Settembre 2021

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    Il golpe in Guinea fa aumentare i prezzi di bauxite e alluminio

    (Teleborsa) – Il golpe in Guinea – con i soldati delle forze speciali che ieri hanno estromesso il Presidente, sciolto il governo e sospeso la costituzione – sta avendo effetti anche sui mercati globali della materie prime. Il piccolo Paese africano è il secondo produttore mondiale di bauxite, la roccia che costituisce la principale fonte per la produzione dell’alluminio, e il principale fornitore della materia prima alla Cina. Nonostante non si registrino stop alle operazioni di estrazione e lavorazione nel Paese, i prezzi della bauxite e dell’alluminio hanno fatto un balzo di oltre l’1% a Shanghai e Londra. La bauxite aveva comunque già guadagnato il 16% da inizio anno e l’alluminio il 40%, grazie alla ripartenza delle economie.”È altamente improbabile che il colpo di stato abbia un impatto importante a breve termine sulle esportazioni, che sono sempre nella parte più bassa del ciclo a settembre, con le scorte esaurite alla fine della stagione delle piogge – ha spiegato a Reuters Bob Adam, specialista dell’industria della bauxite della Guinea – Qualsiasi governo in arrivo vorrà assicurarsi di non mettere a repentaglio guadagni e investimenti futuri”.La mancanza di impatti del golpe sulle operazioni è stata confermata all’agenzia britannica anche da alcuni colossi del settore attivi nell’area. Aluminium Corp of China, il più grande produttore mondiale di allumina (il composto intermedio tra bauxite e alluminio), ha affermato che il suo business di bauxite in Guinea funziona normalmente. La TOP International Holding di Singapore, che possiede due miniere di bauxite in Guinea, ha affermato che le operazioni proseguono “con interruzioni minime”, mentre la Compagnie des Bauxites de Guinée (CBG) ha affermato che le sue miniere non sono state influenzate dal colpo di stato.Se i più colpiti da una potenziale crisi in Guinea potrebbero essere gli importatori cinesi (il 55% delle importazioni di bauxite arrivano dal Paese africano), i competitor internazionali potrebbero proporsi come fonti alternative di materia prima per i produttori di alluminio cinesi. La società russa Rusal ha guadagnato oltre il 14% – raggiungendo i massimi dal 2012 – mentre l’australiana Alumina ha chiuso il rialzo del 3,3% (era salita fino a +9%). LEGGI TUTTO

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    G20 Salute, Speranza: “Patto di Roma approvato all'unanimità”

    (Teleborsa) – “Da Roma un messaggio al mondo contro il Covid”, lo dice il Ministro Roberto Speranza a conclusione della due giorni del G20 della Salute nella Capitale sottolineando che “si è chiuso con un’approvazione all’unanimità del Patto di Roma”.”L’anno scorso il G20 si chiuse senza una dichiarazione approvata”, ha ricordato. “Lavoreremo per contrastare il Covid che è ancora un nemico insidioso. Noi dobbiamo assumere impegni di bilancio che poi non possono diventare una camicia di forza, noi vogliamo portare il vaccino in tutto il mondo, faremo tutti gli investimenti necessari”, ha detto il Ministro nel corso della conferenza stampa al termine del G20 della Salute. “Condividiamo l’obiettivo di fondo, quello di agevolare la produzione dei vaccini, portare questa produzione in tutti i territori, ribadisce Speranza rimarcando che “l’impegno che abbiamo assunto va in questa direzione”.Forte monito è arrivato dal messaggio inviato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus. Quando ci siamo incontrati virtualmente a Riad l’anno scorso, tutti speravamo che ormai la pandemia fosse sotto controllo”. E invece “è vero l’opposto. Molti Paesi continuano ad affrontare un forte aumento dei casi e dei decessi, nonostante siano stati somministrati più di 5 miliardi di vaccini in tutto il mondo. Ma quasi il 75% di queste dosi è stato somministrato in soli 10 Paesi. L’Africa ha la copertura vaccinale più bassa, con il 2%. Questo è inaccettabile”. sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati per contenere la pandemia “solo con l’impegno e il sostegno dei Paesi del G20”. LEGGI TUTTO

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    Paesi emergenti, Fitch: banche centrali rispondono in modo aggressivo a inflazione

    (Teleborsa) – Le banche centrali dei Paesi emergenti stanno rispondendo in modo aggressivo all’accelerazione dell’inflazione. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo rapporto, in cui viene sottolineato che il cambio di politica monetaria è stato “sorprendente nonostante il fatto che alcuni dei fattori che spingono verso l’alto l’inflazione sembrino transitori, come l’impennata dei prezzi alimentari ed energetici, le strozzature dell’offerta, l’aumento della domanda con la riapertura delle economie”.L’agenzia di rating evidenzia che le pressioni inflazionistiche interne sono state disomogenee tra i Paesi emergenti, con alcuni mercati del lavoro che si sono inaspriti a causa del calo dei tassi di disoccupazione. In generale, la pressione salariale sembra essere bassa e il passaggio ai prezzi al consumo sembra limitato. Gli effetti di base – cioè il confronto con l’anno scorso – ridurranno l’inflazione su base annua nei Paesi emergenti entro la fine dell’anno, se i tassi mensili rimarranno stabili, sottolinea Fitch.”Nonostante questo quadro più rassicurante, i banchieri centrali non vogliono correre rischi – ha affermato Robert Sierra, direttore dell’Economics Team di Fitch Ratings – Sebbene considerino transitoria l’attuale inflazione, i responsabili delle politiche monetarie temono che tassi di inflazione più elevati possano tradursi in aspettative di inflazione più elevate, con queste ultime a rischio di radicarsi. Brasile e Russia hanno aumentato con forza i tassi negli ultimi mesi”.Fitch afferma infine che la prospettiva del tapering della Federal Reserve nel 2021 potrebbe aver giocato un ruolo nelle recenti risposte delle banche centrali dei Paesi emergenti, ma quest’ultime “hanno meno tolleranza rispetto alle loro controparti dei mercati sviluppati per l’inflazione al di sopra dell’obiettivo, anche se si prevede che sia temporanea”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, tra DAD e ripetizioni: uno studente su quattro alla prova di recupero debiti a settembre

    (Teleborsa) – Tre istituti superiori su quattro hanno organizzato corsi per gli studenti che dovevano recuperare un debito a settembre ma più della metà dei ragazzi (57%) ha seguito lezioni private in aggiunta. È quanto ha segnalato una ricerca effettuata durante l’estate da Skuola.net su un campione di 1.500 ragazzi dalla prima alla quarta superiore. In base al sondaggio, uno studente su quattro ha dichiarato di aver avuto almeno un debito in pagella (uno su sette ne ha dichiarati più di uno). Tra i ragazzi che hanno scelto di non aderire all’offerta della scuola – quasi 3 studenti su 10 – una discreta quota (36%) ha rinfrescato gli argomenti in programma con delle lezioni private. Un recupero individuale che si è svolto soprattutto in presenza (così per il 65%), a casa propria o al domicilio del docente. Quanto alle ripetizioni “a distanza”, i ripetenti digitali che hanno portato avanti la preparazione per tutta l’estate senza interruzioni sono stati il 59% – al 38% è capitato sporadicamente, per il 21% è stata una consuetudine – con un inevitabile esborso economico per le famiglie. Secondo la ricerca più di 1 su 2 ha investito almeno 200 euro nelle ripetizioni: circa 1 su 4 tra i 200 e i 300, il 14% tra i 300 e i 400, quasi 1 su 10 più di 400, e una percentuale simile ha addirittura sfondato il tetto dei 500 euro. Solamente un quarto (25%) ha contenuto la spesa entro i 200 euro, meno di 1 su 5 è riuscita a restare sotto i 100 euro. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, al via mostra “Parallel Lines” di Luigi Filetici

    (Teleborsa) – ll’ex Mattatoio di Roma è stata inaugurata oggi la mostra fotografica “Parallel Lines” di Luigi Filetici, organizzata dal Gruppo FS Italiane in collaborazione con Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo. L’esposizione, che sarà allestita dal 6 al 23 settembre, si inserisce nell’ambito del programma per l’Estate Romana 2021 ed è visitabile gratuitamente. Presenti all’inaugurazione Luca Montuori, Assessore all’Urbanistica Roma Capitale, Lorenza Fruci, Assessore alla Crescita CulturaleRoma Capitale, Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, e Clara Tosi Pamphili, Vicepresidente Azienda Speciale Palaexpo.La mostra prende spunto dall’intesa siglata da Roma Capitale, FS Sistemi Urbani e Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS Italiane, per lo sviluppo del sistema metroferroviario e la rigenerazione urbana delle aree dismesse. LEGGI TUTTO

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    Terminato il gasdotto Nord Stream 2, in funzione entro fine anno

    (Teleborsa) – La nave posatubi russa Fortuna ha saldato l’ultimo tubo delle due linee del gasdotto Nord Stream 2, completando quindi lo strategico gasdotto che porterà il metano russo in Germania. Lo ha affermato l’omonima società che si sta occupando della sua costruzione, aggiungendo che prevede di iniziare a usare l’opera entro la fine dell’anno.Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha invece affermato che il gasdotto entrerà in funzione nei prossimi giorni, in base a quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax.La capacità del Nord Stream 2 è di 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. La capacità aggregata di Nord Stream e Nord Stream 2 è quindi di 110 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Passando per il Mar Baltico, il gasdotto permette alla Russia di evitare l’Ucraina nel passaggio del gas in Europa. Il progetto, guidato da Gazprom, vede la partecipazione di Royal Dutch Shell, Wintershall (BASF), Uniper, OMV ed Engie. LEGGI TUTTO

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    easyJet ha inaugurato voli da Bergamo per Amsterdam e Parigi

    (Teleborsa) – easyJet ha inaugurato oggi i collegamenti dall’aeroporto di Milano Bergamo con Amsterdam Schiphol e Parigi Charles De Gaulle. La rotta olandese viene operata con frequenza trisettimanale (lunedì, verdì e domenica) con l’aggiunta di un quarto volo da metà ottobre. Quattro i voli verso la capitale francese.I biglietti per le nuove rotte, annunciate dalla compagnia low-cost inglese il 28 maggio scorso, in occasione del primo storico atterraggio al Caravaggio, sono in vendita dal 9 luglio scorso. LEGGI TUTTO

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    MEF, entrate tributarie per 257,4 miliardi nei primi 7 mesi dell'anno

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-luglio 2021, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 257.445 milioni di euro, segnando un incremento di 26.497 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+11,5%). Lo comunica il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), sottolineando che il confronto tra i primi sette mesi 2021 e quelli del corrispondente periodo dell’anno precedente presenta ancora disomogeneità per effetto del lockdown. Inoltre, i provvedimenti di sospensione e proroga dei versamenti di tributi erariali, emanati nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, continuano a influenzare il gettito relativo ai primi sette mesi del 2021.IMPOSTE DIRETTENei primi sette mesi dell’anno le imposte dirette ammontano a 143.964 milioni di euro, con una crescita pari a 5.760 milioni di euro (+4,2%). Il gettito dell’IRPEF si attesta a 112.346 milioni di euro con un incremento di 6.831 milioni di euro (+6,5%), riconducibile in particolare all’andamento positivo delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+5.198 milioni di euro, +11,3%). Tra le altre imposte dirette, il MEF segnala andamenti in crescita dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+775 milioni di euro, +14,2%) e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+651 milioni di euro, +64,8%). L’IRES registra un gettito pari a 10.091 milioni di euro (-4.851 milioni di euro, -32,5%).IMPOSTE INDIRETTELe imposte indirette ammontano a 113.481 milioni di euro, in aumento di 20.737 milioni di euro (+22,4%), per effetto prevalentemente del gettito IVA (+15.803 milioni di euro, +27,7%) e, in particolare, dell’IVA sugli scambi interni (+13.702 milioni di euro, +26,8%). Anche la componente relativa alle importazioni ha segnato un incremento del gettito (+2.101 milioni di euro, +35,5%). Tra le altre imposte indirette, registrano un andamento negativo le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (-85 milioni di euro, -17,3%) e quelle dell’imposta di bollo (-38 milioni di euro, -0,9%). L’imposta di registro evidenzia una crescita del 43,9% (+958 milioni di euro).ALTRE ENTRATE Le entrate relative ai “giochi” ammontano a 6.268 milioni di euro (+1.077 milioni di euro, +20,7%). Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 4.294 milioni di euro (-551 milioni di euro, -11,4%) di cui: 2.134 milioni di euro (-103 milioni di euro, -4,6%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2.160 milioni di euro (-448 milioni di euro, –17,2%) dalle imposte indirette. LEGGI TUTTO