1 Settembre 2020

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    Enel lancia con successo bond ibrido da 600 milioni

    (Teleborsa) – Enel ha lanciato con successo sul mercato europeo un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo denominato in euro e destinato ad investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 600 milioni. L’operazione ha ricevuto richieste in esubero per più di sei volte l’offerta, per un ammontare superiore a 3,7 miliardi di euro.

    Inoltre, Enel ha annunciato il lancio di un’offerta volontaria non vincolante, per riacquistare, e successivamente cancellare, le proprie obbligazioni in scadenza a settembre 2076 e aventi un importo pari a 500 milioni di sterline, con prima reset date, corrispondente alla prima data per l’optional redemption, al 15 settembre 2021 e cedola pari a 6,625%.
    Il periodo della Tender Offer inizia il primo settembre 2020 e terminerà il 7 settembre 2020. La società intende riacquistare per cassa obbligazioni per un importo complessivo pari a 200 milioni di sterline. L’importo finale delle obbligazioni riacquistate tramite la Tender Offer sarà determinato in base alla percentuale di adesione degli investitori, fermo restando che la società si riserva in ogni caso il diritto di aumentare o diminuire, a sua discrezione, detto ammontare.

    “Le operazioni -si legge nella nota – sono in linea con la strategia finanziaria del Gruppo delineata nel Piano Strategico 2020-2022, che prevede il rifinanziamento di 13,8 miliardi di euro di debito al 2022 anche attraverso l’emissione di prestiti obbligazionari ibridi. Le stesse sono inoltre in linea con l’approccio proattivo di Enel alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito del Gruppo, nell’ambito di un programma di complessiva ottimizzazione della gestione finanziaria”.
    Per l’emissione delle nuove obbligazioni e per la Tender Offer, Enel si avvale di un sindacato di banche nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, J.P. Morgan, Santander Corporate & Investment Banking, Société Générale Corporate & Investment Banking, UniCredit Bank. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Astrazeneca amplia accordo su offerta vaccino con Oxford Biomedica

    (Teleborsa) – Un pagamento anticipato di 15 milioni di dollari, in aggiunta a un ulteriore pagamento di 35 milioni, più altri costi, entro la fine del 2021. Questo quanto prevede l’offerta, recentemente ampliata, della società svedese-britannica AstraZeneca all’azienda di terapia genica e cellulare Oxford Biomedica per produrre e fornire il candidato del gruppo farmaceutico al vaccino contro il Covid-19.

    Secondo l’accordo – fa sapere Oxford Biomedica in una nota – l’azienda produrrà in massa il potenziale vaccino contro il coronavirus, denominato AZD1222, per un periodo di 18 mesi, con la possibilità di un’ulteriore estensione di 18 mesi, nel 2022 e 2023. LEGGI TUTTO

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    FCA, immatricolazioni in calo ad agosto. Quota mercato scende al 22,8%

    (Teleborsa) – Ad agosto calano ancora per Fiat Chrysler le vendite sul mercato italiano. Si registra, tuttavia, un progressivo miglioramento rispetto ai mesi scorsi.

    Nel dettaglio, nell’ultimo mese, Fca ha immatricolato 20.286 auto, con una diminuzione del 2,65% rispetto ad agosto 2019. La quota di mercato segna un leggero calo al 22,84% dal 23,36% di un anno fa.
    Ampliando lo sguardo, nei primi otto mesi dell’anno il Gruppo ha venduto 190.075 macchine, il 40,9% in meno nel confronto con gennaio-agosto dell’anno scorso. La quota di mercato è scesa al 23,48% dal 24,28% dello stesso periodo del 2019. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Sanofi blocca farmaco Kevzara: “Test falliti”

    (Teleborsa) – Il test clinico internazionale di fase 3 che testa l’efficacia del preparato denominato Kevzara, messo a punto per il trattamento di forme gravi di Covid-19, non ha fornito risultati positivi. Ad annunciarlo è stato questa mattina il laboratorio francese Sanofi.

    Il test di fase 3, cioè la tappa relativa a test di massa, “non ha raggiunto il criterio di valutazione principale né quello secondario nella comparazione con il placebo e, in entrambi i casi, al di là dei risultati con le cure ospedaliere abituali”, ha fatto sapere il Gruppo francese.
    Pertanto, al momento, né Sanofi né il laboratorio americano Regeneron, che ha collaborato alla preparazione del farmaco lanciato nel 2017 per il trattamento dell’artrite reumatoide, “prevedono lo svolgimento di nuovi studi clinici sul Kevzara nel trattamento del Covid-19”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Sanofi blocca farmaco Kevzara: “Test falliti”

    (Teleborsa) – Il test clinico internazionale di fase 3 che testa l’efficacia del preparato denominato Kevzara, messo a punto per il trattamento di forme gravi di Covid-19, non ha fornito risultati positivi. Ad annunciarlo è stato questa mattina il laboratorio francese Sanofi.Il test di fase 3, cioè la tappa relativa a test di massa, “non ha raggiunto il criterio di valutazione principale né quello secondario nella comparazione con il placebo e, in entrambi i casi, al di là dei risultati con le cure ospedaliere abituali”, ha fatto sapere il Gruppo francese.Pertanto, al momento, né Sanofi né il laboratorio americano Regeneron, che ha collaborato alla preparazione del farmaco lanciato nel 2017 per il trattamento dell’artrite reumatoide, “prevedono lo svolgimento di nuovi studi clinici sul Kevzara nel trattamento del Covid-19”. LEGGI TUTTO

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    Decreto agosto, Confindustria dura con il Governo: risposta all'emergenza ancora inadeguata

    (Teleborsa) – Visione di fondo assente, risposta alla crisi da Coronavirus non ancora adeguata e divieto di licenziamento di “dubbia utilità”. È una posizione piuttosto critica verso l’operato dell’esecutivo quella presentata da Confindustria in audizione al Senato sul Decreto agosto.”Gli interventi d’urgenza adottati dal Governo – ha dichiarato la Direttrice Generale dell’associazione degli industriali italiani, Francesca Mariotti – pur cercando di rispondere a pressanti istanze di ordine economico-sociale e nonostante le ingenti risorse complessivamente stanziate (circa 100 miliardi), non delineano ancora una risposta adeguata alle esigenze congiunturali e a quelle di ripresa e di crescita”.Duro il commento anche sulla “frammentazione degli interventi” e sui ritardo dell’esecutivo nell’approvazione dei provvedimenti attuativi. Confindustria condanna l’azione di Governo anche per la mancanza di una “chiara visione di fondo”. L’insieme di questi elementi, ha detto la DG dell’associazione, mina “l’efficacia delle misure introdotte rispetto a un sistema economico la cui tenuta complessiva è messa a dura prova dalla crisi. Queste carenze rischiano di avere pesanti ripercussioni su cittadini e imprese, se non si modifica da subito la rotta”.Note positive vengono individuate invece in alcuni rifinanziamenti (Fondo di Garanzia PMI, IPCEI, automotive, contratti di sviluppo), come pure la proroga della moratoria di legge per i debiti bancari delle PMI.”Mancano, tuttavia – ha aggiunto Francesca Mariotti – diversi interventi prioritari e di più ampia portata, funzionali soprattutto a sostenere gli investimenti e a garantire, in via strutturale, la liquidità delle imprese”. La Direttrice Generale a tal riguardo ha citato la cedibilità del credito d’imposta 4.0 al sistema bancario sul modello dell’eco-bonus al 110%, la possibilità di modifica dei piani di ammortamento adottati dalle imprese e le misure necessarie a garantire un più agevole recupero dell’IVA sui crediti non riscossi.Capitolo divieto al licenziamento. Il provvedimento – prorogato nel Decreto agosto – “non ha più ragione d’essere in questa fase, che dovrebbe, invece, essere dedicata a favorire la ripresa delle attività”, ha sostenuto la rappresentante di Confindustria.”La proroga del divieto di licenziamento ex lege rappresenta un rimedio di dubbia utilità, soprattutto se finisse per ritardare o, addirittura, scoraggiare quegli interventi di riorganizzazione o di ristrutturazione d’impresa e quegli investimenti che potrebbero più rapidamente assicurare competitività e occupazione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, stabile l'incremento dei contagi. Aumentano ricoveri in terapia intensiva

    (Teleborsa) – Rimane stabile l’incremento dei contagi da Covid-19 in Italia con, nelle ultime 24 ore, 978 nuovi casi rispetto ai 996 di ieri a fronte di 81.050 tamponi effettuati (ieri erano stati 58.518). Gli attualmente positivi sono a oggi 26.754. Di questi, 25.267 si trovano in isolamento domiciliare, 1.380 sono ricoverati con sintomi. Sale ancora, invece, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva arrivato a 107 contro i 94 di ieri mentre si registrano 8 decessi (ieri 6). Questi i dati diffusi nel consueto bollettino del ministero della Salute.In totale dall’inizio dell’epidemia nel nostro Paese sono 270.189 i contagi da Sars-CoV-2 accertati e 35.491 le persone decedute, 207.944 i pazienti dimessi (+291, +0,1%; ieri +117).A livello regionale in Lombardia si registrano 100.317 positivi (+242, +0,2%; ieri +135); in Emilia-Romagna 32.021 (+99, +0,3%; ieri +117); in Veneto 23.026 (+97, +0,4%; ieri +65); in Piemonte 32.923 (+42, +0,1%; ieri +37); nelle Marche 7.256 (+16, +0,2%; ieri +2); in Liguria 10.970 (+19, +0,2%; ieri +44); in Campania 7.168 (+102, +1,4%; ieri +184); in Toscana 11.898 (+40, +0,3%; ieri +73); in Sicilia 4.350 (+33, +0,8%; ieri +26); nel Lazio 11.316 (+125, +1,1%; ieri +148); in Friuli-Venezia Giulia 3.786 (+17, +0,5%; ieri +5); in Abruzzo 3.780 (+5, +0,1%; ieri +4); in Puglia 5.479 (+39, +0,7%; ieri +38); in Umbria 1.803 (+10, +0,6%; ieri +9); a Bolzano 2.948 (+13, +0,4%; ieri +3); in Calabria 1.513 (+22, +1,5%; ieri +14); in Sardegna 2.243 (+50, +2,3%; ieri +79); in Valle d’Aosta 1.241 (nessun nuovo caso; ieri +9); a Trento 5.099 (+3, +0,1%; ieri +4); in Molise 528 (+3, +0,6%; ieri nessun nuovo caso); in Basilicata 524 (+1, +0,2%; ieri nessun nuovo caso). LEGGI TUTTO

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    Sciopero dipendenti Enac il 16 settembre

    (Teleborsa) – Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Cida e Usb Pi hanno indetto lo sciopero nazionale dei dipendenti dell’ENAC per l’intera giornata del 16 settembre 2020.Lo sciopero è stato indetto per protestare – si legge in una nota congiunta – “contro la trasformazione dell’Enac in Ente pubblico economico (Epe) e contro qualunque tentativo di privatizzare l’unica autorità pubblica dell’aviazione civile in Italia”. LEGGI TUTTO