Settembre 2021

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    ITA, incontro con i Sindacati: trattativa in salita

    (Teleborsa) – ITA avrebbe annunciato la presentazione ai Sindacati di un’ipotesi di accordo sul personale della nuova compagnia, ma i sindacati si dicono indisponibili a firmare senza la presenza del Governo alla trattativa per dare rassicurazioni sulla prosecuzione della cassa integrazione, al momento estensibile solo fino al 2022. Lo affermano i sindacati al termine di un primo confronto con l’azienda.Al tavolo – che riprenderà alle 14,30 – per l’azienda, riferiscono i sindacati, non ci sono il Presidente di Ita, Alfredo Altavilla e l’ad Fabio Lazzerini, ma i responsabili delle risorse umane. L’azienda avrebbe presentato due documenti: uno sulla procedura di cessione degli asset aziendali Alitalia e l’altro, annunciato ma non ancora presentato, su una ipotesi di accordo sul contratto. “Questa non è la sede idonea per un accordo – ha dichiarato il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito – perchè una serie di argomenti non sono nella disponibilità dell’azienda, in primis gli ammortizzatori sociali. Noi non siamo in grado di firmare niente fino a quando il Governo non si esprimerà chiaramente sugli ammortizzatori sociali”. “Purtroppo non c’è nulla di nuovo – ha aggiunto il segretario nazionale della Uilt, Ivan Viglietti -. E’ confermato l’approccio unilaterale dell’azienda. Manca un convitato di pietra che è il Governo”.C’è poi il nodo cassa integrazione, al momento, garantita fino al 22 settembre. Alitalia ha presentato la richiesta di estenderla di un anno, cioè fino al settembre del 2022. I sindacati però chiedono che la Cigs venga estesa fino al 2025, ossia per l’intero arco di piano e per tale motivo chiedono la presenza del Governo al tavolo della trattativa, prima di poter arrivare un qualsiasi tipo di accordo sul personale e sul contratto con Ita. LEGGI TUTTO

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    MPS, Grieco: due diligence UniCredit sta rispettando tempi e impegni

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena si è riunito lo scorso 1 settembre “per verificare le attività e il percorso fin qui compiuto nella Virtual Data Room, aperta per dare modo a UniCredit di effettuare la due diligence”. Lo scrive la presidente Patrizia Grieco, a nome di tutto il CdA, in una comunicazione ai dipendenti, sottolineando che “l’attività sta procedendo nel rispetto dei tempi e degli impegni stabiliti” e ringraziando i “colleghi coinvolti in questa particolare attività e anche a tutti gli altri che, nel frattempo, garantiscono con il loro lavoro l’operatività della Banca”. Il CdA di MPS “monitorerà e supervisionerà il cammino della soluzione strutturale avviata con l’apertura della Virtual Data Room, ribadendo nei confronti di voi tutti il massimo impegno affinché siano preservati i valori e il patrimonio di competenze della Banca”, continua la presidente. Agli oltre 21 mila dipendenti dell’istituto senese, preoccupati per il loro futuro, Grieco conferma “la volontà del consiglio di amministrazione di tenervi informati sui principali sviluppi del percorso avviato” con Unicredit. LEGGI TUTTO

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    Tav, Morelli rassicura Bruxelles: siamo nei tempi corretti

    (Teleborsa) – Il viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, ha rassicurato alla coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, sui tempi relativi al completamento del versante italiano della Torino-Lione. “Siamo assolutamente nei tempi corretti”, ha risposto Moretti alla dirigente europea che chiedeva chiarimenti sullo stato dei lavori. “Il governo – ha dichiarato Morelli – ha fatto i compiti a casa: la commissaria ha fatto una domanda e io ho risposto che siamo nei tempi giusti. Ritengo che non ci siano per ora indizi per pensare che ci possa essere un procrastinare delle tempistiche. Il governo italiano chiaramente ha la Tav tra le proprie priorità”. “Ieri in Francia abbiamo firmato contratti per oltre 3 miliardi per lavori che riguardano lo scavo del tunnel di base sul lato francese, quindi la situazione per quanto riguarda quel lato è chiara, vorremmo avere la stessa situazione sul versante italiano”, ha dichiarato Radicova a Torino durante la prima tappa del Connecting Europe Express. LEGGI TUTTO

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    MARR, assemblea delibera distribuzione di un dividendo di 0,35 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di MARR – società quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana e attiva nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica – ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,35 euro per azione, con “stacco cedola” il 18 ottobre, record date il 19 ottobre e pagamento il 20 ottobre.L’assemblea odierna ha inoltre deliberato, ad integrazione del Consiglio di Amministrazione, la nomina del Consigliere Paolo Ferrari (che alla data odierna non risulta detenere azioni della società). LEGGI TUTTO

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    Publiacqua verso assemblea per creazione multiutility Tosana

    (Teleborsa) – L’assemblea Publiacqua, società di gestione del servizio idrico nella Toscana centrale, è stata convocata per l’8 settembre per dare il via libera alla modifica dello Statuto che permetterà la creazione della multiutility Toscana, con Alia e Consiag. Si tratta di un progetto sostenuto dal comuni di Firenze, Prato ed Empoli e caldeggiato dalla regione Toscana.Contro il progetto avevano promosso ricorso, ora respinto, i soci privati Acea, Suez e MPS ed alcune associazioni dei consumatori, in particolare il Movimento Consumatori Toscana, che criticava soprattutto l’ipotesi di rivolgersi ala Borsa per reperire le risorse necessarie a sostenere l’attività della multiutility, che spazia dall’energia, all’acqua, alla gestione dei rifiuti.”Siamo favorevoli alla nascita di una holding pubblica”, ha affermato Benedetto Tuci, presidente del Movimento Consumatori Toscana, aggiungendo che il progetto “può concretizzarsi solo attraverso una collaborazione trasparente con le associazioni dei consumatori”.(Foto: © Andrey Popov | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Italia, OCSE alza stima PIL 2021 a +5,9%. Urgente riforma fiscale

    (Teleborsa) – L’OCSE ha rivisto al rialzo le previsioni di ripresa economica dell’Italia per quest’anno: ora prevede ora che il PIL segnerà un +5,9% nel 2021 e un +4,1% nel 2022, dopo un calo dell’8,9% nel 2020. Un secondo trimestre più forte del previsto spiega la revisione al rialzo rispetto alla previsione di espansione del 4,5% fatta a maggio, sottolinea l’organismo internazionale con sede a Parigi. La nuova stima è contenuta nell’Economic Survey of Italy, un documento che esorta il governo italiano a continuare il sostegno a famiglie e imprese colpite dalla pandemia fino a quando la ripresa non sarà saldamente in corso, ma che evidenzia come le misure di sostegno dovrebbero essere sempre più mirate.Il report raccomanda che una volta passata la pandemia, la spesa pubblica e la politica fiscale siano riformate per integrare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Attualmente, “le spese legate alle pensioni superano gli investimenti in infrastrutture, istruzione e formazione, penalizzando i giovani, molti dei quali sono senza lavoro e a rischio povertà”, sottolinea l’OCSE.Un altro aspetto preoccupante è che la partecipazione alla forza lavoro rimane particolarmente bassa per le donne, soprattutto quelle con figli. Inoltre, l’accesso a servizi di assistenza all’infanzia di qualità e alla formazione per gli adulti dovrebbe essere migliorato in tutte le regioni, afferma il rapporto. L’OCSE ricorda anche che le tasse sul lavoro in Italia restano troppo alte. “Il rapporto raccomanda l’attuazione di una riforma fiscale globale per ridurre la complessità del sistema e le tasse sul lavoro – si legge – Questo dovrebbe essere finanziato attraverso una migliore compliance, guidata da un maggiore uso della tecnologia e dei pagamenti con carta”. Raccomandate anche minori spese fiscali, maggiori imposte su beni immobili e successioni, riduzione delle aliquote fiscali marginali effettive per i redditi secondari.”Il Piano nazionale di recupero e resilienza dell’Italia sta attivando una crescita più forte, più verde, più equa e più digitalizzata, che andrà a beneficio di tutti gli italiani”, ha commentato il segretario generale dell’OCSE Mathias Cormann. “Un settore pubblico più efficiente è fondamentale per garantirne il successo – ha aggiunto – Il piano deve essere pienamente attuato e integrato con riforme per sostenere un’ulteriore crescita, anche con maggiori investimenti in infrastrutture verdi e ricerca e sviluppo e riforme per continuare a guidare l’effettiva trasformazione digitale dell’economia”.(Foto: © gilc | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Cina, revisione regole per espandere investimenti esteri in mercato dei capitali

    (Teleborsa) – “Stiamo lavorando a misure pertinenti per espandere ulteriormente l’apertura (del mercato cinese dei capitali, ndr), compreso un ulteriore arricchimento dei titoli idonei per l’Hong Kong Connect, l’espansione e miglioramento dello schema London Connect, e l’apertura a più materie prime e prodotti finanziari alla partecipazione straniera”. È quanto ha dichiarato oggi Yi Huiman, presidente della China Securities Regulatory Commission (CSRS). Le nuove regole, ha spiegato, punteranno a fornire alle istituzioni e agli investitori esteri “un accesso equo, efficiente e conveniente ai mercati dei capitali cinesi. La revisione della normativa cercherà di essere bi-direzionale, e non solo quindi focalizzata sugli investimenti esteri in Cina. “Sullo sfondo della pandemia, le autorità di regolamentazione di tutto il mondo devono svolgere meglio i loro ruoli per risolvere insieme vari problemi attraverso la cooperazione, rispettando le regole del mercato e la professionalità – ha detto Yi Huiman – Sulla base del rispetto reciproco, il CSRC punterà a una cooperazione pragmatica con le controparti pertinenti in settori quali la supervisione delle società cinesi quotate all’estero, la supervisione degli audit transfrontalieri e si adopererà per risultati reciprocamente vantaggiosi”.(Foto: © Sattapapan / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Materie prime, Giorgetti: serve un'azione a livello europeo

    (Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha auspicato un intervento livello europeo per affrontare le difficoltà che la pandemia ha innescato in tema di materie prime. “Abbiamo una serie di squilibri e problemi seri dei prezzi delle materie prime. L’Europa non può ragionare con vecchi schemi e regole. L’Europa deve riuscire a equilibrare una nuova risposta o finisce male”, ha affermato durante la sua visita al Salone del Mobile. “La pandemia – ha aggiunto – ci lascia in eredità non solo le restrizioni dei lockdown, ma anche l’alterazione complessiva dei mercati di approvvigionamento delle materie prime, dove purtroppo i Paesi che prima hanno risolto i loro problemi hanno occupato posizioni di privilegio mentre altri non hanno la possibilità di operare. Occorrerà attuare una operazione di difesa a livello italiano, ma oserei dire anche a livello europeo, in un mercato globale che deve essere sicuramente libero, ma a condizioni di parità di accesso per tutti”.Giorgetti ha allargato la sua riflessione all’evoluzione dell’inflazione. “Se gli Stati Uniti cominciano in qualche modo ad aumentare i tassi di interesse potrebbe innestarsi un fenomeno che per quanto riguarda noi, come Paese anche un po’ indebitato, diventa preoccupante. Quindi è un fenomeno da tenere in considerazione”, ha affermato. “L’inflazione può dipendere dall’aumento delle materie prime oppure dei salari. Mentre la voce sui salari viene tenuta bassa con varie forme, l’altro fattore sta diventando un fenomeno preoccupante unito anche a una possibilità di restrizione della politica monetaria a partire dagli Stati Uniti”, ha aggiunto.Il ministro ha espresso anche la sua posizione a favore del Green Pass. “Una cosa è certa: per la ripresa dell’attività economica, visto che parliamo di questo Salone, dobbiamo garantire condizioni di sicurezza. Le condizioni di sicurezza esigono che chi frequenta i luoghi affollati in qualche modo dia garanzie di non contagiare nessuno. Quindi, il Green pass è una misura che va esattamente in questa direzione. Quindi, ne prevedo un’ulteriore estensione”. Infine, Giorgetti ha avanzato anche proposta in tema di Reddito di Cittadinanza: “dobbiamo cominciare a ragionare di lavoro di cittadinanza. La Costituzione italiana recita che è il lavoro che ci rende pienamente cittadini. Lo sforzo è di trasformare il reddito di cittadinanza in lavoro di cittadinanza”. LEGGI TUTTO