10 Settembre 2020

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    Stati Uniti, richieste sussidio si stabilizzano a 884 mila

    (Teleborsa) – Invariate le richieste di sussidi alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 5 settembre, i “claims” sono risultati pari a 884.000 unità, invariati rispetto al dato della settimana precedente (881.000 unità la prima lettura). Il dato è peggiore delle attese che erano per un livello di 846 mila.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 970.750 unità in contrazione di 21.750 rispetto al dato rivisto della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 28 agosto, le richieste continuative di sussidio sono risalite a 13.385.000, con un incremento di 93.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (13.292.000). LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione crescono oltre attese

    (Teleborsa) – Si confrmano in crescita i prezzi alla produzione USA a luglio. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il dato risulta migliore delle attese degli analisti che erano per un incremento dello 0,2% e si confronta con il +0,6% del mese precedente.Su base annua i prezzi hanno registrato un decremento dell 0,2% dopo il -0,4% di giugno e rispetto al -0,3% del consensus.I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,4% su mese da un precedente +0,5% (consensus +0,2%), mentre su anno registrano un +0,6% dal +0,3% precedente (atteso +0,3%).(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    CDP, inaugurata la sede di Torino per favorire sviluppo economico e infrastrutturale del territorio

    (Teleborsa) – Taglio del nastro, oggi, per la nuova sede territoriale di Cassa Depositi e Prestiti di Torino alla presenza della sindaca Chiara Appendino e del governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio. L’inaugurazione dei nuovi uffici – spiega Cdp in una nota – è inserita nell’ambito di un “più ampio progetto finalizzato a rafforzare sempre più l’impegno del Gruppo in Piemonte e Valle d’Aosta” e “nel più ampio piano di avvicinamento al territorio, che ha già visto l’apertura delle sedi di Napoli, Verona e Genova, cui seguiranno, tra le altre, Firenze, Ancona, Roma, Milano, Brescia, Bari e Palermo”.Con l’apertura della sede di Torino, Cdp – si legge nella nota – “pone al centro della propria attività la crescita sostenibile dei territori, oggi più che mai per supportarli sia nella gestione delle difficoltà legate al Covid-19 sia nella ripartenza economica, attraverso il supporto alle imprese, con particolare attenzione a quelle di media e piccola dimensione, e allo sviluppo infrastrutturale delle regioni interessate operando in stretta sinergia con le fondazioni di origine bancaria presenti sul territorio (Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Vercelli)”.La sede di Cdp a Torino in via Corte d’Appello 10, in un edificio di proprietà del Gruppo con una posizione strategica in centro città, sarà il nuovo punto di accesso all’offerta del Gruppo Cdp che consentirà di supportare oltre 12.600 imprese e oltre 1.300 enti pubblici presenti nelle regioni Piemonte e Valle d’Aosta e di valorizzare le sinergie con i partner bancari e le istituzioni locali. Nella nuova sede lavoreranno a regime 12 risorse del Gruppo, provenienti da Cdp Imprese, Cdp Infrastrutture e Pubblica Amministrazione, Cdp Venture Capital, Fondo Italiano d’Investimento, Sace e Simest.I nuovi uffici – spiega Cdp – “rispondono a una visione innovativa rispetto al passato: non più sedi di rappresentanza ma veri e propri punti di riferimento operativi, grazie alla presenza di professionisti in grado di rispondere alle esigenze di imprese e pubbliche amministrazioni”. L’offerta comprende l’intera gamma di prodotti del Gruppo Cdp: finanziamenti, garanzie, venture capital e private equity, nonché le nuove attività di consulenza finanziaria, tecnica e progettuale (servizi di advisory) a supporto della pubblica amministrazione per lo sviluppo di progetti infrastrutturali.”Mancano pochi mesi all’anniversario della fondazione di Cdp. Oggi – ha commentato Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti – ci troviamo qui a Torino, dove Cassa Depositi e Prestiti è nata 170 anni fa, per ribadire il nostro impegno verso il territorio e la crescita del Paese. Impegno testimoniato dal solido legame con le imprese, dallo storico rapporto con le pubbliche amministrazioni locali e dalla stretta e sinergica collaborazione con le Fondazioni Bancarie torinesi, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, e con le altre fondazioni piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Vercelli”.”C’è un rapporto storico che unisce Cdp ai territori. Un rapporto che – ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti – stiamo rafforzando e innovando grazie a un modello di cooperazione con le pubbliche amministrazioni e le imprese, per rispondere alle esigenze del territorio in una fase caratterizzata da nuove sfide per l’Italia, come la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale e sociale. La firma del Piano Città per Torino un anno fa e di altri importanti accordi conclusi con le Istituzioni territoriali negli ultimi mesi, come quello per la realizzazione della linea 2 della metropolitana, ne sono una testimonianza. Cdp da sempre mette al centro i territori. Nella fase di emergenza da Covid-19 questo impegno si è ulteriormente rafforzato, con nuove misure straordinarie per sostenere le imprese e le pubbliche amministrazioni. Oggi siamo pronti a lanciare nuove iniziative a supporto dell’economia locale e del tessuto imprenditoriale, grazie ad esempio al Patrimonio Rilancio e alle risorse che arriveranno dal Recovery Fund. Siamo orgogliosi di dare avvio a questa nuova fase ripartendo dalla nuova sede di Torino, proprio qui dove Cassa Depositi e Prestiti è nata 170 anni fa, confermando ancora una volta il nostro ruolo di investitore paziente che punta sullo sviluppo e sul futuro del Paese”. LEGGI TUTTO

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    ABI, domande finanziamento a Fondo Garanzia oltre 78 miliardi

    (Teleborsa) – Superano i 78 miliardi di euro i finanziamenti alle imprese richiesti dalle banche al Fondo di Garanzia, per 1 milione 56 mila domande. Lo segnala l’ABI, fornendo i dati aggiornati al 9 settembre 2020.Fra questi finanziamenti, 874 mila riguardano per prestiti sino alla soglia di 30 mila Euro, per un totale di 17,2 miliardi di Euro di finanziamenti richiesti. LEGGI TUTTO

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    Moderati guadagni in Borsa a Milano. Deboli altre borse in attesa BCE

    (Teleborsa) – Piazza Affari tiene meglio degli altri mercati europei, che si confermano deboli, aspettando le decisioni di politica monetaria dlela BCE, per la quale si attende un nulla di fatto. Attenzione anche alle parole della Presidente Christine Lagarde.Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,184. Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +145 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all’1,00%.Tra le principali Borse europee ferma Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto, sottotono Londra che mostra una limatura dello 0,61%, e deludente Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 19.833 punti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta Nexi con un progresso del 5,77%, sull’evoluzione del mercato dei pagamenti.Vola Banco BPM, con una marcata risalita del 4,19%.Brilla Fiat Chrysler, con un forte incremento (+3,63%).Ottima performance per Mediobanca, che registra un progresso del 3,01%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Recordati, che continua la seduta con -1,90%.Si concentrano le vendite su Snam, che soffre un calo dell’1,21%.Vendite su Atlantia, che registra un ribasso dell’1,00%.Fiacca DiaSorin, che mostra un piccolo decremento dello 0,98%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Mutuionline (+4,55%), doValue (+4,30%), El.En (+4,14%) e FILA (+3,67%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Technogym, che ottiene -4,74%.Pessima performance per Autogrill, che registra un ribasso del 2,16%.Seduta negativa per Maire Tecnimont, che mostra una perdita dell’1,46%.Sotto pressione ASTM, che accusa un calo dell’1,34%. LEGGI TUTTO

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    Produzione, Gualtieri: “Dati avvalorano tesi rimbalzo 3° trimestre”

    (Teleborsa) – La produzione industriale ha continuato a crescere nel mese di luglio, registrando un incremento del 7,4%. Un dato commentato con molto ottimismo dal Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il quale ha evidenziato che il dato “avvalora tesi di un forte rimbalzo del PIL nel 3° trimestre”.”Occorre procedere con cautela – ha riconosciuto – ma anche con determinazione. Abbiamo davanti a noi mesi particolarmente sfidanti, ma dobbiamo essere fiduciosi”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative aspettando la BCE. Più stabile Piazza Affari

    (Teleborsa) – Bilancio negativo per le principali borse europee, mentre la borsa di Milano viaggia sulla linea di parità. Occhi puntati sulla BCE, il principale evento di settembre e sulle indicazioni prospettiche che arriveranno dalla riunione di politica onetaria.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,26%. Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +147 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all’1,00%.Tra le principali Borse europee senza slancio Francoforte, che negozia con un -0,1%, sotto pressione Londra, con un forte ribasso dello 0,73%, e tentenna Parigi, che cede lo 0,47%. Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il FTSE MIB che si ferma a 19.741 punti.Tra i best performers di Milano, in evidenza Nexi (+4,73%), Fiat Chrysler (+2,21%), Prysmian (+1,35%) e Mediobanca (+1,30%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Tenaris, che continua la seduta con -2,22%.Soffre Saipem, che evidenzia una perdita dell’1,98%.Preda dei venditori Hera, con un decremento dell’1,22%.Debole Snam, che soffre un calo dell’1,15%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Illimity Bank (+2,74%), El.En (+2,30%), FILA (+2,26%) e doValue (+2,04%).Le più forti vendite su Technogym, che prosegue le contrattazioni a -4,68%.Affonda Autogrill, con un ribasso del 2,51%.Crolla ASTM, con una flessione del 2,31%.Vendite su Tod’s, che registra un ribasso dell’1,90%. LEGGI TUTTO

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    Rete unica, Patuanelli: per noi il modello è Terna ma non possiamo imporlo

    (Teleborsa) – L’intesa TIM-CDP è un punto di partenza, ma l’obiettivo “deve essere una rete unica controllata dal pubblico”. Il ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli in audizione presso la commissione Trasporti alla Camera sul Recovery Fund chiarisce il suo punto di vista sul progetto di rete unica lanciato da Open Fiber.”Ciò che e’ accaduto a fine agosto ha portato a un risultato che deve essere visto come punto di partenza e non di arrivo – ha detto il ministro – partivamo da una situazione data, penso alla privatizzazione di TIM che non può essere certo ritenuta virtuosa. Quella condizione non consentiva ragionamenti più profondi. Penso che ci deve essere una rete unica controllata dal pubblico”.”Vedo una società delle reti e delle tecnologie che all’interno possa avere non solo al fibra ma tutte le tecnologie, come il 5G, con parità di accesso a tutti gli operatori – ha aggiunto Patuanelli – È un ragionamento che non si sviluppa in poche settimane ma è giusto avere chiari gli obiettivi. È un passo nella giusta direzione”.Patuanelli ha fatto riferimento al modello Terna, una società delle reti in cui far confluire gli operatori, che non sia verticalmente integrata e che abbia una maggioranza relativa pubblica: “Questo è il progetto ma dobbiamo capire se chi ha oggi quegli asset ritiene che quello sia un progetto percorribile o meno. Non è che possiamo imporlo. Stiamo provando a raggiungerlo passo passo. E mi sembra che lo abbiamo detto chiaramente e in tutti i modi”.Il titolare del Mise nel corso dell’audizione ha espresso dubbi sui tempi dell’operazione in corso, sottolineando che occorre “imprimere un’accelerazione nello sviluppo della fibra laddove, dai dati resi noti da Infratel, è difficile che Open Fiber rispetti gli obiettivi del piano al 2023”.Su questo punto il ministro Patuanelli ha fatto riferimento a una call avvenuta ieri a cui hanno partecipato la società vigilata dal suo ministero e gli operatori del settore per verificare le attuali condizioni di mercato rispetto alla rete. “Il quadro che è emerso è certamente di un’accelerazione dello sviluppo della rete in fibra, ma ancora in ritardo rispetto agli obiettivi”.C’è “un’oggettiva difficoltà materiale nel realizzare i lavori per ritardi nelle concessioni e autorizzazioni”, ha evidenziato Patuanelli richiamando i dati disponibili sul portale di Infratel. “Ho chiesto a Infratel di essere trasparente. È chiaro che oltre al costante monitoraggio vi sono gruppi di lavoro tra Infratel e Open Fiber che cercano di capire dove sono i gangli che non consentono di accelerare. La semplificazione tecnico-procedurale che abbiamo fatto nei diversi decreti sta aiutando”. LEGGI TUTTO