Settembre 2021

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    Generali, Del Vecchio sale al 4,92% con ultimi acquisti

    (Teleborsa) – A pochi giorni di distanza dagli acquisti di Francesco Gaetano Caltagirone, anche Leonardo Del Vecchio ritocca al rialzo la propria partecipazione in Generali. Attraverso Delfin, il fondatore di Luxottica ha acquistato circa 1,5 milioni di azioni, pari allo 0,094% del capitale del Leone di Trieste, secondo quanto emerge da un internal dealing.Con un a serie di operazione tra il 6 e il 7 settembre, la holding di Del Vecchio ha così arrotondato al 4,92% la sua quota in Generali, avvicinandosi alla soglia del 5% del capitale.Dopo le ultime operazioni, i primi azionisti di Generali si confermano Mediobanca con il 12,93%, Caltagirone con il 5,93%, Leonardo Del Vecchio con il 4,92% e la famiglia Benetton con il 3,97%. LEGGI TUTTO

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    Green pass, frenata del Governo: estensione graduale, chi riguarderà la prima fase?

    (Teleborsa) – L’estensione dell’utilizzo del green pass sarà graduale. Sul certificato verde, nel Governo, passa la “linea Salvini” che ieri aveva anticipato lo scenario: sarà esteso da subito alle ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche e anche ai lavoratori ‘esterni’ a contatto con strutture del settore sanitario come le Rsa.Prende forma, dunque, il primo step che introduce di fatto l’obbligo graduale anche per le altre categorie: baristi e istruttori sportivi, poi i dipendenti statali e infine quelli delle aziende private.Quello tracciato nelle ipotesi del Governo, in vista del CdM in programma oggi, è un cronoprogramma che arriva fino ad ottobre e che, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, rallenta il percorso sull’allargamento del Green pass ai vari settori. Un prossimo provvedimento – in cui valutare l’estensione più generalizzata – non sarà preso in considerazione prima di metà settembre.Solo in quest’ultimo caso il lasciapassare dovrebbe diventare tassativo anche per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove il pass è già richiesto a chi li frequenta: ristoratori, camerieri, barman, gestori di locali e dipendenti delle strutture (cinema e teatri, ad esempio), ma anche per istruttori sportivi che lavorano in luoghi come piscine e palestre.Ad esibire il Qr code a richiesta saranno anche gli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, che si aggiungeranno a quelli dei treni dell’alta velocità passando per coloro che lavorano su navi, traghetti, aerei e per i quali è già previsto. L’idea inoltre è di includere anche i lavoratori al contatto con il pubblico, come quelli agli sportelli. Un ulteriore step – previsto a ottobre – riguarda invece il settore della pubblica amministrazione: in questo caso dovrebbe essere prevista una piattaforma specifica per facilitare i controlli, sulla scia di quanto è già previsto per il personale scolastico.Toccherà per ultimi ai lavoratori del settore privato, come gli operai delle grandi fabbriche, e più in generale i dipendenti di piccole e medie imprese. In questo caso restano però una serie di questioni da risolvere come la copertura delle spese per i tamponi (che dovrà eseguire chi non è vaccinato): nonostante il pressing di Confindustria affinché sia lo Stato a farsene carico, dall’Esecutivo trapela che – esclusi i fragili – il costo dei tamponi non sarà coperto dallo Stato non solo perché a pagarli non dovrà essere la collettività ma perché ciò costituirebbe un forte disincentivo alla vaccinazione. LEGGI TUTTO

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    Cina, prezzi alla produzione ai massimi in 13 anni. Inflazione sotto attese

    (Teleborsa) – In Cina i prezzi alla produzione registrano una accelerazione nel mese di agosto. L’indice dei prezzi è aumentato del 9,5% tendenziale dopo il +9% riportato a luglio. Lo comunica il National Bureau of Statistics cinese. Si tratta del livello più alto da agosto 2008. Il dato ha superato le attese del mercato, che erano per una conferma del +9%. Salgono anche i prezzi al consumo, anche se con un ritmo minore. A agosto, l’inflazione su base annua ha registrato un incremento dello 0,8% dopo il +1% di luglio. Le attese degli analisti erano per un +1%. Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,1%, dopo il +0,3% precedente e rispetto al +0,5% del consensus.L’aumento dei prezzi alla produzione è stato in gran parte dovuto all’aumento dei prezzi di prodotti come carbone, prodotti chimici e acciaio, ha affermato Dong Lijuan, statistico senior presso il National Bureau of Statistics cinese. In particolare, i prezzi alla produzione nell’industria mineraria del carbone sono cresciuti più velocemente, con un aumento del 57,1% ad agosto rispetto a un anno fa. LEGGI TUTTO

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    FED, Beige Book: la crescita dell'economia USA è rallentata a luglio e agosto

    (Teleborsa) – La crescita economica degli Stati Uniti è rallentata a luglio e agosto. Lo afferma la Federal Reserve nel Beige Book, il rapporto sullo stato dell’economia che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria. “La decelerazione nell’attività economica è in gran parte attribuibile al calo dei settori della ristorazione, dei viaggi e del turismo, che riflette i problemi di sicurezza dovuti alla variante Delta e, in alcuni casi, alle restrizioni ai viaggi internazionali”, si legge nel rapporto. Queste due non sono però le uniche cause del rallentamento dell’economia. Gli altri settori in cui la crescita ha rallentato o l’attività economica è diminuita sono stati quelli vincolati da interruzioni dell’offerta e carenza di manodopera, in contrapposizione all’indebolimento della domanda. “In particolare – si legge nel rapporto della banca centrale – la debolezza delle vendite di auto è ampiamente attribuibile alle scarse scorte di magazzino e alla continua carenza di chip, mentre la limitata attività di vendita di case è attribuibile alla scarsa offerta”.La domanda di lavoro ha continuato a rafforzarsi nei due mesi estivi in questione, ma il mercato del lavoro rimane caratterizzato da “ampie carenze di manodopera che limitano l’occupazione e, in molti casi, ostacolano l’attività imprenditoriale”. Secondo l’analisi della FED, hanno contribuito a queste carenze l’aumento del turnover, i prepensionamenti (soprattutto nell’assistenza sanitaria), le esigenze di assistenza all’infanzia, le sfide nella negoziazione delle offerte di lavoro e maggiori indennità di disoccupazione”.L’inflazione rimane stabile e a un ritmo elevato. “Con la pervasiva carenza di risorse, le pressioni sui prezzi dei fattori di produzione hanno continuato a essere diffuse – viene sottolineato – La maggior parte dei distretti ha notato un aumento sostanziale del costo dei metalli e dei prodotti a base di metalli, delle merci e dei trasporti, dei servizi e materiali da costruzione, con la notevole eccezione del legname il cui costo è sceso da un livello eccezionalmente elevato”. LEGGI TUTTO

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    Covid, Aifa verso l'ok a terza dose di vaccino a immunodepressi

    (Teleborsa) – Secondo quanto ha riportato ANSA, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sarebbe orientata favorevolmente alla terza dose di vaccino anti-Covid per i soggetti immunodepressi. Non c’è ancora il parere finale che al momento è ancora in discussione. Intanto secondo quanto riportato dalla stessa agenzia di stampa sembra chiaro il timing della terza dose deciso dal Governo: da fine settembre sarà somministrata agli immunodepressi, entro fine anno (probabilmente a dicembre) sarà la volta degli anziani over 80 e all’inizio del prossimo anno – tra gennaio e febbraio – agli operatori sanitari. Nel frattempo, sono 5.923 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 301.980 i tamponi molecolari e antigenici effettuati (ieri ne erano stati effettuati 318.865). Sale leggermente il rapporto positivi/tamponi a 1,96% (ieri 1,5%). Sono 69 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 129.707 morti da inizio pandemia. Stabile il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 1 in più, 564 totali), cala leggermente quello degli ospedalizzati con sintomi, 72 in meno rispetto a ieri (sono 4.235 in totale). LEGGI TUTTO

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    ERG colloca terzo green bond per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – ERG, gruppo quotato sull’MTA e attivo nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha completato il collocamento di un terzo prestito obbligazionario per 500 milioni di euro della durata di 10 anni a tasso fisso, emesso nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 3 miliardi di euro. La domanda è stata 6 volta l’offerta.L’emissione ha forma di green bond ed ERG prevede di destinarne il 40% al rifinanziamento di progetti eolici e solari recentemente entrati a far parte del proprio portafoglio e il restante 60% al finanziamento di nuovi progetti da fonte eolica e solare nei Paesi europei in cui opera.”Il successo registrato oggi dal primo green bond con scadenza a dieci anni testimonia, ancora una volta, la grande fiducia degli investitori verso ERG – ha commentato l’AD Paolo Merli – Con questa terza emissione ERG diventa uno dei principali emittenti “green” italiani. Il funding sosterrà la nostra strategia di crescita del portafoglio RES rendendo ancora più robusta ed efficiente la struttura finanziaria del gruppo, in coerenza con il modello di sviluppo definito dal nuovo Piano Industriale 2021-25″.Le obbligazioni, che hanno un taglio unitario minimo di 100 mila euro, riconoscono una cedola lorda annua al tasso fisso dello 0,875% e sono state collocate a un prezzo di emissione pari al 99,752% del valore nominale. La data di regolamento è stata fissata per il giorno 15 settembre 2021. Da tale data le obbligazioni saranno quotate presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo. LEGGI TUTTO

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    Fusione Nvidia-ARM, Commissione UE deciderà entro il 13 ottobre

    (Teleborsa) – La Commissione europea darà un primo responso sulla maxi-fusione tra Nvidia e ARM entro il 13 ottobre. È quanto emerge da un documento pubblicato dallo stesso esecutivo UE, il quale evidenzia come il produttore americano di schede grafiche abbia chiesto l’approvazione dell’antitrust europeo per l’acquisizione da 54 miliardi di dollari del progettista di chip britannico.Nella comunicazione attesa nelle prossime settimane, la Commissione potrebbe approvare l’accordo con o senza concessioni dopo una revisione preliminare, oppure aprire un’indagine di quattro mesi nel caso ci siano timori rilevanti. L’avvio di una procedura non implica lo stop all’operazione, perché Nvidia potrebbe offrire misure correttive convincenti. Fra queste ci sono la vendita di un ramo d’azienda o addirittura la quotazione di ARM alla Borsa di Londra per renderla contendibile.Lo scorso mese la Competition and Markets Authority (CMA), ovvero l’antitrust del Regno Unito, aveva affermato che la fusione deve essere oggetto di un’indagine antitrust più lunga, in quanto l’accordo potrebbe dare a Nvidia un controllo eccessivo sui semiconduttori utilizzati nei servizi di data center, dispositivi intelligenti e console di gioco. LEGGI TUTTO

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    Robinhood lancia gli investimenti ricorrenti in criptovalute

    (Teleborsa) – Robinhood – il broker online che ha scosso il mercato azionario durante la retail mania di inizio anno – ha lanciato gli investimenti ricorrenti in criptovalute, una nuova funzionalità che consente di acquistare regolarmente le proprie criptomonete preferite. Le transazioni saranno senza commissioni e con un minimo di 1 dollaro su un programma giornaliero, settimanale o mensile. “Il risparmio è un’abitudine e gli investimenti ricorrenti introducono una strategia per far crescere le partecipazioni nel tempo, riducendo potenzialmente l’impatto della volatilità del mercato”, si legge nel blog della società statunitense. “Investire su base ricorrente può aiutare a concentrarsi sulla crescita a lungo termine, ridurre il rischio e ridurre lo stress dovuto al tempismo dei mercati”, viene aggiunto.Intanto Robinhood Markets registra una flessione del 3,35%, che rispetto alla vigilia si attesta a 40,72. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 39,62 e successiva a quota 38,51. Resistenza a 42,02. LEGGI TUTTO