15 Settembre 2021

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    Giglio Group, firmati accordi di cooperazione e distribuzione in Cina e Bielorussia

    (Teleborsa) – Giglio Group – società quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di piattaforme di e-commerce ad alto valore aggiunto – ha siglato due accordi quadro di cooperazione commerciale e di distribuzione di prodotti di lusso, uno con la società cinese Eursell e l’altro con la società bielorussa MarketLiga.In particolare, Giglio Group ha siglato con Eursell – piattaforma di brand di lusso con sede a Shanghai – un contratto di acquisto di merce internazionale pari ad 1 milione di dollari di prodotti l’anno. Con MarketLiga – rete in via di sviluppo di negozi duty free – è stato siglato un contratto di fornitura e consegna di nuovi brand internazionali relativi a beni di vario genere. L’operazione in Bielorussia è stata portata a termine tramite la controllata Salotto Brera (distributore, buyer office e concessionario operante nel business travel retail duty-free, crociere, aeroporti e negozi portuali).”Salotto Brera da anni si prefigge l’obiettivo di entrare in mercati inesplorati del Duty Free Internazionale – ha commentato Stefania Mariani, founder e CEO di Salotto Brera – Molti anni di seria collaborazione con le principali aziende del territorio Russo e della ex Unione Sovietica, ci hanno permesso di siglare questo importante accordo che conferma l’assoluto e primario ruolo di Salotto Brera di Giglio Group nella distribuzione duty free verso questi importanti mercati in crescita”.(Foto: © Vasin Leenanuruksa/123RF) LEGGI TUTTO

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    Cina, rallenta la produzione industriale. Deludono le vendite al dettaglio

    (Teleborsa) – Giungono segnali negativi da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano una crescita inferiore alle attese della produzione e delle vendite al dettaglio. I dati riflettono il duro approccio di Pechino ai nuovi focolai di coronavirus, ma anche altri fattori come le strozzature della catena di approvvigionamento, la carenza di semiconduttori, le nuove regole per le industrie altamente inquinanti e la crisi del settore immobiliare.Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 5,3% ad agosto, meno del mese precedente (+6,4%) e del consensus (+5,8%). Si tratta della lettura più debole da luglio 2020. Da inizio anno la produzione segna un +13,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo il +14,4% rilevato a luglio.Crescono sotto le attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +8,9%, contro il +9% atteso dal mercato e rispetto al +10,3% del mese precedente. Peggio delle aspettative fanno anche le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano sempre ad agosto un incremento del 2,5% su base annua dopo il +8,5% rilevato a luglio. Le stime del mercato erano per una crescita del 7%. Dall’inizio dell’anno fino ad agosto, il dato è salito del 18,15%, in lieve contrazione rispetto al +20,72% del periodo gennaio-luglio. LEGGI TUTTO

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    Generali, maggioranza board appoggia nuovo mandato CEO Donnet

    (Teleborsa) – “I consiglieri non esecutivi di Assicurazioni Generali hanno preso atto della disponibilità del Group CEO, Philippe Donnet, a ricoprire la carica di Amministratore Delegato per un terzo mandato. Alla luce di ciò, i consiglieri non esecutivi a maggioranza hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti da Philippe Donnet, accogliendo favorevolmente tale disponibilità in vista, nel caso in cui il Consiglio uscente proceda alla presentazione di una lista per il rinnovo del Consiglio, di una sua inclusione nella citata lista con il ruolo di Amministratore Delegato anche per il prossimo mandato”. Recita così il comunicato che il Leone di Trieste ha diffuso ieri sera al termine della lunga riunione consultiva dei 12 membri non esecutivi del CdA, in cui però – come previsto – è arrivata la frattura tra una parte del board e i consiglieri espressione di Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio.Dopo i recenti acquisti di quote da parte della coppia di imprenditori, Caltagirone e Del Vecchio hanno stipulato un Patto di consultazione in Generali in vista dell’assemblea della primavera 2022 (quando i soci saranno chiamati ad approvare il bilancio 2021 ed il rinnovo del consiglio), anche se già il CdA convocato per il 27 settembre dovrà decidere se andare avanti con la lista del management. Visto il voto di ieri sera, è prevedibile che finisca 9 a 4, dato che anche Donnet potrà votare per attivare la riforma della governance di Trieste.Secondo indiscrezioni, nella riunione informale di ieri 8 membri del CdA avrebbero votato a favore della lista del consiglio e a sostegno della ricandidatura dell’attuale amministratore delegato Philippe Donnet per un terzo mandato, quindi i consiglieri espressione della lista di Mediobanca e i due esponenti di Assogestioni. I quattro amministratori del Leone vicini al vice presidente Francesco Gaetano Caltagirone (Paolo Di Benedetto e Sabrina Pucci, che si è astenuta) e a Leonardo Del Vecchio (Romolo Bardin) non hanno invece votato a favore.Resta da vedere se ora Caltagirone (che ha il 6% di Generali e il 2,88% di Mediobanca, con opzioni per salire al 5%) e Del Vecchio (socio al 5% del Leone e al 19% di Piazzetta Cuccia) decideranno di presentare anch’essi una propria lista, che si aggiungerà alla prima e a quella dei fondi. LEGGI TUTTO

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    Draghi: “Le cose vanno fatte anche quando impopolari”. Green pass in CdM giovedì

    (Teleborsa) – “Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato, anche quando sono impopolari”. Con queste parole il Premier Mario Draghi ha chiarito la sua posizione rispetto alle più recenti tensioni emerse nell’ambito della politica e dell’opinione pubblica, citando Andreatta nel suo intervento di intitolazione dell’Aula Magna della Bologna Business School.”Da ministro, Andreatta si è mosso in modo coraggioso e onesto in anni drammatici per la Repubblica, e non ha esitato a prendere decisioni necessarie anche quando impopolari”, ha spiegato Draghi. La questione del Green Pass esteso ha creato molte divisioni all’interno della maggioranza che sostiene l’esecutivo, in vista del CdM di giovedì che dovrebbe approvare l’obbligo del certificato “rafforzato” per tutti i dipendenti pubblici ed esaminare anche la questione dell’estensione al settore privato. Per la verità quest’ultima, così come la riforma fiscale, potrebbero slittare ad altra riunione richiedendo un esame più approfondito.Frattanto, il leader della Lega Matteo Salvini ha sposato la linea del governatore del Veneto, Luca Zaia, di limitare l’obbligo del green pass. “Ho appena sentito Zaia, che ribadisce che va usato in maniera limitata. Noi siamo contro l’obbligo vaccinale, siamo per la spiegazione e l’educazione”, ha affermato il leader leghista in visita a Mercato Centrale appena inaugurato a Milano.”La Regione Lombardia – ha ricordato – ha ormai ha vaccinato più dell’80% dei suoi cittadini, volontariamente e spontaneamente. Quindi non servono obblighi o costrizioni, ci hanno detto che l’immunità si sarebbe raggiunta con il 70% o l’80% delle vaccinazioni, quindi ci siamo”, ha affermato Salvini, aggiungendo “ringraziamo chi si è vaccinato, io tra loro, ma non possiamo rovinare la vita di chi ha fatto un’altra scelta”. LEGGI TUTTO