Ottobre 2021

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    Ferretti, raccolta ordini raggiunge 900 milioni di euro a fine settembre

    (Teleborsa) – Ferretti Group, multinazionale italiana attiva nel settore della cantieristica navale, ha registrato una raccolta ordini pari a 220 milioni di euro nel mese di settembre, periodo in cui si svolgono i saloni nautici del Mediterraneo. Questo numero porta il totale dei primi nove mesi dell’anno a quota 900 milioni di euro. In particolare, la società rileva una “grande crescita” per il segmento dei superyacht in acciaio e alluminio, realizzati nella Superyacht Yard di Ancona.Da gennaio a settembre 2021 sono state consegnate dal gruppo Ferretti oltre 160 imbarcazioni, compresa la Riva Fifty. Lungo 50 metri, M/Y “Fifty” è stato concepito dalla Riva Superyachts Division per offrire “un’esperienza di navigazione a livelli eccelsi, fatta di comfort, attenzione ai dettagli e una visione evoluta dell’andar per mare”, spiega l’azienda forlivese.”Il 2021 di Ferretti Group è come quei film meravigliosi che ti fanno sognare dall’inizio alla fine – ha commentato Alberto Galassi, AD di Ferretti Group – È cominciato benissimo e sta continuando in modo spettacolare, con ottimi colpi di scena come questa straordinaria performance dei superyacht in acciaio e alluminio. Le emozioni però non sono finite: ci aspettano ancora alcuni mesi ricchi di piacevoli sorprese e sicuramente un gran finale”. LEGGI TUTTO

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    Fidia, FAI – Futuro all'Impresa presenta progetto per ristrutturazione e rilancio

    (Teleborsa) – FAI – Futuro all’Impresa, società specializzata in advisory finanziaria e investimenti diretti, ha presentato al consiglio di amministrazione di Fidia una proposta irrevocabile di investimento, finalizzata alla ristrutturazione e rilancio della società. Fidia, società quotata sull’MTA di Borsa Italiana e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura, è in concordato preventivo da fine 2020 a seguito di un crollo dei ricavi e di una crisi di liquidità.FAI si propone come partner strategico di Fidia attraverso un piano di ristrutturazione finanziaria e rilancio che vedrà il supporto di Negma Group, società di investimento specializzata in strumenti ibridi di debito ed equity, si legge in una nota. “Il piano industriale e finanziario che abbiamo studiato per Fidia è volto a far emergere il potenziale di crescita di un’azienda che ha rappresentato un’eccellenza non solo nel proprio settore e nel proprio territorio, ma per tutto il tessuto industriale italiano”, ha commentato Luigi Maniglio, senior partner FAI responsabile dell’area restructuring.A condizione del buon esito della procedura di concordato preventivo, l’operazione finanziaria alla base del piano prevede: la costituzione di una nuova società veicolo, che vedrà Negma, FAI e Giuseppe Morfino (presidente e AD di Fidia), rispettivamente al 55% al 25% e al 20% del capitale; l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant per un controvalore complessivo massimo di 10 milioni di euro, che verrà interamente sottoscritto da Negma; la delibera di un aumento di capitale, con esclusione del diritto di opzione, pari a 14 milioni di euro, da sottoscriversi come segue: 2 milioni versati immediatamente in denaro dalla società veicolo; 10 milioni destinati alla conversione del prestito obbligazionario sottoscritto da Negma; la restante porzione a servizio dei warrant incorporati nelle obbligazioni; all’esito dell’operazione, la liquidazione della società veicolo con contestuale assegnazione ai propri soci delle azioni detenute nel capitale sociale di Fidia, in misura proporzionale alle rispettive partecipazioni detenute da ciascuno.Infine, è previsto che il 50% delle azioni Fidia, di proprietà di Giuseppe Morfino dopo lo scioglimento della società veicolo, sia messo a disposizione di una determinata categoria di fornitori dell’azienda, nelle modalità e nei termini previsti nei documenti allegati al piano.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Siderurgia, Federacciai: nei primi 8 mesi dell'anno la produzione (+27%) torna ai livelli del 2018

    (Teleborsa) – Nei primi 8 mesi del 2021 l’industria siderurgica italiana ha prodotto 16,3 milioni di tonnellate di acciaio, un incremento superiore al 27% registrato negli stessi mesi del 2020 – anno fortemente condizionato dalla pandemia – ma anche il 6,1% maggiore rispetto al 2019, tornando ai livelli del 2018, anno particolarmente positivo per il settore. Sono i dati emersi nel corso dell’assemblea annuale di Federacciai che si è svolta oggi a Rho.”Oggi ci troviamo di fronte a una congiuntura positivi – è stato il commento del presidente dell’associazione, Alessandro Banzato –. I primi segnali di ripresa c’erano già stati nella seconda parte del 2020 e la situazione è migliorata quest’anno con una esplosione della domanda che ha trainato la crescita dei volumi a livello sia nazionale che internazionale. Quello che stiamo vivendo è un ciclo espansionistico su scala europea destinato a durare per qualche anno, un trend positivo che si rafforzerà ulteriormente soprattutto quando si tradurranno in cantieri e investimenti i fondi PNRR in Italia e negli altri Paesi europei”. Il presidente di Federacciai si è però detto preoccupato del caro energia registrato nel contesto internazionale: “Attenzione, le recenti impennate dei costi del gas e dell’energia elettrica potrebbero frenare, se non compromettere, il trend positivo dell’economia italiana ed europea. È un tema che mi preoccupa per lo sviluppo futuro”.A proposito di energia, l’associazione è tornata a lamentare i maggiori costi sostenuti in Italia dal settore siderurgico rispetto ai competitor europei. “In termini di strumenti tesi ad allineare i costi italiani a quelli europei, scontiamo invece un preoccupante ritardo per quanto riguarda la Compensazione dei costi indiretti ETS, misura prevista dall’ordinamento europeo e già applicata da almeno uno o due anni da Germania, Francia, Spagna, Belgio e Lussemburgo. Con una decisione del 9 luglio scorso la DG Competition della Commissione europea ha approvato il piano presentato dal Governo italiano, ma ad oggi non abbiamo ancora avuto notizie della sua attuazione – ha sottolineato Banzato – Ai rappresentanti del Governo segnaliamo pertanto l’urgenza di arrivare in tempi brevissimi all’adozione della misura anche perché, come accennato, rispetto ai nostri principali concorrenti, siamo già in ritardo di diversi anni”.Nel corso dell’assemblea sono stati presentati anche i dati relativi alla produzione di acciaio nel mondo tra agosto e gennaio. Nei primi 8 mesi del 2021 l’output globale di acciaio è cresciuto del 10,6%: gli aumenti più significativi sono stati registrati in India (+25,6%), Brasile (+20,9%), Stati Uniti (+19,5%), Turchia (+16,7%) e Giappone (+17,0%). Nel 2020 la Cina ha prodotto 1 miliardo di tonnellate di acciaio, il 56,7% della produzione mondiale (1,878 miliardi) e la sua escalation è stata rapida e costante passando nel giro di 15 anni dal 15% al 50% della produzione mondiale. La nuova geografia dell’acciaio vede dunque la posizione preminente della Cina e l’avanzare di India, Turchia e Iran, Paesi emergenti che hanno una spiccata vocazione alle esportazioni, dato anche il tenore dei consumi interni e una attenzione alle problematiche di sostenibilità ambientale e sociale non paragonabili a quelli europei, segnala Federacciai. “È pertanto facilmente comprensibile – ha sottolineato Banzato – che la tendenza in atto in Europa, il Green Deal, potrebbe generare asimmetrie competitive che, se non gestite in tempo, porterebbero alla sparizione della siderurgia continentale o alla progressiva delocalizzazione della stessa in aree del mondo soggette a meno vincoli”. Il presidente di Federacciai ha quindi sostenuto la necessità “di misure di difesa e sostegno che consentano alla siderurgia europea non solo di sopravvivere, ma anche di mantenere quelle marginalità che occorrono per continuare a investire e raggiungere gli ambiziosi obiettivi dati”, oltre ad “azioni di politica industriale che accompagnino, a condizioni competitive salvaguardate, gli ambiziosi obiettivi che la transizione energetica sta già ponendo”. LEGGI TUTTO

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    EdiliziAcrobatica, Intesa Sanpaolo alza target price e cambia giudizio

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il prezzo obiettivo su EdiliziAcrobatica, società specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza e quotata sull’AIM Italia, portandolo a 20 euro (da 13,5) e ha modificato il giudizio sul titolo da “buy” a “hold” (anche alla luce del rally registrato dal titolo da inizio anno). “Alla luce di un inizio d’anno positivo (il CdA ha approvato la semestrale il 28 settembre, ndr) e dei volumi preliminari del terzo trimestre, riteniamo che EdiliziAcrobatica sia sulla strada giusta per fornire un solido secondo semestre”, scrivono gli analisti della banca.Il Superbonus 110%, il bonus relativo ai lavori di efficientamento energetico, è stato prorogato fino alla fine del 2023, e i prossimi mesi saranno cruciali per capire “fino a che punto il Superbonus 110% sta generando fatturato”, si legge nella nota di Intesa Sanpaolo. Viene inoltre previsto che il Bonus Facciate 90% possa essere prorogato dopo il 31 dicembre, anche se con una percentuale di detrazione inferiore.Gli analisti hanno quindi rivisto al rialzo le previsioni di utile netto del 22,1% nel 2021, dell’8,3% nel 2022 e del 2,1% nel 2023. I ricavi per l’intero anno dovrebbero essere pari a 79,5 milioni di euro, l’EBITDA pari a 14,9 milioni di euro e l’utile pari a 3,8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    BCE, rallentano gli acquisti settimanali netti con programma PEPP

    (Teleborsa) – Nella settimana al 1° ottobre 2021, con il programma PEPP, la BCE ha rilevato titoli per 19,1 miliardi di euro, a un livello inferiore rispetto ai 20,9 miliardi della settimana prima, mentre sono stati rimborsati 7 miliardi di euro di debito giunto a scadenza e 3,8 miliardi di euro per aggiustamenti di fine trimestre. Gli acquisti netti sono quindi pari a 8,3 miliardi, in calo rispetto ai 20,4 miliardi della settimana al 24 settembre. Da quando è stato lanciato – a marzo 2020 – il piano di acquisti anti-pandemia, il cumulato di titoli ha raggiunto 1.404,2 miliardi di euro. Sono alcuni dei dati contenuti nel resoconto settimanale di bilancio della Banca centrale europea.Con il programma di acquisti di titoli pubblici, preesistente alla crisi e il cui cumulato ha raggiunto 2.451,6 miliardi di euro, la BCE ha acquistato altri 7,2 miliardi di titoli. In questo caso, a fronte di rimborsi per 3 miliardi di euro e di 6 miliardi di euro per aggiustamenti di fine trimestre, la mole di acquisti netti è negativa per 1,8 miliardi. L’Eurosistema ha anche rilevato 0,8 miliardi di bond garantiti e 0,3 miliari di bond del settore privato. In totale, la cifra di acquisti di titoli raggiunta nella settimana al 1° ottobre 2021 è stata di 27,8 miliardi di euro, a fronte di 30,2 miliardi la settimana precedente. LEGGI TUTTO

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    In rosso Wall Street. Timori per inflazione offuscano dati occupazione

    (Teleborsa) – A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 34.164 punti, con uno scarto percentuale dello 0,44%; sulla stessa linea, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 4.321 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,65%); sulla stessa linea, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,58%).Continuano a preoccupare il possibile aumento dei tassi, l’aumento dell’inflazione e il mancato accordo sull’innalzamento del limite del debito USA. Intanto, ADP ha comunicato che gli occupati del settore privato hanno registrato un aumento di 568 mila posti di lavoro a settembre, dato migliore delle attese.Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti energia (-0,85%), informatica (-0,83%) e telecomunicazioni (-0,78%).Affondano tutti i titoli ad alta capitalizzazione del mercato il Dow Jones.Le peggiori performance si registrano su Apple, che ottiene -1,18%.Vendite su DOW, che registra un ribasso dell’1,16%.Sottotono United Health che mostra una limatura dell’1,00%.Deludente Coca Cola, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Ribasso scomposto per tutti i titoli tecnologici del Nasdaq 100.Le più forti vendite si manifestano su Seagate Technology, che prosegue le contrattazioni a -4,13%.Affonda Moderna, con un ribasso del 4,02%.Crolla American Airlines, con una flessione del 2,35%.Vendite a piene mani su Electronic Arts, che soffre un decremento del 2,08%. LEGGI TUTTO

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    Notorious Pictures, Intermonte alza target price e rivede stime crescita

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato il prezzo obiettivo su Notorious Pictures, società quotata su AIM Italia e attiva nella produzione, acquisizione e commercializzazione dei diritti di opere filmiche, portandolo a 2,4 euro (da 2,2) e ha confermato il giudizio “buy” sul titolo. Gli analisti hanno evidenziato che i risultati del primo semestre del 2021 sono stati ancora una volta penalizzati dalla pandemia, ma “hanno mostrato un netto miglioramento rispetto alla situazione del primo semestre 2020, non solo grazie a importanti sussidi governativi ma anche grazie alla diversificazione in altri segmenti come la produzione cinematografica, dove il gruppo sta lavorando a un film sotto contratto con Amazon”.Intermonte ha rivisto le stime di crescita per il 2021, sulla base dei risultati dei primi sei mesi dell’anno e “del flusso di notizie del settore che da settembre ha fornito una maggiore visibilità sul fatto che le persone tornano al cinema”. Secondo gli analisti, “Notorious è stata in grado di ottenere risultati positivi e aprire la strada a un futuro promettente in ciascuno dei suoi segmenti di mercato”. I ricavi per l’intero anno dovrebbero essere pari a 30 milioni di euro, con un EBITDA Adjusted di 12 milioni di euro e un utile Adjusted di 4 milioni di euro. Al 2023 questi dati dovrebbero portarsi, rispettivamente, a 78 milioni di euro, 23 milioni di euro e 7 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    USA, ADP: a settembre 568 mila occupati in più. Meglio delle attese

    (Teleborsa) – Risulta migliore del previsto la crescita dei posti di lavoro nel settore privato negli Stati Uniti. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 568 mila posti di lavoro, dopo i +340 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale +347 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 428 mila unità. È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 8 settembre 2021.L’aumento maggiore è ancora quello del settore dei servizi (+466 mila), in particolare quello Leisure e Hospitality (+226 mila), Education & Health (+66 mila) e Professional & Business (+61 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono aumentati di 49 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 46 mila. In questo mese non si registrano settori in calo.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 63 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 115 mila e quelle di grandi dimensioni di 390 mila. LEGGI TUTTO