7 Aprile 2021

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    USA, Yellen: “Il sistema fiscale si è rotto. Competere sulle tasse è autolesionista”

    (Teleborsa) – “Il sistema fiscale degli Stati Uniti non funziona più, così come il modo in cui gli stessi americani pensano alla tassazione delle società”. Ad affermarlo è il segretario al tesoro americano Janet Yellen, la quale sottolinea che la riforma fiscale non è un gioco a somma zero, con le società da una parte e il governo dall’altra, ma che “ci sono politiche che sono reciprocamente vantaggiose e Washington ne ha un esempio proprio davanti agli occhi”, riferendosi al piano dell’amministrazione Biden.In un editoriale sul Wall Street Journal, con il quale spera di rivolgersi a tanti dirigenti d’azienda e politici conservatori che si sono schierati contro i piani di Biden, Yellen ha voluto sottolineare le storture del sistema fiscale a stelle e strisce (e di come l’intervento di Trump lo abbia peggiorato) e ha chiesto la fine della corsa globale al ribasso sulle tasse societarie.Il dipartimento del Tesoro ha anche pubblicato il Made in America Tax Plan Report, con cui Yellen intende supportare l’innalzamento delle tasse per promuovere l’occupazione e le infrastrutture. Le 17 pagine sono una specie di road map che i funzionari dell’amministrazione e i legislatori useranno per dare concretezza agli ambiziosi piani del Presidente Biden. Fornendo maggiori dettagli sulle proposte fiscali rilasciate la scorsa settimana insieme al pacchetto economico da 2,25 trilioni di dollari, il Tesoro ha affermato che i cambiamenti, nell’arco di un decennio, riporterebbero circa 2 trilioni di dollari di profitti aziendali nella rete fiscale statunitense, con circa 700 miliardi di dollari di entrate federali che arriverebbero dalla fine degli incentivi per spostare i profitti all’estero. Nel report viene inoltre indicato che il gettito extra di tasse per circa 2,5 trilioni di dollari in 15 anni coprirebbe tutte le spese del piano in otto anni di Biden.Nell’editoriale sul Wall Street Journal, Yellen ricorda che dopo il Tax Cut and Jobs Act del 2017 promosso dall’amministrazione Trump, “negli ultimi tre anni, la riscossione dell’imposta sulle società è scesa al livello più basso dalla seconda guerra mondiale: l’1% del prodotto interno lordo. Molte delle più grandi aziende del paese non hanno pagato tasse federali nel 2020”.Il segretario del Tesoro descrive i tagli delle tasse degli USA come “la base per una corsa al ribasso” in quanto gli altri Paesi saranno sempre pronti a rispondere e afferma che scegliendo di competere sulle tasse, gli Stati Uniti hanno trascurato la competizione sulla base delle capacità dei propri lavoratori e la forza della proprie infrastrutture. “È una competizione autolesionista e né io né il presidente Biden siamo più interessati a parteciparvi”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, aumentano contagi con boom di tamponi

    (Teleborsa) – Triplicano i tamponi in Italia, portando ad un aumento del numero dei casi positivi e dei decessi men che proporzionale, che fa scendere il tasso di positività al 4%. E’ quanto emerge dal bollettino odierno del Ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati 13.708 nuovi casi di positività (erano 7.767 ieri), a fronte di 339.939 tamponi effettuati (112.962 la vigilia). I morti sono stati 627 contro i 421 precedenti. Il tasso di positività si è portato al 4% dal 6,9%.Gli attualmente positivi sono 547.837 – in calo di 7.868 rispetto alla viglia. Sono 514.838 quelli in isolamento domiciliare e 29.316 quelli ricoverati con sintomi. Presenti in terapia intensiva 3.683 persone, con 276 ingressi rispetto a ieri. Il bilancio totale delle vittime è di 112.374 da inizio pandemia, mentre il totale dei contagiati è di 3.700.393. La Lombardia resta al top con 2.569 nuovi contagi e 109 morti, mentre in Piemonte si sono registrati 1.464 casi e 79 decessi ed in Veneto 1.111 casi e 103 morti. La Campania ha riportato 1.358 nuovi casi e 34 morti, mentre il Lazio conta 1.081 nuovi casi e 47 decessi. Sul fronte della campagna vaccinale, si sono aperte oggi le prenotazioni per per chi ha 64-65 anni ((nati nel 1956 e 1957): attualmente sono le prenotazioni effettuate. Frattanto, l’OMS conferma un aumento dei decessi e dei casi di Covid a livello mondiale negli ultimi 7 giorni, sesta settimana consecutiva in crescita: i casi di Covid sono aumentati del 5% a oltre 4 milioni, mentre il numero delle vittime è salito dell11% con oltre 71.000 nuovi decessi.L’EMA ha annunciato oggi in conferenza stampa l’esito dell’esame approfondito sul vaccino AstraZeneca, che ha prodotto “rari casi” di trombosi e conferma “benefici superiori ai rischi”. LEGGI TUTTO

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    Arterra Bioscience, contratto con ADL Farmaceutici per vendita dispositivi medici

    (Teleborsa) – Arterra Bioscience, azienda italiana green biotech quotata su AIM Italia, ha siglato un accordo di fornitura e licenza di utilizzo di un marchio di propria titolarità esclusiva con ADL Farmaceutici, azienda attiva nel settore della nutraceutica e dei dispositivi medici.L’accordo è finalizzato alla realizzazione, produzione e messa in commercio da parte di ADL Farmaceutici di un nuovo prodotto rientrante nella categoria dei dispositivi medici.”L’accordo segna l’entrata da parte di Arterra nel settore dei dispositivi medici, un importante step nell’ampliamento della nostra gamma di mercati finali, già comprendenti il settore cosmetico, agrochimico e nutraceutico”, ha commentato l’amministratore delegato Gabriella Colucci. LEGGI TUTTO

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    Ex Embraco, sale la protesta. Sindacati: “Tavolo al Mise o ci autoconvocheremo”

    (Teleborsa) – In vista dell’imminente scadenza del 25 aprile, quando tutti i 400 lavoratori ex Embraco saranno licenziati, cresce la protesta dei sindacati. Se non verrà convocato un tavolo al ministero dello Sviluppo economico entro il 20 aprile – hanno annunciato Fim, Fiom, Uilm, Uglm di Torino in occasione del presidio dei lavoratori ex Embraco che si è svolto questa mattina sotto la Prefettura in piazza Castello a Torino – le organizzazioni sindacali si autoconvocheranno al Mise. Il prefetto ha incontrato una delegazione sindacale e ha annunciato un vertice tra il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, e i presidenti di Piemonte e Veneto per il prossimo 15 aprile. A tale incontro non sono state, tuttavia, convocate le organizzazioni sindacali, che, a 18 giorni dalla data prevista per i licenziamenti, hanno ribadito la richiesta di un confronto urgente.”Dopo 3 anni e mezzo di lotte per trovare una soluzione per i lavoratori, dopo un numero spropositato di manifestazioni, incontri con le istituzioni, politici di tutti gli schieramenti, con i Governi che si sono succeduti, è inaccettabile il silenzio del Mise sulla vicenda ex Embraco – ha affermato Vito Benevento, segretario organizzativo Uilm Torino –. Il ministero dimostri di avere a cuore le sorti industriali di questo Paese: convochi un incontro urgente per rilanciare il progetto Italcomp e dimostri rispetto nei confronti dei 400 lavoratori che, in questi anni difficili, hanno sempre difeso il proprio posto di lavoro con grande senso di responsabilità”.”Vogliamo l’incontro subito con il ministro, il progetto Italcomp va subito sbloccato e implementato – ha sottolineato Ugo Bolognesi, responsabile ex Embraco per la Fiom di Torino –. Ci aspettiamo che gli impegni presi con il Prefetto, riferiti oggi in piazza, vengano mantenuti. La mobilitazione dei lavoratori Embraco continua, la pazienza è finita, basta parole, vogliamo i fatti”. “Ci saremmo aspettati una data certa per l’incontro sulla vicenda Ex Embraco, ma questo non è avvenuto – ha dichiarato Arcangelo Montemarano, responsabile ex Embraco per la Fim torinese –. Riteniamo intollerabile che le deleghe al lavoro non siano state ancora assegnate considerata la situazione drammatica che i lavoratori stanno vivendo”. “Trovo paradossale – ha aggiunto Ciro Marino, segretario Uglm Torino – che trascorsi due mesi dall’insediamento del nuovo Governo, non siano ancora state ufficializzate le deleghe dei vari ministeri, eppure il ministro Giorgetti aveva annunciato che la ex Embraco sarebbe stata la prima vertenza che avrebbe gestito. Forse non è chiaro che non c’è più tempo, lo spettro dei licenziamenti è vicino ed è vergognoso che non si riesca a definire una data per far finalmente partire questo progetto industriale. Se questo è il biglietto da visita, non osiamo pensare quali saranno i nuovi orizzonti del mondo del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana. Focus su verbali FED

    (Teleborsa) – Sostanzialmente stabile Wall Street, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il Dow Jones che si ferma a 33.413 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 4.074 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,05%); guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,22%).Gli investitori attendono la diffusione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve. I verbali del FOMC potrebbero offrire indizi sulle opinioni della banca centrale sull’inflazione e sulla ripresa economica. In particolare, si cercano segnali di disaccordo tra i membri del FOMC per quanto riguarda l’orizzonte temporale in cui procedere ad alzare i tassi d’interesse.Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti energia (+0,61%) e telecomunicazioni (+0,46%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti materiali (-1,40%), beni industriali (-0,51%) e sanitario (-0,47%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, JP Morgan (+1,20%), Walgreens Boots Alliance (+0,81%), Microsoft (+0,75%) e Apple (+0,69%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Boeing, che ottiene -1,22%.Discesa modesta per Walt Disney, che cede un piccolo -0,85%.Pensosa DOW, con un calo frazionale dello 0,85%.Tentenna Home Depot, con un modesto ribasso dello 0,81%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Amazon (+1,84%), Facebook (+1,53%), Nvidia (+1,49%) e Alphabet (+0,96%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Illumina, che continua la seduta con -3,60%.Pesante Wynn Resorts, che segna una discesa di ben -3,22 punti percentuali.Seduta drammatica per Tripadvisor, che crolla del 3,06%.Sensibili perdite per Fastenal, in calo del 2,38%. LEGGI TUTTO

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    G20, Visco: “Sostegni andranno ridotti in modo graduale. Atteso aumento NPL”

    (Teleborsa) – Le misure di sostegno all’economia predisposte durante la crisi andranno ridotte o eliminate “in modo graduale”, per cercare di “minimizzare i rischi” che deriverebbero da un ritiro prematuro. Lo ha ribadito il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nella conferenza stampa seguita al vertice del G20 delle finanze.Un punto su cui Ministri e Governatori si sono trovati “concordi”, così come sul fatto che, quando le misure di sostegno alla liquidità verranno ritirate, “ci sarà sicuramente un aumento delle insolvenze” e le autorità dovranno “essere efficaci nell’aiutare le imprese sostenibili a superare questa transizione”.”Si andrà verso un approccio più selettivo e alla fine ci sarà un aumento dei crediti deteriorati e delle insolvenze, ma siamo entrati in questa crisi in migliori condizioni” rispetto alla passata crisi finanziaria, ha spiegato il governatore, aggiungendo “siamo fiduciosi che supereremo questo periodo molto meglio di quanto avvenuto in passato”. Visco ha anche sostenuto che “bisogna fare di più” sulle regole e la vigilanza del settore finanziario non bancario, il cosiddetto shadow banking, anche “introducendo misure macroprudenziali”. “Discutere della finanza non bancaria – ha spiegato – è importante perché copre circa la metà del totale di asset e obbligazioni finanziarie.”In Italia le normative sullo shadow banking sono state più rigorose che altrove”, ha ricordato Visco, preannunciando che “quest’anno verrà iniziato un lavoro che si concluderà nel 2022” per la regolamentazione dei fondi monetari, degli hedge fund e del trading sui derivati. LEGGI TUTTO

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    MPS, pubblicate motivazioni sentenza. Profumo-Viola: “Abbiamo garantito la sopravvivenza”

    (Teleborsa) – Secondo il Tribunale di Milano, gli ex vertici di MPS Alessandro Profumo e Fabrizio Viola erano “pienamente consapevoli” degli errori sui derivati e sul loro operato “è ravvisabile un’intenzione d’inganno” con l’obiettivo di fare profitti. È quanto scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso ottobre hanno condannato a 6 anni di reclusione a una multa di 2,5 milioni di euro l’ex presidente e l’ex AD della banca senese.Per il Tribunale di Milano “non residuano dubbi, all’esito dell’istruttoria, circa la piena consapevolezza dell’erroneità della contabilizzazione a saldi aperti, desumibile dal granitico compendio probatorio raccolto, articolato in plurimi e convergenti elementi di significativa pregnanza”. E ancora: “è ravvisabile un’intenzione d’inganno (…), giacché tale era il fine che animava il nuovo management, ossia rassicurare il mercato in vista dell’incetta di denari che si sarebbe da lì a poco perpetrata con gli aumenti di capitale”.Per i giudici “sussiste” pure un “ingiusto profitto, principalmente in favore della banca stessa, parsa navigare in migliori acque grazie al falso, che ne ha accresciuto la percezione di affidabilità”. “L’organismo di vigilanza ha assistito inerte agli accadimenti, limitandosi a insignificanti prese d’atto, nella vorticosa spirale degli eventi (dalle allarmanti notizie di stampa sino alla débâcle giudiziaria) che un più accorto esercizio delle funzioni di controllo avrebbe certamente scongiurato”, viene sottolineato nelle motivazioni della sentenza.”Non entriamo nel merito delle motivazioni della sentenza, che sono oggetto di approfondimenti da parte dei nostri legali, in vista del ricorso in Corte d’Appello, nel quale chiederemo la revisione radicale della sentenza di primo grado”, è stata la risposta di Profumo (ora amministratore delegato di Leonardo) e Viola in un commento congiunto.”Nel 2012, su invito della Banca d’Italia, abbiamo assunto l’incarico di presidente (Profumo) e di amministratore delegato (Viola) di MPS. Il quadro macroeconomico era difficilissimo, per la crisi del rischio Italia, e la situazione della banca disperata. Quindi è stata una scelta fatta per spirito di servizio e non certo per convenienza personale. In particolare, Profumo ha rinunciato al compenso per il suo incarico di presidente – si legge in una nota – In questo contesto abbiamo garantito la sopravvivenza di Montepaschi”.I due si soffermano anche “sulle famigerate Alexandria e Santorini, il cui danno prodotto alla banca abbiamo fatto venire alla luce noi, non altri. Come è noto, la condanna a 6 anni discende dalla nostra scelta di adottare, per le due operazioni, il criterio di contabilizzazione “a saldi aperti”. Ciò in continuità con le precedenti modalità di contabilizzazione e d’intesa con le autorità di vigilanza e controllo”. “È appena il caso di ricordare – aggiungono – che una pena tanto severa mette di fatto sullo stesso piano noi, ovvero chi ha adottato un criterio contabile oggi in discussione ma non allora, e coloro che hanno distrutto quello che era il terzo gruppo bancario italiano, condannati a poco più di 7 anni”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, presentate liste per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazioni uscente di Prysmian, società attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha depositato la lista per il rinnovo del CdA, che sarà all’ordine del giorno dell’assemblea del 28 aprile.Nella lista sono presenti Francesco Gori, Maria Letizia Mariani, Claudio De Conto (candidato presidente), Valerio Battista (candidato amministratore delegato), Jaska Marianne de Bakker, Massimo Battaini, Tarak Mehta, Pier Francesco Facchini, Ines Kolmsee, Annalisa Stupenengo.Una pluralità di fondi ha invece candidato Paolo Amato e Mimi Kung. LEGGI TUTTO