Settembre 2021

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    Mediobanca, Edizione esce da patto: “volontà di non schierarsi”

    (Teleborsa) – Edizione, detentrice del 2,1% in Mediobanca, per il tramite della sua controllata Schematrentatre, esce dal patto. Lo rende noto la stessa Edizione spiegando che “è stata inviata disdetta dell’accordo di consultazione fra i soci Mediobanca sottoscritto in data 28 dicembre 2018 e in scadenza il 31 dicembre 2021”. La disdetta data dai Benetton all’accordo di consultazione di Mediobanca – spiega Edizione – “si colloca nell’ambito del percorso di ridefinizione delle linee strategiche del Gruppo e ha l’obiettivo di mantenere l’assoluta neutralità della visione di Edizione in relazione alle partecipazioni finanziarie detenute, con la volontà di non schierarsi nelle attuali vicende che occupano Mediobanca, pur esprimendo pieno apprezzamento per l’attività svolta dal suo management”. LEGGI TUTTO

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    Bollette luce e gas, aumenti in arrivo: quanto pagheremo in più dal primo ottobre

    (Teleborsa) – Come ormai noto, nuovi aumenti per il prossimo trimestre per le bollette di luce e gas. L’Autorità per l’Energia, le reti e l’ambiente (ARERA) ha fissato un incremento dell’elettricità del 29,8% e del 14,4% per il gas. In termini di effetti finali, per l’elettricità nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà di circa 631 euro, con una variazione del +30% rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 145 euro su base annua).La spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sarà di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 155 euro su base annua). Nei confronti con il 2020 si deve tener conto dei prezzi particolarmente bassi riscontrati nel periodo della pandemia. Per l’elettricità, infatti, la spesa annua del 2021 è superiore di circa il 13% rispetto a quella pre-Covid del 2019, mentre per il gas si è sostanzialmente tornati ai livelli del 2019. Per oltre 3 milioni di nuclei familiari aventi diritto ai bonus di sconto per l’elettricità e per 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas, in base all’Isee, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente azzerati dal decreto del governo con cui sono stati tagliati gli oneri di sistema 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.”La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici – ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento – e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas”, spiega nella comunicazione con cui ha aggiornato le tariffe di luce e gas per il prossimo trimestre, a partire dal primo ottobre previste in aumento del 29,8% per l’elettricità e 14,4% per il gas. L’Autorità è intervenuta annullando transitoriamente gli oneri generali di sistema in bolletta e potenziando il bonus sociale alle famiglie in difficoltà, grazie al decreto di urgenza del Governo che ha stanziato le risorse necessarie, con ciò consentendo di attutire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.”Siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente”. Lo ha sottolineato il Presidente dell’Autorità per l’Energia, le reti e l’ambiente, Stefano Besseghini commentando gli aumenti di luce e gas per il prossimo trimestre. “L’intervento del Governo – ha spiegato – cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili. Accanto all’attenzione alle famiglie in più grave difficoltà, è ormai evidente l’ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo nella media, fatica a sopportare la quotidianità. E’ a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunità per una riduzione strutturale dei costi energetici”.Secondo uno studio dell’Unione nazionale consumatori gli aumenti di luce e gas per una famiglia tipo poteranno a una stangata di 355 euro in più all’anno. Significa spendere su base annua (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal primo ottobre 2021 al 30 settembre 2022, nell’ipotesi di prezzi costanti), 184 euro in più per la luce e 171 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 355 euro. “Purtroppo, come avevamo preannunciato, i miliardi stanziati dal Governo erano del tutto insufficienti e non sono bastati per impedire una stangata da primato che manderà in tilt i bilanci delle famiglie, salvo quelle in disagio economico” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. “Un rincaro record. Per la luce, mai da quando ci sono gli aggiornamenti tariffari trimestrali stabiliti dall’Authority, ossia dal gennaio 2003, si sono verificati rialzi così elevati, mentre per il gas si tratta del secondo maggior aumento di sempre, dopo quello del trimestre scorso. Ora chiediamo al Governo che l’azzeramento degli oneri di sistema di luce e gas e la riduzione dell’Iva per il gas divengano definitivi e che si intervenga anche sulle accise del gas. Gli incentivi vanno finanziati con la fiscalità generale, sempre, senza se e senza ma” conclude Vignola.(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi incontra premier libico Abdul-Hamid Dbeibah

    (Teleborsa) – Il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale della Libia, Abdulhamid Dbeibah, e l’AD di Eni Claudio Descalzi, si sono incontrati oggi a Tripoli, alla presenza del Chairman di NOC Mustafa Sanalla, per discutere la strategia di Eni nel Paese attraverso il rilancio degli investimenti, il sostegno al settore sanitario libico e all’accesso all’energia (rinnovabili, gas per il mercato domestico e produzione di energia elettrica).Claudio Descalzi ha confermato al Primo Ministro il pieno impegno di Eni nelle attività e nei progetti operativi nel Paese, puntando sul gas naturale per soddisfare il crescente fabbisogno energetico del Paese. La società sta lavorando a nuovi importanti progetti di sviluppo offshore come Strutture A&E, Bouri Gas Utilization, Sabratha Compression e Hamada, massimizzando inoltre la produzione di gas della Libia attraverso lo sviluppo di ulteriori opportunità.L’AD di Eni, il Primo Ministro e il Chairman di NOC hanno discusso anche di progetti nel settore delle energie rinnovabili, in grado di soddisfare le esigenze di minor consumo di idrocarburi e di riduzione delle emissioni di CO2, oltre a migliorare l’accesso all’elettricità per le comunità remote. A tal proposito Eni sta definendo le specifiche tecniche per l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo a batterie in aree remote del paese.Abdul-Hamid Dbeibah ha infine ringraziato l’Eni per il suo sostegno alle iniziative sociali soprattutto nel settore sanitario. Eni, attraverso la sua controllata Eni North Africa (ENA), ha fortemente supportato le autorità sanitarie libiche, attraverso la NOC, nella risposta contro il COVID-19 fornendo attrezzature e forniture mediche sin dall’inizio della pandemia nel 2020. Eni ha garantito al Primo Ministro ulteriore supporto al settore sanitario libico attraverso la fornitura di attrezzature e materiali di consumo allo scopo di aumentare la capacità diagnostica del COVID-19 e trattare casi critici. LEGGI TUTTO

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    OPA Retelit, adesioni oltre il 54%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria promossa da Marbles sulle azioni Retelit, risulta che oggi, 28 settembre 2021, sono state presentate 1.438.768 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 4.649.311, pari al 54,46% dell’offerta.Si tratta del periodo di riapertura dei termini per i giorni 27, 28, 29, 30 settembre e 1° ottobre, come reso noto nel comunicato sui risultati provvisori. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Retelit acquistate sul mercato nei giorni 30 settembre e 1° ottobre 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Junior Melo CC BY-SA 3.0) LEGGI TUTTO

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    Fine Foods, Banca Akros rivede il prezzo obiettivo

    (Teleborsa) – Gli analisti di Banca Akros hanno rivisto al rialzo il target price su Fine Foods & Pharmaceuticals portandolo a 23 euro dai precedenti 21,50 euro. Gli esperti hanno confermato la raccomandazione “buy”.A Milano, oggi, seduta molto negativa per l’azienda attiva nel settore farmaceutico che perde terreno, mostrando una discesa del 2,00%. LEGGI TUTTO

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    Eni, Goldman Sachs alza il target price

    (Teleborsa) – Gli analisti di Goldman Sachs hanno deciso di incrementare il prezzo obiettivo su Eni portandolo a 15 euro dai 13,50 euro della precedente indicazione. La raccomandazione “buy” è stata confermata.A Piazza Affari, oggi, l’azienda che opera in tutta la filiera dell’energia allunga timidamente il passo e termina la seduta con un modesto progresso dello 0,70%. LEGGI TUTTO

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    Milano in rosso con l'Europa dietro Wall Street

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari, che chiude le contrattazioni in ribasso, assieme agli altri Eurolistini, dopo che la presidente della BCE, Lagarde ha ribadito che l’istituzione manterrà una linea accomodante e gli acquisti di titoli proseguiranno anche dopo la fine dell’emergenza pandemica. Nel frattempo, Wall Street continua a scivolare, con un tonfo dell’S&P-500 dell’1,88%.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,168. L’Oro è in calo (-0,76%) e si attesta su 1.736,3 dollari l’oncia. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,57%: l’Opec ha delineato uno scenario in cui la domanda di greggio continuerà a salire negli anni venturi.Lo Spread peggiora, toccando i +106 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,86%.Nello scenario borsistico europeo tonfo di Francoforte, che mostra una caduta del 2,09%, giornata fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,50%, e lettera su Parigi, che registra un importante calo del 2,17%. Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa del 2,14%; sulla stessa linea, e’ stato venduto parecchio il FTSE Italia All-Share, che ha archiviato la seduta a 28.056 punti.In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,76 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i volumi scambiati sono passati da 0,65 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,72 miliardi.ENI, che mette a segno un +0,7%, è l’unica tra le Blue Chip di Piazza Affari a riportare una performance apprezzabile.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Amplifon, che ha terminato le contrattazioni a -5,15%.Affonda STMicroelectronics, con un ribasso del 5,02%.Crolla Nexi, con una flessione del 4,12%.Preda dei venditori Unicredit, con un decremento del 3,97%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Danieli (+8,58%), Maire Tecnimont (+0,89%) e Garofalo Health Care (+0,70%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Reply, che ha terminato le contrattazioni a -9,91%.Vendite a piene mani su Tinexta, che soffre un decremento del 6,97%.Pessima performance per Mutuionline, che registra un ribasso del 6,74%.Sessione nera per Saras, che lascia sul tappeto una perdita del 5,93%. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, Opec stima forte crescita domanda nei prossimi anni

    (Teleborsa) – Con l’economia globale in ripresa dalla pandemia, la domanda di petrolio registrerà una significativa crescita nei prossimi anni. E’ quanto prevede l’Opec nel World Oil Outlook 2021 stimando un aumento concentrato nel primo decennio a cui seguirà un andamento stabile a partire dal 2035. L’utilizzo del petrolio aumenterà di 1,7 milioni di barili al giorno nel 2023 a quota 101,6 milioni, un’espansione che, dopo la crescita per gli anni 2021 e il 2022, riporterà la domanda sopra il tasso pre-pandemico del 2019.”L’energia e la domanda di petrolio hanno ripreso significativamente nel 2021 dopo il massiccio calo del 2020″ – ha scritto il segretario generale dell’Opec Mohammad Barkindo – nella prefazione al rapporto. “Nel lungo termine è prevista un proseguimento dell’espansione”.La stima del Cartello è che la domanda raggiunga i 103,6 milioni di barili/giorno nel 2025 ed i 107,9 milioni nel 2035. Per soddisfare questi livelli di domanda – ha aggiunto Barkindo – saranno necessari enormi investimenti, senza i quali “sono possibili in futuro situazioni di volatilità e di mancanza di energia” e questo “non è nell’interesse dei produttori e dei consumatori”. LEGGI TUTTO