18 Febbraio 2021

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    Wall Street apre in calo su dati negativi del mercato del lavoro

    (Teleborsa) – Scambi in ribasso per la Borsa di New York, che accusa una flessione dello 0,73% sul Dow Jones, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata venerdì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde lo 0,73%, continuando la seduta a 3.903 punti. In ribasso il Nasdaq 100 (-0,94%); come pure, in rosso l’S&P 100 (-0,83%).A pesare sono le vendite sui titoli tecnologici, ma anche l’aumento delle richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti, che ha disatteso le attese degli analisti, che si aspettavano un calo.Forte nervosismo e perdite generalizzate nell’S&P 500 su tutti i settori, senza esclusione alcuna. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori energia (-1,20%), informatica (-0,91%) e telecomunicazioni (-0,86%).Affondano tutti i titoli ad alta capitalizzazione del mercato il Dow Jones.I più forti ribassi si verificano su Wal-Mart, che continua la seduta con -5,67%.In rosso Apple, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,19%.Spicca la prestazione negativa di Boeing, che scende dell’1,13%.Chevron scende dell’1,10%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Seagate Technology (+2,34%), Micron Technology (+2,17%), Discovery (+1,22%) e Twenty-First Century Fox (+1,13%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Baidu, che continua la seduta con -4,16%.Pessima performance per Illumina, che registra un ribasso del 2,52%.Sessione nera per Nxp Semiconductors N V, che lascia sul tappeto una perdita del 2,21%.In caduta libera Autodesk, che affonda del 2,18%. LEGGI TUTTO

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    IA, un mondo un crescita: vale 300 milioni in Italia

    (Teleborsa) – Vale 300 milioni in Italia nel 2020 il mercato dell’intelligenza artificiale, dato in crescita del 15% rispetto al 2019. E’ quanto emerge dalla ricerca dell’osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo gli analisti il 77% del mercato è generato da imprese italiane che hanno speso 230 milioni di euro; il 23% è export digitale di progetti (i restanti 70 milioni). A trainare la spesa la componente dei software, che vale il 62% del mercato, i servizi valgono il 38%, marginale la componente hardware.La maggior parte degli investimenti è dedicata ai progetti di Intelligent Data Processing (33%), algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati, mentre le iniziative che sono cresciute di più in termini di risorse sono chatbot e virtual assistant (10%, +28%). I problemi di budget dovuti alla pandemia da Covid-19 sono stati una barriera alla diffusione di soluzioni di AI (indicata dal 35% delle aziende), ma queste sono ormai presenti nel 53% delle imprese medio-grandi italiane e sono cresciute le realta’ che hanno in corso progetti pienamente operativi, passate dal 20% del 2019 all’attuale 40%.”La crisi sanitaria non ha fermato l’innovazione e la crescita del mercato dell’Artificial Intelligence – dice Alessandro Piva, direttore dell’osservatorio Artificial Intelligence – ma ne ha sicuramente orientato l’attenzione su alcune tipologie di progetti, accelerando le iniziative di Forecasting (stima della domanda), Anomaly Detection (individuazione di frodi online), Object Detection (come il riconoscimento dei DPI nelle immagini) e ancora di più di Chatbot e i Virtual Assistant”.I risultati del 2020, ha aggiunto Nicola Gatti, direttore dell’osservatorio Artificial Intelligence, permettono “di guardare al 2021 con ottimismo, come positivi sono gli sforzi a livello europeo per definire delle linee guida che regolamentino lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale. La Commissione Europea – ha ricordato – ha pubblicato un white paper che ha posto le basi per la tutela dei diritti dei consumatori, mentre il Parlamento Europeo ha adottato tre risoluzioni che riguardano gli aspetti etici, il tema della responsabilità civile e i diritti di proprietà intellettuale relativi a robotica e AI. Non atti vincolanti, ma è una prima presa di coscienza”, conclude Gatti,Un altro dato interessante. Secondo quanto rileva lo studio, l’intelligenza artificiale, è nota a quasi tutti i consumatori italiani: il 94% ne ha sentito parlare almeno una volta e la maggioranza ne ha una concezione corretta, legata all’automazione di specifici compiti (65%), alla guida di veicoli senza l’intervento umano (60%), all’interazione fra uomo e macchina (58%) e al ragionamento logico (40%). LEGGI TUTTO

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    USA, a gennaio aumentano permessi edilizi ma calano nuovi cantieri

    (Teleborsa) – Emergono dati contrastanti dal mercato edilizio USA a gennaio. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati sono scesi del 6% a 1,58 milioni di unità, a fronte dell’aumento dell’8,2% registrato a dicembre. Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri di 1,66 milioni.I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un incremento mensile del 10,4% a 1,88 milioni di unità, dopo il +4,2% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per un calo dei permessi a 1,78 milioni. LEGGI TUTTO

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    Alitalia, ampliata offerta assicurativa con polizza anti-Covid

    (Teleborsa) – Alitalia ha ampliato le garanzie del suo pacchetto assicurativo “Alitalia programma viaggi”, estendendo la copertura anche ai casi di contagio da Covid-19 in partnership con la compagnia assicurativa Chubb. Con questa integrazione, ha sottolineato la compagnia aerea, la proposta assicurativa “include ora anche la copertura delle spese per annullamento o modifica del viaggio in caso di contagio da Covid-19, un servizio di assistenza in viaggio 24 ore su 24 tramite la centrale operativa Chubb e la presa in carico delle spese mediche da sostenere all’estero (entro limiti e massimali previsti dalla polizza)”.La polizza, inoltre, “comprende anche garanzie in caso di furto, danneggiamento o ritardata consegna del bagaglio, nonché nel caso ci sia la necessità di riprogrammare il volo eventualmente perso”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice Philly Fed manifatturiero scende a 23,1 punti a febbraio

    (Teleborsa) – Diminuisce l’aspettativa delle aziende del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia, negli Stati Uniti, pur rimanendo positiva. Nel mese di febbraio, infatti, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly FED) è calato a 23,1 punti dai 26,5 di gennaio. Il dato è superiore alle attese degli analisti che indicavano un deterioramento a 20 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è sceso a 23,4 punti da 30 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 39,5 da 52,8. Sale quello sull’occupazione che si attesta a 25,3 da 22,5 punti, mentre quello sulla spesa per gli investimenti (capex) scende a 25,2 da 35,4 e quello sui prezzi sale a 54,4 da 45,4 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import gennaio +1,4% prezzi export +2,5%

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i prezzi import-export USA nel mese di gennaio. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un +1,4% su mese dal +1% di dicembre (dato rivisto da +0,9%). Il dato è migliore delle attese degli analisti che avevano stimato una crescita dell’1%.Su base annua, i prezzi import registrano una crescita dello 0,9% dal -0,3%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato un +0,8% su base mensile, la crescita più consistente da aprile 2011.I prezzi export hanno riportato un incremento del 2,5% contro il +1,3% del mese precedente ed il +0,6% del consensus.Su anno il dato evidenzia un aumento del 2,3% rispetto al +0,2% precedente. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni aumentano del 2,2%. LEGGI TUTTO

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    ENAC, sottoscritto accordo di collaborazione con ISAERS Forli` Academy AvioLab

    (Teleborsa) – Avviare iniziative congiunte nel settore della sicurezza e dello sviluppo aeronautico. Con questo obiettivo il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta, e il presidente del Comitato Direttivo di ISAERS Forli` Academy AvioLab, Alberto Zambianchi, hanno firmato oggi un accordo di collaborazione.L’accordo – spiega Enac in una nota – ha una durata triennale e prevede la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro. Tra i vari obiettivi, che rientrano nella missione dell’Enac di promozione della cultura aeronautica, vi sono la formazione specialistica, la ricerca e la divulgazione scientifica, con particolare riferimento ai settori degli aeroporti, dell’addestramento del personale navigante e tecnico, delle operazioni di volo, della navigabilita`, della sicurezza di sistema e del fattore umano, oltre che ai settori emergenti quali i mezzi aerei a pilotaggio remoto, i voli supersonici e i voli suborbitali.”La firma dell’accordo odierno – ha commentato Quaranta – rappresenta un’ulteriore significativa sinergia tra Istituzioni, enti formativi, soggetti privati e industria. Ritengo che accordi come questo, con cui sia l’Enac, sia l’ISAERS Forli` Academy AvioLab mettono a fattor comune le reciproche competenze, l’esperienza e il patrimonio professionale dei propri esperti, possano non solo dare impulso al progresso dei livelli di sicurezza e della ricerca aeronautica, ma contribuire anche a fare sistema a favore del rilancio del trasporto aereo”.”La collaborazione con l’Enac in tutte le molteplici attivita` di formazione, di divulgazione culturale e di supporto alla ricerca scientifica e tecnologica che ISAERS svolge a beneficio degli enti, delle aziende e del loro personale manageriale, tecnico e operativo, nonche´ dei giovani che si approcciano alle professioni aeronautiche, – ha rimarcato Zambianchi – e` un punto di onore e di prestigio per tutte le componenti del Polo Tecnologico Aeronautico di Forli` e la Regione Emilia-Romagna e contribuira` al raggiungimento degli obiettivi di eccellenza che ISAERS si e` posta fin dalla sua fondazione e che persegue nella sua nuova veste di unita` operativa di Ser.In.Ar.”.In occasione dell’incontro la societa` ISAERS Forli` Academy AvioLab, che si avvale di un novero di esperti del settore, ha presentato al direttore generale dell’Enac alcune proprie iniziative tra cui: il nuovo Catalogo degli interventi formativi che prevede 25 corsi di formazione specialistica di qualita` per le organizzazioni aeronautiche (operatori aerei, aeroporti, centri di addestramento per personale navigante, imprese di manutenzione e relativo personale manageriale, tecnico e operativo) e un Master in Airport Business Administration, prima iniziativa del genere in Italia; e l’Osservatorio sulla normativa, la tecnologia e le tematiche innovative ed emergenti del settore aerospaziale per l’elaborazione di studi, memorie, commenti e considerazioni sui loro contenuti da divulgare agli addetti del settore aereo, gli appassionati della materia e il pubblico in genere.ISAERS Forli` Academy AvioLab, unita` operativa della Ser. In. Ar. – Servizi Integrati d’Area che opera nel campo della formazione e dei servizi a essa correlati nella Regione Emilia Romagna, ha una lunga tradizione nell’organizzazione e nello svolgimento di attivita` formative per il personale tecnico aeronautico, Master e corsi di alta formazione, conferenze sulle tematiche della sicurezza e degli eventi aeronautici. Tra i suoi scopi sociali, figura la promozione e lo sviluppo del Polo Tecnologico Aeronautico di Forli`. LEGGI TUTTO

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    Terzo settore, la priorità è innovare ma sono ancora tanti gli ostacoli

    (Teleborsa) – È l’innovazione la priorità per il 96% delle organizzazioni non profit ha una forte esigenza di innovare. È quanto è emerso dallo studio “La domanda di innovazione del Terzo settore”, condotta online da Fondazione Italia Sociale, Deloitte Private e TechSoup Italia su circa 180 soggetti del cosiddetto Terzo settore. Più del 70% ha dichiarato di investire in innovazione sia in ottica di miglioramento della propria offerta di prodotti e servizi, sia per l’ottimizzazione dei processi, ma ha anche denunciato di aver incontrato una serie di ostacoli nel farlo.Infatti, se il 73% degli enti ha dichiarato di avere implementato almeno un’iniziativa altamente innovativa negli ultimi 5 anni, più del 60% ha confermato di continuare a incontrare difficoltà: sia endogene – da parte di dipendenti, collaboratori e volontari – sia esogene, a partire dalla Pubblica amministrazione. Inoltre dal rapporto è emerso che solo il 21% ha definito una strategia di medio-lungo termine con obiettivi dichiarati e misurabili.Altre tipologia di ostacolo è quella finanziaria. Per la maggior parte delle organizzazioni che non investono in innovazione, le motivazioni principali sono l’indisponibilità di risorse economico-finanziario (64%) a cui si aggiunge la mancanza di personale sufficientemente formato o con competenze specifiche (34%). LEGGI TUTTO