Ottobre 2021

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    ReeVo, CdA chiede a soci delega per aumento capitale ed emissione warrant

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di ReeVo, Full Stack Cloud & Cyber Security provider italiano quotato sul mercato Euronext Growth Milan, ha deliberato una serie di richieste da sottoporre alla prossima assemblea in sede straordinaria, che si terrà il 12 novembre 2021 o il giorno 15 novembre (se sarà necessaria una seconda convocazione).In particolare, l’attribuzione al CdA della facoltà, per il periodo di cinque anni dalla data della delibera assembleare, di aumentare a pagamento – in una o più volte – il capitale sociale mediante emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale per un importo complessivo massimo non superiore a 10 milioni di euro, comprensivo di eventuale soprapprezzo. In questo modo la società potrebbe “reperire in modo rapido ed efficiente le risorse finanziarie necessarie a promuovere il proprio percorso di crescita, cogliendo con la massima tempestività le opportunità offerte dal mercato”, si legge in una nota.Inoltre, l’attribuzione al CdA della facoltà, per il periodo di cinque anni dalla data della delibera assembleare, di emettere warrant da offrire in sottoscrizione a pagamento oppure assegnare gratuitamente, ai soci oppure a soggetti che saranno individuati dal consiglio di amministrazione e che conferiranno il diritto di sottoscrivere azioni ordinarie della società. L’aumento di capitale a servizio dell’esercizio dei warrant sarebbe mediante emissione di numero massimo di azioni prive del valore nominale rappresentative di massimo il 10% del capitale preesistente.L’emissione di warrant, spiega ReeVo, serve a consentire ai titolari dei warrant stessi di poter partecipare ai piani di sviluppo della società, in un orizzonte temporale di medio-lungo termine, e di consentire alla società stessa di poter reperire ulteriori risorse per proseguire la propria strategia di crescita. LEGGI TUTTO

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    Fusione Nvidia-Arm, UE apre inchiesta per possibili danni a concorrenza

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha aperto un’indagine approfondita sulla maxi-fusione tra Nvidia e ARM dopo che il produttore americano di schede grafiche aveva chiesto l’approvazione dell’antitrust UE per l’acquisizione da 54 miliardi di dollari del progettista di chip britannico. La Commissione, si legge in una nota, teme che l’entità risultante dalla concentrazione avrebbe la capacità e l’incentivo a limitare l’accesso dei concorrenti di NVIDIA alla tecnologia di Arm e che l’operazione proposta potrebbe portare a prezzi più elevati, a una scelta inferiore e a una riduzione dell’innovazione nell’industria dei semiconduttori.”I semiconduttori sono ovunque nei prodotti e nei dispositivi che utilizziamo tutti i giorni, nonché nelle infrastrutture come i data center – ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione UE con delega alla concorrenza – Mentre Arm e NVIDIA non sono in concorrenza diretta, l’IP (proprietà intellettuale, ndr) di Arm è un input importante nei prodotti in concorrenza con quelli di NVIDIA, ad esempio nei datacenter, nel settore automobilistico e nell’Internet of Things”.”La nostra analisi mostra che l’acquisizione di Arm da parte di NVIDIA potrebbe portare a un accesso limitato o degradato all’IP di Arm, con effetti distorsivi in molti mercati in cui vengono utilizzati i semiconduttori – ha continuato la politica danese – La nostra indagine mira a garantire che le aziende attive in Europa continuino ad avere un accesso effettivo alla tecnologia necessaria per produrre semiconduttori all’avanguardia a prezzi competitivi”.L’operazione è stata notificata alla Commissione l’8 settembre 2021. Il 6 ottobre 2021 NVIDIA ha presentato impegni per affrontare alcune delle preoccupazioni preliminari della Commissione. Tuttavia, l’esecutivo UE ha ritenuto tali impegni insufficienti per “dissipare chiaramente i suoi seri dubbi sull’effetto dell’operazione”. La Commissione avrà ora 90 giorni lavorativi (fino al 15 marzo 2022) per prendere una decisione. LEGGI TUTTO

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    CleanBnB, EnVent lima il prezzo obiettivo

    (Teleborsa) – Gli esperti dell’Ufficio studi di EnVent hanno deciso di tagliare il target price su CleanBnB, l’azienda specializzata nella gestione degli affitti di breve durata, portandolo a 1,61 euro da 1,74 euro indicato in precedenza. Gli analisti hanno comunque confermato il proprio giudizio sul titolo a “outperform”.In Borsa, oggi, seduta vivace per CleanBnB, protagonista di un allungo verso l’alto con un progresso dell’1,65%. LEGGI TUTTO

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    Waga Energy, debutto positivo sulla Borsa di Parigi

    (Teleborsa) – Waga Energy, azienda francese attiva nella produzione di biometano da gas di discarica, ha registrato un debutto positivo sulla Borsa di Parigi. Il titolo ha chiuso la prima seduta su Euronext Paris a quota 26,2 euro, in rialzo dell’11,3% rispetto al prezzo di riferimento di 23,54 euro indicato in sede di offerta pubblica iniziale (IPO), il quale le avrebbe dato una capitalizzazione di circa 448,8 milioni di euro. L’offerta ha raccolto circa 110 milioni di euro.”Di fronte all’emergenza climatica, la principale sfida del 21° secolo sarà quella di sostituire i combustibili fossili con energie rinnovabili – hanno commentato i fondatori Mathieu Lefebvre, Guénael Prince e Nicolas Paget – Waga Energy spera di contribuire a questo processo con la sua tecnologia brevettata WAGABOX, che produce grandi quantità di biometano a prezzi competitivi utilizzando il gas emesso dai siti di stoccaggio dei rifiuti”. “Dagli inizi come pioniere della tecnologia, l’ambizione di Waga Energy è quella di diventare leader mondiale nella produzione di biometano, al fine di gettare le basi per un mondo alimentato da energia pulita”, hanno aggiunto.La tecnologia della società (fondata nel 2015) recupera il metano emesso spontaneamente dai rifiuti di discarica e lo immette direttamente nelle reti del gas, in sostituzione del gas naturale. Dieci unità WAGABOX sono state messe in servizio in Francia dal 2017 e hanno già immesso più di 30 milioni di metri cubi di biometano, ovvero 320 GWh di energia rinnovabile, evitando così l’emissione in atmosfera di 57.000 tonnellate di CO2 equivalente. L’IPO serve per accelerare l’implementazione della tecnologia WAGABOX in Europa e Nord America. LEGGI TUTTO

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    Tenax International, EnVent alza il target price

    (Teleborsa) – Gli analisti di EnVent hanno deciso di alzare la previsione di quotazione su Tenax International, azienda dedicata alla concezione, progettazione e produzione di macchine spazzatrici e lavastrade a basso voltaggio e 100% elettriche, portandola a 4,49 euro dai 4,38 indicati in precedenza. Gli esperti della società di investment banking indipendente hanno mantenuto il proprio giudizio sul titolo a “outperform “.A Piazza Affari, oggi, prepotente rialzo per Tenax International, che archivia la sessione con una salita bruciante del 2,07% sui valori precedenti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata dopo trimestrali in chiaroscuro

    (Teleborsa) – Il listino USA continua la seduta in modo constatato, con il Dow Jones che lima lo 0,28%, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 4.579 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Sale il Nasdaq 100 (+0,94%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,45%).McDonald’s e Coca-Cola sono in rialzo dopo le trimestrali positive (anche grazie all’aumento dei prezzi dei prodotti), così come Microsoft (dopo i risultati diffusi nella serata di ieri). Sono invece in calo Robinhood (scesa sotto il prezzo di IPO), Visa e General Motors (nonostante risultati sopra le attese).Telecomunicazioni (+1,86%), beni di consumo secondari (+0,96%) e informatica (+0,45%) in buona luce sul listino S&P 500. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti energia (-2,21%), finanziario (-1,21%) e utilities (-0,71%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Microsoft (+4,79%), McDonald’s (+2,83%), Coca Cola (+1,77%) e Home Depot (+1,36%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Visa, che continua la seduta con -5,44%.Vendite a piene mani su DOW, che soffre un decremento del 2,98%.Pessima performance per Walgreens Boots Alliance, che registra un ribasso del 2,39%.Sessione nera per JP Morgan, che lascia sul tappeto una perdita del 2,05%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Xilinx (+7,51%), Alphabet (+6,14%), Alphabet (+6,00%) e Microsoft (+4,79%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fiserv, che prosegue le contrattazioni a -12,22%.In caduta libera Garmin, che affonda dell’8,00%.Pesante Texas Instruments, che segna una discesa di ben -4,8 punti percentuali.Seduta drammatica per Analog Devices, che crolla del 4,50%. LEGGI TUTTO

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    Campari, gli analisti rivedono il prezzo obiettivo

    (Teleborsa) – Gli Uffici studi di Banca Akros e di Jefferies hanno deciso di ritoccare al rialzo il target price su Campari, l’azienda attiva nel settore beverage, famosa per il suo bitter alcolico.Per gli analisti di Banca Akros il giudizio si conferma “accumulate” con obiettivo di prezzo che passa a 13,20 euro da 12,70, mentre gli esperti di Jefferies consigliano “hold” e rivedono il target a 12,30 euro dai 12 euro indicati in precedenza.A Milano, oggi, frazionale ribasso per Campari, che chiude gli scambi con una perdita dello 0,85%. LEGGI TUTTO

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    Robinhood scende sotto prezzo di IPO dopo trimestrale deludente

    (Teleborsa) – Seduta drammatica per Robinhood Markets, che si posiziona a 35,96 dollari con una discesa del 9,12%. Il titolo della popolare app per piccoli investitori (che ha scosso il mercato azionario durante la retail mania di inizio anno) è sceso sotto il prezzo di offerta pubblica iniziale (IPO) pari a 38 dollari per azione. Le azioni della società hanno perso quasi il 50% dal massimo raggiunto il 4 agosto, pochi giorni dopo la quotazione a Wall Street avvenuta il 29 luglio.A pesare sul titolo è stata la seconda trimestrale da società quotata, che ha mostrato ricavi sotto le attese e una perdita in aumento a 1,32 miliardi di dollari nei tre mesi a settembre. Le entrate del trading basate sulle criptovalute sono aumentate di oltre 10 volte a 51 milioni di dollari, ma sono diminuite del 78% rispetto al secondo trimestre di quest’anno. Inoltre, il contributo delle criptovalute è diminuito al 19% nel periodo da luglio a settembre. LEGGI TUTTO