Settembre 2021

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    USA, Yellen di nuovo in pressing sul Congresso: catastrofico non alzare tetto debito

    (Teleborsa) – Il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen ritorna a sollecitare il Congresso invitandolo a raggiungere un accordo per aumentare il tetto del debito pubblico del Paese, avvertendo che non alzarlo “sarebbe catastrofico”. Gli Stati Uniti toccheranno il tetto del debito il 18 ottobre – afferma Yellen -. Se non sarà alzato per questa data il rischio è di un default degli Stati Uniti. “Non alzare il tetto del debito sarebbe catastrofico” – insiste il segretario al Tesoro in un’audizione in Congresso -. Se non si agirà ci sarà un aumento della disoccupazione e si avranno problemi sui mercati finanziari. Se il tetto del debito non sarà alzato entro il 18 ottobre, gli Stati Uniti “potrebbero scivolare in una crisi finanziaria e in recessione economica. Attendere fino all’ultimo minuto può causare seri danni alla fiducia, far alzare i costi per i contribuenti e avere un impatto negativo sul rating degli Stati Uniti per anni”, aggiunge Yellen. LEGGI TUTTO

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    Cingolani: su questioni energetiche necessarie riflessioni europee

    (Teleborsa) – “La materia prima del gas aumenta per tutti, non solo per l’Italia. Tutti i Paesi d’Europa stanno fronteggiando questo problema. Circa l’80% dell’aumento dei costi in bolletta proviene dall’aumento del costo del gas. Un 20% degli aumenti lo possiamo attribuire all’aumento del prezzo della C02”. Lo ha detto il Ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani all’incontro “Sviluppo sostenibile e digitale: la sfida dei giovani parte da Milano”, organizzato da Sky in occasione dei due appuntamenti internazionali “Youth4Climate: Driving Ambition” e “Pre-COP26” e in onda su SkyTg24. “La narrazione – prosegue il Ministro – non deve essere semplificata, dobbiamo guardare a questo problema in maniera complessiva. Sulle questioni energetiche occorrerà fare delle riflessioni europee, sono argomenti complessi, non c’è una soluzione facile e immediata. Poi si può ragionare come si scrive il computo della bolletta, su oneri e spese si può lavorare, possono essere mitigate. Ma c’è un problema ben più ampio, quello del costo della transizione ecologica vista nella sua globalità. La transizione ecologica è un’opportunità unica, ma il punto è che i suoi effetti non sono immediati, le transizioni si sviluppano negli anni. E’ sicuro che la transizione ci porterà giovamento economico, ma la domanda è da quale anno inizieremo a misurare questo miglioramento. Questo periodo transitorio va organizzato”. LEGGI TUTTO

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    Caro bollette, con il mercato libero si potrebbe risparmiare per elettricità e gas

    (Teleborsa) – In vista dell’aumento previsto ad ottobre del costo di luce e gas, una famiglia potrebbe risparmiare – a parità di consumi e con le tariffe attualmente in vigore – fino al 16% per la bolletta elettrica e fino al 13% per quella del gas qualora scegliesse la miglior tariffa del mercato libero. È quanto è emerso da una simulazione di Facile.it sui costi in bolletta nel 2020 e nel 2021. “Il primo ottobre le tariffe energetiche verranno aggiornate e il rischio di un maxi aumento è concreto se si considera che ormai da mesi stiamo assistendo ad una crescita importante del costo delle principali materie prime energetiche – ha spiegato Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it – . Per mettersi al riparo dalle variazioni, che scatteranno in automatico per chi è tuttora nel mercato tutelato, il consiglio è di valutare il passaggio al mercato libero approfittando delle offerte a prezzo fisso proposte dagli operatori”.Come si spiega nell’analisi, le bollette luce e gas sono tra le spese che più pesano sui budget delle famiglie italiane. Nel 2020 nonostante la riduzione del costo delle materie prime, e il conseguente calo delle tariffe, la spesa per l’elettricità è aumentata dato l’aumento dei consumi determinato dalle numerose ore trascorse a casa. Facile.it ha infatti calcolato che la bolletta elettrica lo scorso anno ha raggiunto i 505,40 euro (+7,5% rispetto al 2019). È andata meglio, invece, sul fronte del gas; i consumi, nonostante i lockdown, sono rimasti sostanzialmente stabili e gli italiani hanno così potuto beneficiare in pieno del calo delle tariffe spendendo, in media, 734,30 euro. Complessivamente, quindi, tra luce e gas, nel 2020 gli italiani hanno messo a budget 1.239,71 euro a famiglia (rispetto ai 1.378,38 euro del 2019).Il timore però è che per il 2021 la cifra sia ben più salata: le tariffe sono aumentate considerevolmente nella prima parte dell’anno, i consumi, se si pensa ad esempio allo smart working, per molte famiglie sono rimasti comunque elevati e i prezzi quindi potrebbero lievitare ulteriormente nei prossimi mesi.(Foto: © baloon111 / 123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Richmond: crolla l'indice manifatturiero a settembre

    (Teleborsa) – Peggiora e passa in negativo, a settembre, l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto è sceso fino a -3 punti dai +9 di agosto. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia una frenata della componente delle consegne che si porta a -1 punti da +6 del mese precedente, così come quella dei servizi che si attesta a -3 punti da +15. LEGGI TUTTO

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    Alfonsino, il delivery dei piccoli centri sbarca in Borsa e punta a diventare leader

    (Teleborsa) – “Gli amici ci dicevano che eravamo dei folli, che sicuramente l’idea era bella, ma più adatta a Milano che ai piccoli centri del Sud Italia”. È con queste parole che Carmine Iodice, CEO e co-fondatore di Alfonsino, ricorda come è nata la società specializzata nel servizio di food delivery nelle piccole e medie città italiane, e che oggi è pronta a sbarcare a Piazza Affari. La startup di Caserta è stata co-fondata nel novembre 2016 da Carmine Iodice, Domenico Pascarella (CMO) e Armando Cipriani (CTO), a cui poi si è aggiunto Valerio Chiacchio (CFO). A cinque anni dalla sua fondazione, la società si appresta a quotarsi sull’AIM Italia e punta a “diventare la società leader del mercato delivery italiano”, ha spiegato Iodice in un’intervista a Teleborsa.Come è strutturata oggi Alfonsino?”Il 70% dell’azionariato è detenuto da noi 4, mentre il 30% rimanente è detenuto da quei soci che provengono da due campagne di crowdfunding. La prima, fatta nel 2018, ebbe un grande successo: si chiuse con un raccolta di 150 mila euro in 48 ore, in un periodo in cui eravamo attivi solo in due città, Caserta e Aversa. Nel 2020, rispettando tutte le promesse fatte agli investitori della prima campagna, abbiamo deciso di fare in pieno lockdown una raccolta da 450 mila euro. Ad oggi il CdA è composto da noi 4 e un consigliere indipendente: Fulvio Citaredo, CEO di Pierrel. Ci dà un valore aggiunto importante dal punto di vista imprenditoriale e delle conoscenza delle società quotate”.Come funzione la società?”Alfonsino è presente nelle piccole e medie città italiane, quelle che vanno da 25 mila a 250 mila abitanti e che sono coperte in via del tutto marginale dai grandi player internazionali. Questo perché quando entriamo in una nuova città sottoscriviamo dei contratti di esclusiva, che costituiscono una barriera all’ingresso per altri. Inoltre, abbiamo degli elementi caratterizzanti che funzionano, e non so se funzionerebbero anche nelle grandi città (non ci abbiamo provato e non so se ci proveremo), rispetto a quelli dei competitor. Il primo è la vicinanza al territorio, in quanto andiamo a fare advertising locale nei confronti dei nostri tre principali stakeholder (partner, driver e utenti finali). Abbiamo poi una grande facilità nel reclutamento dei driver, che nel nostro caso sono giovani che lo fanno per sostenersi gli studi, e quindi non sono disposti ad aprirsi una partita IVA. Questi giovani sono più propensi a lavorare con noi perché così hanno una propria posizione INPS e tutele INAIL. In busta paga ricevono un fisso e un variabile. Un’altra barriera all’ingresso è una modalità aggiuntiva di pagamento, che è quella in contanti. È un arma vincente per l’utente che non vuole pagare con carta, ma anche per il ristorante che si trova a incassare giorno per giorno. Ad oggi il pagamento in contanti rappresenta il 35% di tutti i nostri pagamenti”.Ci può fornire qualche numero sulla società?”Non possiamo ancora divulgare dati finanziari precisi, ma il primo semestre del 2021 si è chiuso con una crescita importante, perché abbiamo già quasi raggiunto tutto il fatturato del 2020. Abbiamo oltre 400 mila utenti registrati, 1.300 partner e 700 driver che lavorano con noi. A 5 anni dalla fondazione abbiamo 36 risorse tra dipendenti e collaboratori. Siamo attivi in 10 regioni per oltre 60 centri. Ci tengo a sottolineare che il centro per noi non è un Comune, ma un agglomerato che rientra all’interno di 4 km in linea d’aria: quindi copriamo tutti i Comuni in questo raggio”.Perché avete deciso di quotarvi in Borsa?”La volontà di quotarci è nata per due motivi principali. Il primo è accrescere la nostra awareness, e quindi aumentare il percepito nei nostri confronti da parte dei nostri tre stakeholder (partner, driver e utenti finali). Inoltre, abbiamo esigenza di raccogliere capitali che ci consentano di continuare la nostra crescita con una velocità sostenuta. Vogliamo diventare la società leader del mercato delivery italiano. E quindi non solo più essere percepiti in maniera verticale nel food delivery, ma come società esperta nei piccoli centri in maniera più orizzontale. Stiamo sperimentando la consegna di fiori, farmaci e spesa a domicilio, che oggi rappresentano una quota marginale nel nostro conto economico, ma che vogliamo espandere. Nei piccoli centri infatti non c’è ancora un’offerta del genere, pur essendoci grande domanda”.Come verranno impiegati i proventi dell’IPO?”Con i proventi dell’IPO vogliamo consolidare la nostra posizione, sia migliorando l’advertising a livello locale, ma anche facendo advertising su tutto il territorio nazionale. Un conto è che la pubblicità di Alfonsino sia su Google, Facebook e Instagram e un conto è che sia in TV. Inoltre, vogliamo continuare ad attivare nuovi centri e inserire un nuovo modello, quello driveless, nei centri con meno di 25 mila abitanti. Questo ci permetterà di avere una copertura ancora più capillare. Infine, vogliamo assumere personale altamente qualificato, con attenzione alle quote rosa, e migliorare i software di cui siamo proprietari”.Nel vostro percorso di crescita prevedete anche delle acquisizioni?”Abbiamo valutato delle acquisizioni, ma finora ci siamo concentrati più che altro sull’espansione territoriale. Ne abbiamo valutate diverse e nel corso di questi anni sono sorte varie realtà che sono forti in una piccola area: qualcuna è interessante, ma è tutto rimandato a dopo la quotazione”.Per quando è prevista la quotazione?”Abbiamo fatto un incontro con Borsa Italiana venerdì scorso e inizieremo gli incontri con gli investitori lunedì prossimo, che purtroppo saranno al 50% da remoto. Dovremo riuscire a suonare la tanto sognata campanella nei primi giorni di novembre. Stiamo lavorando da diversi mesi alla quotazione e abbiamo accelerato l’iter, che arriverà ora nella parte più bella, cioè gli incontri con gli investitori”. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori settembre peggio di attese

    (Teleborsa) – Cala la fiducia dei consumatori americani a settembre. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato una riduzione dell’indice a 109,3 punti rispetto ai 115,2 punti del mese di agosto (rivisti da un preliminare 113,8). Il dato è anche peggiore delle aspettative degli analisti che erano per un indice in calo fino a 114,5 punti.(Foto: © Bred2k8 / Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    Recovery Plan, Gentiloni: un successo se saprà generare crescita più sostenuta e sostenibile

    (Teleborsa) – Per il Commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, il successo del Recovery Plan europeo si misurerà sulla capacità dell’economia europea di entrare in “un percorso di crescita più sostenuta e più sostenibile” in grado di andare oltre l’effetto di rimbalzo dopo la crisi pandemica. In occasione della riunione della Conferenza interparlamentare su “Stabilita’, coordinamento economico e governance nell’Ue”, organizzata a Lubiana, in Slovenia, Gentiloni ha anche rilevato che, “grazie allo straordinario supporto della politica di bilancio e di quella monetaria”, la crisi ha provocato “meno divergenze di quanto inizialmente temuto”. “La profondità della recessione e la velocità della ripresa rimangono comunque ancora disomogenei tra gli Stati membri, e dobbiamo anche restare vigili contro le cicatrici e gli effetti di lungo periodo in termini di disuguaglianza”, ha aggiunto. “La ripresa – ha sottolineato il Commissario Ue – sta accelerando, superando le previsioni precedenti. Nel secondo trimestre abbiamo registrato una crescita del 2,2% su base annua, superando sia gli Stati Uniti che la Cina. Per il 2021, complessivamente, questo potrebbe tradursi in una crescita superiore al 5%. L’ultima previsione dell’Ocse, pubblicata la scorsa settimana, prospetta una crescita del 5,3 per cento nell’Eurozona per quest’anno”. Gentiloni ha però messo in guarda dall’alta incertezza determinata dalla diffusione della variante Delta fuori dall’Ue, dalle prolungate strozzature nelle forniture che “possono pesare sull’andamento futuro delle attività economiche”, dai tasso di disoccupazione (7,6% a luglio) ancora superiore al livello pre-crisi (7,4% a febbraio 2020) e dall’aumento di inflazione e prezzi dell’energia.Oggi, ha spiegato, “due terzi dei Piani Nazionali per la Ripresa e la Resilienza di tutti gli Stati membri sono in fase di attuazione. Sono stati erogati prefinanziamenti per circa 50 miliardi di euro (per la precisione ad oggi 51,5 miliardi in 16 Stati membri, ndr) e ne seguiranno altri. Nel 2021 e 2022, pianifichiamo erogare circa 175 miliardi di euro nell’ambito del Rrf”, il Dispositivo per la ripresa e resilienza che è il fondo principale del Recovery Plan europeo. “Molte decisioni importanti dovranno essere prese negli Stati membri già nei prossimi mesi per portare avanti l’ambizioso programmi di riforma e di investimento che abbiamo concordato insieme. Il nostro compito principale – ha affermato Gentiloni – è garantire che i piani vengano implementati in modo coerente e i soldi sono ben spesi. In questo processo, i fondi Rrf e le risorse disponibili nell’ambito della nostra politica di coesione devono essere integrati fra loro e non sostituirsi a vicenda”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rosso. Powell: inflazione potrebbe durare più a lungo

    (Teleborsa) – Partenza in rosso per la borsa di Wall Street, come peraltro attesa, anticipata dall’andamento negativo dei future statunitensi, dopo la seduta contrastata della vigilia. L’attenzione degli investitori resta concentrata sulle parole del presidente della Fed, Jerome Powell che in un intervento al Committee on Banking, Housing, and Urban Affairs del Senato USA, il cui testo del discorso è stato diffuso in anticipo dalla banca centrale statunitense, ha affermato che il recente aumento dell’inflazione potrebbe durare più a lungo del previsto. Sul fronte macroeconomico, prima dell’Opening Bell sono stati diffusi l’FHFA Housing Price Index e l’S&P/Case-Shiller, entrambi misure della salute del mercato immobiliare statunitense. Tra poco sono attesi: il Conference Board pubblicherà l’indicatore che misura il livello di fiducia dei consumatori nelle attività economiche, mentre la Fed di Richmond diffonderà l’indice sul business nel quinto distretto manifatturiero della nazione. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones lima lo 0,37%; sulla stessa linea, si muove in retromarcia l’S&P-500, che scivola a 4.407 punti. Negativo il Nasdaq 100 (-1,45%) e, con i titoli tecnologici, oggetto di forti vendite nel pre-market, con il Treasury a 10 anni in forte rialzo. Sulla stessa tendenza, variazioni negative per l’S&P 100 (-0,93%).In buona evidenza nell’S&P 500 il comparto energia. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-1,54%), sanitario (-1,39%) e telecomunicazioni (-1,16%).Tra i protagonisti del Dow Jones, DOW (+1,49%), Chevron (+1,24%), JP Morgan (+0,99%) e Goldman Sachs (+0,98%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Microsoft, che prosegue le contrattazioni a -1,87%.Apple scende dell’1,62%.Calo deciso per Salesforce.Com, che segna un -1,59%.Sotto pressione Visa, con un forte ribasso dell’1,08%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Activision Blizzard (+1,82%), Sirius XM Radio (+1,47%), Wynn Resorts (+1,26%) e Liberty Global (+1,25%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Moderna, che continua la seduta con -3,36%.Pessima performance per KLA-Tencor, che registra un ribasso del 3,05%.Sessione nera per Illumina, che lascia sul tappeto una perdita del 3,04%.In caduta libera Applied Materials, che affonda del 2,95%. LEGGI TUTTO