1 Novembre 2021

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    Prevalgono gli acquisti a Piazza Affari, maglia rosa d'Europa

    (Teleborsa) – Prevalgono gli acquisti nella Borsa di Milano, in pole position rispetto a una pur positiva Europa. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,26%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.790,9 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,49%.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +132 punti base, con un calo di 3 punti base,mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all’1,18%.Tra gli indici di Eurolandia tonica Francoforte che evidenzia un bel vantaggio dello 0,75%, in luce Londra, con un ampio progresso dello 0,71%, e andamento positivo per Parigi, che avanza di un discreto +0,92%.Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dell’1,23%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna l’1,21% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 29.833 punti.Positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,98%); sulla stessa linea, in denaro il FTSE Italia Star (+1,13%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,21 miliardi di euro, in calo del 23,66%, rispetto ai 2,89 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,79 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,54 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Moncler (+2,87%), ENI (+2,76%), Ferrari (+2,73%) e Tenaris (+2,70%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Nexi, che ha archiviato la seduta a -2,70%.Si muove sotto la parità BPER, evidenziando un decremento dello 0,58%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Tamburi (+3,59%), Biesse (+3,52%), Mutuionline (+3,43%) e Tod’s (+3,40%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su B.F, che ha terminato le contrattazioni a -2,22%.Calo deciso per Banca MPS, che segna un -1,79%.Sotto pressione Cattolica Assicurazioni, con un forte ribasso dell’1,22%.Contrazione moderata per Sesa, che soffre un calo dello 0,83%. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero peggiora ma supera attese

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana decelera a ottobre. Lo indica l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 60,8 punti dai 61,1 di settembre. Il dato risulta superiore alle attese degli analisti che stimavano un livello a 60,5 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, resta ben oltre la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini cala a 59,8 punti da 66,7, mentre quella sull’occupazione sale a 52 da 50,2 e la componente relativa ai prezzi si porta a 85,7 da 81,2. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in calo a settembre e sotto attese

    (Teleborsa) – In calo a settembre le spese per costruzioni in USA. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 1.573 miliardi di dollari registrando un un calo dello 0,5% dopo il +0,1% di agosto ed il +0,4% stimato dagli analisti. Su base annua si è visto invece un incremento del 7,8%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.230 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono calate dello 0,4% a 782,4 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,7% a 343,7 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, indice PMI manifattura in calo anche a ottobre

    (Teleborsa) – Si riduce ancora l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit, confermando peraltro una crescita ancora solida del settore.Nel mese di ottobre, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 58,4 punti dai 60,7 del mese precedente, in ribasso anche rispetto ai 59,2 della stima preliminare.L’indice si conferma sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari prosegue in deciso rialzo e fa meglio del resto d'Europa

    (Teleborsa) – Prevalgono gli acquisti nella Borsa di Milano, in pole position rispetto al resto d’Europa, in una giornata caratterizzata da volumi più bassi del solito a causa della festività di Ognissanti. I mercati festeggiano oggi i diversi segnali di distensione fra USA ed UE, sul fronte dei dazi e delle relazioni commerciali, oltre ai risultati, pur parziali raggiunti dal vertice del G20 di Roma. Occhi puntati sull’avvio della Cop26 e sul meeting del FOMC questa settimana. L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,157. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.786,1 dollari l’oncia. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,48%.In discesa lo spread, che retrocede a quota +130 punti base, con un decremento di 5 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento dell’1,17%.Tra i listini europei si muove in territorio positivo Francoforte, mostrando un incremento dello 0,83%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,50%, e denaro su Parigi, che registra un rialzo dello 0,91%.Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dell’1,12%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share continua la giornata in aumento dell’1,13%.In denaro il FTSE Italia Mid Cap (+1,2%); come pure, buona la prestazione del FTSE Italia Star (+1,15%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, acquisti a piene mani su Moncler, che vanta un incremento del 2,77%.Effervescente Inwit, con un progresso del 2,51%.Incandescente Azimut, che vanta un incisivo incremento del 2,21%.In primo piano Intesa Sanpaolo, che mostra un forte aumento del 2,10%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nexi, che prosegue le contrattazioni a -0,67%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Biesse (+4,49%), Mediaset (+2,97%), Tamburi (+2,97%) e Mutuionline (+2,84%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Piaggio, che ottiene -1,79%.Scivola Alerion Clean Power, con un netto svantaggio dell’1,04%.Fiacca Cattolica Assicurazioni, che mostra un piccolo decremento dello 0,99%.Discesa modesta per Sesa, che cede un piccolo -0,71%. LEGGI TUTTO

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    Dazi su acciaio, giù le barriere fra USA e UE

    (Teleborsa) – Il G20 di Roma ha prodotto un grande risultato, sancendo formalmente la pacificazione fra USA ed Europa per la questione dei dazi sull’acciaio. Un risultato preannunciato dal Presidente Joe Biden, che segna un cambio di passo rispetto alla politica protezionistica del predecessore Donald Trump, artefice dell’imposizione dei dazi sulle importazioni di acciaio ed alluminio dalla UE.Biden e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in occasione del G20 e cn una calorosa stretta di mano, hanno annunciato l’accordo per mettere fine al regime di dazi su acciaio ed alluminio fra USA ed UE. Naturalmente, questo accordo non mette fine e a tutti i contenzioni fra USA ed UE ma rappresenta un passo importante nel processo verso il bilateralismo che dovrà trovare un accordo su molte altre categorie di beni. Biden ha definito l’intesa “una pietra miliare” nelle relazioni fra Stati uniti ed Europa, mentre la Presidente von der Leyen ha parlato di “un nuovo passo” nelle relazioni tra i due giganti economici dopo l’intesa già raggiunta per mettere fine alla disputa nel comparto dell’aeronautica. Il vicepresidente della UE, Valdis Dombrovskis, accogliendo con molta soddisfazione l’accordo, ha sottolineato che si tratta di un importante “passo avanti” nelle relazioni commerciali. Di “risultato importante” ha parlato anche il Commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni non solo perché mette fine alla disputa tariffaria, ma anche perché consente di “rendere le nostre imprese adeguate alla sfida ambientale”. C LEGGI TUTTO

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    Barclays giù a Londra. Il Ceo Jes Staley si dimette per scandalo Epstein

    (Teleborsa) – Dimissioni choc per il Ceo di Barclays, Jes Staley, coinvolto nello scandalo Epstein. Le azioni della banca stanno reagendo piuttosto male alla Borsa di Londra, dove perdono l’1,55%, facendo decisamente peggio del comparto bancario. La banca britannica ha annunciato di essere venuta a conoscenza delle “conclusioni preliminari” di un’indagine condotta dalla Financial Conduct Authority e dalla Prudential Regulatory Authority sui rapporti fra Staley ed il defunto faccendiere Jeffrey Epstein, accusato di prostituzione e traffico di minori. La banca, dicendosi “delusa” dei risultati dell’indagine, ancora in corso, ha precisato che questa “non ha portato a conclusioni che il signor Staley abbia visto o fosse a conoscenza di nessuno dei presunti crimini di Epstein”. Staley aveva conosciuto Epstein, in qualità di cliente, quando era a capo dell’attività di gestione patrimoniale di JPMorgan all’inizio del 2000. Le loro relazioni però erano proseguite anche dopo la condanna del finanziere americano, accusato di prostituzione minorile, e Staley aveva addirittura fatto visita ad Epstein in Florida nel 2009, quando questi stava già scontando la sua pena. Barclay ha confermato di voler portare avanti il progetto di creazione di una grande investment bank, delineato dal Ceo Staley, ed ha quindi nominato il capo dei mercati globali C.S .Venkatakrishnan quale nuovo Amministratore delegato. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, cade il blocco dei licenziamenti: ecco i settori coinvolti

    (Teleborsa) – Da oggi 1° novembre qualunque impresa di qualsiasi settore potrà licenziare i dipendenti, poiché il 31 ottobre è scaduto, senza alcuna proroga, il periodo transitorio che estendeva il blocco dei licenziamenti alle PMI, all’artigianato e ad alcuni settori particolarmente colpiti dalla pandemia, come il tessile, la moda e la pelletteria. Il divieto, entrato in vigore a febbraio 2020, con lo scoppio della pandemia di Covid-19, era scaduto a giugno per tutte le altre imprese dell’edilizia e dell’industria, coinvolgendo circa 4 milioni di lavoratori. Ma cosa è successo in questi tre mesi nei settori in cui il divieto era già caduto? E’ scattato il temutissimo tsunami dei licenziamenti?I dati incrociati dell’Osservatorio Bankitalia-Ministero del Lavoro smentiscono le aspettative più catastrofiche, indicando che il numero delle cessazioni è stato “modesto”, fatta eccezione per i precari, che non si sono visti rinnovare i contratti in scadenza. Una dinamica indotta dall’accelerazione registrata dall’economia italiana, che si appresta a chiudere il 2021 cn una crescita più forte del 6% indicato dal DEF. Accelerazione che si è vista soprattutto nel trimestre estivo, al cadere di tutte le restrizioni del lockdown invernale. A luglio si sono registrati infatti circa 10mila licenziamenti, sui valori medi del 2019, mentre ad agosto il numero è risultato estremamente basso, per effetto dell’accelerazione dell’economia e del ricorso alla cassa integrazione. Il governo, contestualmente allo sblocco dei licenziamenti, ha infatti confermato ed anzi sollecitato l’uso della Cassa integrazione Covid con decurtazione dei contributi addizionali, al posto dei licenziamenti, fino al 31 dicembre 2021. Possibilità offerta per un massimo di altre 13 settimane alle PMI del terziario, commercio, artigiani, giornalisti e di altre 9 settimane per tessile, abbigliamento, pelletteria. Una decisione che però non ha soddisfatto i sindacati, più propensi a mantenere il blocco. LEGGI TUTTO