Maggio 2021

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    Appuntamenti macroeconomici del 5 maggio 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 05/05/202109:00 Spagna: Disoccupazione (preced. -59,1K unità)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 53,7 punti; preced. 53,2 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 50,3 punti; preced. 49,6 punti)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 4,2%; preced. 1,5%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso 1,1%; preced. 0,5%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -2,5%)14:15 USA: Occupati ADP (atteso 800K unità; preced. 517K unità)15:45 USA: PMI composito (atteso 62,2 punti; preced. 59,7 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 63,1 punti; preced. 60,4 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 64,3 punti; preced. 63,7 punti)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -2,35 Mln barili; preced. 90K barili) LEGGI TUTTO

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    Post Brexit e nodo pesca: Parigi e Londra ai ferri corti

    (Teleborsa) – Se la strada della Brexit è stata tutta in salita, non è da meno lo scenario post-Brexit che si è perfettamente inserito nel solco delle polemiche che hanno caratterizzato il divorzio tra Londra e Bruxelles. Si fa sempre più aspro lo scontro tra Francia e Regno Unito sul nodo pesca nelle acque dell’isola britannica di Jersey, nel Canale della Manica. Dopo che Londra ha pubblicato una lista di 41 imbarcazioni autorizzate a pescare, Parigi si è detta pronta a varare “misure ritorsive” come confermato dalla Ministra del mare Annick Girardin nel corso del question time all’Assemblea Nazionale. L’allusione è a una possibile interruzione del trasporto di elettricità dalla Francia via cavo sottomarino. Con l’entrata in vigore dell’accordo sulla Brexit, dal primo gennaio di quest’anno, infatti, non è più valida l’intesa sottoscritta nel 2004 tra i pescatori bretoni, normanni e inglesi per spartirsi la zona di pesca delle isole del Canale della Manica, in particolare dell’isola di Jersey. Dal dicastero di Girardin viene inoltre sottolineato che il Regno Unito ha anche stabilito il numero di giorni che possono passare in acqua i pescatori e con quali strumenti.Intanto, in una fase di grandi cambiamenti sulla scacchiera internazionale, l’Unione europea si prepara a dare nuova linfa al apporto con l’India. In un vertice bilaterale, in programma sabato le parti dovrebbero annunciare un atteso ritorno al tavolo delle trattative in vista di un accordo commerciale. In parallelo – e la mossa sembra tutt’altro che scollegata – Bruxelles raffredda l’asse con Pechino.Riferendosi alla ratifica del recente accordo sugli investimenti con la Cina da parte del Parlamento europeo, il Vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha detto: “Abbiamo per ora (…) sospeso gli sforzi di sensibilizzazione politica da parte della Commissione”. Citando le recenti sanzioni e contro-sanzioni tra Cina ed Europa, parlando all’agenzia AFP, ha ammesso che “l’atmosfera non è favorevole alla ratifica dell’accordo”. LEGGI TUTTO

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    FMI, Georgieva: “Accordo su tassa minima globale sulle società per evitare guerra fiscale”

    (Teleborsa) – “Un approccio multilaterale è l’unico modo per garantire che le imprese multinazionali altamente redditizie paghino tasse sufficienti e le paghino nei Paesi in cui registrano un impegno significativo, compresi quelli in via di sviluppo e a basso reddito”. Lo ha ribadito oggi Kristalina Georgieva, direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale, sottolineando il suo appoggio a Janet Yellen nello sforzo della Segretaria la Tesoro USA per coinvolgere e sollecitare il G20 nel dibattito su una riforma fiscale internazionale che abbia come obiettivo un’aliquota fiscale minima globale per le società.”Siamo particolarmente ottimisti per un accordo globale sulla tassazione del reddito delle società nel 2021 – ha aggiunto Georgieva alla presentazione online di un volume dell’FMI che raccoglie contributi sul tema – Ed è necessario e urgente evitare, lungo la strada, il rischio di finire in una caotica guerra fiscale o commerciale in cui tutti perdono”.Secondo la numero uno dell’FMI, la necessità di affrontare due crisi disastrose e molto costose come la pandemia da Covid-19 e il cambiamento climatico – combinati con un rinnovato spirito di multilateralismo – offre “un’opportunità unica per ripensare e aggiustare il sistema fiscale internazionale, in modo da creare un sistema che sia veramente adatto per il ventunesimo secolo”. Il piano del presidente USA Joe Biden per un’aliquota minima del 21% per i guadagni all’estero delle società statunitensi potrebbe spingere molti Paesi ad aumentare i loro prelievi attuali e ha anche dato nuovo impulso a una richiesta portata avanti da anni dall’OCSE.Secondo Georgieva le questioni più urgenti riguardano le tasse per i colossi tecnologici. “Come dovremmo trattare le aziende tech di tutto il mondo, che sono tra le più preziose e redditizie?”, rispondere a questa domanda è per la direttrice dell’FMI prioritario, anche perché molte di esse hanno prosperato durante la pandemia, facendo affari in quasi tutti i Paesi. “Ma regole in vigore da sempre danno diritti di tassazione solo ai Paesi in cui le imprese hanno una “presenza fisica” – osserva l’economista – I giganti di Internet, e molte altre aziende, evitano invece le tasse localizzando preziosi beni immateriali in Paesi a bassa tassazione e trasferendo lì anche i loro profitti”. LEGGI TUTTO

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    Truffati banche, Sartore (MEF) entro ottobre liquidate tutte le istanze

    (Teleborsa) – Al 26 aprile 2021 la commissione tecnica incaricata di valutare le istanze per gli indennizzi dovuti ai risparmiatori danneggiati dal fallimento delle loro banche, ha esaminato 46.878 domande, per un importo indennizzabile di circa 225 milioni di euro, di cui risultano pagamenti disposti per circa 137 milioni di euro. Lo ha detto il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze Alessandra Sartore in audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, sul fondo indennizzo dei risparmiatori. “Volevo dare una notizia positiva per i risparmiatori. Se continueremo a procedere a questo ritmo, entro ottobre saranno liquidate tutte le istanze di indennizzo”, ha aggiunto. “A questo punto faremo una verifica di quanto del fondo è rimasto e si procederà con l’integrazione di altre situazioni o un aumento della percentuale dell’indennizzo, o entrambe le cose”. Il fondo per l’indennizzo dei risparmiatori delle banche, ammonta a 1,575 miliardi, mentre l’indennizzo forfettario è del 30%. “Allo stato attuale, non appare necessario un intervento normativo, volto a rivedere i meccanismi di operatività della Commissione tecnica o a nominare eventuali altre sottocommissioni, in particolare per l’esame del regime non forfettario”, ha proseguito sottolineando che “al di là dei tempi necessari per la nomina di nuove sottocommissioni gli attuali membri della Commissione, con l’ausilio della segreteria tecnica, sarebbero gravati, in caso di modifiche normative, come quelle prospettate, da oneri di riorganizzazione del proprio operato. Sicché, tali modifiche rischierebbero di essere controproducenti, finendo per rallentare l’azione della Commissione tecnica, la quale sta ora operando a pieno regime”.”Oggi durante l’audizione della sottosegretaria al Mef Alessandra Sartore davanti la commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario è risultato chiaro che, tenuto conto della significativa progressione delle liquidazioni da parte della Commissione tecnica, lo stanziamento del Fondo Indennizzo Risparmiatori sarà con ogni probabilità ampiamente capiente, rispetto all’entità delle domande presentate. Ho pertanto proposto al rappresentante del Governo che si inizi ad ipotizzare un aumento della percentuale dell’indennizzo riconosciuta ai risparmiatori truffati dalle banche, come peraltro già previsto dalla legge n 145/2018, e successive modifiche, istitutiva del FIR”. Così, in una nota, il deputato di Forza Italia e componente della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario, Pierantonio Zanettin. LEGGI TUTTO

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    ESI, socio di maggioranza cede il 10,68% del capitale

    (Teleborsa) – ESI, società italiana attiva nel mercato delle energie rinnovabili che opera come EPC (Engineering, Procurement and Construction) e System Integrator (quotata all’AIM Italia), ha comunicato che il socio di maggioranza Integra S.r.l. ha ceduto, mediante operazione ai blocchi fuori mercato, 666.667 azioni ordinarie – pari al 10,68% del capitale sociale – a Exacto S.p.A., holding di partecipazioni attiva nel settore della consulenza di direzione aziendale e che fa capo a Stefano Giusto, per un controvalore complessivo di 2.000.001 euro, corrispondente ad un prezzo di 3 euro per azione (le azioni della società scambiano sopra quota 3,1 da fine gennaio e oggi hanno chiuso a 3,52).”Con questa operazione si intende gettare le basi per il rafforzamento patrimoniale della società e del suo sviluppo commerciale a testimonianza del grande interesse per le attività condotte da ESI – sottolinea la società in una nota – per le sue performances, per la vision e per le competenze di tutto il suo management”.Dopo l’operazione, Integra ha il 62,57% del capitale sociale, Exacto il 10,68%, altri azionisti con quote minori del 5% il 3,87% e il mercato il restante 22,88%. LEGGI TUTTO

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    Autogrill, trimestrale in perdita. Aumento di capitale entro primo semestre

    (Teleborsa) – Autogrill ha registrato ricavi consolidati pari a 370,6 milioni di euro nel primo trimestre 2021, in calo del 59,3% a cambi correnti rispetto ai 910,8 milioni registrati nel primo trimestre 2020. L’EBIT è stato pari a -102,2 milioni di euro (-80,3 milioni di euro nel primo trimestre 2020) e il risultato netto pari a -128,3 milioni di euro (-88 milioni di euro nel primo trimestre 2020).A fine marzo, il free cash flow è negativo per 119,7 milioni da -289,9 milioni, la posizione finanziaria netta è negativa per 1,2 miliardi (1,08 miliardi a fine dicembre 2020) e la liquidità del gruppo è pari a circa 500 milioni. La società sottolinea che “il trend è in miglioramento dall’inizio dell’anno nonostante lo scenario globale ancora sfidante” e che “la guidance al 2021 e gli obiettivi al 2024, rivisti lo scorso 31 marzo 2021 per riflettere l’impatto della cessione del business autostradale statunitense, restano confermati”.Con riferimento all’aumento di capitale approvato dall’assemblea straordinaria a febbraio, la società dice che “allo stato, si prevede che, qualora le condizioni dei mercati lo permettano, e subordinatamente alla pubblicazione di un prospetto informativo e al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti, l’aumento di capitale possa essere completato entro il primo semestre 2021”.(Foto: © ricochet64 / 123RF) LEGGI TUTTO

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    In rosso Wall Street. Crolla il Nasdaq

    (Teleborsa) – A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 34.014 punti, con uno scarto percentuale dello 0,29%; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde l’1,12%, continuando la seduta a 4.146 punti. Depresso il Nasdaq 100 (-2,49%); come pure, variazioni negative per l’S&P 100 (-1,38%).I cosiddetti FAANG – Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google – sono tutti in pesante ribasso. Intanto l’apertura di Janet Yellen, Segretario al Tesoro Usa, a un rialzo dei tassi per evitare il surriscaldamento dell’economia ha sostenuto un rialzo del dollaro.Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore materiali. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti informatica (-2,41%), telecomunicazioni (-1,93%) e beni di consumo secondari (-1,81%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Caterpillar (+1,99%), DOW (+1,74%), United Health (+1,55%) e Johnson & Johnson (+1,14%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Apple, che prosegue le contrattazioni a -4,11%.Affonda Salesforce.Com, con un ribasso del 3,05%.Crolla Boeing, con una flessione del 2,61%.Calo deciso per Microsoft, che segna un -2%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Henry Schein (+5,86%), Stericycle (+2,08%), Expeditors Intern Of Washington (+1,88%) e Automatic Data Processing (+1,20%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Moderna, che continua la seduta con -6,03%.Vendite a piene mani su Western Digital, che soffre un decremento del 5,35%.Pessima performance per Seagate Technology, che registra un ribasso del 4,81%.Sessione nera per Nvidia, che lascia sul tappeto una perdita del 4,36%. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, Giuseppe Siani è il nuovo responsabile della Vigilanza

    (Teleborsa) – Sarà Giuseppe Siani a prendere il posto di Paolo Angelini – recentemente nominato Vice Direttore generale della Banca d’Italia – nell’incarico di Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e finanziaria. L’incarico sarà effettivo dal 15 giugno.Siani, una lunga carriera in Banca d’Italia, è attualmente vice direttore generale di una delle direzioni generali della vigilanza della BCE (in particolare della Directorate General Horizontal Line Supervision), dove è approdato nel 2014. Ha anche lavorato presso la Commissione Europea dal 2005 al 2009, dove ha contribuito allo sviluppo della riforma finanziaria comune. LEGGI TUTTO