione strutturata ed operativa per le imprese”.“Le PMI svolgono un ruolo fondamentale come motore di sviluppo del Paese e UBI Banca sente con forza la responsabilità di sostenerne i piani di investimento, soprattutto in un momento delicato per l’economia come quello che stiamo attraversando” ha dichiarato Stefano Vittorio Kuhn, Responsabile Macro Area Territoriale Milano ed Emilia-Romagna di UBI Banca. “L’accordo siglato oggi apre nuove possibilità di intervento a favore del tessuto imprenditoriale del territorio lombardo e conferma la validità di azioni congiunte che consentano di cogliere le opportunità legate alle evoluzioni del mercato, valorizzando le strategie imprenditoriali sensibili alle tematiche di sviluppo sostenibile”.INSIEME PIU’ FORTI – “Oggi più che mai c’è bisogno di alleanze per fronteggiare la difficile contingenza economica. Grazie a questo accordo sinergico le competenze di Innexta sui prodotti Fintech e Finanza Complementare corporate vengono integrate e potenziate, con un solo grande obiettivo: accompagnare le imprese lombarde garantendo loro un aiuto rapido, concreto ed efficace”, sottolinea Giovanni Da Pozzo, Presidente di Innexta.Nell’ambito della collaborazione, previste attività di seminari e workshop su temi quali la digitalizzazione, i sistemi di pagamento e di incasso, le coperture assicurative, la finanza agevolata, il leasing, il noleggio a lungo termine, il Fintech, la gestione del rischio finanziario di impresa e la finanza di impatto e ESG. È inoltre previsto l’accesso a finanziamenti, anche in base a plafond concordati o proposti da UBI, per sostenere investimenti relativi alle medesime aree di intervento, con impatto positivo sulla sostenibilità.La prima iniziativa in programma è un webinar che avrà luogo lunedì 20 luglio dalle ore 11 alle ore 12, dal titolo “L’intervento delle Camere di Commercio lombarde e UBI Banca a sostegno delle PMI nella fase di rilancio economico”. LEGGI TUTTO

  • in

    Brexit, immigrazione: GB conferma sistema a punti

    (Teleborsa) – Un sistema a punti “flessibile”, per filtrare l’immigrazione nel Regno Unito dopo la Brexit, con visti d’ingresso più facili per chi lavora nella sanità e nell’assistenza. Questo il meccanismo, annunciato nei mesi scorsi dal Governo Tory di Boris Johnson e illustrato oggi con qualche dettaglio in più in una dichiarazione scritta al Parlamento presentata dalla ministra dell’Interno, Priti Patel, in cui si conferma che dal 2021, con la fine del periodo di transizione post divorzio, terminerà anche la libertà automatica di movimento dai Paesi dell’UE (Italia compresa).Il sistema a punti, come ribadisce il testo, mira a favorire i migranti a più elevata qualificazione, più ricercati dal mercato del lavoro britannico e con una miglior conoscenza dell’inglese, equiparando comunitari e non. Potrà essere rivisto in senso meno restrittivo in caso di necessità nei vari settori o in senso più rigido, per incentivare l’assunzione di manodopera interna, laddove gli arrivi dall’estero raggiungano un certo tetto.Promesso “un percorso privilegiato” per gli ingressi di medici, infermieri e altri addetti alla sanità, un settore che in tempo di coronavirus ha dimostrato una volta di più la sua significativa dipendenza da specialisti stranieri (un 30% originari di Paesi dell’Ue) e che per l’opposizione laburista rischia di rimanere particolarmente penalizzato.Confermata invece la stretta sul fronte giudiziario, con il previsto bando d’ingresso nei confronti di qualunque straniero pregiudicato, europei compresi, già condannato a pene da un anno di reclusione in su o sia classificato come socialmente pericoloso. LEGGI TUTTO

  • in

    Autostrade, Atlantia: “Scendiamo sotto il 51% ma restiamo nella società”

    (Teleborsa) – Atlantia non ha intenzione di uscire da Aspi. La società “ha riconosciuto gli errori e ora vuole avere l’orgoglio e la pazienza di rimediare, anche con altri soci” senza, tuttavia, vendere tutto il pacchetto di Aspi, pari all’88% del capitale. È quanto affermano in un’intervista al quotidiano La Repubblica gli amministratori delegati di Aspi e di Atlantia, Roberto Tomasi e Carlo Bertazzo.”Atlantia per raggiungere un accordo e sbloccare questa situazione è disposta a rinunciare a una parte dei suoi diritti di opzione in presenza di un aumento di capitale – spiegano i vertici delle due società –. Già dal 6 febbraio scorso abbiamo aperto alla possibilità di diluirci a favore di soci terzi, sotto il 51% ma a condizioni di mercato e nel rispetto dei soci di minoranza Allianz e Silkroad”. In merito al tema della governance, i due Ad si sono detti “aperti a condividere la governance con gli eventuali nuovi soci pubblici e privati, come avviene in altre società internazionali. D’altronde – hanno aggiunto – il percorso sin qui è già stato condiviso. Ma saremmo disposti a condividere la governance anche nel caso che lo Stato, insieme ad altri rilevanti investitori, voglia entrare con una piccola quota senza dover far fronte a grandi esborsi di denaro. Questa soluzione sarebbe ottimale per l’interesse pubblico”.Commentando la nuova proposta, Tomasi ha sottolineato come nasca “da un confronto durato quasi un anno in cui abbiamo ascoltato con attenzione le esigenze dell’esecutivo. Ci impegniamo – ha annunciato – a stanziare 3,4 miliardi suddivisi tra oneri di ricostruzione, riduzione modulare dei pedaggi e ulteriori manutenzioni delle infrastrutture, tutti elementi a nostro carico”. “Con il nuovo sistema di tariffe definito dall’Autorità dei Trasporti – ha aggiunto Bertazzo – vengono remunerati gli investimenti realizzati, i pedaggi non saliranno più in rapporto all’inflazione. Su 14,5 miliardi di investimenti abbiamo accettato un tasso di rendimento del capitale del 7,09% pre-tasse anche su opere complesse come la Gronda di Genova e il nodo di Bologna”.Infine sul tema della revoca i vertici di Atlantia e Aspi hanno evidenziato come tale ipotesi andrebbe contro l’interesse del Paese. “Se si applica l’articolo 35, dal giorno dopo vanno in default 10 miliardi di debiti di Aspi nei confronti di banche e mercato, sempre che lo Stato non se li voglia accollare – ha affermato Bertazzo –. Atlantia ha poi 5,5 miliardi di bond garantiti di Aspi più altri 5 miliardi di debiti suoi”. Nel complesso andrebbero, quindi, in default circa 20 miliardi di prestiti più tutti i crediti commerciali. “Non si capisce – ha concluso Tomasi – quale sarebbe l’interesse del Paese nel caso di una revoca. Investimenti per 7,5 miliardi già cantierabili verrebbero buttati alle ortiche, il nuovo concessionario dovrebbe ripartire da zero. I 7mila dipendenti sarebbero a rischio e si aprirebbe un contenzioso che durerebbe anni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Energia, ENEA: ricercatrice Di Somma tra “40 under 40” più influenti di Fortune

    (Teleborsa) – La ricercatrice ENEA Marialaura Di Somma, specializzata sulle fonti energetiche del futuro, è tra i 40 talenti italiani under 40 più influenti selezionati dalla rivista Fortune Italia, il prestigioso magazine con focus su economia e finanza, che ne ha dato notizia sul numero di luglio.Si tratta di un “vivaio” scelto di profili talentuosi che si sono distinti nelle quattro categorie “manager”, “startupper”, “influencer” e “ricercatori” che, con le loro storie di successo, possono ancora crescere ed essere annoverati tra i fautori del presente e del futuro di un settore, stimolando anche nuove collaborazioni con il mondo imprenditoriale.In particolare, la Di Somma è stata selezionata nella categoria “ricercatori” per il suo percorso dedicato all’energia del futuro. LEGGI TUTTO

  • in

    Intesa Sanpaolo, accordo rilancio per sostegno settore cultura e spettacolo dal vivo

    (Teleborsa) – Tanti, purtroppo, i settori messi in ginocchio dalla pandemia esplosa ormai da mesi nel nostro Paese, alcuni dei quali sono in maggior sofferenza di altri, anche dopo il termine del lockdown. Proprio nell’ottica di sostenere un mondo che è tra i più colpiti dalla crisi economica e sanitaria causata dal Covid-19 e che sconta le maggiori difficoltà nella fase di ripartenza, Intesa Sanpaolo Prossima, la struttura di Intesa Sanpaolo dedicata all’Economia del Bene Comune, ha sottoscritto oggi un accordo con Federculture, Agis, Forum del Terzo Settore e Alleanza delle cooperative – principali soggetti italiani impegnati nel settore cultura e spettacolo dal vivo.Per il rilancio del settore culturale, la Banca metterà a disposizione una quota del proprio Fondo di Solidarietà e Sviluppo di 5 milioni di euro, con un effetto leva che consentirà di concedere finanziamenti per un massimo di 25 milioni di euro a realtà più piccole periferiche e giovanili con particolari difficoltà di accesso al credito. L’obiettivo di Intesa Sanpaolo Prossima è aumentare ulteriormente il proprio impegno creditizio nel settore, oggi valutabile in 250 milioni di euro, per sostenerne il rilancio.Con l’accordo – si legge nella nota – “la Banca promuove inoltre uno spazio di confronto nel quale gli operatori del comparto si incontrano in modo continuativo per definire modelli di sostenibilità sulla base delle rispettive esperienze con un approccio strutturale alla crescita che andrà a beneficio dell’intero settore. Questo strumento, di valenza strategica secondo l’esperienza già maturata dalla Banca in altri settori come l’infanzia, lo sport e i servizi socio-sanitario-assistenziali, viene quindi avviato oggi a vantaggio di una delle economie più qualificanti del Paese. Adottando regole di gestione, rendicontazione, marketing, fund raising tratte dalle esperienze più virtuose, le realtà della cultura e dello spettacolo dal vivo si renderanno più efficienti migliorando così le proprie possibilità di accesso al credito”.Superata la fase di emergenza sanitaria che ha richiesto interventi in prevalenza a fondo perduto o con garanzia pubblica per il sollievo dei lavoratori, nella fase di rilancio l’obiettivo dell’accordo è predisporre le condizioni che consentano attraverso il credito – di breve e soprattutto di medio/lungo termine – lo sviluppo del Sistema cultura con una sostenibilità complessiva migliore di quella precedente la crisi. Su questo mondo, infatti, gravano sia gli effetti non ancora calcolati del distanziamento sociale, con l’inevitabile riduzione di presenze fisiche, sia quelli collegati alla diminuita capacità economica delle persone e delle famiglie, cui si aggiunge la crisi del turismo con una riduzione drastica della circolazione interna e internazionale.Mettendo in sinergia le rispettive risorse e competenze per assicurare indirizzo e sostegno al sistema cultura superando la tradizionale fragilità che caratterizza molti operatori del settore, gli attori coinvolti nell’accordo si propongono di intercettare i Fondi di garanzia pubblici attivati per migliorare l’accesso al credito e di valutare con più completezza i modelli di business dei vari settori culturali (teatro, musica dal vivo, festival, musei) per facilitare l’erogazione di credito di lungo periodo.Sottolinea Marco Morganti, responsabile Intesa Sanpaolo Prossima: “Fare rete con i soggetti economici in settori di primario interesse per il Paese è una delle linee di azione che da 13 anni ci identifica meglio. Gli effetti – come dimostrano le nostre esperienze nell’ambito dell’infanzia, dello sport e dei servizi socio-sanitario-assistenziali – sono un miglioramento decisivo nell’accesso al credito e una migliore sostenibilità. La cultura e gli spettacoli dal vivo si trovano oggi in una “tempesta perfetta”, da trasformare in elemento di svolta verso una sostenibilità migliore rispetto a quella pre-crisi. La presenza di garanzie pubbliche, oggi in fase di determinazione, aiuterà il processo, ma proprio per questo bisogna preparare progettualità di breve e soprattutto di medio-lungo termine, in modo condiviso con gli operatori. La piattaforma che si forma oggi è aperta a ogni soggetto che vorrà unirsi per rafforzare le imprese culturali, migliorarne la sostenibilità e accompagnarle verso la crescita”.“Sappiamo bene quanto la crisi di questi mesi abbia colpito il Paese e il settore della cultura in particolare”, dice Andrea Cancellato, presidente di Federculture per il quale “l’accordo con Intesa Sanpaolo Prossima e gli altri partner aiuterà le imprese culturali, in particolare quelle più fragili e meno strutturate per affrontare i rovesci della crisi, a superare il guado dell’emergenza e sarà un utile strumento per innovare i modelli produttivi dell’offerta culturale, rafforzandoli e rendendoli più sostenibili. Un’iniziativa – sottolinea Cancellato – che non è in contraddizione ma integra il Fondo nazionale per le imprese culturali garantito dallo Stato, inserito nel “decreto rilancio”. Ci auguriamo che il giorno successivo alla conversione del decreto il Ministero adotti i necessari decreti attuativi affinché il Fondo sia immediatamente utilizzabile dalle imprese culturali e del terzo settore che ne hanno assoluta necessità”.Per Francesco Maria Perrotta, Delegato Agis “Gli effetti che la crisi ha avuto sul settore dello spettacolo dal vivo sono sotto gli occhi di tutti. Non si tratta di una forma di intrattenimento che si è fermata – e probabilmente, nella sua forma piena, resterà ferma ancora per un po’ – ma si tratta di un ulteriore pezzo di economia, non così insignificante vista la nostra tradizione, nonché di un pezzo importante di welfare che è venuto a mancare. L’iniziativa che stiamo mettendo in campo grazie a Intesa Sanpaolo Prossima non offre solo strumenti per ridare vigore al grande patrimonio di attività culturali, di cui siamo tra i principali detentori al mondo, ma vuole rappresentare una rete di solidarietà per lo sviluppo futuro del settore culturale e creativo, per consentirgli di assumere quel ruolo di core business che, senza dubbio, gli spetta.”Claudia Fiaschi, Portavoce Forum nazionale del Terzo Settore sottolinea: “La riduzione delle diseguaglianze tra persone e territori passa anche dall’accesso alle opportunità culturali e di socialità di tutte le persone, e particolarmente di quelle più fragili, nonché dalla valorizzazione dei territori più marginali. La creazione di un’offerta culturale di prossimità, la promozione dei siti culturali minori sono solo alcuni esempi delle iniziative che vengono realizzate dal mondo del Terzo settore sia associativo che imprenditoriale, da sempre in prima linea anche negli ambiti della cultura e dello spettacolo dal vivo. Un impegno fortemente messo in crisi da questa emergenza, ma dal quale, siamo convinti, dipenderà anche la ripartenza del Paese. Riteniamo quindi preziosa questa alleanza che getta le basi di collaborazioni e investimenti sulle reti del Terzo settore culturale, sulle periferie e sui giovani.”(Foto: © Roman Babakin/123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    1 minuto in Borsa 13 luglio 2020

    (Teleborsa) – Si muovono in rally i principali mercati di Eurolandia. Andamento positivo anche per Piazza Affari. Tra i best performers di Milano, in evidenza Telecom Italia (+4,84%). Le peggiori performance si registrano su Atlantia, che ottiene -12,62%. Tra le materie prime, l’oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,61%. Si attende domani dalla LEGGI TUTTO

  • in

    CIR: acquisita una partecipazione in Giano Holding

    (Teleborsa) – CIR, Compagnie Industriali Riunite, ha acquistato da EXOR, oggi 13 lugli,o una partecipazione nel capitale sociale di Giano Holding S.p.A., secondo quanto previsto dall’accordo di investimento sottoscritto in data 23 aprile 2020 tra CIR, EXOR N.V. e Giano Holding. Giano Holding è la società controllata da EXOR che, a seguito dell’acquisizione da CIR LEGGI TUTTO